Policoro è posizionata sulla fertile pianura diMetaponto a 3 chilometri dalMar Ionio nelle vicinanze delfiume Agri, nella parte sud-orientale della provincia. È il secondo centro dellaprovincia di Matera, il terzo della regione, come popolazione e secondo della provincia come importanza economica. Confina a nord con il comune diScanzano Jonico (9 km), ad est con il mar Jonio (3 km), a sud conRotondella (23 km) e ad ovest con i territori diTursi (27 km).
Secondo i dati medi del trentennio1961-1990, latemperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +7,8 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +25,4 °C[7].
Il nome deriva dal greco anticoPolychoron (Πολύχωρον).La città moderna sorge a poca distanza dalle rovine dell'antica città diEraclea, importante centro dellaMagna Grecia sorto nelVI secolo a.C., dove nel280 a.C. i Romani combatteronoPirro. La città antica faceva parte della regione dellaSiritide, in prossimità diSiris. Secondo altre differenti interpretazioni storico-archeologiche,Siris si situava nello stesso territorio di Eraclea. Infatti, secondo tali ricostruzioni, la fondazione di Eraclea avvenne nei pressi dello stesso abitato della florida e riccaSiris[9].
Durante tutta l'età repubblicana, Eraclea viene colpita da tumulti sociali, giunti al culmine nel72 a.C. con il passaggio della ribellione diSpartaco. I recenti scavi archeologici, della missione archeologica italo-francese condotta dall'Università degli Studi della Basilicata e dall'École pratique des hautes études, hanno portato alla luce le testimonianze che attestano la ribellione di Spartaco ad Eraclea[10]. Dagli scavi archeologi è emerso che, durante il passaggio della ribellione di Spartaco, la parte più ricca dell'acropoli di Eraclea fu assediata attraverso l'utilizzo di armi da guerra[9]. Nell'età imperiale cominciò invece la sua decadenza. Vi hanno risieduto il poetaArchia e il grande pittoreZeusi, forse originario della città.
Dal Medioevo si sviluppò un piccolo centro urbano nelle vicinanze del Castello Baronale[11]. Dal 1300 al 1600, il feudo di Policoro, in piena decadenza diviene proprietà della famiglia Sanseverino, con passaggi tra i vari discendenti. Un principe di quella famiglia, nel 1600, per ottenere la guarigione di un figlio da una grave malattia, donò il feudo aiGesuiti, che lo tennero per lungo tempo, trasformando il castello in monastero. Il 21 novembre 1772 i Gesuiti furono espulsi dal Regno delle due Sicilie dal reFerdinando IV di Borbone. Tutti i loro beni, compreso il feudo “disabitato” di Policoro, furono incamerati dal Regio Fisco. Il feudo di Policoro venne venduto all'asta e acquistato dalla nobildonna Maria Grimaldi, principessa di Gerace. Alla fine di aprile del 1799, nei giorni 29 e 30, nell’ex monastero di Policoro, trasformato di nuovo in castello, soggiornò il cardinaleRuffo, ospite della principessa di Gerace, mentre risaliva il Regno con il suo esercito di volontari per domare la rivolta contro la monarchia borbonica; nel maggio del 1806 pernottò nel castello il reGiuseppe Bonaparte durante il suo viaggio daReggio Calabria aNapoli.[12]
Nel1959 cessò di essere frazione diMontalbano Jonico diventando comune autonomo. A partire dagli anni '60 vi è stato un notevole incremento demografico, grazie alla popolazione proveniente dall'entroterra lucano stabilitasi nel comune, che ha portato Policoro ad essere il terzo centro della regione per numero di abitanti, oltre che uno dei più importanti a livello economico essendo posto al centro della piana delMetapontino[13].
Al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente a Policoro era composta da 1668 persone, pari al 9,3% della popolazione.Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
Blues in Town: organizzato annualmente dall'associazione culturale La Mela di Odessa, questo festival estivo, nato nel 2004.[18]
Policoro in Swing: ideato e organizzato dall'associazione culturale ALIA fino al 2015 e successivamente dall'associazione culturale Vintage Routes, dal 2013 si tiene ogni anno alla fine di agosto.
Balloon - Festival del fumetto e della letteratura per ragazzi: è una rassegna culturale estiva nata nel 2012 e tenutasi fino al 2016.[19]
Vivi Heraclea: organizzato annualmente dall'associazione culturale I Colori dell'Anima, questa rassegna estiva si svolge nel parco archeologico del museo nazionale della Siritide.[senza fonte][20]
Anche se a pochi "passi" dal mare, la città di Policoro ha per lo più una cultura agricola iniziata negli anni sessanta con lo zuccherificio e proseguito col tempo supportata prevalentemente dalle coltivazioni dikiwi e difragole. Solo negli ultimi anni si è avuto un aumento del turismo grazie anche alle recenti costruzioni di opere turistiche.
Agricoltura: di notevole importanza le colture pregiate, soprattutto di fragole, tipiche delMetapontino. La zona presenta una forte presenza di aziende agricole per il compattamento della frutta. In tal senso le esportazioni verso l'Europa sono il punto forte dell'economia del luogo.
Turismo: in fase di forte sviluppo è il turismo balneare e importante è il turismo archeologico: da segnalare, a tal proposito, la presenza delMuseo archeologico nazionale della Siritide, che presenta i reperti rinvenuti adHeraclea secondo un percorso cronologico dal neolitico all'età romana.
Industria: le industrie, soprattutto piccole aziende, stanno avendo un notevole sviluppo. Si tratta di aziende tessili, pastifici e della lavorazione del ferro. Sviluppate sono anche le attività commerciali e i servizi.
Artigianato: tra le attività più tradizionali e rinomate vi sono quelle artigianali, legate alla cultura contadina e pastorale. Si tratta di attività per l'arte dellaceramica, dellaporcellana e dellaterracotta.[21][22][23]
La città ha avuto fino al campionato2009 come squadra cittadina ilPolicoro 2000 Calcio.
Nel campionato 2009-2010 sono invece due le formazioni che rappresentano la città: l'A.S.D. Policoro 2000 e l'A.S.D. Borussia Pleiade, militanti entrambe nell'Eccellenza lucana.
Nel campionato 2010/2011 il Centro Sportivo Avis ha ottenuto la promozione nella serie B di calcio a 5. Rinominata Avis Borussia Policoro, gioca attualmente in Serie A2 girone B.
^Giovan Battista Pellegrini,Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990.
Salvatore Bianco, Marcello Tagliente,Il Museo nazionale della siritide di Policoro: archeologia della Basilicata meridionale, Laterza, 1985,ISBN88-420-2641-7.
Luisa Moscati Castelnuovo,Siris tradizione storiografica e momenti della storia di una città della Magna Grecia Collection Latomus: tradizione storiografica e momenti della storia di una città della Magna Grecia, Latomus, 1989,ISBN2-87031-147-8.