Iniziò la carriera come cronistaradiofonico, divenendo poiinviato e affermandosi successivamente come conduttore deltelegiornale Rai, tuttavia resta noto soprattutto come ideatore e presentatore ditrasmissioni didivulgazione in stileanglosassone, con cui ha dato vita a un filonedocumentaristico della televisione italiana, e per il suo giornalismo scientifico, espresso anche in numerose pubblicazionisaggistiche.[5] Ha ricevuto riconoscimenti ufficiali per l'importante opera di avvicinamento del pubblico al mondo della cultura e della scienza svolta nell'arco di gran parte della propria vita.[6][7][8][9]
Figlio del medicopsichiatra edantifascistaCarlo Angela,[12] insignito della medaglia deiGiusti tra le nazioni, e di Maria Luigia Maglia[13], originaria diRodallo di Caluso[14], aveva una sorella di nome Sandra.[15] Angela scrisse che larazionalità gli fu insegnata proprio da suo padre;[16] secondo il collegaGigi Marzullo: «il suo perfetto autocontrollo e la sua compassata cordialità riflettono in parte la sua indole schiva e in parte sono iscritte nel codice genetico di questopiemontese educato alla razionalità e allatolleranza».[17] Lo stesso Angela dichiarò di aver ricevuto «un'educazione molto piemontese: molto rigida, con principi molto severi, tra cui quello di tenersi un passo indietro sempre, mai esibire».[18] D'altro canto, con riferimento alla propria istruzione scolastica, egli scrisse:
«Personalmente, mi sono annoiato mortalmente a scuola e sono stato un pessimo studente. Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l'antico motto latino "ludendo docere", cioè "insegnare divertendo".[19]»
Pur avendo frequentato solo scuole laiche, l'unico insegnante di cui ebbe un buon ricordo fu un sacerdote, don Carlo Ughetti, che tra la quarta e quinta elementare realizzava esperimenti scientifici in classe:
«Portava lui stesso degli strumenti per spiegarci i vasi comunicanti, la produzione di gas idrogeno per elettrolisi, o per mostrarci il funzionamento di una pila, con la produzione di elettricità. Cose che certamente mi hanno lasciato un segno.[20]»
«Gli individui che incontrano il maggior successo (e non solo con le donne) solitamente sono forti dentro e cortesi fuori. È un po' come per il pianoforte. Ricordo sempre quello che mi diceva la mia vecchia insegnante di pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto... forse anche nella vita è così.»
All'età di sette anni iniziò a prendere lezioni private dipianoforte, sviluppando in seguito un interesse per la musicajazz. A vent'anni, nel 1948, suonò con il nome diPeter Angela in variejam session nei jazz-club torinesi.[28][29]
Nello stesso anno fu notato dall'impresarioSergio Bernardini, che lo invitò a suonare nella serata inaugurale della Capannina diViareggio.[30] Nei primianni cinquanta formò, insieme con ilbatteristaFranco Mondini, un trio jazz in cui si alternarono varicontrabbassisti. Al trio si aggiunsero spesso solisti di richiamo, quali ad esempioNini Rosso,Franco Pisano,Nunzio Rotondo e l'ex cornettista diDuke Ellington,Rex Stewart. Insieme con Mondini, Angela avrebbe poi fatto parte per qualche tempo del quartetto di Rotondo.[31] Ha suonato anche con ilchitarristaFranco Cerri, di cui era amico e del quale raccontò che nel 1946, non potendo comprare il biglietto, andava a sentire i concerti da fuori, raggiungendo in bicicletta il retro del locale torinese in cui Cerri si esibiva conGorni Kramer e ilQuartetto Cetra.[32] Nel frattempo assunto in Rai, nel 1952 cessò l'attività musicale professionistica per dedicarsi algiornalismo.
Pur non avendo continuato la carriera come musicista, Piero Angela rimase un cultore del jazz, suonando spesso insieme a jazzisti professionisti e cogliendo spesso l'occasione per esibirsi al pianoforte quando nelle trasmissioni da lui condotte erano presenti approfondimenti dedicati alla musica oppure si trattavano argomenti in qualche modo connessi con il mondo musicale, per esempio i fenomeni acustici.
«Nella nostra musica c'è la passione, una specie di virus che continua negli anni e non finisce mai. Allora, la cosa interessante è che i musicisti che amano il jazz magari fanno il loro lavoro [...], ma poi si ritrovano dopo, per suonare. [...] Questo perché la musica jazz è creativa; mentre la musica classica è esecutiva, cioè i musicisti eseguono la partitura, non scritta da loro, nel jazz si è autori, si è compositori e improvvisatori in tempo reale. E la musica che esce è sempre diversa, è questo che diverte, la creatività.»
Il primo incarico nell'ente radiotelevisivo di Stato fu quello di cronista, nel 1951,[33] come collaboratore delGiornale Radio Rai. Nel 1954, con l'avvento dellatelevisione, Angela passò alTelegiornale, per il quale fu corrispondente, prima daParigi e poi daBruxelles, dal 1955 al 1968. Insieme conAndrea Barbato, nel 1968 fu il conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30 e nel 1976 fu il primo conduttore delTG2.
Lavorò diverse volte come inviato di guerra. Nel 1967 si recò in Iraq durante laGuerra dei sei giorni, dove fu arrestato insieme ad altri giornalisti e successivamente rilasciato lo stesso giorno.[34] Nel 1968 fu invece inVietnam, dove intervistò soldati americani e contadini.[35]
Influenzato dalla lezione documentaristica diRoberto Rossellini, nel 1968 realizzò una serie di documentari dal titoloIl futuro nello spazio, sul tema delprogramma Apollo; durante le riprese effettuate negli Stati Uniti realizzò anche numerosi collegamenti in diretta per la Rai in occasione del lancio del vettoreSaturn V che portò i primiastronauti sullaLuna. Iniziò quindi una lunga attività didivulgazione scientifica che negli anni successivi lo portò a produrre numerose trasmissioni di informazione tra cuiDestinazione Uomo (dieci puntate),Da zero a tre anni (tre puntate),Dove va il mondo? (cinque puntate),Nel buio degli anni luce (otto puntate),Indagine sulla parapsicologia (cinque puntate),Nel cosmo alla ricerca della vita (cinque puntate).
Durante la carriera in Rai, Angela divenne molto amico del presentatoreEnzo Tortora; sulla tragica vicenda giudiziaria di quest'ultimo disse:
«quando fu protagonista di quella triste pagina, proprio perché lo conoscevo e sapevo che tipo di uomo per bene fosse, ho avuto paura che accadesse lo stesso a me. Da quel giorno ho iniziato a tenere un diario dettagliato di tutto quello che facevo durante il giorno, ora per ora, minuto per minuto. Così, se mi avessero arrestato, sarei stato in grado di dimostrare, nero su bianco, la mia giornata.[36]»
Nel febbraio 2006, alla vigilia delleelezioni politiche in Italia, ilCorriere della Sera chiese ai lettori con un sondaggio sul proprio sito web quale personalità del giornalismo avrebbero preferito per moderare l'imminente dibattito televisivo tra i due leader delle maggiori coalizioni,Romano Prodi eSilvio Berlusconi. I votanti diedero nettamente la propria preferenza a Piero Angela, che precedette una folta schiera di giornalisti politici. Intervistato dalCorriere, Angela disse di considerare il risultato come un'attestazione di fiducia verso il proprio lavoro, ma di non sentirsi idoneo a un simile incarico.[37] I due moderatori furono poiClemente Mimun eBruno Vespa.
Dall'inizio degli anni settanta Angela cominciò a dedicarsi alla realizzazione di programmi televisivi dedicati alla divulgazione. Il primo di essi fuDestinazione uomo (1971), una delle primetrasmissioni televisive di tale genere rivolta a un pubblico generalista. A partire dal 1981 ebbe inizio la serieQuark.
«Il titoloQuark è un po' curioso e lo abbiamo preso a prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appuntoquark, che sarebbero i più piccoli mattoni dellamateria finora conosciuti. È quindi un po' un andare dentro le cose.»
(Piero Angela, presentando la prima puntata del programma nel 1981[38])
La formula diQuark era al tempo particolarmente innovativa: si misero in campo tutti i mezzi tecnologici a disposizione e le risorse della comunicazione televisiva per rendere familiari i temi trattati, come i documentari dellaBBC e diDavid Attenborough, icartoni animati diBruno Bozzetto usati per spiegare i concetti più difficili, le interviste con gli esperti esposte nel linguaggio più chiaro possibile compatibilmente con la complessità degli argomenti, le spiegazioni in studio. Dal programma-base nacquero diversispin-off, alcuni dei quali tuttora prodotti: documentari naturalistici (Quark speciale eIl mondo di Quark), finanziari (Quark Economia) e politici (Quark Europa).
Del 1984 è il suo progettoPillole di Quark,clip di trenta secondi su argomenti tecnici, scientifici, educativi, sociali, medici, in onda a orari variabili suRai 1. Nello stesso anno Angela realizzò il primotalk show con finalità di intrattenimento misto a divulgazione scientifica: sei prime serate in diretta col pubblico dalForo Italico, con personaggi del mondo della cultura, della scienza, dello spettacolo e dello sport sul palco a interagire con la platea.
Nel 1986 e nel 1987, dal Palazzetto dello Sport diTorino, davanti a ottomila spettatori, condusse due prime serate su Rai 1 sui problemi delclima: atmosfera e oceani, cui fecero seguito tre serie televisive che sfruttavano le nuove tecnologie di rappresentazione grafica tramitecomputer: un viaggio dentro il corpo umano (La macchina meravigliosa, in otto puntate), nella preistoria (Il pianeta dei dinosauri, in quattro puntate), e nello spazio (Viaggio nel cosmo, in sette puntate). Queste serie, realizzate con la collaborazione di suo figlioAlberto, furono tradotte in inglese e vendute in oltre quarantapaesi europei, americani e asiatici,paesi arabi eCina inclusi.
Del 1988 è ancheQuark italiani, una serie di documentari di natura, ambiente, esplorazione, mondo animale prodotti e realizzati da autori italiani, tra cui lo stesso Alberto Angela, che realizzò alcuni documentari inAfrica.
Nella sua autobiografia descrisse le circostanze che portarono aSuperquark, quando per contrastare la concorrenza conMediaset era necessario avere in prima serata un programmaforte che arrivasse fino alTelegiornale della notte: «Alcuni programmi "pigliatutto" erano già cominciati da tempo, eBrando Giordani, allora direttore di Rai 1, mi telefonò chiedendomi di fare un "Quark" di due ore, anziché di una.»[39]
Piero Angela nel 2013
Nel 1995 nacque infattiSuperquark, nel corso del quale, il 4 giugno 1999, vennerocelebrate le duemila puntate delProgetto Quark e relative filiazioni. Nello stesso anno vennero prodotti anche gliSpeciali di Superquark, serate monotematiche su argomenti di grande interesse sociale, psicologico e scientifico, e la collaborazione al programma televisivoDomenica in, nel quale ricoprì il ruolo di conduttore di uno spazio dedicato alla cultura. Nel 1997 nacqueQuark atlante - Immagini dal pianeta.
A partire dal 2000, insieme al figlio Alberto, fu autore diUlisse, programma a puntate monografiche riguardanti scoperte storiche e scientifiche.
Parallelamente all'attività divulgativa in televisione, Angela svolse l'attività editoriale, sempre a contenuto informativo. Per lungo tempo curò la rubrica «Scienza e società» sul settimanaleTV Sorrisi e Canzoni e del mensileQuark, di cui fu anche supervisore, da lui stesso fondato nel 2001 e sciolto nel 2006 per mancanza di fondi. Il mensile, ispirandosi all'omonima trasmissione televisiva, trattava temi scientifici in maniera accessibile al pubblico. Piero Angela scrisse inoltre oltre trenta libri, molti dei quali vennero tradotti in inglese, tedesco e spagnolo, con una tiratura complessiva di oltre tre milioni di copie.
Negli anni settanta Piero Angela ha dichiarato di seguire uno stile informale, lontano dagli standard seriosi dell'epoca, avvicinandosi al linguaggio del pubblico catturando l'attenzione con esempi, battute umoristiche e trovate.[40] Riteneva che la maggiore difficoltà della divulgazione scientifica fosse spiegare i concetti complessi in modo semplice mantenendo l'integrità del messaggio.[41]
«Quando un lettore (o ancor più un telespettatore) non capisce, la colpa non è sua: ma di chi non ha saputo comunicare. Cioè dell'autore. È stato lui a cacciarlo via. [...] quando sono in moviola, se ho dei dubbi sulla chiarezza di un passaggio o di una sequenza, chiamo il primo che passa nel corridoio (un montatore, una segretaria, un passafilm), mostro la sequenza e chiedo il loro parere. Se vedo un'ombra di dubbio nei loro occhi, rismonto e ricomincio da capo. Perché vuol dire che avevo sbagliato io.»
Angela affermava che la divulgazione scientifica è una condizione essenziale per la partecipazione alla vita democratica, di cui conoscenza e consapevolezza sono presupposti.
«La democrazia non può basarsi sull'ignoranza dei problemi, perché uno dei suoi grandi obiettivi è proprio quello di rendere i cittadini responsabili e consapevoli, in modo che possano esercitare i loro diritti utilizzando al meglio la loro capacità di capire.»
Piero Angela alla conferenza nazionale del CICAP del 2001
Nel 1989 fu tra i fondatori delCICAP, associazione per il controllo sullepseudoscienze, nata per promuovere l'educazione scientifica e lo spirito critico, nonché per indagare sull'effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali. Uno slogan dell'associazione, «Bisogna avere sempre una mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra», è diventata una frase frequentemente attribuita a Piero Angela,[42] sebbene si tratti in realtà di un modo di dire[43] già attribuito ad altre personalità celebri.[44]
Socio effettivo dell'associazione, nel maggio 2016 venne nominato presidente onorario.[45]
Nel 2000 fu citato in tribunale perdiffamazione da due associazioni omeopatiche (laFIAMO e laSIMO in una causa civile e una penale), in seguito alla trasmissione diSuperquark dell'11 luglio 2000 nella quale lamedicina omeopatica venne accusata di non avere fondamento scientifico certo.[46] Angela, difeso dagli avvocatiGiulia Bongiorno eFranco Coppi, fu assolto in entrambe le cause e il giudice riconobbe la non scientificità della disciplina.[47][48]
Nel 2019, Piero Angela coinvolge il suo collaboratore e amico di lunga dataMassimo Polidoro perché lo aiuti in due progetti a lui molto cari. Il primo è la scrittura di un libro-intervista che avrebbe voluto uscisse dopo la sua scomparsa, quello che sarebbe poi diventato il bestsellerLa meraviglia del tutto (Mondadori, 2024), che contiene una postfazione dei figli Alberto e Christine Angela. Il secondo è la presa in carico e la cura del suo archivio personale, comprendente centinaia di documenti, faldoni, testi, copioni, lettere, pubblicazioni e inediti, con l’obiettivo di riordinarlo e valorizzarlo.
Piero Angela morì nella sua abitazione romana il 13 agosto del 2022, all'età di 93 anni, dopo una lunga malattia.[49] A darne per primo l'annuncio fu il figlioAlberto sui social.[50]
Al momento della morte di Angela era in onda la ventinovesima stagione diSuperquark, le cui ultime puntate erano state registrate poche settimane prima, quando il celebredivulgatore era ormai malato: la sera di quel giorno venne trasmessa una di queste puntate inedite, preceduta dal messaggio che Angela stesso aveva scritto poco prima di spirare.[51]
La mattina del 16 agosto venne allestita la camera ardente presso la sala dellaProtomoteca delPalazzo Senatorio inCampidoglio, dove lo stesso giorno fu celebrato il funerale con rito laico.[52] La salma venne poi portata presso ilcimitero Flaminio per la cremazione.[53]
Il congedo
Poco dopo il decesso, laRai ha pubblicato un messaggio di congedo di Piero Angela dai suoi telespettatori, dettato ai familiari appena un giorno prima e destinato a essere diffuso tramite i canalisocial del programma SuperQuark.[54]
«Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi.»
Nel messaggio il giornalista si riferisce alla sua esperienza professionale come a "un'avventura straordinaria, vissuta intensamente", di cui ringrazia la scienza, un metodo che consente un approccio ai problemi "razionale ma al tempo stesso umano", e il "grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati" con cui nel tempo ha collaborato. E contiene un messaggio:
«Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.»
Nel 2009 Angela annunciò di aver scoperto, con l'aiuto del RIS di Parma[55], un nuovo autoritrattoleonardesco[55] presente nel libroIl Codice del volo degli uccelli.[56]
Padova, città legata aGalileo Galilei, gli ha riconosciuto la cittadinanza onoraria[62] per il suo "contributo di eccellenza dato alla divulgazione scientifica".
AncheTorino, la sua città natale, il 23 ottobre 2017, decise di riconoscergli lacittadinanza onoraria per essere "la conferma vivente della tradizione scientifica della città" e per aver contribuito con la sua carriera professionale a incrementare "la cultura e la conoscenza degli italiani anche mediante il mezzo televisivo".[63]
Nel 2018 ricevette il premioTorinese dell'anno 2017, assegnato dallaCamera di commercio di Torino, "Per aver rappresentato lo stile torinese dell’impegno e della passione per il lavoro".[64]
Il 22 dicembre 2022 è stato inaugurato aNichelino (TO), su un edificio di due piani in via Torino 103 B, unmurale di 10 metri che raffigura Piero Angela in stileiperrealista; è stato realizzato da Davide Andreazza e Karim Cherif.[65]
Il giorno 18 marzo 2023, quarantaduesimo anniversario della messa in onda della prima puntata diQuark (18 marzo 1981), è stato intitolato il primo Istituto scolastico in Italia alla memoria di Piero Angela. Si tratta dell'Istituto Comprensivo di Civitella San Paolo (RM). La nuova denominazione assunta è Istituto Comprensivo "Piero Angela" Civitella San Paolo. L'Istituto comprende 6 comuni con relativi plessi scolastici.[66]
Il 13 agosto 2023, in occasione del primo anniversario della sua scomparsa, ilCentro di produzione Rai di Torino è stato a lui intitolato.
Piero Angela e Lorenzo Pinna,Perché dobbiamo fare più figli. Le impensabili conseguenze del crollo delle nascite, Milano, Mondadori, 2008,ISBN978-88-04-58094-2.
Viaggio dentro la mente. Conoscere il cervello per tenerlo in forma, Milano, Mondadori, 2014,ISBN978-88-04-64063-9.
Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell'Universo e della Vita, Milano, Mondadori, 2015,ISBN978-88-04-65119-2.
Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute, Collana Ingrandimenti, Milano, Mondadori, 2017,ISBN978-88-04-66335-5.
Dieci cose che ho imparato, Collana Vivavoce, Milano, Mondadori, 2022,ISBN978-88-047-6608-7.
La meraviglia del tutto. Conversazione con Massimo Polidoro, Postfazione di Christine e Alberto Angela, Collana Gaia, Milano, Mondadori, 2024,ISBN978-88-047-8498-2.
«Giornalista e scrittore. Ha il merito di aver affrontato la divulgazione scientifica con un linguaggio chiaro e preciso, comprensibile a tutti.» — 2 aprile 2002.[68]
Laureahonoris causa in Scienza e tecnica della Comunicazione
«Per il suo contributo alla nascita e al successo del documentario scientifico televisivo, e alla creazione di un linguaggio accattivante e allo stesso tempo rigoroso per spiegare al grande pubblico i temi complessi della scienza e della tecnologia» — Università degli Studi di Siena,Siena 15 giugno 2019[1]
Laureahonoris causa
«Per il suo notevole contributo alla divulgazione della cultura e della scienza in Italia e all’estero attraverso programmi televisivi accessibili al grande pubblico» — American University of Rome,Roma[78]
Laureahonoris causa in Pianoforte
— Accademia Pianistica Internazionale "Incontri col Maestro",Imola[79]
^Alessandra Izzo, Tiziano Tarli, CollaboratoreStefano Disegni,Italian Nightclubbing: Deliri, follie e rock’n’roll negli storici club del Bel Paese, Lit Edizioni,ISBN 8862319711
^Marco Basso,Piero Angela suona il jazz, pubblicato suLa Stampa dell'11 dicembre 2008
^Piero Angela,Da zero a tre anni, Garzanti, 1975, p. 149.
^abcPiero Angela,Viaggi nella scienza, op. cit., pp. 46-49.
^Ad es. inLa Stampa, 31 marzo 1999; anche inPanorama: Edizioni 1720-1724, Mondadori, 1999, p. 20.
^By all means maintain an open mind, but not so open that your brain falls out. (citato come proverbio inThe Skeptical Inquirer, Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal, 2001, vol. 25, p. 67)