| Piero Pasini | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Statistiche aggiornate al 30 aprile 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Piero Pasini (Forlimpopoli,31 maggio1942) è unallenatore di pallacanestroitaliano.
Dopo un breve passato da giocatore nelle serie regionali e i primi passi da allenatore nel basket femminile forlivese, Pasini (da tutti conosciuto comeTopone[1]) nel 1974 entra nello staff tecnico della squadra (maschile) dellaPallacanestro Vigevano, portandola inserie A2 da capoallenatore al termine della stagione 1976-77. La sua carriera da allenatore prosegue inSerie B allaPallacanestro Livorno[2][3], dove resta per un biennio.

Dopo un anno alla guida diBrindisi in A2 ed un periodo allaBenetton Treviso, passa al basket femminile conquistando con laZolu Vicenza unoscudetto e unaCoppa dei Campioni[4].
Nel 1983 approda alBasket Rimini sponsorizzatoMarr, portando la squadra dalla serie A2 allaA1 già al termine del primo anno, restando poi a Rimini anche nelle due stagioni seguenti. Successivamente siede per un anno sulla panchina dellaLibertas Forlì (in A2), per un biennio sulla panchina diReggio Emilia (prima A2 poi altra promozione in A1) e per un anno su quella diBrescia.
Il 1990 è l'anno del ritorno a Rimini, dove riesce ad inanellare una doppia promozione in due anni, prima ritornando in serie A2 e poi subito in serie A1, con una Marr in cui era già protagonista un giovanissimoCarlton Myers. Nel 1992 vive un nuovo ritorno, questa volta in A2 a Forlì, squadra che il tecnico forlimpopolese guida fino al marzo del 1994.
Dal 1994 al 1996 è alle redini dellaJuvecaserta, uscendo in occasione delle semifinali playoff in entrambe le annate. Ritorna nuovamente nel giro della pallacanestro femminile, raggiungendo le finali scudetto sia nella parentesi aParma che in quella aSchio. Dal novembre 1998 fino al termine della stagione scende ancora in Campania per guidareAvellino, rimanendo in regione anche per il campionato di A21999-00 nelle vesti di allenatore dellaRecord Napoli, compagine fresca di trasferimento daPozzuoli alla città partenopea. A seguito di ciò, nell'annata2000-01 Pasini è di scena inB1 a Cagliari, per poi fare una rapidissima esperienza in A2 colFabriano Basket.
Nel 2002 allena a livello giovanile la formazione diOlbia conducendola alla conquista dello scudetto nella categoria allievi. Terminata questa parentesi, si rimette in gioco nel febbraio del 2003 quando prende nuovamente le redini della prima squadra brindisina, che nel frattempo era relegata in B2. Successivamente diventa l'allenatore della formazione femminile diBolzano, squadra militante nella massima serie.
Resta nel mondo del basket femminile iniziando la stagione 2006-07 come responsabile del settore giovanile dellaGermano Zama Faenza[5] ma successivamente torna a sedere su una panchina professionistica maschile, quando nel marzo2007 subentrando all'esoneratoNando Gentile è chiamato ad una disperata salvezza inLegadue con l'Andrea Costa Imola[6]: inverte la tendenza vincendo 4 partite su 7 (a fronte dei 6 successi su 23 ottenuti fin lì dagli imolesi) ma i risultati non evitano comunque il penultimo posto finale, piazzamento che permetterà al club di essere ripescato in estate.
Nel novembre del 2007 si lega contrattualmente conTrieste, guidandola nella restante parte del campionato diB2. Rimasto fuori dall'attività senior maschile, a febbraio del 2009 decide di accettare l'offerta da parte della squadra femminile diBattipaglia, militante in serie B d'Eccellenza[7], rimanendovi fino al maggio 2010[8]. Rimane nel settore femminile anche nel 2010-11, quando accetta l'offerta della Victoria Forlì diSerie B2; contemporaneamente si cura dell'Under-17 delCastrocaro[9].