La questione etimologica del toponimo Pomarico è alquanto complessa al punto da apparire a tratti confusa. Secondo il Giordano infatti deriverebbe dall'osco Posmum stlocus o secondo il Pasquale dalle voci latinePomi ager, il Racioppi invece la ritiene originaria dalla fusione delle parole Pomaria locus formandosi così la parolaPomaricus. Il nome attuale di Pomarico non può avere questi termini quali etimi immediati, perché le leggi fonetiche della linguistica non giustificano un tale esito. Pomarico deriva invece daPomarium (= pomario, pometo, campo di alberi da frutta) + il suffisso-icus che denota il significato di appartenenza.
Le origini di Pomarico sono molto remote; nel suo territorio infatti si trovano due antichissimi centri,Pomarico vecchio eCastro Cicurio. Il primo, situato a circa 12 km dall'attuale città, fu un centrolucano fortificato, anteriore alV secolo a.C., che successivamente subì l'influenza delle colonie dellaMagna Grecia, poste sulla costa jonica a poca distanza dal centro stesso. Castro Cicurio, invece, fu un insediamento risalente al periodo della dominazioneromana. L'attuale Pomarico fu fondata, invece, nelIX secolo dagli abitanti di Pomarico vecchio, dopo che quest'ultimo fu distrutto più volte daiSaraceni.
Durante ilperiodo normanno il centro appartenne comecasale alla contea diMontescaglioso e successivamente fu a lungo sottoposto all'abbazia benedettina di San Michele Arcangelo; solo nel1714 cessò tale contesa, quando all'abbazia fu assegnata la parte di territorio dove si trovava Castro Cicurio. Numerosi furono i feudatari che possedettero la città nel corso dei secoli: a partire da Francesco II del Balzo che rifece la chiesa; i Donnaperna che nella seconda metà delXVIII secolo costruirono il grande palazzo marchesale.
Il 25 gennaio 2019 una frana, seguita da altri smottamenti, ha interessato il centro storico di Pomarico distruggendone una parte.
Lostemma è stato riconosciuto con DPCM del 7 gennaio 1946.[4]
Ilgonfalone è disegnato secondo le derivazioni ricostruite dal Pasquale: unalbero di melo verdeggiante, tre monti, le lettere P ed A ai lati del fusto, sotto lo scudo due pesci che rappresentano i fiumi Basento e Bradano.Sulla identificazione del pomo, si è soliti indicarlo come mela. Orbene, il significato esatto del termine latino pomum è "frutto di forma tondeggiante" senza riferirsi ad uno in particolare. C'è da considerare, inoltre, che Pomarico non sembra essere stata mai famosa per le mele, mentre lo è stata per i fichi, sicché è in questo che va identificato il pomo del toponimo.
Era situato sulla sommità della collina dove si sviluppò il centro abitato di Pomarico. Sebbene ne siano pervenuti solo pochi resti, il toponimo è rimasto nell'uso corrente ad indicare questa parte del paese.
Palazzo Donnaperna
Anche chiamato Palazzo Marchesale, situato in pieno centro abitato, fu costruito tra la fine delSeicento ed i primi delSettecento. Ha una struttura imponente articolata intorno al cortile interno, ed al suo interno è da menzionare ilSalone Rosa, con volte dipinte a tempera.
Chiesa madre di San Michele Arcangelo
Fu costruita a partire dal1748. Danneggiata in seguito al terremoto del 23 novembre 1980, fu sottoposta a un lungo restauro terminato nel1994. Presenta una facciatabarocca con un imponente campanile, ed il suo interno è acroce latina. Sono conservate tele diPietro Antonio Ferro datate1601 eAndrea Vaccaro, una statua lignea di San Michele risalente al1400 e un pregevole antifonario delXVI secolo.
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Annessa all'ex convento che ospita gli uffici del Comune. La chiesa, risalente alXVII secolo, conserva al suo interno un paliotto in marmo del1700, alcuni altari barocchi, importanti tele delseicento e delsettecento diPietro Antonio Ferro (laDeposizione e laMadonna col Bambino coi santi Francesco e Antonio del1625) eDomenico Guarino, tra cui unaMaddalena penitente firmata da quest'ultimo e datata1720, ed un coro ligneo intagliato.
La festa del patrono,San Michele, è la principale manifestazione che si svolge ogni anno a Pomarico, dal 7 al 9 maggio. Durante questi giorni si rinnovano antiche tradizioni, come l'offerta della cera al Santo e laprocessione sul carro trionfale. L'offerta della cera è il simbolo commemorativo dell'evento che avvenne nel1527, quando Pomarico rimase indenne da un'epidemia di peste e per ringraziare il suo santo protettore offrì trentalibbre di cera bianca lavorata; il gesto è molto significativo se si considera che all'epoca il prezzo di unchilo di cera equivaleva al prezzo di unquintale di grano.
La stazione più vicina è quella diFerrandina Scalo Matera, fino al 2019 denominata proprio Ferrandina-Pomarico-Miglionico, situata a circa 14 km dal centro abitato.
Hanno sede nel comune: la società di calcio F.C. Pomarico, fondata nel 2002, che disputa il campionato diEccellenza lucana e la squadra di calcio a 5 Atletico Pomarico, nata nel 2013, militante in Serie C2.