Il nome in polacco della Pomerania,Pomorze, significavicino al mare (po- e -morze).OriginariamenteVeleti,Obodriti eCasciubi vivevano in queste aree. Più tardi in Pomerania erano due i centri politici,Danzica eStettino.
Il ducato pomerano di Danzica fu annesso all'Ordine teutonico nel Trecento, ma divenne nuovamente polacco dal Quattrocento al Settecento. Il nome tedesco era il diminutivo "Pommerellen" (Pomerelia).
La regione, che si affaccia al Baltico per 450 chilometri dal confine colMeclemburgo alla foce della Vistola, copre una superficie di30267 km² (poco più del Piemonte), divisa dall'Oder nelle due parti occidentale (Vorpommern) e orientale (Hinterpommern).[1]
La Pomerania occidentale presenta lungo la costa un tipico aspetto (costa aBodden), che rispecchia la genesi del territorio: si tratta di una successione irregolare di golfi separati da bassi lidi, dovuti a sommersione; il mare ha infatti invaso delle bassure moreniche, nelle quali si può entrare solo attraverso strette aperture; le rive sono del resto basse e la costa sabbiosa e in più tratti rettilinea. Le zone più caratteristiche si trovano presso lapenisola di Darß-Zingst e lungo la costa occidentale diRügen, la maggiore isola della Germania (926 km²), la quale consta di molte isole riunite da bassi sedimenti e da cordoni sabbiosi; a occidente la costa è assai frastagliata e bassa; a oriente Rügen s'innalza invece sul mare fino a 160 m nello Stubbenkammer, uno spuntone cretacico di gesso, abraso dalle onde. L'Oder non arriva col suo corso fino nellabaia della Pomerania, ma si getta nellago Dąbie in comunicazione con lalaguna di Stettino (detta anche laguna dell'Oder) che è una laguna o meglio unBodden d'acqua dolce, dove già in epoca glaciale esisteva un lago che raccoglieva le acque durante i periodi di ritiro; ora esso è chiuso dalle isole diUsedom eWolin, le quali constano di sedimenti recenti sovrapposti a terreni più antichi in parte sommersi; esistono tuttavia tre comunicazioni col Baltico: la più usata è quella centrale o di Świnoujście, mentre quella orientale (di Dziwnów) è quasi insabbiata. L'isola Wolin è assai pittoresca, con tratti di costa alta e laghi circondati da boschi. Da questo punto ha inizio la costa della Pomerania orientale, unita, rettilinea, bassa, accompagnata da cordoni di dune; più oltre, essa è lambita da una serie di laghi costieri (il maggiore dei quali è ilŁebsko, ampio 70,2 km²) che costituiscono i residui di lagune, chiuse poi da cordoni sabbiosi e in parte riempite.[1]
La zona interna della Pomerania occidentale, che confina con il Meclemburgo e il Brandeburgo, è una contrada discretamente fertile, piuttosto monotona essendo pianeggiante, ravvivata da numerosi villaggi di agricoltori e da frequenti boschi difaggio, qua e là interrotta da sterminaticoni di deiezione fluvioglaciali, espansi e poco rilevati. La Pomerania orientale è più pittoresca, formata com'è da una potente coltre di terreni morenici (150 metri di spessore), che si presenta come un dosso interrotto da corsi d'acqua ora a deflusso incerto, ora impetuosi (Peene,Parsęta,Słupia), abbellito da numerosi laghi (30 dei quali hanno una superficie superiore al mezzo km²: il maggiore è ilDrawsko, 17,975 km², 128 m, profondo 83 m), coperto da boschi (tigli equerce secolari). È questa la cosiddetta Svizzera pomerana, una parte del Dosso baltico, enorme morena di fondo del ghiacciaio scandinavo, che continua ininterrotta per centinaia di km fino in Estonia; la massima altezza è in Pomerania di 234 m.[1]