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Phlegethontia

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Phlegethontia
Ricostruzione diPhlegethontia longissima
Stato di conservazione
Fossile
Periodo di fossilizzazione:Carbonifero
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAmphibia
SottoclasseLepospondyli
OrdineAïstopoda
GenerePhlegethontia
Specie
  • P. linearis
  • P. longissima

Laflegetontia (gen.Phlegethontia), noto anche comedolicosoma (gen.Dolichosoma) è unanfibio estinto, appartenente agliaistopodi. Visse nelCarbonifero superiore (circa 310 - 308 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati rinvenuti inEuropa e inNordamerica.

Descrizione

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Lungo circa un metro, questo strano anfibio estinto possedeva caratteristiche particolari: ilcorpo diPhlegethontia era allungatissimo e serpentiforme, e gli arti erano scomparsi.

Cranio

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Phlegethontia possedeva uncranio costituito da ossa leggere e dotato di numerose aperture come alcuni aistopodi arcaici, ma le orbite erano spostate notevolmente più indietro, verso il centro del cranio. Inoltre, l'articolazione dellamandibola era spostata più anteriormente rispetto all'occipite. Al contrario di altri aistopodi comeOestocephalus, in cui erano ancora le numerose ossa dermiche craniche tipiche di molti anfibi paleozoici,Phlegethontia era sprovvisto di quasi tutte le ossa posteriori dellavolta cranica, compresi parietali, postparietali, sopratemporali e tabulari. La perdita delle ossa superficiali del tetto cranico rivela l'alto grado di ossificazione della sottostantescatola cranica, che si mostra come una singola unità priva di suture. Dorsalmente era presente una notevolecresta sagittale, che si estendeva fino alforame pineale. Posteriormente, invece, la cresta sagittale era attraversata trasversalmente da una cresta nucale. La superficie occipitale consisteva anch'essa di elementi fusi.

Ricostruzione dello scheletro diPhlegethontia longissima, da Fritsch (1910)

A causa della piccola taglia del cranio, ilforamen magnum sembra essere enorme, in confronto all'area circolare dell'articolazione con lacolonna vertebrale. Lestaffe erano a forma di piatto, senza un ramo stapediale o un forame. Ilparasfenoide era fuso alla base della scatola cranica, mentre le altre ossa delpalato includevano unopterigoide molto allungato e unepipterigoide attaccato alla scatola cranica. L'intero complesso del palatoquadrato si articolava con una regione prominente delbasicranio.Phlegethontia era inoltre caratterizzato da una serie di ossa strette e ricurve ammassate all'interno dell'orbita; queste ossa probabilmente rinforzavano lapalpebra. La mandibola era costituita da due elementi ossei, uno dotato didenti e l'altro (posteriore) che formava l'articolazione delle fauci.

Scheletro postcranico

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Il corpo serpentiforme diPhlegethontia è il più lungo e specializzato di ogni aistopode noto. La speciePhlegethontia longissima era dotata di 200 - 210 vertebre, mentreP. linearis ne possedeva 230 - 250. Per fare un raffronto, un altro aistopode ben noto,Oestocephalus, era dotato di "sole" 140 vertebre.P. linearis era inoltre caratterizzato da centri vertebrali delle vertebre cervicali insolitamente corti, con spine neurali allungate.

Classificazione

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Phlegethontia venne descritto per la prima volta nel1871 daEdward Drinker Cope, che ne descrisse i fossili provenienti daLinton (Ohio). Laspecie tipo èP. linearis. Un'altra specie, inizialmente descritta comeDolichosoma longissima, venne studiata daAntonin Fritsch nel1875 sulla base di resti provenienti daNýřany, inRepubblica Ceca. Successivamente questa specie, ritrovata anche a Linton e aMazon Creek (Illinois), venne attribuita aPhlegethontia. Già nel 1867Thomas Huxley descrisse un fossile proveniente dal giacimento diJarrow inIrlanda, denominandolo "Dolichosoma"; la cattiva conservazione del reperto e la descrizione inadeguata lo hanno tuttavia fatto ritenere unnomen nudum (Baird, 1964).

Phlegethontia è considerato il membro più derivato degli aistopodi, un gruppo di anfibi dalle origini sconosciute, caratteristici del Carbonifero e delPermiano inferiore. Altri membri simili aPhlegethontia eranoPseudophlegethontia (evolutivamente un intermedio traOestocephalus ePhlegethontia) eSillerpeton delPermiano inferiore, l'ultimo aistopode noto.

Paleoecologia

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Phlegethontia era un organismo acquatico, che si muoveva nelle pozze d'acqua dolce serpeggiando; è possibile che vivesse anche fra i detriti nella terraferma, cibandosi di piccoli animali.

Bibliografia

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  • Huxley, T. H.; and Wright, E. P. (1867). «On a collection of fossil vertebrates, from the Jarrow Colliery, County of Kilkenny, Ireland.». Transactions of the Royal Irish Academy 24: 351–369.
  • E. D. Cope. 1871. Stated Meeting, Nov. 3d, 1871. Proceedings of the American Philosophical Society 12:176-177
  • Fritsch, A. (1875). «Über die Fauna der Gaskohle des Pilsner und Rakonitzer Beckens». Sitzungsberichtde er Böhemischen Gesellschaft der Wissenschaften. Prague. pp. 70–79.
  • Gregory, J. T. (1948) A new limbless vertebrate from the Pennsylvanian of Mazon Creek, Illinois. American Journal of Science 246:636-663.
  • Turnbull, W. D. & Turnbull, P. F. (1955) A recently discovered Phlegethontia from Illinois. Fieldiana: Zoology 37:523–535.
  • Baird, D. (1964). «The aistopod amphibians surveyed». Brevoria: Museum of Comparative Zoology 206: 1–17.
  • McGinnis, H. (1967) The osteology of Phlegethontia, a Carboniferous and Permian aïstopod amphibian. University of California Publications in Geology 71:1–49.
  • Anderson, J. S. (2002) Revision of the Aistopod Genus Phlegethontia (Tetrapoda: Lepospondyli). Journal of Paleontology.
  • Anderson, J. S. (2007) Direct evidence of the rostral anatomy of the aïstopod Phlegethontia, with a new cranial reconstruction. Journal of Paleontology 81(2):408-410.
  • Germain, D. (2008) A new phlegethontiid specimen (Lepospondyli, Aistopoda) from the Late Carboniferous of Montceau-les-Mines (Saône-et-Loire, France). Geodiversitas 30(4):669-680.

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