
Pierre Marie Félix Janet (Parigi,30 maggio1859 –Parigi,27 febbraio1947) è stato unneurologo,psicologo,filosofo epsichiatrafrancese.
Pierre Janet fu uno dei più importanti ed influenti psicologi francesi tra la fine delXIX secolo e l'inizio delXX secolo.
I suoi studi sulladissociazione ed iltrauma psicologico sono considerati fondamentali per la comprensione clinica di tali tematiche, ed hanno profondamente influenzato la nascita dellapsicologia dinamica. I suoi studi furono fondamentali per lapsicoanalisi ed egli è noto anche per il suo dissidio conFreud che Janet accusava di aver plagiato i suoi concetti psicologici.

Janet nacque aParigi il 30 maggio 1859, in rue Madame 46. Il padre, Jules, era redattore di rubriche giuridiche, mentre la madre, Fanny, era figlia di un imprenditore diStrasburgo[1]. Dalla coppia nacquero tre figli: Pierre,Jules e Marguerite. Dopo gli studi all'École Normale Supérieure di Parigi, dove fu amico diHenri Bergson, Pierre fu poi allievo diJean-Martin Charcot allaSalpêtrière di Parigi, dove iniziò ad interessarsi, sotto la guida del maestro, ai processi psicologici legati agli stati isterici; allargò poi i suoi interessi agli stati dissociativi, all'ipnosi clinica ed ai problemi legati alle memorie traumatiche.
Nel1889 pubblicò la sua prima tesi di dottorato infilosofia, che divenne in seguito un testo classico per gli studi sultrauma e la dissociazione:L'Automatisme Psychologique. Nel1893 conseguì il suo secondo dottorato, inmedicina, con la tesiL'État Mental des Hystériques.
Dal1890 al1898 diresse ilLaboratorio di Psicologia Patologica della Salpêtrière. Nel1898 divenne docente allaSorbona, e nel1902 fu nominato responsabile delLaboratorio di Psicologia Sperimentale e Comparata delCollège de France (prendendo il posto diRibot), posizione che tenne fino al1934.
Nel1903 fondò ilJournal de psychologie normale et pathologique, una delle più importanti riviste scientifiche francesi di settore. Fu membro dell'Institut de France dal1913.
Nel1913, infastidito dal comportamento diFreud che utilizzava alcuni concetti da lui elaborati, come quello disubconscio e di analisi psicologica senza riconoscerne la sua paternità, colse l'occasione della conferenza che doveva tenere al Congresso di psicologia di Londra per rivendicare la primogenitura di diversi concetti e presentare un esame critico della psicoanalisi alla presenza dei maggiori psicoanalisti del tempo. La sua relazione fu pubblicata con il titolo "La psicoanalisi"[2].
Nel1923 uscì il suo fondamentale testo sull'ipnosi e la suggestione,La Médecine Psychologique, e negli anni successivi pubblicò una serie di articoli di sintesi sul tema dellememorie traumatiche.Daglianni venti in poi si occupò di definire ed aggiornare il suo modellometapsicologico, sviluppato a partire dagli anni ottanta delXIX secolo, e definitoPsicologia della Condotta.
Nel1936 ricevette un dottorato onorario dall'Università di Harvard.
Morì nel1947 per una congestione polmonare. Fu sepolto nella tomba di famiglia aBourg-la-Reine.

Fu uno dei primi ricercatori ad evidenziare una connessione diretta tra gli eventi della vita passata di un soggetto e la sintomatologia traumatica da essi derivante; coniò i concetti ed i termini didissociazione esubconscio, e sviluppò un'importanteteoria della mente basata sul concetto dilivelli funzionali, destinata a risultare di grande importanza nellapsicotraumatologia delXX secolo.Il suo modello è ad esempio considerato un precursore importante delle attuali teoriepsicotraumatologiche sul "dual processing" deglistimoli traumatici.
Fu tra i primi ad evidenziare come la sintomatologia psicopatologica possa essere un'espressione simbolica del materialeinconscio “dissociato” (quello che in seguitoSigmund Freud avrebbe definito comematerialerimosso), e propose al riguardo un approccio terapeutico definitoanalisi psicologica. Le prime esposizioni organiche di tale modello psicopatologico sono presentate nel1898, nel classico testo (in due volumi)Névroses et Idées Fixes, e nell'ampio capitoloTraitement Psychologique de l'Hystérie pubblicato all'interno delTraité de Thérapeutique Appliquée diAlbert Robin.
Henri Ellenberger, nella sua celebre opera storiograficaThe Discovery of the Unconscious, valutò che il vero merito di aver fondato la psicoterapia psicodinamica dovesse essere attribuito a Janet più che aFreud, definendo la sottovalutata influenza dell'opera di Janet sulla nascita dellapsicoanalisi come "una grande città sepolta sotto le ceneri, come Pompei (...) la sua opera fu una delle fonti principali per Freud, Jung e Adler".
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