Si tratta di un'unità di misura di derivazioneantropometrica largamente impiegata in passato, dalmedioevo in poi, anche se la sua lunghezza non fu mai univocamente stabilita in ragione delle varie aree geografiche in cui esso veniva usato.Anche nei Paesi che usano il sistema internazionale è talora usato in marineria e aeronautica per indicare le quote d'altitudine e la lunghezza delle imbarcazioni a vela.
Oltre al "piede internazionale", per ragioni storiche negli Stati Uniti è ancora in uso un'unità di misura leggermente diversa, ilSurvey Foot o "piede agrimensorio", definito come:ed equivale dunque a circa0,30480061 m, esattamente è 1 000 000/999 998 volte il piede internazionale.
Quindi è maggiore di quest'ultimo di circa610 nm[2].
La differenza è irrilevante per misure che non richiedono una particolare precisione o che comprendono ristretti spazi ma per mappe di ampi territori (dove è ancora in uso) la discrepanza può diventare apprezzabile.
L'uso del piede come unità di lunghezza risale ai popoli antichi e veniva definito come la lunghezza delpiede maschile ideale, considerata pari a 1/6 della statura di un uomo ben proporzionato.
Presso iRomani, questa misura equivaleva a29,64 cm. Ilpiede romano è infatti definito come 16/28 del "cubito diNippur". Il valore teorico del "cubito di Nippur" è di 518 616micrometri; di conseguenza il piede dei romani è di296352 μm ovvero circa29,64 cm.
In realtà, fino a tempi relativamente recenti, erano contemporaneamente in uso differenti misure di piede. Nel soloimpero austro-ungarico si avevano le seguenti corrispondenze:
La suddivisione del piede in 12pollici era comune a quasi tutte le differentimisure di piede: fa eccezione il piede diForlì (con i piedi diFaenza, diForlimpopoli, diBertinoro e diMeldola, località contigue a Forlì e da essa influenzate), che era invece diviso in dieci parti, dette usualmenteonce. Peraltro, va notato che era diviso in dieci anche ilbraccio fiorentino.[4]
In particolare, il piede parigino fu molto utilizzato in architettura in tutta l'Europa fra ilXIII ed ilXV secolo.
In alcune zone (per esempio a Bologna, Modena) il piede era sinonimo dibraccio da muro, ovvero il braccio usato per le costruzioni (differente dal braccio usato per i tessuti, o mercantile). Più a sud come base per il sistema agrimensorio erano usati al posto del piede ilbraccio e, già inLiguria, ilpalmo.
Si utilizzava il "piede di tavola" come sottomultiplo (1/12) dellatavola. Poiché la tavola era idealmente un quadrato di 12 piedi (ovvero unapertica o canna agrimensoria) di lato, il piede di tavola corrispondeva a una striscia rettangolare della tavola larga un piede. Pertanto il piede di tavola equivaleva a 12 piedi quadrati. In alcune regioni veniva considerato il "mezzo piede", unità di superficie pari alla metà di 1 "piede di tavola", quale limite legalmente accettabile di arrotondamento nella misura dei terreni agrari.