Il nome Piazza Brembana sembrerebbe derivare dal nome stesso del fiume che percorre il paese: il fiume Brembo. Infatti sembrerebbe che, etimologicamente, il significato della radicebrem, in una lingua pre-romana, stava per "risuonare". Molto probabilmente per il corso torrentizio che sembrava "risuonare" chiacchierino nella Valle.
I primi insediamenti umani risalgono alII secolo a.C. quando iRomani inclusero il paese, unitamente ai borghi limitrofi, in unpagus denominatopagus brembanus.
I nuovi colonizzatori sfruttarono le risorse minerarie (principalmente ferro) presenti nei monti circostanti, e crearono numerose vie di collegamento con il vicinopagus Saturnius (posto inVal Seriana), anch'esso con una florida attività estrattiva.
Questa attività fece sì che l'intera zona prosperasse anche durante ilMedioevo, quando il borgo venne interessato da un crescente sviluppo demografico dovuto alle migliorate condizioni di vita, ma anche all'immigrazione di numerosi nuclei in fuga dalle lotte fratricide traguelfi e ghibellini. In queste zone, soggette alla dominazione della famiglia deiVisconti in cui era notevole l'influenza ghibellina, non si verificarono scontri tra le opposte fazioni.
Con l'avvento delladominazione veneta i commerci ebbero un ulteriore incremento, anche grazie alla costruzione dellaVia Priula, strada che collegava Bergamo con ilCanton Grigioni.
La Serenissima inoltre posePiazza (che restò il nome del paese fino al1866) come centro commerciale e amministrativo del dipartimentoOltre la Goggia, di cui facevano parte tutti i paesi dell'alta valle Brembana. Anche i regimi che si succedettero in seguito mantennero nel paese le principali istituzioni a livello amministrativo.
Un ulteriore impulso all'economia e ai trasporti venne dato dalla costruzione, avvenuta nel1926, della tratta dellaFerrovia della Valle Brembana, che daSan Pellegrino portava il capolinea a Piazza Brembana. La linea fu soppressa nel1966.
Lo stemma e il gonfalone di Piazza Brembana sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 ottobre 1998.[7]
«Di rosso, al platano di verde, fustato al naturale, nodrito nel rettangolo d'argento, a guisa di fascia scorciata, posto in ombilico, il tronco attraversante; alcapo di argento, caricato dell'aquila di nero, rostrata e armata d'oro, allumata di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma attuale riprende il vecchio simbolo effigiato nel palazzo comunale e presente nei documenti ufficiali. Il rettangolo, posto nel centro dello scudo, allude al nome del paese Piazza, derivante dalla sua conformazione particolare, essendo posto su un'altura pianeggiante circondata dai monti. L'aquila è un animale tipico del territorio alpino.[8]
Ilduomo, dedicato asan Martino, riedificato nelXIX secolo in luogo di un precedente edificio di culto risalente all'anno1000, è in comune con il vicino paese di Lenna. In stile neogotico, al proprio interno presenta un polittico di notevole fattura eseguito daLattanzio da Rimini, statue diAndrea Fantoni, nonché opere diCarlo Ceresa.
Lachiesa di San Bernardo, edificata nelXV secolo, situata nel centro del paese, custodisce opere diAndrea Vicentino, di Palma il Giovane e diCarlo Ceresa.[9] A fianco di questo edificio venne successivamente costruito un convento di monache francescane.
Il Percorso Museale fu inaugurato il 24 maggio 2015, nel centenario della prima guerra mondiale, per ricordare e onorare i quattro fratelli Calvi caduti nella Grande Guerra.
^La linea ferroviariaBergamo -San Giovanni Bianco, completata nel1906, venne estesa fino a Piazza Brembana nel1926. Cfr.Il sogno Brembano. Centro storico culturale Valle Brembana, 2006.
^ Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli,Treni e tramvie della Bergamasca, Clusone, Editrice Cesare Ferrari, 1988.