Pierre Salinger | |
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Senatore,California | |
Durata mandato | 4 agosto1964 - 31 dicembre1964 |
Predecessore | Clair Engle |
Successore | George Murphy |
Portavoce della Casa Bianca | |
Durata mandato | 20 gennaio1961 - 19 marzo1964 |
Presidente | John Fitzgerald Kennedy Lyndon B. Johnson |
Predecessore | James Hagerty |
Successore | George Reedy |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico |
Pierre Emil George Salinger (San Francisco,14 giugno1925 –Cavaillon,16 ottobre2004) è stato unpolitico egiornalistastatunitense.
Fuportavoce della Casa Bianca durante lapresidenza diJohn Fitzgerald Kennedy e il primo mandato diLyndon B. Johnson. Fu senatore per lo Stato dellaCalifornia dal 4 agosto al 31 dicembre del1964, subentrando al compagno di partitoClair Engle, deceduto il 31 luglio di quell'anno. Successivamente fu il responsabile della campagna elettorale per la Presidenza degli Stati Uniti diRobert Kennedy. Viene ricordato anche per la sua attività come corrispondente dellaABC News, in particolare per aver seguito laCrisi degli ostaggi americani in Iran, l'esplosione in volo delBoeing 747 sopraLockerbie, inScozia il 21 dicembre 1988 e le sue teorie sulle cause dell'esplosione in volo del Boeing 747, che stava operando ilvolo TWA 800 il 17 luglio1996, diretto aRoma viaParigi, poco dopo il suo decollo dall'Aeroporto Internazionale John F. Kennedy diNew York.
Salinger era figlio di Herbert Salinger, un ingegnere minerario di New York, e di Jehanne Biétry, una giornalista di origine francese[1][2][3]. Il nonno materno,Pierre Biétry, era stato membro dell'Assemblea nazionale di Francia e fu il secondoleader del cosiddettosindacalismo giallo[1]. Salinger venne cresciuto dalla madre nellareligione cattolica (il padre era inveceebreo)[4].
Frequentò la Lowell High School[5] e laSan Francisco State University (e quindi ilCollege) dal 1941 al 1943 mentre era direttore responsabile e articolista del giornale studentescoThe Golden Gater. Lasciò gli studi nel luglio del 1943 entrando nellaMarina militare americana, ove fu Ufficiale in comando della SC 1368 nel teatro delPacifico. Egli si distinse durante il tifone "Louise" adOkinawa effettuando rischiosi salvataggi di alcuni uomini gettati sulreef. Per questo ricevette laNavy and Marine Corps Medal (Medaglia della Marina e del Corpo dei Marine).[3] Dopo aver prestato servizio in Marina con il grado diSottotenente di vascello durante laseconda guerra mondiale, Salinger terminò i suoi studi presso l'Università statale di San Francisco, ottenendo nel 1947 ilbaccalaureato[6]. Intraprese quindi la carriera giornalistica comereporter per ilSan Francisco Chronicle e come direttore delCollier's neglianni '40 a'50.
Salinger fu una delle figure di spicco nellacampagna elettorale diJohn Fitzgerald Kennedy per leelezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1960, allora descritto come partecipante alKitchen Cabinet di Kennedy[7]. Nel 1961, quando divennePresidente, John F. Kennedy lo assunse comeportavoce della Casa Bianca. Quando ilPresidente fu assassinato, Salinger stava volando versoTokyo insieme a sei membri del governo, compreso ilSegretario di StatoDean Rusk[8], per una conferenza di argomento economico e per iniziare i preparativi di una visista di JFK, prevista per il febbraio 1964, quale primo presidente americano in visita al Giappone dopo la seconda guerra mondiale.
Dopo la morte di Kennedy Salinger fu confermato nella sua carica dal nuovo presidenteLyndon B. Johnson, per il periodo che completava la legislatura iniziata da Kennedy. Come portavoce della Casa Bianca durante la presidenza Kennedy, Salinger venne accusato di manipolare le notizie[9].
Dopo il servizio per le amministrazioni Kennedy e Johnson, Salinger rientrò in California e competé per la carica di senatore, posto lasciato vacante daClair Engle, deceduto il 31 luglio. SconfisseAlan Cranston e fu eletto, prendendo servizio il 4 luglio 1964 con il compito di coprire il breve periodo mancante alla fine del mandato di Engle. Nella successiva tornata elettorale, che avrebbe stabilito il senatore che avrebbe coperto un mandato completo della durata di sei anni, fu battuto dal candidato repubblicanoGeorge Murphy, sconfitta alla quale contribuì il suo ostinato sostegno (nonostante i consigli di segno contrario dei suoi consulenti politici) alla legislazione che metteva al bando la discriminazione razziale[10].
Salinger si dimise dal Senato il 31 dicembre 1965, tre giorni prima della scadenza del suo breve mandato. Egli comparve nell'episodio 111 della serie televisivaBatman, mandata in onda dallaABC il 4 gennaio 1968.
Scrisse un libro,With Kennedy, e divenne vice-presidente dellaContinental Airlines.[11]
Salinger fu uno dei capi della campagna elettorale presidenziale diRobert Kennedy nel1968. Quando nel giugno il senatore Robert Kennedy fu assassinato, Salinger si trovava a meno di quattro metri di distanza da lui. Salinger sostiene che Jim McManus, che lavorava anche lui per la campagna elettorale di Robert Kennedy, gli aveva detto: «Devo mandare il messaggio a Los Angeles, che per nessun motivo Bobby (Robert Kennedy, n.d.r.) vada nella cucina di quell'Hotel (Hotel Ambassador di Los Angeles)… c'è sempre del grasso sul pavimento, finirà col cadere o qualcosa di simile.» Salinger fu distrutto dall'assassinio di Robert Kennedy e si trasferì in Francia come corrispondente deL'Express.[5]
Nel 1968 divenne direttore del Great America Management and Research Company (GRAMCO), un fondo d'investimento mutuo statunitense nel campo immobiliare, rivolto agli stranieri.[11]
Nel 1976,ABC Sports utilizzò Salinger come commentatore per la copertura delnetwork per iGiochi olimpici invernali adInnsbruck. Fu quindi assunto, nel 1978, daABC News come capo del suo ufficio diParigi e nel 1983 divenne corrispondente capo per la stessa rete della sua attività in Europa, con sede aLondra.
Nel 1981 gli fu assegnato il Premio George Polk per il suoscoop sui negoziati segreti del governo statunitense, volti a liberare gli ostaggi inIran.[12]
Nel 1989, Salinger commentò, per ABC Sports, il Tour de France del 1989.
Nel novembre dello stesso anno, per la serie televisiva di ABC,Prime Time Live, Salinger sostenne che l'Iran aveva pagato la Siria e Ahmed Jibril, capo del Fronte popolare di Liberazione della Palestina per far porre una bomba sulVolo Pan Am 103.[13]
Dopo l'invasione del Kuwait dell'agosto 1990 da parte dell'Iraq, l'ABC iniziò un programma speciale sull'invasione e inviò Salinger nel Medio Oriente, ove egli ottenne la trascrizione inlingua araba di una conversazione fraSaddam Hussein e l'ambasciatrice statunitense in Iraq, April Glaspie, nella quale quest'ultima aveva detto a Saddam:
(Brano della conversazione fra l'ambasciatrice americana in Iraq e Saddam Hussein)
Questa frase fu interpretata come un tacito assenso degli Stati Uniti ad invadere ilKuwait, cosa che Saddam fece pochi giorni dopo[14].
Dopo aver lasciato la ABC, Salinger rientrò a Washington e divenne un dirigente dell'azienda pubbliche relazioni Burson Marsteller, prima di tornare in Francia nel 2000. Fino alla fine deglianni ottanta Salinger era stato unopinionista televisivo molto popolare in Francia e fu un frequente ospite nelle trasmissioni televisive francesi su notizie ed affari pubblici, quando era necessario spiegare o interpretare gli eventi americani per gli spettatori francesi. Salinger ospitò anche un programma per la rete televisiva via cavoA&E agli inizi deglianni novanta denominataPranzare in Francia.
Salinger più tardi divenne noto per le sue affermazioni nel novembre 1996, secondo le quali la causa della caduta del Boeing 747, che stava operando ilvolo TWA 800 il 21 dicembre 1988, era stato il "fuoco amico" dellaMarina militare americana.
Nel novembre 2000 egli si esasperò allorché gli fu negato il permesso, nel corso della sua testimonianza presso la Corte Scozzese nei Paesi Bassi, ove si celebrava il processo per l'attentato alBoeing 747 operante ilVolo Pan Am 103, che cadde sopraLockerbie, inScozia, il 21 dicembre1988, di dichiarare come parte della sua testimonianza, a discarico dei due libici accusati dell'attentato, chi erano i veri responsabili e perché lo avevano fatto. Il giudice, Lord Sutherland, gli disse «Se lei desidera trattare particolarmente questo argomento, lo può fare da qualunque altra parte, ma temo che non lo possa fare in questo tribunale.»[15]
Trasferitosi definitivamente in Francia con la sua quarta moglie, Nicole, dettaPoppy, allaBastide rose, nel comune diLe Thor, morì nell'ottobre del 2004 nel vicino ospedale diCavaillon, dov'era stato ricoverato per un attacco cardiaco. Aveva 79 anni[16]. La sua salma fu inumata nelCimitero nazionale di Arlington, presso Washington, dove riposa anche la salma di John Fitzgerald Kennedy.
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