Ilcomplesso funerario di Djoser, opiramide a gradoni di Djoser, è una struttura funeraria eretta nellanecropoli diSaqqara (Egitto), a nord-est dell'antica città diMenfi. Venne eretta per la sepoltura diDjoser o Zoser, sovrano dellaIII dinastia, dal suo architettoImhotep.
Lapiramide gradonata è la struttura principale di un vasto complesso funerario costituito da una grande corte circondata da strutture cerimoniali e da strutture decorative con innovazioni realizzate per la prima volta, quali i padiglioni, le colonne scanalate, le edicole, i portici, i propilei, le lesene e il capitello a foglie pendule mai più usato. Considerata la più antica tra quelle egizie, consiste di seimastabe (di dimensioni decrescenti) costruite una sull'altra e mostrano come il progetto si sia modificatoin itinere. L'edificio originale aveva un'altezza di 60 metri ed una base di 109 × 125 metri, per la sua edificazione venne usata pietracalcarea ed è considerato la più antica struttura egizia, di grandi dimensioni, edificata interamente in pietra.
Cinta muraria del complesso funerario
Il muro che recintava, come una fortezza, «la dimora di eternità» del sovrano Djoser, è la replica funeraria delMuro Bianco diNarmer ma realizzato in versione semplificata. Alto più di 10 metri, ha una lunghezza totale di circa 1 chilometro e mezzo racchiudendo una superficie di circa 15 ettari con 211 bastioni e 14false porte oltre all'unico varco d'ingresso situato vicino all'angolo di sud-est che consente l'accesso al corridoio ove inizia il colonnato. Era rivestito con bianchi blocchi calcarei di Tura accuratamente disposti in quello che successivamente diventerà il motivo decorativo afacciata di palazzo.
La piramide di Djoser, che più specificatamente è definibile comemastaba a gradoni, fu la prima e la più antica piramide costruita in pietra che si connetteva al concetto mistico del tumulo primevo dei miti cosmogonici per creare un collegamento celeste tra il sovrano defunto e le divinità attraverso un grandioso edificio simile ad una scala elevata al cielo verso il sole.
Per mezzo di questa scala il sovrano defunto poteva congiungersi aRa nella suabarca solare nel momento in cui il sole nascente illuminava la sommità della costruzione.
Ampliamenti successivi della piramide a gradoni
Questa piramide non rappresentava quindi solo unafase verso l'edificazione, che avverrà circa 200 anni dopo aGiza, della piramide perfetta rappresentante il raggio solare, ma era anche un'ulteriore evoluzione verso la teologia propria dellaIV dinastia che vedeva nel sovrano oltre alla personificazione diHoro anche un figlio di Ra regnante sulla terra come sua stessa manifestazione, teoria che si manterrà per tutta la storia religiosa dell'antico Egitto.
La piramide nasce da una mastaba quadrata che copriva un pozzo verticale profondo 28 metri e che fu successivamente ampliata dandole pianta rettangolare.
Con un ulteriore ampliamento, vennero costruiti quattro gradoni e l'altezza raggiunse i 42 metri.
Imhotep, architetto reale, intervenne con lo scopo di realizzare un monumento di spettacolare grandiosità, ampliandola ancora aggiungendo altri due gradoni che portarono l'altezza a 60 metri e facendola rivestire con lastre di calcare bianco.
Vista in spaccato della piramide
Gli egittologi sono stati in grado di capire le varie evoluzioni grazie alla parziale scomparsa del primo gradone lungo il lato est sotto il quale è apparsa la mastaba.
La punta della piramide aveva una terrazza al posto delpyramidion e l'insieme appariva proprio come lascala sacra che consentiva l'ascesa al cielo dell'anima del sovrano.
Nel lato nord vi è l'entrata che si apre su una discenderia orientata a nord-sud che conduce ad un pozzo, un tempo sbarrato con un blocco di 3 tonnellate e che sbocca nella camera sepolcrale rivestita in granito rosa, alta 4 metri e dove fu seppellito il sovrano.
Della sua salma, che non ci è pervenuta, rimane unicamente il piede sinistro che attualmente si trova all'Istituto di Medicina del Cairo e che venne ritrovato tra le macerie che coprivano il pavimento.
Gallerie del complesso funerario
Dal grande pozzo verticale partono 4 corridoi orientati verso i punti cardinali che successivamente si ramificano in un dedalo di gallerie estremamente articolato con numerosi appartamenti ipogei distribuiti intorno alla camera sepolcrale e tra questi vi sono le famose"Stanze blu" il cui nome è dovuto al rivestimento realizzato con piastrelle difaience turchese, colore questo simboleggiante la rinascita.
Altre due camere sono decorate con trefalse porte dalla cornice ornata daserekht con il nome più antico dellatitolatura reale scritto ingeroglifici e con bassorilievi rappresentanti ilsovrano in abbigliamento sacerdotale mentre officia sacri riti.
L'appartamento funerario è decorato da migliaia di piastrelle, incastonate nel calcare giallo delle pareti, che rappresentano fasci di giunchi conmodanature in candida pietra, imitanti le corde che li legavano e da pilastridjed.
Alla base della piramide, sul lato est, vi sono 11 pozzi dal cui fondo partono ulteriori gallerie che erano i luoghi di sepoltura di principesse ed infanti reali e dove furono trovati frammenti di legno dorato, vasi finemente cesellati ed unsarcofago inalabastro contenente i resti di un fanciullo.
Pianta della piramide con evidenziati i pozzi
In un'altra galleria furono ritrovate decine di tonnellate di piatti, tazze e vasi creati in alabastro e pietre dure qualionice,scisto,porfido,quarzo,serpentino ebreccia, recanti serekh di sovrani protodinastici e da Djoser dedicati ai suoi antenati.
Purtroppo essendo crollato il soffitto delle gallerie, i reperti integri furono solo qualche centinaia su 36.000 oggetti inventariati daJean-Philippe Lauer, sia pure in modo approssimativo.
La storia recente della piramide comincia nel1818 conHeinrich Menu von Minutoli che iniziò gli scavi intorno ad un arcaico edificio, semisepolto dalla sabbia del deserto, chiamato dalla popolazione"Ahram El Mudarraga" ossia "piramide a gradini" e nel quale scoprì subito un sarcofago.
Il 28 dicembre 1821,Girolamo Segato penetrò nella piramide trovandola peraltro già violata.Arrivò fino alla camera sepolcrale, ove trovò unsarcofago ingranito rosso vuoto, alle stanze blu, la cui scoperta è erroneamente attribuita a Lauer, ed essendo un valente artista eseguì numerosi disegni della piramide e degli interni.
Gli unici ritrovamenti furono un pezzo dimummia, una maschera funeraria, un paio di sandali dorati, vasi frammentati ed un contenitore con sigilli originali contenente un liquido denso ed oleoso ma tutti questi reperti, con numerosi altri, andarono persi quando la nave che li trasportava affondò nelMare del Nord all'imboccatura dell'Elba.
Dopo alcuni anni di oblio, nel1837,Vyse scoprì un deposito di mummie, senza arredi funerari, ed altre gallerie.
Nel1842,Lepsius visitò la piramide e fece smontare gli architravi posti nellestanze blu perché ricchi di iscrizioni e perché riportavano unserekht sempre con lo stesso nome, che risultava sconosciuto nelleliste reali ma che era indubbiamente del proprietario della piramide, questo nome eraNetjerykhet.
Particolare di un parziale restauro
La piramide fu dimenticata ancora per altri anni insieme a quel nome, fino a quando nel1889 fu scoperta unastele tolemaica detta Stele di Sehel ovveroStele della carestia.
Vi si narra di un periodo di carestia lungo sette anni che terminò grazie alle preghiere ed alle donazioni di beni rivolte al dioKhnum dal sovranoNetjerykhet Djoser ed identificando così nel II sovrano della III dinastia il destinatario del monumento funebre.
Solo nel XX secolo si realizzò l'esplorazione sistematica della piramide e la ricostruzione di parte del complesso funerario di Djoser che furono entrambe effettuate dall'architetto francese Lauer che vi si dedicò per numerosi anni.
Con il colore arancione è indicata la posizione della tombaStruttura della tomba a sud
LaTomba a sud è un secondo monumento funerario edificato nel grande cortile meridionale del complesso della piramide di Djoser e che si evolverà successivamente nellapiramide accessoria.
Nell'angolo di sud-est del cortile è presente un pozzo profondo 28 metri, con sovrastruttura a mastaba rettangolare con orientamento est-ovest, che conduce ad alcuni appartamenti sotterranei con camere funerarie del tutto simili a quelle della piramide a gradoni, anche se di dimensioni più ridotte.
L'edificio presenta esternamente un muro, ricostruito con il metodo dell'anastilosi, provvisto difalse porte,modanato atuttotondo conurei, simbolo di regalità ed ideato da Imhotep dove i cobra rappresentano la deaUadjet che donava al sovrano protezione dai nemici.
La presenza di iscrizioni con il nome delsovrano conferma il destinatario del monumento.
Sala blu con false porte e bassorilievi, nelle nicchie, della corsa sedMuro a facciata di palazzo con modanatura a cobra
La cripta in granito contiene un sarcofago la cui presenza ne determinava quindi un uso prettamente funerario destinato forse ad accogliere ivasi canopi oppure la statua reale simulacro delKa che veniva anch'essa seppellita.
Nell'appartamento funerario alcune pareti erano rivestite, similmente alleStanze blu della piramide, con piastrelle verdi azzurre in faience con decorazione agraticcio di canne mentre in una camera vi erano trebassorilievi raffiguranti il sovrano mentre compie riti sacri con particolare riguardo allacorsa sed.
La presenza di questa ulteriore tomba è dovuta all'arcaica tradizione di avere due tombe, una per ilBasso Egitto ubicata a Saqqara come sepoltura effettiva, l'altra per l'Alto Egitto adAbido comecenotafio.
Nel complesso funerario di Djoser edificare entrambi gli edifici rituali in un unico luogo significava la concreta realizzazione di unificazione e fusione dei due regni in un unico Stato sovrano.
Posizione delle cappelleheb-sed (ricostruzione)Edificio sed
LeCappelle della Festa-Sed sono edifici, ora ricostruiti, del complesso funerario simbolicamente dedicati al giubileo dettoHeb-Sed e che fiancheggiano da un lato il grande cortile meridionale destinato alla corsa rituale del re durante la festa che lo rigenerava.
In origine erano 13 dedicate agli dei dell'Alto e Basso Egitto che dovevano rinnovare il loro consenso verso il sovrano che veniva nuovamente incoronato su un trono in pietra posto nella parte sud del cortile.
Dobbiamo all'egittologo Lauer, che dedicò a Saqqara quasi tutta la sua intera esistenza, la ricostruzione con il metodo dell'anastilosi di queste cappelle che come"Falsi edifici" non presentavano alcun spazio interno essendo costituite da un blocco solido con rivestimento esterno.
Edifici sed con due tipi di copertura
Di notevoli dimensioni, alcune presentano sulla facciata tre sottili colonne scanalate, simboleggianti lunghi fusti di alberi, incassate nella muratura ed il cui capitello dettoabaco cubico restò unico in tutto l'Egitto presentando foglie pendule ed un foro in cui veniva inserita l'asta recante i simboli divini o reali.
La copertura è a botte, con i blocchi del soffitto arrotondati, dipinta in ocra rossa per simulare i tronchi e tutto l'insieme riproduceva, in pietra, gli arcaici edifici cultuali delpredinastico utilizzati per i ritualised, costruiti con canne e copertura arcuata, come rappresentato su una tavoletta per belletto del sovranoAha.
Padiglioni e cortile dellaheb-sed
In realtà il sovrano Djoser, che non celebrò mai la suaHeb-Sed, fece costruire questi edifici con il solo scopo di poter celebrare questa festa anche nell'Aldilà e per dare maggior risalto all'impianto scenografico del suo complesso funerario che presenta, per questo motivo, il maggior numero di"Falsi edifici" la cui funzione puramente simbolica assicurava la presenza della divinità e creava la scenografia funeraria monumentale degna di un dio che nel morire si rigenerava.
Cortile della festa Sed con a destra le cappelle
IlCortile della Festa Sed o Corte del Giubileo, si apre sul lato est della piramide con forma rettangolare di metri 198 per 187 e presentava sui lati la fila di cappelle dedicate alle divinità dell'Alto e Basso Egitto (delle quali solo alcune sono state ricostruite), con pregevoli statue di divinità distrettuali quali lastatuetta della divinità di un nomo (58.192) ora alBrooklyn Museum[1].
In questo cortile avvenivano alcuni riti giubilari sulla rigenerazione, ove alla presenza dei nobili del regno si replicava la cerimonia dell'incoronazione come riconferma della supremazia e del potere del sovrano dopo che questi aveva effettuato alcune prove di vigore fisico tra le quali la corsa Sed nel grande cortile meridionale, retaggio questo di epoche molto lontane come testimoniano lamazza del sovranoNarmer e la tavoletta del sovranoDen.
A sud del cortile si trova un podio o basamento con due rampe laterali sul quale veniva posto iltrono, riparato dai cocenti raggi solari con un baldacchino, ma che il sovrano Djoser non usò mai perché morì prima del compimento del trentesimo anno del suo regno.
Posizione del tempio TColonne scanalate del tempio T
IlTempio T, anche chiamato "Tempio dellaHeb-Sed" per la sua vicinanza alla corte giubilare, è un piccolo edificio situato ad est della piramide, non si tratta di un edificio fittizio ma di una struttura destinata al culto sacerdotale ed ai riti preparatori delsovrano alla festa ma che poteva anche servire per accogliere il ka del sovrano defunto.
Tra i pochi elementi pervenuti e ricostruiti, abbiamo esternamente tre colonne scanalate unite da muro di sostegno, unafalsa porta in pietra e nicchie decorate con il pilastrodjed mentre internamente presenta varie camere e cortili.
IlCortile sud detto ancheCortile dell'Apparizione reale, era il grande cortile ove si celebravano le cerimonie cultuali ed alcuni riti della festa sed quali la corsa che avveniva tra due altari, detti anche cippi o zoccoli, a forma di B e simboleggianti i confini dell'Egitto.
I due altari a forma di B (sulla destra dell'immagine)Corsa Sed del sovrano Den e le sei pietre territoriali di confine
In realtà gli altari a forma di B dovevano essere più numerosi e sistemati in vari punti del cortile davanti al trono sopraelevato e provvisto di baldacchino come si può vedere sulla testa di mazza diNarmer dove davanti al sovrano assiso vi sono le pietre di confine uguali a quelle di Djoser ed anche il sovranoDen dellaI dinastia è mostrato ai piedi del baldacchino mentre corre tra sei pietre territoriali.
Ai piedi della piramide, vi è anche un altro altare quadrato con rampa il cui uso ci è sconosciuto e tutto il cortile era recintato e chiuso da un muro, afacciata di palazzo simile a quello esterno, provvisto difalse porte ma senza sporgenze e rientranze.
La facciata rivolta a sud, ricostruita con il metodo dell'anastilosi, era ornata da quattro colonne simili a quelle delle cappelleheb-sed ma di diametro maggiore che sembrano prefigurare quelle greche.
Questa casa, che rispetto a quella del nord è meglio conservata, presenta per la prima volta un notevole fregio denominatokhekeru ossia unamodanatura tipica dei tetti fatti con vegetali intrecciati tipici degli edifici delpredinastico ed adibiti al culto della dea avvoltoioNekhbet aIeracompoli.
Sempre per questo edificio, l'architetto Imhotep, usò per la prima volta vari tipi di modanature quali iltoro, ilrotolo e lagola egizia nelle due forme: quella classica cava e quella a forma di foglia che si evolverà successivamente in forme più complesse.
L'entrata non centrata rispetto alle due colonne che l'affiancano introduce ad un corridoio che sbocca in una camera provvista di nicchie ove dovevano essere deposte le offerte funerarie mentre all'esterno vi è una corte molto più grande rispetto alla Casa del Nord con una nicchia esterna nel muro che conteneva una statua di Djoser avvolto nel bianco mantello rituale e con lakhedyet.
LaCasa del Nord, edificio fittizio rappresentante la regione del Basso Egitto prima della sua unificazione, è situata vicino alla Casa del Sud ed era forse dedicata alla dea serpenteUto.
Si distingue, dalla casa del sud, per la presenza di tre semi-colonne alte tre metri con capitello a forma dipapiro, simbolo araldico delBasso Egitto che in origine raggiungevano i 12 metri e presenta una corte e piccoli vani nel cui interno sono state ritrovate iscrizioni in ieratico.
Anche questo edificio rappresentava simbolicamente la sala del trono delDelta e la statua di Djoser lo rappresentava avvolto nel bianco mantello heb-sed ma con ladesheret.
Planimetria del tempio funerario a nordRampa di accesso alle sottostrutture
IlTempio funerario, anche detto tempio settentrionale o nord, era un edificio reale cioè non fittizio, destinato al culto funerario del sovrano e compare per la prima volta nel complesso di Djoser a nord della piramide mentre successivamente verrà ubicato ed addossato alla parete est dellapiramide principale con l'esclusione deltempio funerario diSnefru che fu edificato a sud.
Dell'edificio rimangono le fondamenta che permettono di capire come potesse essere la struttura che appare simile allamastaba in mattoni crudi diMerka risalente allaI dinastia ed al regno diQa'a.
Rovine del tempio funerario settentrionale
Il tempio era edificato in modo estremamente complesso e simmetrico, forse perché doveva rappresentare l'Alto e Basso Egitto e con camere doppie chiamate da Lauer "Sale delle abluzioni" per la presenza di un lavacro rotondo sistemato tra le sale.
Vi sono anche cortili interni con quattro colonne scanalate unite da un muro che dovevano costituire il portico e da uno dei quali si accede tramite una rampa, alle gallerie sotterranee che portano alla cripta funeraria.
L'edificio ovest è una costruzione rettangolare formata da tre lunghi edifici affiancati di lunghezze diverse, di cui quello centrale più elevato, sotto i quali si trovano numerosi magazzini sotterranei di oltre 400 camere, tuttora inesplorati perché pericolanti, ma nei quali furono ritrovati 36.000 reperti con i nomi dei predecessori diDjoser.
Gli egittologi ipotizzano che nelle sottostrutture vi possano essere sepolture reali antecedenti a Djoser e successivamente inglobate da Imhotep nel complesso funerario.
Planimetria dell'ingresso e corridoio con colonne (parte colorata)Colonnato con muro di cinta del cortile sud parzialmente ricostruito
Dall'unico varco del muro di cinta si accede ad un corridoio stretto e lungo più di 50 metri con 20 imponenti semicolonne nervate in calcare, alte circa 7 metri e disposte in doppia fila che imitano i fasci di canne.
In origine questo corridoio aveva una copertura con grandi lastre di pietra sorrette dagli imponenti pilastri inseriti nei muri che formavano altrettante nicchie ricettacolo di statue sacre e consentiva di accedere ad una sala con otto colonne analoghe che si apriva poi sul grande cortile sud.
Corridoio colonnatoColonne con particolare della copertura originale ricostruita
La sproporzione tra lo stretto corridoio semibuio e l'altezza delle colonne aveva lo scopo di creare un senso di oppressione che svaniva quando si giungeva all'aperto nel grande cortile sud inondato dalla luce di Ra.
Il colonnato è stato ricostruito da Lauer usando circa 2000 frammenti e restaurandoli tramite la tecnica dell'anastilosi.
Questo cortile risulta ancora parzialmente coperto di sabbia con sottostrutture tuttora inesplorate e delle quali non si conosce né l'uso né l'età di edificazione. Si presume che risalgano a tempi anteriori al regno diDjoser ed inglobate successivamente nel complesso funerario.
Imagazzini erano strutture indispensabili per un complesso funerario che, oltre ad essere un centro di culto per il sovrano defunto, era anche un importante centro economico. Vi si depositavano, oltre agli oggetti necessari allo svolgimento delle cerimonie anche le offerte di cibo ricevute per usi funerari e per il vettovagliamento del personale che vi lavorava similmente a quanto narrato neipapiri di Userkhau di dinastia posteriore.
Legallerie nord, dette anche "Le gallerie diMariette" , sono state scoperte su una terrazza situata tra il tempio settentrionale e la cinta muraria. Erano usate come deposito di offerte funerarie e Firth vi rinvenne scorte in cibo, come legumi, granaglie e frutta, conservate in appositi vasi di alabastro.
Ilserdab di Djoser, situato vicino al tempio settentrionale ed addossato all'estremo angolo ovest della parete della piramide, fu il primo ad essere costruito e risulta inclinato perché avrebbe dovuto seguire la forma del primo gradone a cui si appoggia.
Fori sulla parete del serdab
Conteneva lastatua del sovrano, oggi alMuseo del Cairo, ritrovata integra se pure priva di occhi mentre nelserdab è stata, oggi, allocata una copia che raffigura a grandezza naturale il sovrano Djoser, vestito con gli abiti giubilari compreso il candido manto.
Attraverso i due fori praticati nel muro, il simulacro poteva osservare le stelle imperiture del cielo settentrionale che mai tramontavano ma anche il mondo esterno dei vivi e le oblazioni.