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Piaggio P.108

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Piaggio P.108B
Il Piaggio P.108B in volo
Descrizione
TipoBombardiere
Equipaggio6
ProgettistaGiovanni Casiraghi
CostruttoreItalia (bandiera)S.A. Piaggio & C.
Data primo volo24 novembre1939
Data entrata in servizio1941
Utilizzatore principaleItalia (bandiera)Regia Aeronautica
Esemplari24 (P.108B)
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza22,92m
Apertura alare32,0 m
Altezza7,70 m
Superficie alare135,54
Peso a vuoto17 325kg
Peso max al decollo29 885 kg
Propulsione
Motore4radialiPiaggio P.XII RC.35
18cilindri doppia stella
Potenza1 350CV
Prestazioni
Velocità max420km/h a 3 900 m
Autonomia3 520km
Tangenza6 000 m
Armamento
Mitragliatrici2Breda-SAFAT da7,7 mm
6 × Breda-SAFAT da12,7 mm
Bombefino a 3 500 kg
Impieghi sperimentali e di ricerca
cannone da102 mm fusoliera
Notedati riferiti alla versione P.108B
voci di aerei militari presenti su Wikipedia
P.108 vista frontale

IlPiaggio P.108 fu unbombardiere pesante quadrimotoremonoplano adala bassa sviluppato dall'azienda aeronauticaItalianaS.A. Piaggio & C. nei tardianni trenta.

Entrato in servizio nel 1941 ed utilizzato dallaRegia Aeronautica durante laseconda guerra mondiale, fu l'unico quadrimotore pesante utilizzato comebombardiere dallaRegia Aeronautica nel corso del conflitto[1], inoltre fu uno dei pochivelivoli militari italiani che, per le teoriche caratteristiche tecniche, si poteva paragonare ai migliori tra gli equivalenti prodotti dagliAlleati anche se praticamente fu inferiore aiLancaster britannici ed aiB17 americani.[2]

Storia del progetto

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Il P.108 fu l'unico bombardiere pesante quadrimotore della Regia Aeronautica nel secondo conflitto mondiale.[2] Il progetto derivava dallo sviluppo di un precedente sotto-potenziatoPiaggio P.50-II con struttura in legno e che non era in grado di alzarsi nelle condizioni di peso massimo.

Il progettista eraGiovanni Casiraghi, un esperto ingegnere aeronautico che aveva in precedenza lavorato negliStati Uniti dal 1927 al 1936. Sulla base della sua esperienza, concepì un aeroplano radicalmente diverso da quelle che erano le convenzioni dell'industria aeronautica italiana del tempo. Il P.108 era un bombardiere completamente metallico ad ala bassa con carrello retrattile. Vinse nel 1939 il concorso bandito dalla Regia Aeronautica per un nuovo bombardiere, battendo ilCant Z.1014,[2] quando divenne evidente che i concorrenti non avrebbero potuto consegnare in tempo un numero sufficiente di esemplari alla aeronautica italiana prima della metà del 1940.[3] In particolare il P.108 risultò il più economico tra i 4 presentati come progetto (gli altri erano ilBR 30 FIAT, il Cant Z.1014 e ilCaproni Ca. 204/205), l'unico costruito già a livello di simulacro (assieme al Cant Z.1014, che era forse quello dalle prestazioni migliori) e superiore nell'armamento difensivo sia alFiat che alCaproni, mentre presumibilmente sarebbe stato più veloce e robusto del Fiat e grossomodo veloce quanto il Caproni (a meno che questo non avesse montato gli sperimentali, ma mai completati, motoriIsotta Fraschini Zeta da 1 500 CV). Il Cant Z.1014 e il Caproni Ca.205 avrebbero potuto trasportare un carico bellico offensivo leggermente superiore (anche se nel caso del Caproni l'armamento difensivo era veramente ridotto e vi erano molti punti morti), ma con delle soluzioni inconsuete e poco ortodosse (per esempio il Cant Z.1014 aveva tre stive bombe, due delle quali nelle gondole motori), presumibilmente poco efficaci.

Ilprototipo effettuò il primo volo il 24 novembre 1939.[3]. Dimostrò di fornire ottime prestazioni e richiese poche rifiniture, ma ci fu bisogno di tempo prima che i piloti prendessero confidenza con il comportamento in volo. Il P.108 fu consegnato a un solo reparto, la274ª Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), inquadrata all'interno del46º Stormo con sede a Pisa, dove arrivò nel 1941[2] Vi furono però alcuni incidenti, in uno dei quali perse la vita il figlio prediletto diBenito Mussolini. Il 7 agosto 1941Bruno Mussolini stava pilotando uno dei prototipi del bombardiere allora segreto, quando, secondo la versione ufficiale, i motori persero potenza in fase di atterraggio[4], l'aereo scese di quota urtando contro una casa.[5] La sezione della cabina di pilotaggio si staccò dal resto del velivolo e, pur non incendiandosi, fu distrutta nell'impatto. Col Mussolini morirono altri due aviatori.

Varianti e sviluppi

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Vista laterale del P.108B a terra.

Il P.108 fu progettato in quattro versioni, ma soltanto una, il bombardiere P.108B, fu prodotta in serie prima dell'armistizio. Le altre varianti consistevano nel P.108A per impiego anti-nave, armato con un cannone da 102 mm (al momento dello sparo la copertura di duralluminio della prua si fessurava in più punti, e non ebbe mai un battesimo del fuoco perché giudicato pericoloso per l'equipaggio e estremamente impreciso nel tiro), il P.108C, unaereo di linea dotato di una maggiore lunghezza alare, fusoliera modificata in grado di trasportare 32 passeggeri e il P.108T, versione da trasporto militare. Furono costruiti un solo P.108A e 24 P.108B. Il totale tra versioni e prototipi fu di 35 aerei.[1] La maggior parte dei P.108C fu poi modificata per uso come aereo da trasporto militare e poteva imbarcare fino a 60 passeggeri.[6] Nove P.108 T furono utilizzati dalle unità da trasporto dellaLuftwaffe fino alla fine della guerra.[1]

Cabina passeggeri di un Piaggio P.108 C

Riassumendo:

  • P.108AArtigliere: nel marzo 1943 volò per la prima volta un P.108B di serie modificato con l'installazione di un cannone da 102 mm nel muso e destinato all'impiego antinave. Risultò un fallimento, perché il tiro risultava impreciso e quando il cannone sparava l'aereo vibrava pericolosamente, perdeva o prendeva quota improvvisamente, imbardava e si danneggiava nelle superfici.
  • P.108BBombardiere: distinti in due serie che si differenziavano per la sostituzione della mitragliatrice pesante nel muso con una carenatura aerodinamica
  • P.108CCivile: variante civile dotata di cabina pressurizzata per 32 passeggeri. Per i voli notturni l'allestimento prevedeva 16 cuccette. Volò nel 1942. Come banco di prova per la cabina pressurizzata la Piaggio realizzò il bimotoreP.111
  • P.108TTrasporto: versione da trasporto, caratterizzata come trasporto militare da un armamento di 4 mitragliatrici da 12,7 mm (postazioni laterali, torretta dorsale e ventrale). Versione impiegata anche dalla Luftwaffetedesca.
  • Piaggio P.133: progetto di un bombardiere quadrimotore, da 490 km/h, 4 mitragliatrici pesanti e i 6 cannoni da 20 mm. Il carico utile raggiungeva i 4 800 kg. La costruzione era più leggera di quella del P.108 a beneficio delle prestazioni e del carico utile trasportabile, ma il modello non fu mai completato a causa dell'armistizio.

Presunti collegamenti con la Vespa

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Secondo alcuni resoconti il famososcooter sviluppato dalla ditta diPontedera nel 1946 sarebbe collegato al grande quadrimotore, in quanto:

  • Le ruote della Vespa sarebbero i ruotini di coda del quadrimotore;
  • Il motore della Vespa sarebbe un motorino di avviamento dei motori radiali dell'aereo;

Le due ipotesi sono false, in quanto i motori radiali Piaggio, come buona parte dei motori italiani di quel periodo, utilizzavano l'aria compressa proveniente da una bombola caricata da un "Aviocompressore SS" prodotto dallaGarelli, con caratteristiche diverse da quelle dei primi motori apparsi sulla Vespa. Negli archivi della Piaggio non vi è traccia di utilizzo di componenti aeronautici nel motociclo[7]. Il celebre motoveicolo, progettato dall'ingegnere aeronauticoCorradino D'Ascanio, rielaborò alcune tecnologie aeronautiche, quali il supporto "monotubo" della ruota anteriore, ispirato da quello deicarrelli degli aerei e la struttura portante in lamiera collegabile ai "rivestimenti lavoranti", ma queste tecnologie sono diffuse nel mondo aeronautico e non necessariamente collegate a un particolare velivolo.

Impiego operativo

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Il primo ed unico reparto a cui furono assegnati bombardieri P.108 fu la274ª Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), che, al momento dell'assegnazione dei velivoli, era operativa solo da pochi mesi (1º giugno 1941).

Nonostante i numerosi incidenti e la non facile ambientazione del personale di volo, il 9 giugno 1942 due P.108B trovarono il loro primo impiego operativo in missione di ricerca e bombardamento navale nella zona delleIsole Baleari. Nello stesso anno vennero effettuate varie missioni di bombardamento principalmente sulle installazioniinglesi diGibilterra, facendo decollare gli apparecchi dal campo di volo diDecimomannu, inSardegna.

Negli ultimi mesi del 1942 e nei primi del 1943, in seguito all'Operazione Torch ed allo sbarco alleato in Nord Africa, il P.108 fu impiegato principalmente sull'Algeria. Dopo l'armistizio, i pochi esemplari rimasti di P.108B furono requisiti dallaLuftwaffe e non vennero utilizzati operativamente, contrariamente a quanto avvenne per la versione "T" dello stesso velivolo.

Utilizzatori

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P.108
Italia (bandiera) Italia
Germania (bandiera) Germania

Note

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  1. ^abcAngelucci e Matricardi 1978, p. 257.
  2. ^abcdAngelucci e Matricardi 1978, p. 226.
  3. ^abBignozzi 1986, p. 304.
  4. ^La Seconda Guerra Mondiale - I Trimotori, sufinn.it.URL consultato il 13 giugno 2011(archiviato dall'url originale l'11 maggio 2006).
  5. ^Bignozzi 1986, p. 305.
  6. ^Sgarlato 2007.
  7. ^Articolo "Nei segreti della Piaggio" di Carlo Perelli pubblicato sulla rivista "Motociclismo d'epoca" Nr.4 dell'aprile 2006.

Bibliografia

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Riviste

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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