| Peter Runggaldier | |||||||||||||||||
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| Nazionalità | |||||||||||||||||
| Altezza | 172cm | ||||||||||||||||
| Peso | 78kg | ||||||||||||||||
| Sci alpino | |||||||||||||||||
| Specialità | Discesa libera,supergigante | ||||||||||||||||
| Squadra | SC Gardena[1] | ||||||||||||||||
| Termine carriera | 2000 | ||||||||||||||||
| Palmarès | |||||||||||||||||
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Peter Runggaldier (Bressanone,29 dicembre1968) è un exsciatore alpinoitaliano, vincitore di una medagliairidata e di unaCoppa del Mondo di supergigante.
Originario diSelva di Val Gardena, Peter Runggaldier (soprannominatoRunghi)nel 1980[senza fonte] vinse la medaglia d'argento nelladiscesa libera alTrofeo Topolino[1].
Debuttò in campo internazionale in occasione deiMondiali juniores diBad Kleinkirchheim 1986, dove vinse la medaglia di bronzo nellacombinata; l'anno dopo iniziò a gareggiare inCoppa del Mondo[1]. Nel 1989 ottenne il primo piazzamento di rilievo in Coppa del Mondo, l'8 gennaio nelsupergigante diLaax (11º), ed esordì aiCampionati mondiali, nellarassegna iridata di Vail, senza ottenere piazzamenti[1]. Sempre nel 1989, il 10 dicembre, conquistò il primo podio in Coppa del Mondo nel supergigante diVal-d'Isère, classificandosi al 3º posto.
Ai Mondiali diSaalbach-Hinterglemm 1991 vinse la medaglia d'argento nella discesa libera e si classificò 7º nella combinata.Nella stagione seguente, alla vigilia deiXVI Giochi olimpici invernali diAlbertville 1992, subì un infortunio al ginocchio destro[senza fonte], che lo tenne lontano dalle gare fino all'inizio dellastagione 1992-1993. Ai Mondiali diMorioka 1993 fu 36º nella discesa libera, mentre l'anno dopo aiXVII Giochi olimpici invernali diLillehammer 1994, sua prima presenzaolimpica, si classificò12º nella discesa libera e15º nel supergigante.
Nellastagione 1994-1995 in Coppa del Mondo ottenne la sua prima vittoria, nel supergigante del 26 febbraio aWhistler, e a fine stagione si aggiudicò laCoppa del Mondo della specialità, primo italiano a ricevere quellacoppa di cristallo, con 82 punti di vantaggio diGünther Mader. Nel 1996 partecipò aiMondiali della Sierra Nevada (8º nella discesa libera, 11º nel supergigante) e, il 3 marzo aHappo One, ottenne la sua seconda e ultima vittoria in Coppa del Mondo; proprio inquella stagione colse il suo miglior piazzamento in classifica generale, 14º.
Ai Mondiali diSestriere 1997 fu 12º nella discesa libera e 9º nel supergigante, mentre l'anno dopo aiXVIII Giochi olimpici invernali diNagano 1998, sua ultima presenza olimpica, si classificò19º nel supergigante e non completòla discesa libera. Prese parte per l'ultima volta a una rassegna iridata in occasione dei Mondiali diVail/Beaver Creek 1999 (14º nel supergigante, non concluse la discesa libera) e si congedò dall'attività agonistica al termine dellastagione successiva, con l'8º posto ottenuto nel supergigante diBormio del 16 marzo 2000.
Specialista delle prove veloci, contribuì a far emergere lo sci alpino italiano (tradizionalmente più competitivo nelle specialità tecniche) anche nelle gare didiscesa libera esupergigante. Lasquadra italiana di velocità, soprannominata "Italjet"[2], di cui egli fece parte, riuscì negli anni 1990 a esprimersi agli alti livelli delle ben più quotate selezioniaustriaca esvizzera.
Dopo essersi ritirato, aprì una scuola di sci nel comune d'origine[1]. Sposato, ha due figli[3] tra i qualiTeresa, a sua volta sciatrice alpina[4]; era zio dellasaltatrice con gli sciSimona Senoner[5].
Legenda:
SG =supergigante
Legenda:
SG =supergigante
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