| Piazza del Duomo | |
|---|---|
| Nomi precedenti | Piazza San Vincenzo |
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Città | Bergamo |
| Informazioni generali | |
| Tipo | piazza |
| Intitolazione | duomo di Bergamo |
| Collegamenti | |
| Luoghi d'interesse | storico artistico |
| Mappa | |
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LaPiazza del Duomo di Bergamo, giàplatea parva Sancti Vincentii[1], conserva in uno spazio celato, e racchiuso daedifici religiosi e civili, la storia più antica della città orobica. Per secoli fu luogo di contratti, di scambi e di bandi, parte attiva nella vita pubblica cittadina, subendo nel tempo molte modifiche fino al rifacimento[2].
La piazza faceva parte delforo romano cittadino che è stato localizzato grazie agli scavi e agli studi eseguiti sotto lacattedrale nei primi anni delXX secolo. Le ricerche hanno rilevato la presenza in quest'area di strade e di domus romane. Il foro comprendeva lo spazio trapiazza Vecchia, piazza del Duomo, fino almercato del pesce[3].
Con l'avvento del cristianesimo quello che era un tempio pagano, divenne la paleocristianachiesa di san Vincenzo risalente alV secolo.
Gli atti notarili conservati sia nella biblioteca civica Angelo Mai, nell'archivio di Stato che della Curia cittadina, permettono una ricostruzione delle diverse modifiche che la piazza ha subito dal XII secolo fino al rinnovamento del XX secolo con la collocazione delbattistero. La piazza viene indicata negli atti notarili comeplatea parva Sancti Vincentii a testimoniare che era di proporzioni inferiori allaplatea magna Santi Vincentii che si trovava dove è ubicato ilfontanone visconteo, e dove nelXIV secolo vi era una fontana anticamente chiamataBerlina, forse il nome è derivante dai prigionieri che sulla piazza erano esposti al pubblico disprezzo[4] Piazza duomo era ristretta dai portici che si trovavano davanti alla chiesa mariana dove erano posti anche guardie cittadine, poi rimossi, inoltre la parte dei palazzi della curia e del giuristi erano molto più avanzati sulla piazza stessa.
NelXII secolo, per adempiere a un voto cittadino, fu edificata labasilica di Santa Maria Maggiore e ampliata nelXIV secolo. Sopra le sue mura sono ancora visibili ilCapitium Comunis Pergami (cavezzo - 2,63 metri) e ilBrachium (braccio - 53,1 cm) misure a cui dovevano attenersi i tessitori e i commercianti che sulla piazza svolgevano le proprie attività e i contratti commerciali. Il secolo successivo vide la demolizione dell'estate del 1472 della sacrestia della basilica per la costruzione dellaCappella Colleoni opera dell'architettoGiovanni Antonio Amadeo, il monumento che contiene le spoglie del condottieroBartolomeo Colleoni vede il maggior numero di visitatori della città.

Anche il palazzo del comune, poi dellaRagione, fu costruito nel XII secolo, sicuramente terminato nel 1198. La facciata principale volgeva verso piazza del duomo dove vi era la scala d'accesso, dato non confermato dagli scavi archeologici del XX secolo, la parte fungeva da arengo dove venivano proclamate le sentenze e dettate le delibere del comune[5], per essere poi modificato con la facciata posta versopiazza Vecchia, alloraPiazza Nuova, negli anni 1462 e 1463 quando laSerenissima fece aprire gli arconi al piano terreno verso la piazza e i finestroni gotici, mentre era già ultimata sin dalla tarda estate del 1457 la scalinata che porta all'ingresso tramite un cavalcavia loggiato e che permetteva di accedere anche all'attiguoPalazzo dei giuristi.La scala, o forse più di una, fu rimossa con l'ampliamento la basilica vincenzina.[6].
Gli atti notarili avevano la caratteristica di descrivere con abbastanza meticolosa esattezza i luoghi dove venivano rogati; da questa descrizione è possibile risalire alle differenti fasi delle rimodulazioni dei monumenti presenti sulla piazza fino ad arrivare alla disposizione invariata dai primi anni delNovecento.
Sulla piazza, probabilmente dove è posto il battistero, c'era il fabbricato per i Giudici, con l'archivio del tribunale, stanze e case che servivano a espletare i servizi processuali. Sulla piazza vi era anche unregio cioè un pulpito dove venivano letti i proclami e le sentenze dei giudice.[7]. Ilregio era il protiro della basilica mariana, sia quello rivolto sulla piazza, che quello verso il tempietto della Croce, aveva infatti la caratteristica di essere sollevato rispetto alla pavimentazione e di avere un tetto, così che le sentenze arrivassero a tutti.
La piazza visse gli avvenimenti più drammatici della storia cittadina, con la distruzione del palazzo vescovile nel 1296 a causa degli scontri tra i guelfi e i ghibellini che obbligò la fuga del vescovoGiovanni da Scanzo[8], e l'incendio del palazzo del comune ad opera degli spagnoli nel 1513.
La ricostruzione del palazzo della Ragione con l'apertura verso piazza Vecchia e la ricostruzione della basilica alessandrina, spostarono le attività lasciando che piazza del duomo diventasse un luogo prettamente religioso perdendo la caratteristica pubblica cittadina, e con il tempo grande attrazione turistica.

La piazza è divisa da piazza Vecchia dal porticato del palazzo della Ragione, e prosegue lungo il lato a sud della basilica di Santa Maria Maggiore fino a congiungersi con Piazza Reginaldo Giuliani.
La piazza, malgrado raccolga la parte artistica e religiosa più rilevante della città, è celata all'occhio dell'osservatore dal grande palazzo della Ragione. Il porticato del palazzo e la volta che lo collega al Palazzo del Podestà sono la principale via d'accesso. La pavimentazione inciottolato con lastroni di pietra arenaria centrali che accompagnano all'ingresso dei monumenti, le conferisce un aspetto ancora di tardo medioevo. Sul lato ad est della piazza, nel 1900 fu posizionato ilbattisterotrecentesco diGiovanni da Campione e riadattato daVirginio Muzio. Nei documenti è citato anche un ambiente posto a fianco dei palazzi adibito a carceri, di questa parte però non rimane che testimonianza negli archivi.
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