Lapoltrona è un tipo diseduta ampia destinata ad un solo utilizzatore[1], differenziandosi dallasedia e daldivano per ingombri, concezione, numero di utilizzatori e architettura strutturale.[2][3]
Una poltrona è un elemento d'arredo orientato all'eleganza e alcomfort, è quindi imbottito[1][4] e dotato di schienale (spesso anch'esso imbottito) e di braccioli, talvolta anche questi ultimi dotati di imbottitura. Si tratta di un mobile concepito per accogliere la persona che si siede in posizione meno rigida rispetto a una sedia: più bassa e più larga di quest'ultima non è indicata per essere accompagnata a un tavolo, ma è destinata a un salotto, alle sale d'attesa o al soggiorno. Nonostante esistano poltrone d'arte povera, questa seduta è orientata verso l'eleganza e in antichità veniva spesso realizzata in legno pregiato e rivestita in velluto o tessuti dalle trame elaborate e sfarzose. La poltrona è utilizzata anche per scopi puramente decorativi. Un oggetto d'arredo estremamente sfarzoso e impreziosito con materiali pregiati (come oro, pietre preziose, marmi, seta ecc.), maggiormente sopraelevato dal suolo ed utilizzato da monarchi o imperatori o papi è dettotrono, ocattedra.[1][5]
Se originariamente le misure standard applicate alle poltrone erano molto simili a quelle di una sedia, poiché la poltrona non era altro che una variante confortevole e decorosa di essa, in tempi più recenti questo tipo di seduta è quello che più si è svincolato da norme e convenzioni sulle dimensioni ed ergonomia, conseguenza del fatto che la poltrona non è concepita per lavoro o favorire al meglio la libertà di movimento ed è quindi meno colpita dai vicoli progettuali e norme ergonomiche. L'altezza minima del sedile che, secondo le norme italianeUNI[6], per una sedia va dai 42 ai 50 cm (convenzione è usare un valore di 45 cm circa), in una poltrona può scendere fino ai 30 centimetri. Con questa libertà nel tempo si sono create proporzioni e forme molto diverse e originali, soprattutto durante glianni settanta dove ildesign radicale si contrapponeva alrazionalismo italiano e proponeva concetti e soluzioni che andavano al di fuori degli schemi delfunzionalismo.
Ne sono esempio famosi simboli deldesign italiano come la sedutaTubo composta da moduli di differente grandezza intercambiabili fra loro e spettava proprio all'utilizzatore decidere se avere il sedile a 46, 36 o addirittura 28 centimetri di altezza dal suolo. Un altro esempio è laserie UP, famiglia di sedute di diversa forma e dimensione dove la seduta variava dai 30 ai 45 cm. Vengono quindi a perdersi tutte le precise norme sulla corretta postura, ma non per questo, se accuratamente studiata, la posizione assunta in una poltrona diventa scorretta. Anche larghezza e profondità aumentano (rispetto alla sedia), la prima è generalmente attorno ai 60 centimetri, la seconda è molto variabile purché in sezione lungitudinale il sedile risulti inclinato verso il retro e formi un angolo con lo schienale di circa 100°.[2][3][7]
Una poltrona può assumere diverse forme e può essere concepita per diversi scopi e quindi pensata per diversi contesti. Esistono poltrone da riposo, da lettura, da salotto, da teatro; poltrone per il cinema con sedile ribaltabile e porta bibita; le più moderne sono dotate di molti accessori come schienali reclinabili, poggiapiedi a scomparsa o addirittura ausilii per alzasi o sedersi, utili per lepersone anziane. Ci sono perfino poltrone massaggianti, sia per ambienti domestici che pubblici, comecentri commerciali eaeroporti. Una poltrona allungata dotata di appoggio rialzato per la testa e talvolta una lunghezza a tutto corpo è dettachaise longue.
La poltrona è diventata nel tempo un simbolo di comodità e ozio, tale da coniare termini: come "poltrone" una persona poco attiva od oziosa dalla vita facile e abituato a farsi servire, o detti: per esempio "chi va a Roma perde la poltrona". In Italia è anche divenuta simbolo di caricaparlamentare, soprattutto riferita a colui che ambisce tale carica "vuole una poltrona in parlamento" o chi non vuole lasciare tale carica a nessun costo nonostante gli scandali "non vuole rinunciare alla sua poltrona"[1]
Fino all'inizio del Settecento la poltrona, derivata dallacattedra, era un seggiolone a schienale rigido, con braccioli rigidi. Era ricoperta di cuoio, o di velluto, o di tessuto damascato e aveva gambe raccordate a X oppure a H. Intorno al 1720 la fantasia dei mobilieri francesi diede origine ad una gamma di forme nuove, la cui moda dilagò in Europa. Le tipologie sono molte e diverse tra loro.
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