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Plantaginaceae

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(Reindirizzamento daPlantaginales)
Progetto:Forme di vita - implementazioneClassificazione APG IV.
Iltaxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.

Se vuoi contribuire all'aggiornamento vediProgetto:Forme di vita/APG IV.
Plantaginaceae
Piantaggine lanciuola (Plantago lanceolata)
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaPlantaginaceae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdinePlantaginales
FamigliaPlantaginaceae
Juss.,1789
Generi
(Vedi testo)

PlantaginaceaeJuss.,1789 è unafamiglia di piantespermatofitedicotiledoni in maggioranza erbacee prevalentemente terricole, ma anche acquatiche, con fiori disposti aspiga o acapolino, zigomorfi (tipicamente labiati) o attinomorfi.[1]

Etimologia

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Il nome della famiglia di queste piante deriva dalgenere tipoPlantagoL. la cuietimologia deriva dalla parolalatina "planta" che significa "pianta del piede" e fa riferimento alle piatte fogliebasali di questa pianta simili a "piante di un piede".[2][3]

Ilnome scientifico della famiglia è stato definito dal botanico franceseAntoine-Laurent de Jussieu (Lione, 12 aprile 1748 – La Plata, 17 settembre 1836) nella pubblicazioneGenera Plantarum - 89. 1789 del 1789.[4]

Descrizione

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  • Il portamento delle specie di questa famiglia è siaerbaceo (annuale, bienne o perenne) chearbustivo (comeVeronica oAragoa); sono presenti anche piccolialberi. Occasionalmente può essere anche acquatico o subemergente (Hippuris,Callitriche), solo leinfiorescenze sono fuori dall'acqua (sottofamigliaGratioloideae). Nelle specie acquatiche la forma biologica prevalente èidrofita natante (I nat), sono piante le cui gemme si trovano sommerse o natanti; non presentano radici ancoranti e galleggiano sulla superficie dell'acqua. In altre specie il portamento èrosulato osuffrutescente oppurepulvinato (sottofamigliaDigitalidoideae). I fusti in genere hanno forme da ascendenti o prostrate a erette (anche rampicanti); in alcuni generi gli steli sono quadrangolari a causa della presenza di fasci dicollenchima posti nei quattro vertici, mentre le quattro facce sono concave. L'indumento varia daglabro o ghiandolare-pubescente a densamente villoso (inCallitriche i peli sono stellati). Nella tribùCallitricheae alcune specie sonomonoiche. InRusselieae sono presenti specieepifite. Non sono presenti specie parassite (o semiparassite).[5][6][7][8][9][10][11]
  • Lefoglie sono siabasali (formano unarosetta basale - tribùPlantagineae) checauline con disposizione opposta (raramente sono a disposizione alternata, spiralata o verticillata). Possono essere siasessili chepicciolate. La forma della lamina è intera, lineare oppure dalanceolato-lineare (o oblungo-lanceolata) a ovoide, orbicolare o reniforme con apice acuminato o ottuso. Sono presenti anche formeastate,sagittate o trifogliate. Raramente i bordi sono dentati ocrenati orevoluti. Le foglie subemerse della tribùCallitricheae hanno forme lineari e spesso sono bifide all'apice; quelle galleggianti o aeree sono lineari, ellittiche, oblunghe o spatolate. Le venature in genere sono longitudinali e più o meno parallele (Plantago).
  • Leinfiorescenze di tipo tirsoide, solitarie o ascellari, sono delle spighe o testecapitate, oppure sonoracemose. In alcuni casi sono sorrette da uno scapo nudo (senza foglie). Lebratteole sono presenti o raramente sono assenti. I fiori, piccoli o grandi e vistosi, sonosessili o distintamentepedicellati. In alcune infiorescenze il portamento dei fiori è unilaterale a seguito della torsione deipedicelli, ed hanno una posizione pendula per difendere ilnettare e ilpolline dalla pioggia (sottofamigliaDigitalidoideae). Nelle specie acquatiche l'infiorescenza consiste in un solo fiore sessile e fertile sotteso da due foglie galleggianti sull'acqua e alcuni fioricleistogami subemersi al livello dellerosette basali (sottofamigliaGratioloideae). Leinfiorescenze della tribùCallitricheae sono formate da fiori unisessuali. NelleGlobularieae i fiori sono molto piccoli e sono inseriti in un ricettacolo scaglioso.
  • Ifioriermafroditi sono sottesi da alcunebrattee (oppure no); sono inoltre tetraciclici (ossia formati da 4verticilli:calicecorollaandroceogineceo),tetrameri (i verticilli delperianzio hanno più o meno 4 elementi ognuno) e possono essereprotogini. Se i fiori sono unisessuali allora quelli maschili sono isolati e sorretti da unpeduncolo flessuoso, quelli femminili sonosessili alla base di quelli maschili.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguenteformula fiorale:
X o * K (4-5), [C (4) o (2+3), A 2+2 o 2], G (2), capsula.[6]
  • Ilcalice, tuboloso, campanulato,urceolato o imbutiforme è quasi sempregamosepalo formato da (3) 4 (5)sepaliembricati terminante con dei lobi più o meno uguali (caliceattinomorfo); in altre specie il calice si presenta bilabiato (calicezigomorfo). Se i sepali sono 4, allora sono riuniti 2 a 2. I lobi hanno delle forme più o menolanceolate; in alcune specie sono spinuloso-dentati.
  • Lacorolla, composta da (4) 5petali, ègamopetala con forme tubolari (da cilindriche a campanulate, ma anche strettamente imbutiformi). Il tubo, che talvolta ha una gibbosità e uno sperone da conico a lineare o filiforme (o anche ridotto ad un sacco) nella parte basale-adassiale (sottofamigliaAntirrhinoideae), può essere corto o allungato e i lobi più o meno uguali e disposti in modopatente (corollaattinomorfa). Sono presenti anche forme bilabiate con struttura 2/3 (corollazigomorfa). La parte interna inferiore delle fauci è lanosa oppureglabra a seconda della specie. In alcune specie la forma terminale della corolla èpersonata. In questo caso il labbro superiore è bilobo ed eretto a volte con la forma di un casco; quello inferiore con tre lobi (quello mediano in genere è più piccolo di quelli laterali), i lobi possono essere riflessi (sottofamigliaGratioloideae). La corolla può essere subruotata. Il colore della corolla è bianco, blu, rosso, rosa, crema con palato giallo. InCallitricheae lacorolla è assente.
  • Ifrutti, dellecapsule con variedeiscenze (loculicide,setticide oporocide specialmente inAntirrhinoideae), sono delle nucule monosperme o capsule circumscissili. In alcuni generi i frutti sono indeiscenti conpericarpo legnoso; in altre sono delle bacche (sottofamigliaDigitalidoideae). Isemi, da numerosi a pochi (almeno uno per loculo), hanno delle forme da ellissoidi a reniformi oppure piatte e possono essere distintamentealati. Le teste dei semi sono reticolato-alveolate oppure crestate o tubercolate o del tutto lisce. Sulla superficie dei semi possono inoltre essere presenti delle coste longitudinali. L'endosperma è abbondante e in genere non è alveolato.

Riproduzione

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Distribuzione e habitat

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Per questa famiglia le varie tribù sono distribuite come indicato dalla tabella sottostante:[5]

SottofamigliaTribùDistribuzione/habitat
AntirrhinoideaeAntirrhineaeDistribuzione prevalentemente mediterranea (con un centro di distribuzione secondario nelNord America) con climi più o meno temperati.
CheloneaeDistribuzione relativa all'America del Nord conhabitat vari (subtropicali, temperati, alpini e altro).
GratioloideaeAngelonieaeDistribuzione relativa all'America Latina conhabitat più o meno tropicali.
GratioleaeDistribuzione asiatica e africana per la sottotribùDopatriinae, mentre è prevalentemente americana per la sottotribùGratiolinae conhabitat che variano da quello tropicale a quello temperato.
StemodieaeDistribuzione prevalentemente americana conhabitat tropicali.
DigitalidoideaeDigitalideaeDistribuzione eurasiatica con habitat dei climi più o meno temperati.
HemiphragmaDistribuzione dall'Himalaya allaCina con habitat tipico dei pascoli alpini e delle fessure nelle rocce.
SibthorpieaeDistribuzione:America,Africa eAsia orientale con habitat relativi alle aree tropicali (perlopiù a quote alte).
VeroniceaeDistribuzione cosmopolita (habitat variabili).
CallitricheaeDistribuzione fondamentalmente cosmopolita con una certa prevalenza nelle zone temperate.
GlobularieaeL'habitat è mediterraneo o subtropicale con una distribuzione dal SudEuropa allaSomalia eSocotra (Poskea).
PlantagineaeDistribuzione cosmopolita. NelSud America (Ande) per le specie diAragoa eBougueria.
RusselieaeDistribuzione soprattutto Centro-Americana con habitat più o meno subtropicali.

Tassonomia

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Questafamiglia comprende 113 generi con 1 800 specie[6] (oppure secondo altri Autori 114 generi e 2 400 specie[7], o anche 117 generi e 1904 specie[14] o 90 generi e 1 900 specie[15]) ed è suddivisa in tresottofamiglie con 9tribù; altre 4 tribù attualmente non hanno una collocazione precisa nell'ambito della famiglia.[5][11][14]

Nelle vecchieclassificazioni questafamiglia comprendeva tradizionalmente solamente tregeneri (Bougueria,Littorella, ePlantago) con poco più di 200specie. La posizionesistematica di questafamiglia è sempre stata molto discussa, ed è tuttora in via di sistemazionetassonomica.

All'inizio del secolo scorso, il botanico tedescoHeinrich Gustav Adolf Engler (1844 – 1930), famoso per i suoi lavori sullatassonomia delle piante, aveva isolato questafamiglia in unordine appositoPlantaginales. In contrapposizioneRichard von Wettstein (1863 – 1931), botanico austriaco, il primo ad aver introdotto un sistema diclassificazione filogenetico delle piante, l'aveva sistemata nell'ordine delleTubiflorae. Mentre il botanico americano Charles Bessey (1845 – 1915), il meno conosciuto fra i tre, l'aveva posta fra lePrimulales. In tempi più moderni (anni ottanta) il botanico americanoArthur Cronquist (1919-1992) pubblica alcuni testi nei quali propone una suaclassificazione della famiglia delle Plantaginaceae agganciandola all'ordine dellePlantaginales; ma è di questi ultimi anni una proposta ancora più innovativa delAngiosperm Phylogeny Group che oltre ad assegnare lafamiglia all'ordine delleLamiales trasferisce in essa anche diversigeneri da altrefamiglie (soprattuttoScrophulariaceae).

La seguente tabella riassume brevemente la storia di questi ultimi anni delle varieclassificazioni dellafamiglia di questa voce.

WETTSTEINCRONQUISTSTRASBURGERAPG IIAltre classificazioni
Classe/CladeDicotiledoniMagnoliopsidaRosopsidaEudicotiledoniMagnoliopsida
Sottoclasse/CladeSympetalaeAsteridaeAsteridaeEudicotiledoni centraliLamiidae
CladeAsteridi
Superordine/CladeEuasteridi ILamianae
Ordine/CladeTubifloraePlantaginalesLamialesLamialesScrophulariales
FamigliaPlantaginaceaePlantaginaceaePlantaginaceaePlantaginaceaePlantaginaceae

Il termineClade si riferisce solamente allaclassificazione APG II; la colonna “Altre classificazioni” propone delleclassificazioni intermedie[16] tra quella delSistema Cronquist e quella dellaClassificazione APG II.
Nella nuova sistemazione dellafamiglia sono stati inclusi diversigeneri appartenenti allafamiglia delleScrophulariaceae, questo perché i vari studifilogenetici hanno dimostrato che questa categoria andava inclusa nell'Ordine delleLamiales; inoltre sono stati inclusi anche diversigeneri delleGlobulariaceae, delleHippuridaceae, e altri ancora che sono stati riscontrati più vicinifilogeneticamente allafamiglia delle Plantaginaceae.
Per concludere questo paragrafo dedicato alla nuova sistemazione dellafamiglia è da segnalare che alcuni ricercatori, vista la rivoluzionaria ristrutturazione di questa categoria, hanno proposto nomi alternativi come Veronicaceae oppure Antirrhinaceae; la comunità scientifica comunque ha mantenuto quello delle Plantaginaceae (accettato anche dalAPG).

Caratteri distintivi della famiglia

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I caratteri morfologici più distintivi per questa famiglia sono:[6]

  • portamento di tipoerbaceo o più raramentearbustivo;
  • lo stipite dei peli ghiandolari è composto da 2 o più cellule, mentre la testa è più o meno globulare o ellissoide;
  • la testa dei peli è priva di divisioni verticali; (1)
  • la disposizione delle foglie è alterna, spiralata o opposta;
  • stipole assenti;
  • sepali in genere 4 o 5connati;
  • petali di solito 5 (oppure 4 per la fusione di 2 petali superiori);
  • corolla connata e bilabiata;
  • stami usualmente 4didinami;
  • filamentiadnati alla corolla;
  • leantere sono biloculari conteche distinte ad apertura longitudinale;
  • precoce sviluppo dell'androceo rispetto al gineceo; (1)
  • carpelli 2 connati in unovario supero;
  • placentazioneassile con placente grandi e indivise;
  • ovuli numerosi per loculo;
  • frutto a capsula setticida (o poricida o circumscissile).

Note 1: queste caratteristiche sono consideratesinapomorfie morfologiche.

Filogenesi

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Cladogramma della famiglia

La famiglia Plantaginaceae così come ora è circoscritta risultamonofiletica[6] anche se il suo "gruppo fratello" non è stato ancora ben individuato. La conoscenza della strutturafilogenetica interna della famiglia non è ancora ben definita. Le tre sottofamiglie come sono attualmente descritte non risultano monofiletiche. Inoltre un gruppo di generi principalmente delNuovo Mondo èparafiletico rispetto aicladi dei generi delVecchio Mondo.[11]Mentre molti gruppi sono stati trasferiti dalla famigliaScrophulariaceae in questa famiglia, i generiScrophularia eVerbascun a ragione sono stati esclusi da questi trasferimenti. Le analisi di tipo molecolare sul DNA suggeriscono una forte inclusione di questi due generi nel clado del genereSelago.Scrophularia,Verbascun eSelago condividono logge delle antere confluenti con deiscenza per singola fessura distale, le antere inoltre sono claviformi (non sagittate). Infine la testa dei peli ghiandolari è discoidale, appiattita formata da cellule separate da partizioni verticali. Da questa famiglia sono state inoltre escluse diverse erbe parassite (ora descritte all'interno delleOrobanchaceae). Sono state incluse le famiglie Callitrichaceae e Hippuridaceae formate da erbe acquatiche con fiori ridotti. Il collegamento filogenetico tra il generePlantago e altri membri entomogami della famiglia è confermato anche dalla chimica per la presenza comune diaucubina,mannitolo,acido linoleico eacido oleico. Altri collegamenti filogenetici si possono individuare tra la corolla tetralobata (per fusione dei due lobi superiori) del generePlantago con alcune specie diVeronica.[6]

La famiglia Plantaginaceae nell'ambito dell'ordine delleLamiales occupa, da un punto di vista filogeneico, una posizione abbastanza centrale: prima delleScrophulariaceae e dopo il gruppoPeltantheraceae,Calceolariaceae eGesneriaceae. La separazione della famiglia dal nucleo principale delle Lamiales è avvenuta circa 70/60 milioni di anni fa, mentre i cadi interni risultano tutti più giovani di 40 milioni di anni fa.[15]Ilcladogramma tratto dallo studio citato[11] mostra una possibile (e provvisoria) configurazione filogenetica della famiglia in base alle attuali conoscenze.

Elenco delle sottofamiglie-tribù-sottotribù

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La famiglia è suddivisa in 4sottofamiglie, 13tribù, 4sottotribù, 108generi e circa 1 900 specie:[5][14][15]

SottofamigliaTribùSottotribù
AntirrhinoideaeCheloneae
Antirrhineae
--
GratioloideaeAngelonieae--
GratioleaeDopatriinae
Gratiolinae
Stemodieae--
DigitalidoideaeDigitalideae--
Sibthorpieae--
Hemiphragmeae--
VeroniceaeVeroniciinae
Wulfeniinae
--Callitricheae--
--Globularieae--
--Plantagineae--
--Russelieae--

Elenco dei generi della famiglia

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Per ogni sottofamiglia sono indicati i generi, con il numero delle specie, suddivisi per tribù e sottotribù.[5][14][15]

Sottofamiglia Antirrhinoideae

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La sottofamigliaAntirrhinoideaeHartl &Betsche,1984 comprende 2tribù, 37generi e circa 585specie:

Tribù Antirrhineae
La tribùAntirrhineaeDumort.,1827 comprende 28generi e circa 295specie:
Tribù Cheloneae
La tribùCheloneaeBenth.,1846 comprende 9generi e circa 290specie:

Sottofamiglia Digitalidoideae

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La sottofamigliaDigitalidoideae(Dumort.)Luerss., 1882 comprende 4tribù, 2 sottotribù, 26generi e circa 500specie:

Tribù Digitalideae
La tribùDigitalideae(Dumort.) Dumort., 1829 comprende 3generi e 29specie:
Tribù Hemiphragmeae
La tribùHemiphragmeaeRouy, 1927 comprende ungenere e unaspecie:
Tribù Sibthorpieae
La tribùSibthorpieaeBerth., 1846 comprende 2generi e 6specie:
Tribù Veroniceae
La tribùVeroniceaeDuby,1828 comprende 2 sottotribù, 20generi e circa 460specie:
Sottotribù Veroniciinae
La sottotribù si compone di 15generi e circa 450specie:
Sottotribù Wulfeniinae
La sottotribù si compone di 5generi e 9specie:

Sottofamiglia Gratioloideae

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Lasottofamiglia comprende 3tribù, 2 sottotribù, 34generi e circa 366specie:

Tribù Angelonieae
La tribùAngelonieaePennell,1920 comprende 6generi e 75specie:
Tribù Gratioleae
La tribùGratioleaeBenth., 1835 comprende 2 sottotribù, 15generi e circa 180specie:
Sottotribù Dopatriinae
La sottotribùDopatriinae comprende 5 generi e 57 specie:
Sottotribù Gratiolinae
La sottotribùGratiolinaeBenth., 1846 comprende 10 generi e circa 120 specie:
Tribù Stemodieae
La tribùStemodieaeBenth. &Hook.f., 1876 comprende 13generi e 111specie:

(Senza sottofamiglia)

Tribù Callitricheae

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La tribùCallitricheae(Dumort.) Dumort., 1827 comprende 2generi e circa 40 - 50specie:

Tribù Globularieae

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La tribùGlobularieaeRchb., 1837 comprende 3generi e circa 40specie:

Tribù Plantagineae

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La tribùPlantagineaeBarthélemy Charles Joseph Dumortier, 1829 comprende 4generi e 297specie:

Tribù Russelieae

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La tribùRusselieaePennell,1920 comprende 2generi e 60specie:

Incertae sedis e note varie

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1) La tribùRusselieaePennell, 1920 con 2 generi e 60 specie, potrebbe essere un "gruppo fratello" della tribùCheloneae.[11][14]

2) All'interno della sottofamiglia Gratioloideae non è più descritta la tribù LimoselleaeDum., 1827 (con il genereLimosellaL., 1753) ora inserita nella famigliaScrophulariaceae e la tribù LindernieaeRchb., 1831 (con 14 generi) ora inserita nella famigliaLinderniaceae.[15]

3) Anche il genereZenkerina (con la sola specieZenkerina kamerunensisEngl.), da alcuni Autori descritto all'interno della sottofamiglia Gratioloideae, attualmente è considerato un sinonimo diStaurogyne ed è incluso nella famigliaAcanthaceae.[18]

4) La tabella seguente elenca un gruppo di generi tradizionalmente descritti nelle famigliePhrymaceae e Trapellaceae oPedaliaceae (genereTrapella) la cui collocazione nella sottofamiglia Gratioloideae è ancora da definire (Incertae sedis):[14][15]

GenereNumero specieDistribuzione
Bryodes
Benth., 1846[19]
1 - 3Mediterraneo e isoleMascarene
Bythophyton
Hooker f., 1884
Una specie:
Bythophyton indicum(Hook. f. & Thomson) Hook. f.
Indomalesia
DinteraStapf, 1900Una specie:
Dintera pterocaulisStampf
Africa meridionale
EncopellaPennell, 1920Una specie:
Encopella tenuifolia(Griseb.) Pennell
Cuba
HemianthusNutt., 18173 - 4America Centrale
MicranthemumMichx., 180317America
PsammetesHepper, 1962[19]Una specie:
Psammetes madagascariensis(Bonati) Eb. Fischer & Hepper
Nigeria
TrapellaOliv., 18871 - 2Asia orientale

5) Secondo alcune ricerche[20] il piccolo genereUroskinnera (quattro specie distribuite inMessico eAmerica Centrale), che deve ancora essere incluso in uno studio sistematico molecolare, condivide alcuni caratteri morfologici con la tribù Russelieae e potrebbe essere integrato in essa. Attualmente è descritto all'interno della tribùCheloneae.

Chiave per i generi della flora italiana

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Per meglio comprendere ed individuare i varigeneri dellafamiglia (solamente per i generi dellespecie spontanee della flora italiana) l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche.[21] Per ognigenere è indicata anche lafamiglia di appartenenza nelle precedenticlassificazioni . I varigeneri sono inoltre raggruppati pertribù secondo le nuove direttive di classificazione[22]. Il primo numero, tra parentesi quadre, indica lespecie presenti in tutto il mondo[14], il secondo numero indica lespecie spontanee presenti sul territorio italiano).[23]

  • TribùAntirrhineaeDumort., 1827: le piante hanno tutte delle foglie sviluppate e verdi (non sono parassite senza clorofilla); glistami sono 4 – 5; lacorolla è chiaramente bilabiata, mentre nella parte posteriore è presente uno sperone a sacco oppure un ingrossamento a gozzo;
    • Gruppo 1A : lacorolla è del tipopersonata (le fauci sono chiuse da un rigonfiamento del labbro superiore);
      • Gruppo 2A : la parte posteriore dellacorolla è chiusa da un gozzo ingrossato;
GenereMisopatesRafin., 1840 [7/2] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Gallinetta: il ciclo biologico di queste piante è annuo; il lobi delcalice sono stretti e più lunghi dellacorolla.
GenereAntirrhinumL., 1753 [20/3] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Bocca di Leone: il ciclo biologico di queste piante è perenne; il lobi delcalice hanno una lunghezza minore dellacorolla.
  • Gruppo 2B : la parte posteriore dellacorolla termina in uno sperone o sacco;
GenereLinariaMiller, 1754 [150/23] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Linajola: le foglie sono strettamente lineari e sono prive dipicciolo; lacapsula èdeiscente attraverso dellevalve.
GenereCymbalariaHill, 1756 [9/6] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Ciombolino: le foglie sono palmate ed hanno un lungopicciolo; lacapsula èdeiscente attraverso dellevalve.
GenereKickxiaDumort., 1827 [9/5] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Cencio: le foglie hanno una forma ovata con brevepicciolo; lacapsula è del tipoporocida.
  • Gruppo 1B : le fauci dellacorolla sono libere ed aperte;
GenereAnarrhinumDesf., 1798 [8/1] (daScrophulariaceae) – Muffolaria: le foglie inferiori formano unarosetta basale; l'infiorescenza è composta daracemi apicali con fiorisub-sessili; il frutto è più grande dei denti delcalice; i semi sono tubercolati.
GenereChaenorhinum(DC.) Rchb., 1828 [21/3] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Linajola: non c'è distinzione frafoglie basali ecauline; l'infiorescenza è formata da fiori disposti all'ascella delle foglie superiori; la superficie dei semi è liscia.
GenereCallitricheL., 1748 [50/12] (dalla famiglia Callitrichaceae) – Gamberaja: sono piante acquatiche; le foglie sono a disposizione opposta senzastipole; i fiori sono isolati, unisessuali e sono molto piccoli (i maschili sono ridotti ad unostame, quelli femminili ad unovariosupero con 2stili e 2stimmi); la fecondazione avviene peridrogamia.
GenereHippurisL., 1735 [1/1] (dalla famiglia Hippuridaceae) – Coda di Cavallo: i fiori sono poligami (ossia le piante possono avere sia fioriermafroditi sia maschili che femminili); hanno unostame e unovarioinfero uniloculare con unostilo; i frutti sono del tipo anucula.
GenereDigitalisL., 1753 [23/5] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Digitale: i fusti sono semplici o ramificati alla base; il margine delle foglie è intero o dentato; lacorolla è lunga da 9 a 40 mm e termina a campana con lobiembricati; le fauci sono oblique rispetto al tubo corollino.
GenereErinusL., 1753 [2/1] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Erinus: il tubo dellacorolla è cilindrico e terminante con 5 lobi lunghi quanto il tubo stesso.
GenereGlobulariaL., 1753 [23/8] (dalla famigliaGlobulariaceae) – Vedovelle: le foglie sono spiralate; l'infiorescenza è del tipo acapolino; i fiori sonoermafroditi,zigomorfi, tetraciclici (composti da quattro parti:calicecorollaandroceo -gineceo) e pentameri (calice ecorolla divisi in 5 parti); ilcalice ha 5 denti; lacorolla ha 5 lacinie; glistami sono 4; l'ovario èsupero formato da 2carpelli con unostilo astimma bilobo.
GenereGratiolaL., 1753 [20/1] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Graziella: il ciclo biologico delle piante di questo genere è perenne; le foglie sono disposte in modo opposto; l'infiorescenza è formata da fiori solitari disposti all'ascella delle foglie; ilcalice èpentamero e possiede duebratteole alla sua base; lacorolla è bilabiata con labbra più o meno uguali.
GenereLimnophilaR. Br., 1810 [36/1] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Limnofila: le piante di questo genere sono acquatiche con foglie ridotte a lacinie filiformi; lacorolla è bilabiata e comunque senza sperone o sacco posteriore.
GenerePlantagoL., 1753 [274/27] - Piantaggine: l'infiorescenza è formata da spighe con molti fiori tuttiermafroditi; ilpeduncolo (ossia lo scapo) è molto robusto; i frutti sono del tipo acapsula.
GenereLittorellaP.J.Bergius, 1768 [3/1] – Littorella: (secondo le ultime direttive di classificazione questogenere dovrebbe essere incluso nelgenerePlantago) le piante di questogenere sono acquatiche; i fiori sono unisessuali e quelli maschili sono isolati su unpeduncolo flessibile; i fiori femminili sonosessili; il frutto è unachenio.
  • TribùVeroniceaeDuby,1828: le piante hanno tutte delle foglie sviluppate e verdi (non sono parassite senza clorofilla); glistami sono 2;
    • Gruppo 1A : lacorolla è formata da 4 lobi tutti uguali; il tubo corollino è più largo che lungo; le piante sono legnose alla base;
GenereVeronicaL., 1753 [250/30] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Veronica: le piante di questogenere sono aromatiche; lacorolla (pentamera) apparentemente si presenta a 4 lobi in quanto i duepetali superiori sono fusi insieme; glistami sono 2adnati (ossia saldati allacorolla); lostilo èpersistente; lacapsula è compressa lateralmente e contiene da 2 a 50 semi.
GenerePseudolysimachionOpiz., 1852 [15/4] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Veronica: il portamento è erbaceo; il ciclo biologico di queste piante è perenne; la corolla è ruotata e debolmente bilabiata con un tubo lungo quanto largo; i fiori sono raccolti in racemi apicali allungati molto densi.
GenerePaederotaL., 1758 [2/2] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Bonarota: le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto; l'infiorescenza è formata daracemi apicali densi.
GenereWulfeniaJacq., 1781 [4/1] (dalla famigliaScrophulariaceae) – Wulfenia: le foglie inferiori formano unarosetta basale; le fogliecauline sono disposte lungo il fusto in modo alterno.

Sinonimi

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La famiglia Plantaginaceae ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra isinonimi più frequenti:[24]:

  • AntirrhinaceaePers.
  • AragoaceaeD. Don
  • CallitrichaceaeLink
  • ChelonaceaeMartinov
  • DigitalaceaeMartinov
  • EllisiophyllaceaeHonda
  • GlobulariaceaeDC.
  • GratiolaceaeMartinov
  • HippuridaceaeVest.
  • LittorellaceaeGray
  • PsylliaceaeHoran.
  • SibthorpiaceaeD. Don
  • VeronicaceaeCassel
Lo stesso argomento in dettaglio:Generi di Plantaginaceae.

Usi medici

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:leggi le avvertenze.

L'interesse di questafamiglia nell'economia umana è molto limitato se ci eccettua qualchespecie ornamentale e qualche altra usata nella farmacopea popolare. Altrespecie (come quelle del generePlantago) a volte sono addirittura infestanti. Di un certo interesse sono alcunespecie che producono i cosiddetti “semi di psillio” (Plantago afra ePlantago indica), semi che vengono usati nella medicina naturale in quanto contengono delle mucillagini che favoriscono l'evacuazione intestinale.[25]

Più importanti sono le piante del genereDigitalis. Contengono delle sostanze (glicosidi) che hanno un potente effetto sulcuore, quali ladigitossina e illanatoside C, che sono digitalici naturali[26]. Pertanto risulta molto utile nella terapia dell'insufficienza cardiaca, comecardiotonico e nelloscompenso cardiaco congestizio[26]; tuttavia le stesse sostanze, se assorbite in dosi eccessive, la rendono una pianta notevolmente velenosa o addirittura mortale. In erboristeria vengono usate lefoglie, ifiori e isemi.

Alcune specie

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Tribù Antirrhineae

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Tribù Cheloneae

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Tribù Digitalidea

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Tribù Sibthorpieae

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Tribù Veronicinae

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Sottotribù Veroniciinae

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Sottotribù Wulfeniinae

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Tribù Angelonieae

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Tribù Gratioleae

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Sottotribù Dopatriinae

Sottotribù Gratiolinae

Tribù Stemodieae

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Tribù Callitricheae

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Tribù Globularieae

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Tribù Plantagineae

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Tribù Russelieae

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Note

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  1. ^Plantaginaceae, suThe Plant List.URL consultato il 20 luglio 2017.
  2. ^Botanical names, sucalflora.net.URL consultato il 26 dicembre 2015.
  3. ^David Gledhill 2008, pag. 305.
  4. ^The International Plant Names Index, suipni.org.URL consultato il 17 ottobre 2017.
  5. ^abcdefKadereit 2004, pag. 327.
  6. ^abcdefJudd et al 2007, pag. 493.
  7. ^abStrasburger 2007, pag. 852.
  8. ^Motta 1960, Vol. 3 - pag. 359.
  9. ^Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 627.
  10. ^Pasqua et al 2015, pag. 458.
  11. ^abcdeAlbach et al 2005.
  12. ^abMusmarra 1996.
  13. ^Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 522.
  14. ^abcdefgOlmstead 2012.
  15. ^abcdefAngiosperm Phylogeny Website, sumobot.org.URL consultato il 28 giugno 2017.
  16. ^ZipCodeZoo, suzipcodezoo.com.URL consultato il 19 novembre 2008(archiviato dall'url originale il 23 luglio 2010).
  17. ^Copia archiviata, suThe Plant List.URL consultato il 2 luglio 2017(archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
  18. ^The Plant List,http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/tro-103015 Titolo mancante per urlurl (aiuto).URL consultato il 28 marzo 2017.
  19. ^abFischer et al. 2013, pag. 217.
  20. ^Tank et al 2006.
  21. ^Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 523.
  22. ^American Journal of BOTANY (Tabella 1)[collegamento interrotto], suamjbot.org.URL consultato il 20 novembre 2008.
  23. ^Conti et al. 2005.
  24. ^USDA - United States Department of Agriculture, suars-grin.gov.URL consultato il 21 novembre 2008(archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).
  25. ^ Giacomo Nicolini,Enciclopedia Botanica Motta, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
  26. ^ab"Le piante medicinali", di Roberto Michele Suozzi, Newton&Compton, Roma, 1994, pag.70

Bibliografia

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