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Pista olimpica Eugenio Monti

Coordinate:46°32′43.8″N 12°07′40.8″E46°32′43.8″N,12°07′40.8″E
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Pista olimpica Eugenio Monti
Eugenio Monti Sliding Centre
Il bob diAndre Lange, durante la gara di Coppa del Mondo del 2007
Informazioni generali
StatoItalia (bandiera) Italia
UbicazioneLoc. Ronco,Cortina d'Ampezzo
Inizio lavori1923
Inaugurazione1923
Chiusura2008
Ristrutturazione1936, 1948, 1983, 2025
Costi di ricostr.
  • 30276032 L.(1956)[1]
  • 118424000 (2025)
ProprietarioComune di Cortina d'Ampezzo[2]
GestoreServizi Ampezzo unipersonale s.r.l.[2]
Intitolato aEugenio Monti
Informazioni tecniche
Posti a sedere4 650(1956)[3]
Lunghezza pista1.350 m
Mappa di localizzazione
Map
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Lapista olimpica Eugenio Monti è un tracciato perbob,slittino eskeleton situato aCortina d'Ampezzo, inItalia. Il percorso, che si snoda lungo la pendice orientale del Col Druscié, è stato la sede delle gare di bob deiVII Giochi olimpici invernali nel 1956 e sarà il luogo dove si svolgeranno le prove del bob, dello slittino e dello skeleton deiXXV Giochi olimpici invernali nel 2026; è stato inoltre utilizzato come set cinematografico del filmSolo per i tuoi occhi del 1981, conRoger Moore nei panni diJames Bond.

La pista, precedentemente nota comepista di bob di Cortina,pista di bob Duilio De Poli opista olimpica di Cortina, nel 2003 venne intitolata alla memoria diEugenio Monti -che tra il 1956 e il 1968 nel bob vinse seimedaglie olimpiche e diecimondiali- ed è stata oggetto di diverse ristrutturazioni nel corso degli anni per adeguarsi ai requisiti di sicurezza richiesti dallefederazioni internazionali degli sport di riferimento; dopo i lavori di rinnovo del 2025 la struttura è ora anche nota comeCortina Sliding Centre oEugenio Monti Sliding Centre.

Storia

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Le origini

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Preparazione della pista nel 1939.

La pratica del bob aCortina d'Ampezzo fu introdotta nell'inverno del 1905, quando si scendeva con veicoli rudimentali sulla neve caduta lungo lastrada delle Dolomiti traPocol e Cortina[4][5]. Nel 1911 si cercò di costruire una pista artificiale per il bob lunga qualche centinaio di metri nel centro di Cortina, ma senza successo per mancanza di mezzi; nel 1923 fu costruita una nuova pista di 1200 metri di lunghezza, lungo la parte inferiore del versante est del Col Druscié, tra le località Cadelverzo, Sopiazes e Ronco che andava a terminare sullastrada dolomitica: l'impianto, ideato daFederico Terschak e progettato dall'ingegner Giacobbi, era molto innovativo per l'epoca, in quanto dotato di speciali tubazioni idriche interrate e ricoperte di erba per consentire il congelamento del tracciato in inverno[5][6][7][8].

La pista fece il suo debutto internazionale nel 1928 con i primi campionati mondiali universitari degli sport invernali, evento voluto dallaconfederazione internazionale degli studenti (CIE) -precursore deiGiochi mondiali universitari invernali organizzati dallafederazione internazionale sport universitari (FISU)- e vide sfidarsi equipaggi di cinque diverse nazioni, dando al tracciato la prima notorietà ed aumentandone il suo sviluppo[5][6][9].

Col finanziamento da parte dell'Azienda Soggiorno e Turismo di Cortina e delcomitato olimpico nazionale italiano (CONI) la struttura venne ricostruita nel 1936, per rispondere ai nuovi standard sportivi, come già avvenuto per lapista di Sankt Moritz e perquella di Garmisch-Partenkirchen; in particolare l'arrivo fu sposato fino alla riva del fiumeBoite, in questo modo la lunghezza del tracciato venne estesa a 1500 metri, con 15 curve e un dislivello di 152 metri[5][6]. La pista fu così in grado di ospitare i suoi primicampionati mondiali, nel bob a due,nell'edizione del 1937 e due anni più tardi anchenel bob a quattro, gara che fu funestata dalla morte dellosvizzeroReto Capadrutt[5][6][10][11][12].

Le Olimpiadi del 1956 ed i loro preparativi

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Eugenio Monti eRenzo Alverà nella gara olimpica del bob a due aCortina d'Ampezzo 1956.
Bob a quattro di Italia 2 aCortina d'Ampezzo 1956.

Un'altra ristrutturazione della pista avvenne dopo laseconda guerra mondiale nel 1948, ancora a spese del comitato olimpico italiano, in considerazione dell'imminente assegnazione delle Olimpiadi invernali del 1956 in cui Cortina figurava tra le candidate: tutte le curve furono ricostruite e venne edificato il tornante di arrivo, allungando così il tracciato a 1700 metri con 16 curve, ma rimanendo comunque invariato il dislivello di 152 metri[5][6]. Durante la quarantatreesima sessione delComitato Olimpico Internazionale (CIO), che si svolse aRoma nell'aprile del 1949, Cortina d'Ampezzo venne scelta quale sede che avrebbe ospitato iVII Giochi olimpici invernali[13], conseguentemente il CONI prese in mano tutte le operazioni e i miglioramenti della pista con una spesa di30276032lire, che non modificarono le caratteristiche tecniche del tracciato ma puntarono all'ammodernamento delle infrastrutture complementari quali tribune, grandi tabelloni riportanti i tempi ottenuti dalle varie compagini ed il cronometraggio elettronico[6][14].

Prima delle prove olimpiche sul tracciato si tennero altre competizioni internazionali quali i campionati mondiali di bobdel 1950 edel 1954 -che servirono da prova generale- nonché glieuropei di slittinodel 1953[10][15]; nel 1955, durante una sessione di allenamento delle squadre juniores, il pilota Duilio De Poli scavalcò con il suo bob un muro di protezione ad una curva e morì poco dopo l'incidente a seguito della frattura cranica riportata, per questo motivo gli venne intitolata la pista dove si sarebbero disputati i Giochi[8][16]. Le gare olimpiche si tennero tra il 27 gennaio ed il 4 febbraio 1956 e, malgrado la penuria di neve e le oltre 900 discese effettuate -inclusi gli allenamenti-, si svolsero regolarmente grazie al continuo lavoro diFederico Terschak e degli addetti alla preparazione della pista, la cui ghiacciatura resistette bene all'usura del passaggio giornaliero di oltre 50 equipaggi, ad eccezione della quarta e conclusiva discesa del bob a quattro in cui gli ultimi partenti furono penalizzati da alcune buche formatesi lungo il percorso; a trionfare furono gliitalianiLamberto Dalla Costa eGiacomo Conti nellaprova a due e glisvizzeriFranz Kapus,Gottfried Diener,Robert Alt eHeinrich Angst inquella a quattro[6][17].

Nei quattro giorni di gara il comitato olimpico italiano incassò7990000 lire dalla vendita dei biglietti e degli abbonamenti[18]; nel corso delle competizioni, per la prima volta in Italia, l'Agip provvedette a riscaldare con raggi infrarossi le tribune degli spettatori[19]. Per l'epoca, la pista di Cortina era considerata "una delle più belle finora costruite al mondo, in uno stato di assoluta perfezione tecnica", come ebbe a direHanns Kilian, già tre volte campione mondiale nel bob e membro della giuria di gara ai Giochi del 1956[17].

Gli anni del boom economico

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Henry Taylor alla guida di unaFord Cortina lungo la pista nel 1964.

Quando il comitato organizzatore dei Giochi olimpici invernali diSquaw Valley 1960 decise di non costruire una pista da bob, lafederazione internazionale scelse di utilizzare il tracciato cortinese per ospitare icampionati mondiali del 1960, che in quell'anno rimpiazzarono le gare olimpiche di bob non disputate[10][20][21].

Nel 1964 la pista fu utilizzata comestunt pubblicitario dallaFord facendo scendere lungo il percorso innevato diversi piloti automobilistici, tra cuiHenry Taylor ed il campione del mondo diformula 1 del 1963Jim Clark, alla guida della vetturaFord Cortina[22]. L'anno seguente fu la sededei campionati europei e quello ancora successivodei mondiali di bob, dove, durante la gara della specialità a quattro, morì il pilota dellaGermania dell'OvestAnton Pensperger che si schiantò contro degli alberi a lato della pista dopo aver superato le barriere di protezione all'altezza della curvaBandion; a causa della tragedia la gara venne annullata e successivamente alla squadra tedesca fu assegnata d'ufficio la medaglia d'oro[5][10][23][24][25][26][27].

Campionati mondiali di bob 1966

Quello di Pensperger fu solo uno di una serie di gravi incidenti avvenuti durante le gare di bob, in special modo in quello a quattro, occorse nell'ultimo periodo, solo il mese successivo l'italianoSergio Zardini sarebbe infatti deceduto nel corso di una discesa sulcatino olimpico del Monte Van Hoevenberg: mezzi sempre più aerodinamici e filanti ed una fase di spinta maggiormente incisiva avevano portato a far segnare velocità anche superiori ai 100km/h, per le quali le misure di sicurezza esistenti non erano più adeguate[24][28]. A seguito di ciò lafederazione internazionale di bob e skeleton (allora FIBT e dal 2015 IBSF) pretese notevoli modifiche alle piste, per limitarne la pericolosità, e, complice la costruzione di una nuova pista in Italia -quella del Lago Blu aCervinia- e la morte di Renzo Navillod poche ore dopo una caduta nell'ultima curva durante le prove deicampionati italiani di bob del 1969, Cortina dovette rinunciare ad ospitare gare internazionali, ad eccezione della parentesi deglieuropei di bob del 1970, per una quindicina di anni[5][10][23][29][30][31].

Dagli anni '80 ai primi 2000

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Effettuati i richiesti adeguamenti sulla sicurezza, la pista tornò nuovamente ad essere sede della rassegna iridata di bobnel 1981, ma nel corso della seconda manche della prova a quattro perì lostatunitenseJames Morgan, a causa di una violenta compressione del collo contro la parete destra che delimitava la pista a pochi metri dalla linea del traguardo dopo un rovesciamento[10][32][33]. La settimana seguente nella località ampezzana si svolsero le riprese di alcune scene del filmSolo per i tuoi occhi, parte della saga diJames Bond, tra cui famosa è quella dove l'agente 007 entra sulla pista con gli sci all'altezza della curvaVecchia ed affronta il tracciato per quasi tutto il suo percorso, cercando di sfuggire albiathletatedesco dell'est Erich Kriegler ed ai suoi scagnozzi che lo inseguono con delle motociclette, per poi saltare fuori dallaCristallo; nel corso delle riprese Paolo Rigon, giovane atleta del club cortinese di bob che fungeva dastuntman per il film, rimase ucciso girando un'acrobazia sulla pista[34][35][36].

Dopo questi due ulteriori incidenti mortali tornò nuovamente di attualità il problema della sicurezza degli atleti, sia cercando nuove soluzioni per le slitte da bob sia rendendo meno rischiosa la pista; era stato infatti calcolato che il vincitore della prova iridata del bob a quattro a Cortina, iltedesco orientaleBernhard Germeshausen, avesse percorso gli ultimi 300 metri del tracciato ad una velocità di oltre 118km/h subendo nella curva finale un'accelerazione pari a 5 g; per tale motivo si decise di accorciare il percorso creando una nuova struttura di partenza dal rettilineo successivo allaStries, eliminando dunque il primo tratto della pista di 350 metri[33][37][38]. Con questa nuova configurazione la pista fu omologata dalla FIBT divenendo uno degli appuntamenti abituali della neonataCoppa del Mondo di bob, ospitò la competizione iridata della disciplinanel 1989 enel 1999, quella europeanel 2000,nel 2002 enel 2007 ed inoltrenel 1992 si tenne una tappa dellaCoppa del Mondo di skeleton; avrebbe dovuto disputarsi anche la rassegna continentale di bobdel 1987, ma una protesta degli ambientalisti relativa all'uso diammoniaca per la ghiacciatura del tracciato fece desistere il comitato organizzatore cortinese e la manifestazione si tenne così sullapista di Cervinia[10][39][40].

La pista venne intitolata al bobbista italianoEugenio Monti nel 2003, appena pochi giorni dopo la sua scomparsa[41]. Soprannominatoil rosso volante Monti fu uno tra i più rinomati sportivi italiani ed uno dei più vincenti bobbisti di sempre: in carriera conquistò due medaglie d'oro, due d'argento e due di bronzo in tre Olimpiadi disputate ed ulteriori nove titoli iridati, ma ancora più importante fu l'assegnazione del primo "trofeo mondiale sportivitàPierre de Coubertin" che gli venne riconosciuto per aver prestato, durante i Giochi diInnsbruck 1964, un bullone della sua slitta all'equipaggiobritannico diTony Nash eRobin Dixon, suoi diretti avversari per la vittoria, che avevano rotto il proprio e senza il quale si sarebbero dovuti ritirare dalla competizione[42][43][44]. Sempre a Cortina, in località Fiames presso il centro sportivo "Antonella De Rigo", è attivo un pistino di spinta per bob e skeleton intitolato al suo storico compagno e cortineseRenzo Alverà, deceduto nel 2005; tale struttura è dotata di un binario su cui è possibile effettuare gli allenamenti anche nel periodo estivo[45][46].

La chiusura dell'impianto

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Nel 2004 la FIBT riorganizzò le principali competizioni che si tenevano sotto la sua egida, decidendo che sia i campionati mondiali sia le tappe del circuito della Coppa del Mondo si sarebbero tenuti contemporaneamente in un'unica sede; fino a quel momento infatti le gare di bob maschili, quelle femminili e quelle di skeleton di norma venivano disputate separatamente ed in località diverse[47][48]. La pista cortinese risultava stabilmente inserita nel calendario di Coppa nel bob, ma il tracciato non era in linea con le normative previste per lo svolgimento delle prove di skeleton, per questo motivo nelle edizionidel 2004/05,del 2005/06,del 2006/07 edel 2007/08 le gare di skeleton vennero disputate rispettivamente sulle pistedi Sigulda perdue volte,di Nagano edi Cesana Torinese; anchenel 2008/09 il tracciato ampezzano avrebbe dovuto essere sede di gara del circuito annuale, ma considerato che neanche in questa occasione l'impianto sportivo venne adeguato per le prove dello skeleton la federazione internazionale decise di annullare l'intera tappa[49].

Nel frattempo, durante il congresso federale della FIBT tenutosi aLondra nel giugno del 2007, venne assegnata a Cortina d'Ampezzo l'organizzazione deimondiali di bob del 2011 ma, in seguito a sopravvenuti problemi finanziari occorsi per adeguare la pista agli standard richiesti per ospitare le competizioni di skeleton, la città ampezzana dovette rinunciare alla manifestazione iridata, poi riassegnata aSchönau am Königssee[48][50][51]; l'amministrazione comunale, dati gli elevati costi di gestione e dopo non essere riuscita a trovare gli stanziamenti necessari per ammodernare e ristrutturare l'impianto, che oscillavano da un minimo di 1,5 milioni dieuro per adeguarlo alle competizioni di skeleton ai 15 milioni di euro per un completo rifacimento, decise quindi di chiudere a tempo indeterminato la struttura[48].

La ristrutturazione per le Olimpiadi 2026

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La pista rimase quindi chiusa ed inutilizzata dal 2008, nonostante nel 2011 si fosse paventata la possibilità di una riapertura, soprattutto dopo che anche l'altra pista italiana, laCesana Pariol utilizzata per i Giochi olimpici diTorino 2006, venne definitivamente dismessa[51][52]. Si dovette attendere il 2018, con la candidatura della città veneta, in coabitazione conMilano, adospitare le Olimpiadi del 2026 per riprendere seriamente in considerazione il discorso; il primo costo stimato dal comitato promotore fu di53244320euro per il completo ammodernamento dell'impianto per disputare le competizioni di bob, slittino e skeleton, e farlo diventare il nuovo centro federale di quelle discipline[53].

Nel rapporto di valutazione delcomitato olimpico internazionale furono evidenziate alcune perplessità relative alle spese ritenute sottostimate e soprattutto sul futuro riutilizzo della struttura, in considerazione del fatto che la stessa fosse chiusa da più di dieci anni, ma nonostante questi dubbi la candidatura italiana ebbe la meglio sulle altre[54][55]. Con l'assegnazione dei Giochi a Cortina diverse associazioni ambientaliste locali si dissero contrarie alla ricostruzione della pista e anche la posizione del CIO rimase scettica, in considerazione dell'Olympic Agenda 2020 -approvata nel 2014 e volta a rendere l'organizzazione degli eventi maggiormente sostenibili economicamente-, preferendo l'utilizzo di una struttura già esistente ed attiva come quelledi Innsbruck odi Schönau am Königssee[56][57][58][59], ma dopo gli studi di fattibilità i primi progetti vennero presentati nel dicembre del 2021 prevedendo la demolizione dell'attuale impianto e la successiva ricostruzione sulla stessa area della nuova pista per un costo stimato di 61 milioni di euro, dando nel contempo assicurazioni sulla successiva funzionalità della struttura anche dopo lo svolgimento delle Olimpiadi sia per quanto riguarda le manifestazioni sportive sia come attrazione turistica[60][61].

Con l'avvicinarsi dell'appuntamento olimpico i lavori però stentavano a cominciare: l'aggiudicazione dell'appalto per la progettazione dell'opera, del valore di2292465,60 euro, avvenne il 24 settembre 2022[62], l'avvio del cantiere per la demolizione controllata, per un costo totale di2215817,68 euro, si ebbe solo il 28 febbraio 2023 e durò due mesi[63][64]. Dopo lo smantellamento quasi integrale del vecchio percorso -venne conservato solo il tratto di partenza del 1956, la curvaAntelao e quella d'arrivo che sarebbero state utilizzate per la creazione di un memoriale dei passati Giochi olimpici cortinesi[5][7]-, fu pubblicato dunque il bando per la ricostruzione dell'impianto sportivo, del valore di81610000 euro, ma questo andò deserto sia alla scadenza del 31 luglio 2023[65] sia a quella del 20 settembre 2023[66].

A questo punto l'idea di costruire un nuovo impianto sembrò definitivamente naufragata e anche il presidente del CONIGiovanni Malagò durante una riunione del comitato olimpico internazionale rese noto che il comitato organizzatore dei Giochi, per le gare di bob, slittino e skeleton, avrebbe individuato una pista già esistente e funzionante in sostituzione di quella pianificata a Cortina[67]; tuttavia, dopo che anche la possibilità di riaprire la pistaCesana Pariol, già usata per le Olimpiadi diTorino 2006, venne bocciata dal CIO[68], il 18 gennaio 2024, al terzo tentativo, venne aggiudicato l'appalto per la ricostruzione della pista a Cortina[69]. Stanti però gli strettissimi tempi per la realizzazione dell'opera sia il CIO sia le federazioni internazionali di riferimento caldeggiarono l'adozione di un "piano B", cercando un sito già esistente dove svolgere le competizioni olimpiche nell'eventualità di ulteriori ritardi o di altri imprevisti[70][71].

A fine marzo 2025 vennero effettuati i primi test per la pre-omologazione della pista sia da parte dellafederazione internazionale per il bob e lo skeleton (IBSF), sia da parte diquella per lo slittino (FIL), che diedero esito positivo[72][73][74]; dopo 399 giorni di lavori e una spesa di118424000 euro, venne dunque inaugurato il nuovoEugenio Monti Sliding Centre[75]. Il 19 novembre di quello stesso anno l'IBSF omologò ufficialmente il nuovo tracciato[76] e nei giorni immediatamente seguenti la struttura tornò nuovamente ad ospitare una competizione internazionale dopo quasi diciotto anni: fu infatti sede della prima tappa stagionale di Coppa del Mondo che vide gli atleti misurarsi in sette diverse specialità:quattro nel bob etre nello skeleton[77].

Caratteristiche

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I campioni olimpici di Canada 1 (pilotaPierre Lueders) lanciati nei Labirinti (coppa del mondo di bob, 2007).
Squadra giapponese (2007)
Stati Uniti 1 all'uscita dai Labirinti (2007)
Russia 1 sul rettilineo Antelao (2007)

la pista del 1923

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Il tracciato aveva una lunghezza di1200 metri[6].

la pista del 1936

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Il tracciato aveva una lunghezza di1500 metri, articolato in 15 curve e presentava un dislivello di 152 metri[6].

la pista del 1948

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Il tracciato aveva una lunghezza di1700 metri, articolato in 16 curve e presentava un dislivello di 152 metri[6].

Curve
NumeroNomeMotivazione
1.Partenza
2.Vecchia
3.senza nome
4.Stries"Strega" inlingua ladina, prende il nome dall'omonimo laghetto situato nei pressi della curva.
5.senza nome
6.Verzi
7.Sento
8., 9., 10.Labirinto
11.Belvederelocalità a Cortina d'Ampezzo situata presso il villaggioPocol.
12.Bandionlocalità boschiva a Cortina d'Ampezzo su cui si trova anche l'omonimo lago.
13.Rettifilo Antelao
14.AntelaoL'Antelao è la seconda montagna più alta delleDolomiti, che sorge a sud-est di Cortina d'Ampezzo.
15.CristalloIlgruppo del Cristallo è un massiccio montuoso delleDolomiti, la cuiomonima cima più elevata è in parte situata a Cortina d'Ampezzo.
16.Arrivo

la pista del 1983

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Il tracciato aveva una lunghezza di1350 metri, articolato in 13 curve e presentava un dislivello di 120,45 metri, con un grandiente di pendenza massimo del 15,9% e medio del 9,3%[78][79].

Profilo della pista e curve
TracciatoNumeroNomeMotivazione
1.Verzi
2.Rettifilo Sento
3.Sento
4., 5., 6.Labrinto
7.Belvederelocalità a Cortina d'Ampezzo situata presso il villaggioPocol.
8.Bandionlocalità boschiva a Cortina d'Ampezzo su cui si trova anche l'omonimo lago.
9.Rettifilo Antelao
10.AntelaoL'Antelao è la seconda montagna più alta delleDolomiti, che sorge a sud-est di Cortina d'Ampezzo.
11.CristalloIlgruppo del Cristallo è un massiccio montuoso delleDolomiti, la cuiomonima cima più elevata è in parte situata a Cortina d'Ampezzo.
12.Valletta
13.Arrivo

la pista del 2025

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Il tracciato ha uno sviluppo totale pari a1730 metri, ma la lunghezza di gara varia a seconda della tipologia di competizione. La quota massima della pista è di1321 metri sullivello del mare, quella minima è di1213 metri s.l.m.; l'arrivo è posto a quota1231 metri s.l.m.

Specifiche tecniche
DisciplinaLunghezzaNumero curveDislivelloPendenza media
Bob (tutte le specialità)1445 m16121,30 m8,4%
Skeleton (tutte le specialità)1445 m16121,30 m8,4%
Slittino (singolo u.)1400 m16121,80 m8,7%
Slittino (singolo d. - doppio d. - doppio u.)1295 m14107,50 m8,3%
Slittino (juniores)1105 m1286,20 m7,9%
Partenza turistica937 m9N/DN/D
Profilo della pista, legenda e curve
SiglaSignificato
P1Partenza delbob (tutte le specialità), partenza delloskeleton (tutte le specialità) e partenza delloslittino (singolo uomini).
P2Partenza delloslittino (singolo donne, doppio donne e doppio uomini).
P3Partenza delloslittino (juniores).
P4Partenza turistica.
FLinea di arrivo.
Numero curvaNome curvaMotivazione
1.Stries"Strega" inlingua ladina, prende il nome dall'omonimo laghetto situato nei pressi della curva.
2.Verzi
3.Sento
4., 5., 6.Labirinto
7.BelvedereLocalità a Cortina d'Ampezzo situata presso il villaggioPocol.
8.BandionLocalità boschiva a Cortina d'Ampezzo su cui si trova anche l'omonimo lago.
9.Lino K2In onore diLino Lacedelli, ampezzano che -insieme adAchille Compagnoni- fu il primo a raggiungere la vetta delK2.
10.AntelaoL'Antelao è la seconda montagna più alta delleDolomiti, che sorge a sud-est di Cortina d'Ampezzo.
11.CristalloIlgruppo del Cristallo è un massiccio montuoso delleDolomiti Ampezzane, la cuiomonima cima più elevata è in parte situata a Cortina d'Ampezzo.
12., 13.Chicane SopiazesLocalità a Cortina d'Ampezzo dove è ubicata la zona di arrivo del tracciato.
14.TofanaLeTofane sono un massiccio montuoso delleDolomiti Ampezzane; la Tofana di mezzo è la sua cima più elevata e si trova direttamente collegata a Cortina d'Ampezzo dall'omonima funivia.
15.AnpezoToponimo inlingua ladina di Cortina d'Ampezzo.
16.Arrivo

Principali manifestazioni ospitate

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Bob

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Skeleton

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Slittino

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Primati

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Primati della pista[79]
DisciplinaRecordNazione - atleta/iDataTempo (secondi)
Bob a due (uomini)SpintaCanada (bandiera) Canada -Pierre Lueders &Giulio Zardo19 gennaio 20024.84
Bob a due (uomini)PistaGermania (bandiera) Germania -Thomas Florschütz & Sascha Scheleter12 gennaio 200652.80
Bob a quattro (uomini)SpintaSvizzera (bandiera) Svizzera -Martin Annen, Andreas Gees,Beat Hefti, &Cedric Grand19 dicembre 20044.74
Bob a quattro (uomini)PistaFrancia (bandiera) Francia -Bruno Mingeon,Emmanuel Hostache, Christophe Fourquet, &Max Robert16 gennaio 200051.96
Bob a due (donne)SpintaCanada (bandiera) Canada -Helen Upperton &Jennifer Ciochetti12 gennaio 20075.29
Bob a due (donne)PistaGermania (bandiera) Germania -Sandra Kiriasis &Romy Logsch12 gennaio 200754.60

Note

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  1. ^Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali, pp. 108-112.
  2. ^abSocietà partecipata al 100% dal Comune di Cortina d'Ampezzo. cfr.STRUTTURE.
  3. ^Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali, p. 190.
  4. ^1956 Winter Olympic Games official report, pp. 79, 175
  5. ^abcdefghiRiqualificazione della pista 'Eugenio Monti' - Lotto 1 - Strip out - Relazione descrittiva generale, pp. 1-4
  6. ^abcdefghij1956 Winter Olympic Games official report, pp. 175-179
  7. ^abRiqualificazione della pista 'Eugenio Monti' - Lotto 2 - Infrastrutture sportive - Relazione descrittiva generale, pp. 13, 151
  8. ^abBob e Cadore, amore centenario per l'intuizione di uno studente, inCorriere delle Alpi, 28 marzo 2021.URL consultato il 12 gennaio 2025(archiviato l'8 gennaio 2025).
  9. ^(EN) Claude-Louis Gallien,The 1st CIE International University Winter Championships (Cortina d'Ampezzo - 22/29 January 1928) (PDF), inLa Confédération Internationale des Étudiants, 2019, pp. 81-85.URL consultato il 12 gennaio 2025(archiviato il 21 settembre 2024).
  10. ^abcdefg(EN)All medal winners at World Bobsleigh Championships, sufibt.com,FIBT.URL consultato il 12 gennaio 2025(archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  11. ^(DE)Was die Churer GrabMäler erzählen - Reto Capadrutt 1912-1939 (PDF), sutecum-graubuenden.ch, Bündner Tagblatt, 15 marzo 2014.URL consultato il 12 gennaio 2025(archiviato il 27 gennaio 2019).
  12. ^(EN) Barbara Tyrell Kelly,Remembering the 1932 Olympic Winter Games - An Olympic romance, suadirondackdailyenterprise.com, The Adirondack Daily Enterprise.URL consultato il 28 novembre 2007(archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2007).
  13. ^(FR)Extrait du procès-verbal de la session du C.I.O. - Séance du 28 avril 1949, inBulletin du Comité International Olympique, n. 15, Losanna,CIO, maggio 1956, pp. 21-22.URL consultato il 12 gennaio 2025(archiviato il 7 gennaio 2025).
  14. ^1956 Winter Olympic Games official report, pp. 108-112
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Bibliografia

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Voci correlate

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