L'etimologia del toponimo “Pieve a Nievole” risulta ancora oggi incerta. Se infatti il nome “Pieve” rimanda inevitabilmente all'esistenza di un'antica chiesa da secoli meta di pellegrinaggi, la derivazione dell'altra metà del toponimo “Nievole” è stata per lungo tempo oggetto di diverse speculazioni, che l'hanno collegata alle più svariate, e talvolta fantastiche, spiegazioni. Il vero significato di tale termine si perde nella notte dei tempi, o meglio nella foschia dellanebbia (nebulae) che in passato aleggiava su tutta la vallata e in cui alcuni storici hanno voluto vedere la vera etimologia del nome “Nievole”.
La pieve di S. Pietro a Neure sorge su un preesistentepagus romano nelle vicinanze del tracciato dell'anticavia Cassia Minor, che conduceva daLucca aFirenze, e possiamo ipotizzare che essa sia stata la prima fonte battesimale della Valdinievole. A questa chiesa si riferisce, infatti, un documento del 21 maggio 700 e un altro ancora del 716, secondo i quali tale pieve esisteva già al tempo deiLongobardi e quindi risale a prima della loro occupazione della Valdinievole, avvenuta intorno al 570. Altri scritti del 1354 accennano ad una visita del cardinale diLucca Berengario, alla “…plebs Sancti Petri ad Nebulam deMontecatino…”, l'attuale Pieve di San Pietro apostolo e Marco evangelista.
Se quindi l'origine della parola "pieve" risulta di chiara provenienza, ciò non è altrettanto vero per la parola "Nievole". Le teorie sono infatti controverse e contrastanti tra loro. Alcuni studiosi ne collegano l'origine al corso d'acqua che attraversa il territorio. Giuseppe Ansaldi afferma infatti che la cittadina “…prese il nome dal fiume che la determina a levante…”, avvalorando la tesi già esposta daEmanuele Repetti, secondo cui il termine neura o niure indica la “…fiumana che dà il suo nome ad unavalle…”, vista la loro derivazione da radici greche (rew = scorrere), semitiche o accadiche (nahr o naru = corso d'acqua, fiume).
Molti documenti antichi riportano frequentemente la dicituraVallis Nebulae, riferendosi a questa zona geografica. Ciò ha dato vita ad un'altra corrente di pensiero, secondo la quale il toponimo ha origine dalle condizioni climatiche dovute alla presenza di nebbia che si formava sopra l'acquitrino paludoso, soprattutto nella stagione invernale. Quest'ultima ipotesi è però in contrasto con uno studio relativamente recente, secondo il quale untoponimo non deriva di norma da una caratteristica fisico-meteorica non permanente ma piuttosto da elementi costanti presenti sul territorio, come ad esempio un corso d'acqua.
Pieve a Nievole è un piccolo comune ricco di storia e famoso per il casolare di caccia della famigliaMedici (Casa Porciani) sorto in epocarinascimentale e nel quale oggi trova sede il Palazzo Comunale.
Pieve a Nievole si costituì Comune il 29 giugno 1905, con la Legge n. 353, pubblicata sullaGazzetta Ufficiale del Regno il 15 luglio successivo, dopo un lungo e faticoso processo culminato con l'acquisizione della propria autonomia dall'allora Comune di Montecatini Valdinievole (oggiMontecatini Alto), del quale rappresentava una frazione insieme aBagni di Montecatini (oggi soppresso), ma soprattutto dopo il superamento di un notevole ostacolo legislativo, che proibiva la nascita di comuni aventi una popolazione inferiore a 4 000 abitanti.
Il borgo, da sempre oscurato dalle vicende dei più importanti castelli e centri limitrofi, si formò gradualmente attorno all'unica pieve esistente, sviluppandosi lungo un'importante via di comunicazione, laCassia Minor. Il territorio fu comunque spesso teatro di battaglie traGuelfi e Ghibellini; non a caso la tradizione vuole che ilSommo Poeta, aspettando di conoscere l'esito della battaglia tra le due opposte fazioni nei pressi del centro di Pieve a Nievole, in un luogo oggi detto “Il Ponte di Dante”, abbia risposto al soldato che gli domandò se mai avesse visto un certo Dante Alighieri: "C'era quando c'ero". Ancora oggi il ponte è presente in via dei Tanelli.
Il documento più antico che si riferisce a Pieve a Nievole è quello pubblicato daLodovico Antonio Muratori e si riferisce ad una vertenza sorta fra ilvescovo di Lucca e quello diPistoia per questione di giurisdizione. Il documento è dell'anno716 ed è ,fra le altre cose, il primo documento certo nel quale compaia la nozione di vescovo e diocesi di Pistoia.
Sulla rete, inGoogle Maps, è disponibile unamappa interattiva, pubblica, nella quale sono indicate tutta una serie di notizie e curiosità su Pieve a Nievole, la sua storia, l'architettura, l'ambiente, leggende e tradizioni e molte altre informazioni, piccole e grandi, utili anche per ricerche scolastiche.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 783 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
La stazione ferroviaria più vicina è situata aMontecatini Terme (a poche centinaia di metri dal confine comunale di Pieve), sulla ferroviaViareggio-Pistoia-Firenze (principalmenteFirenze-Lucca), dove fermano i treni del servizio regionaleTrenitalia che ricade nell'ambito del contratto di servizio con la Regione Toscana.
Fino al1938 la località era attraversata dallatranvia Lucca-Monsummano, che svolgeva servizio passeggeri e merci.