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Planetary romance

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Voce principale:Storia della fantascienza.
Copertina della rivistaPlanet Stories, maggio 1951

Ilplanetary romance è unfilone dellanarrativa fantascientifica che ambienta leavventure su unpianeta diverso dallaTerra e come tema generale si concentra sull'esplorazione e la scoperta delle meraviglie di questo pianeta esotico e spesso primitivo, che presenta caratteristiche fisiche,flora,fauna eculture distintive. Alcune storie sono ambientate in unfuturo in cui ilviaggio interplanetario è un'esperienza comune; altre invece - in particolare i primi esempi del genere - invocanotappeti volanti,proiezioni astrali o altri mezzi immaginari comeespediente narrativo per raggiungere l'altro pianeta. In entrambi i casi, è l'avventura sulla superficie del pianeta a essere al centro della narrazione, non il mezzo di trasporto.[1][2]

Prototipi e caratteristiche

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Come suggerisce il nome stesso del genere, ilplanetary romance è un'estensione a un'ambientazione planetaria deiromanzi d'avventura[3] epulp del tardoOttocento e degli inizi delNovecento. La narrativa popolare (pulp romance) di scrittori comeH. Rider Haggard eTalbot Mundy rappresentava personaggi audaci in un ambiente esotico e "mondi perduti" come regioni inesplorate dell'America meridionale,Africa,medio oestremo oriente; una variante era ambientata in luoghi storici o immaginari dell'antichità e delmedioevo, contribuendo in qualche modo allo sviluppo del moderno generefantasy.

Nelplanetary romance le trasformazioni dellaspace opera sono applicate al genere dell'avventura romanzata[3] popolare: il prode avventuriero diventa unviaggiatore dello spazio, spesso proveniente dalla Terra, la quale sta a rappresentare l'Europa moderna e l'America settentrionale (concepite come centri ditecnologia ecolonialismo). Gli altri pianeti (spesso, agli albori del genere,Marte eVenere) rimpiazzano Asia e Africa come luoghi esotici; nel mentre ostili tribù dialieni e le loro decadentimonarchie sostituiscono glistereotipioccidentali di "razze selvagge" e "dispotismo orientale". Per quanto il planetary romance sia stato usato dagli scrittori come mezzo per esprimere una grande varietà di posizioni politiche e filosofiche, un soggetto costante è l'incontro tra civiltà aliene, la loro difficoltà a comunicare e i frequenti disastri che ne conseguono.

Edgar Rice Burroughs e le storie "sword and planet"

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Illustrazione di copertina per il romanzoA Princess of Mars diEdgar Rice Burroughs, McClurg, 1917

Il primo scrittore a conquistare un ampio mercato per questo genere di storie fuEdgar Rice Burroughs, di cui apparvero le prime opere delciclo di Marte (Barsoom) nellarivistapulpThe All-Story nel1912. Sebbene la scrittura di Burroughs non fosse del tutto originale, quantomeno rese popolare il concetto di avventura in stilepulp su altri pianeti. Il pianeta "Barsoom" (Marte) di Burroughs manifestava un caotico miscuglio di stili culturali e tecnologici, combinando dispositivi avveniristici, come la "pistola al radio" e macchine volanti sospese da un misterioso raggio levitante, con anacronistici obblighi dellacavalleria marziana, unsistema feudale con imperatori e principesse, parecchiduelli con la spada e uncodice marziale a malapena credibile per giustificare il tutto. L'universo di Dune diFrank Herbert eGuerre stellari diGeorge Lucas sono diretti debitori di questa tradizione di saldatura dell'avveniristico almedioevale. Il contenuto delle storie di Barsoom è semplicecappa e spada, trattandosi di una serie di imprigionamenti, combattimenti forzati digladiatori, paurose fughe, uccisione dimostri eduelli contro i cattivi. Gli elementi delfantasy sono ridotti al minimo: a parte latelepatia, i riferimenti allamagia sono assenti o ricondotti afrode osuperstizione.

Le storie di Burroughs, grazie al loro successo, ebbero un gran numero di imitatori. Alcuni, comeOtis Adelbert Kline, stavano sfruttando il nuovo mercato che Burroughs aveva creato; anche Burroughs imitò se stesso nelciclo di Venere, a partire dal1934. Dopo che il genere ebbe perso d'interesse per alcuni decenni, glianni sessanta videro un rinnovato interesse per Burroughs e la produzione di nostalgicipastiche alla Burroughs da parte di autori comeLin Carter eMichael Moorcock.

La denominazionesword and planet è stata coniata per assonanza ai generisword and sorcery esword and sandal. La frase è apparsa per la prima volta negli anni sessanta, coniata daDonald A. Wollheim, editor dellaAce Books e successivamente dellaDAW Books al tempo in cui il genere stava vivendo un nuovo periodo di popolarità. Sia la Ace Books, sia la DAW Books si sono impegnate nel riproporre le precedenti storiepulpSword and planet, così come nel proporre del nuovo materiale prodotto all'epoca da una nuova generazione di autori.

Questo filone consapevolmente imitativo, influenzato anche da autori disword and sorcery comeRobert E. Howard, è essenzialmente un genere statico, "rétro", che punta a riprodurre più che altro lo stesso tipo di storia, con agili variazioni all'interno di una formula d'insieme. È forse per questo motivo che molti "autori del pianeta e della spada" hanno scritto in modo altalenante lunghe serie, il cui esempio estremo è il ciclo diDray Prescot diKenneth Bulmer, composto da ben 53 romanzi.

Nel 2007Planet Stories, un editore indipendente, ha iniziato a riproporre negli Stati Uniti molte delle storie "sword and planet" di Otis Adelbert Kline, Robert E. Howard,Leigh Brackett,C. L. Moore,Henry Kuttner, Michael Moorcock e altri.

Planetary romance e fantascienza

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Copertina della rivistaPlanet Stories (vol.1, n.1, inverno 1939), unpulp magazine specializzato in storie avventurose ambientate su altri mondi.

La pubblicazione deipulp magazine difantascienza a partire dal1926 (particolarmente prolifica neglianni trenta) costituì un nuovo mercato per iplanetary romance, producendo una forte influenza nelle successive incarnazioni di questo genere narrativo. Alcunipulp, comePlanet Stories eStartling Stories, furono principalmente dediti alla pubblicazione diplanetary romance, mentre le riviste del fantastico già esistenti comeWeird Tales iniziarono a pubblicare fantascienza accanto ai loro usuali generihorror esword and sorcery. Uno degli scrittori d'eccezione all'interno di questo filone fuC. L. Moore, l'autrice delle storie diNorthwest Smith (1933-1947), in cui è caratterizzato un robustoastronauta che si trova continuamente coinvolto in poteri alieni pressoché magici. C'è ben poca avventura di cappa e spada nelle storie della Moore, che si concentra preferibilmente sulle tensioni psicologiche, in particolare sul timore e sul fascino dell'ignoto, che compare come elemento sia pericoloso sia erotico.

Neglianni quaranta ecinquanta uno dei più significativi contributi al genere delplanetary romance venne daLeigh Brackett, le cui storie combinavano eroi complessi e canaglieschi (a volte criminali), avventura classica, l'occasionale storia d'amore e ambientazioni riccamente dettagliate con una profondità e sostanza inusuale per ipulp, e uno stile che gettava un ponte tra la space opera e il fantasy. Brackett fu un'autrice regolare diPlanet eThrilling Wonder Stories, per le quali produsse una serie interconnessa di racconti ambientati nello stesso universo, ma - con l'eccezione delle storie diEric John Stark - con protagonisti completamente differenti. Le storie della Brackett sono in primo luogo narrativa avventurosa, ma contengono anche riflessioni sui temi dell'imperialismo e delcolonialismo culturale e corporativo.

È possibile tracciare un confronto istruttivo traThe Enchantress of Venus, una delle storie della Brackett con Stark come protagonista, eL'impero dell'atomo (Empire of the Atom, 1956) diA. E. van Vogt. Entrambe le opere prendono avvio dalla trama e dalla situazione diIo, Claudio (I, Claudius,1934) diRobert Graves. Van Vogt segue la trama in qualche modo più fedelmente, concentrando la sua inventiva sul retroscena del suo impero ed enfatizzando al contempo la vulnerabilità dell'eroe. La Brackett introduce un terrestre colpito dal fascino romantico delle donne coinvolte in questi intrighi. Malgrado entrambe le storie siano dellespace opera, solo quella di Brackett è unplanetary romance.

Dalla metà deglianni sessanta in poi il tipo tradizionale diplanetary romance ambientato nelsistema solare perse d'interesse; dal momento che il progresso scientifico-tecnologico rivelava che la maggior parte dei pianeti vicini era inospitale, le nuove storie planetarie furono di norma ambientate supianeti extrasolari, generalmente attraverso l'assunto di una qualche forma di viaggiopiù veloce della luce. Una eccezione è costituita dalla serie diGor, pubblicata a partire dal 1967. Gor è un pianetaAntiterra in un'orbita simmetrica alla Terra al di là del Sole (non un puntoL3 della Terra). Gli effetti gravitazionali e il rilevamento da parte di sonde terrestri sono spiegati dalla "superiore scienza aliena", una comune presunzione nei planetary romance.

Il planetary romance è divenuto una componente significativa della fantascienza contemporanea, per quanto pochi autori usino questo termine per descrivere le proprie opere, presumibilmente perché il termine è percepito in senso peggiorativo. Tenuto conto della reciproca ibridazione traplanetary romance espace opera, è difficile classificare numerose storie nell'uno o nell'altro genere.

Ilciclo di Dune di Frank Herbert, particolarmente nei primi romanzi ambientati prevalentemente sul pianeta deserticoArrakis, aveva tutte le caratteristiche delplanetary romance (e alcune del filone "sword and planet"), anche se questi elementi sono usati per sostenere le meditazioni di Herbert su filosofia,ecologia epolitica delpotere.

Le storie delciclo di Darkover diMarion Zimmer Bradley possono a loro volta essere classificate comeplanetary romance, dal momento che sono fermamente incentrate sull'immaginario pianeta Darkover, benché l'ambientazione galattica non sia mai interamente limitata allo sfondo. In modo analogo la serie diKrishna diL. Sprague de Camp di planetary romance razionalizzati costituisce una sotto-serie della sua space opera deiViagens Interplanetarias.

Le prime opere diUrsula K. Le Guin, comeIl mondo di Rocannon (Rocannon's World, 1966) eIl pianeta dell'esilio (Planet of Exile, 1966) sono riconoscibiliplanetary romance; si può dire che la maggior parte delciclo degli Hainiti può essere classificato in questo filone, benché in opere successive gli elementi fantastici siano sotto la superficie e i temi sociali e antropologici vengano in primo piano.

InScience Fiction: The 100 Best Novels (1985), il curatore editoriale e critico David Pringle ha definito Bradley eAnne McCaffrey due "principali esperte al giorno d'oggi" per il tipo fantascientifico del planetary romance.[4] I romanzi deiDragonieri di Pern di McCaffrey generalmente limitano l'ambientazione galattica a brevissimi prologhi; la visione scientifica del lettore sul mondo è importante, ma la società pernese l'ha perduta.

Esempi di planetary romance

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Copertina da un'edizione francese della rivistaGalaxy del 1975 deLe avventure di Magnus Ridolph diJack Vance, uno dei più popolari autori diplanetary romance. Illustrazione di Philippe Legendre-Kvater.

(in ordine cronologico di pubblicazione)

Fumetto

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Copertina della rivista di fumettiPlanet Comics, luglio 1948 (illustrazione di Joe Doolin)
Copertina della rivista di fumettiPlanet Comics, gennaio 1945

Cinema e televisione

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Note

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  1. ^(EN)Science Fiction Citations: Planetary Romance, sujessesword.com.URL consultato l'11 gennaio 2018(archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2008).
  2. ^John Clute,Planetary Romance, inEncyclopedia of Science Fiction, ed. John Clute and Peter Nicholls, 1995,ISBN 0-312-13486-X;
  3. ^abIl termineromance ininglese non è esattamente traducibile come "romanzo", in quanto sta ad indicare le forme narrative di carattere eroico e mitico, propense all'utilizzo dell'allegoria e densamente affollate di elementifantastici, mentre le narrazioni in cui la rappresentazione della vita e la cornice sociale sono realistiche vengono invece indicate con il terminenovel.
  4. ^David Pringle,Science Fiction: The 100 Best Novels, An English-language selection, 1949–1984, London: Xanadu Publ, 1985. pag. 17. Pringle non include qualsiasi romanzo di Bradley o McCaffrey. Introducendo la sua selezione, dice: "Confesso dei punti ciechi: ad esempio, ho poco affetto per il tipo di storia fantascientifica che è stato chiamato 'planetary romance'".

Voci correlate

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