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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Osteichthyes |
Sottoclasse | Actinopterygii |
Famiglia | Platysiagidae |
Genere | Platysiagum |
Platysiagum è ungenere dipesci ossei estinto, di incerta collocazionesistematica. Visse tra ilTriassico medio e ilGiurassico inferiore (circa 244 – 190 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati inEuropa e inAsia.
Questo pesce era di piccole dimensioni, e possedeva un corpo allungato e fusiforme. Le specie variavano dai 7 ai 15 centimetri di lunghezza. Lapinna caudale era profondamente biforcuta edeterocerca. La testa, dal muso corto, era caratterizzata da un preopercolo grande e largo, e da unamascella con una placca posteriore lunga e stretta. Lescaglie del margine dorsale appena prima della pinna caudale erano molto allungate. Le scaglie, di forma rettangolare, erano dotate di un margine posteriore seghettato.
Platysiagum venne descritto per la prima volta nel1872 da Egerton, sulla base di fossili provenienti daLyme Regis (Inghilterra) e risalenti al Giurassico inferiore; laspecie tipo èPlatysiagum sclerocephalum. Successivamente a questo genere è stata attribuita anche la specieP. minus, solitamente di dimensioni minori e più antica, risalente al Triassico medio e proveniente dai giacimenti diBesano eMonte San Giorgio traSvizzera eItalia. Scoperte più recenti avvenute inCina hanno identificato un'altra specie,P. sinensis, anch'essa risalente al Triassico medio.
La classificazione diPlatysiagum è complessa poiché questo animale presenta un misto di caratteristiche antiquate (preopercolo, mascella, scaglie allungate prima della coda), derivate (struttura delle pinne e delle scaglie) e intermedie (la copertura delle branchie). Variamente classificato come unpeltopleuriforme, un antenato degliolostei, unpaleoniscoide o unperleidiforme,Platysiagum rimane una forma enigmatica; studi più recenti grazie a fossili provenienti dalla Cina indicherebbero chePlatysiagum e altri generi affini (Helmolepis eCaelatichthys) siano in realtà vicini al gruppo deiNeopterygii, il grande gruppo che comprende i pesci ossei più derivati (Wen et al., 2018).
ProbabilmentePlatysiagum cacciava piccole prede che catturava dopo un veloce inseguimento, come indicato dalla potente pinna caudale. I denti piccoli e le mascelle deboli, tuttavia, farebbero supporre che le prede di questo pesce dovessero essere piuttosto deboli.