Affacciato sulMare Adriatico e attraversato dalfiume Foglia giàIsauro, nome da cui la città potrebbe aver preso il nome, Pesaro è un centro balneare e industriale situato tra due colline costiere: il San Bartolo e l'Ardizio; il suocentro storico è ricco di elementi di interesse, specie delperiodo rinascimentale.[12] La città ha un comprensorio urbano che si estende al di là dei confini comunali e ingloba diversi altri comuni qualiMontelabbate,Vallefoglia eMombaroccio.
Pesaro si affaccia sulmare Adriatico, con l'abitato che si estende nella zona compresa tra i due colli costieri principali: il Colle Ardizio a sud-est e il Colle San Bartolo a nord-ovest, il quale è sede dell'omonimoParco naturale regionale del Monte San Bartolo.
Pesaro possiede unaspiaggia sabbiosa suddivisa in tre aree: il litorale della baia Flaminia (a ridosso del colle San Bartolo), il settore di Ponente nella zona centrale e il settore di Levante che dallaPiazza della Libertà si estende lungo le pendici del colle Ardizio fino alla località di Fosso Sejore.[13]
Dal 2005 la città è premiata con laBandiera Blu, premio annuale conferito dallaFEE per riconoscere icomuni che soddisfano i criteri di ottima qualità delle acque di balneazione e del servizio offerto.[14][15] Dal 2016 Pesaro è stata insignita anche della prestigiosa "Bandiera Verde", riconoscimento ufficiale dell'Associazione dei Pediatri Italiani, per quelle località balneari che presentano le caratteristiche ideali a misura di famiglia per la miglior vivibilità dei bambini.[16][17]
Il fiume principale che attraversa la città è ilFoglia, che partendo dall'Appennino umbro-marchigiano scorre nella zona settentrionale dell'agglomerato urbano per poi sfociare accanto al porto di Pesaro.[18] Nella zona più a sud è invece presente il torrente Genica, un piccolo corso d'acqua in parte cementificato, che un tempo fungeva da canale di scolo per la città.[19]
Nell'entroterra, lungo ilFoglia, è presente una modesta distesapianeggiante che si restringe in prossimità dell'Appennino formando la valle del Foglia.
Lestazioni meteorologiche principali sono due: quella dell'ASSAM a Villa Caprile e l'Osservatorio Valerio, fondato nel1861 e ancora oggi in attività, situato nello storico parco degli Orti Giulii.
Il clima è di tiposubcontinentale.[21] La presenza di alcunirilievi collinari in zona riparano il circondario, in parte, dalle correnti di aria fredda provenienti da occidente, ma non c'è nessun riparo dai venti veramente freddi di nord-est (bora).[21]
Ininverno il clima è freddo eumido (la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è generalmente compresa fra i 3 e i 4 °C) mentre d'estate è caldo eafoso.
La massima storica di 39,2 °C risale al 6 luglio1950, mentre la minima assoluta di -15,2 °C venne registrata il 16 febbraio1940.[22]
Itemporali sono concentrati principalmente nel periodoautunnale. Lenevicate sono rare e non creano problemi alla circolazione.
«Questa Pesaro nata rozza e povera colle genti pelasghe, è poi stata dal tempo e dagli artefici arricchita, ordinata, ripiena di begli edifizi, e condotta in questa civiltà che veggiamo»
Il nome della città, inlatinoPisaurum, secondo alcuni deriva dal vecchio nome delfiume Foglia (Isaurus oPisaurus)[23]. La tradizione erudita propone invece unaparetimologia, ovvero che il toponimo sia derivato dal fatto che nella cittàFurio Camillo, vinti i Galli, abbia pesato l'oro (aurum in latino)[24] che i barbari avevano trafugato da Roma.
Lo sviluppo della città risale all'Età del ferro, quando Pesaro era un villaggiopiceno, come provano gliscavi effettuati nel centro della città nel1977[25][26]. Nel territorio circostante, d'altra parte, si trovava uno dei più importanti e antichi insediamenti piceni delleMarche: il villaggio diNovilara. Questo insediamento era tra i pochi, insieme aNumana edAncona, che si affacciavano sul mare. Lo scalo portuale di Novilara utilizzava la foce di untorrente[26].
Sarà poi nel 184 a.C che si avrà l'effettiva costituzione di unacolonia romana anche nel territorio pesarese,Pisaurum[28][29]; a quell'epoca la parte settentrionale delle Marche era denominata dairomaniAger Gallicus o ancheAger Gallicus Picenus.[24]
Dopo il passaggio del Rubicone e l'avvio dellaseconda guerra civile romana,Pisaurum fu tra le prime città ad essere occupate da Cesare (49 a.C.). Fu successivamente colonizzata nuovamente durante il secondo triumvirato daCesare Ottaviano eMarco Antonio, diventando, durante l'Impero,castrume centro economico posto sullavia Flaminia.
CuriosamenteStrabone nella suaGeografia, edita intorno al18 d.C., nella descrizione del territorio italico non cita Pesaro, mentre nominaFano e da questa passa direttamente aRimini; da ciò si deduce che Pesaro fosse un centro di minore importanza rispetto agli altri due.
Nel752 fu presa daiLongobardi che la tennero finchéPipino il Breve, re deiFranchi, non la donò nel774 alloStato della Chiesa dando inizio al plurisecolare dominio papale sulla città. Tal dominio fu però solamente nominale, poiché la città era governata sin dall'età carolingia da un rappresentante dell'Impero.[30]
Nella prima metà delXII secolo il fiorenteComune seguì le sorti della parte imperiale durante le imprese italiane diFederico Barbarossa. Venne poi introdotto il governo podestarile nel1182, ma già alla fine del secolo era soggetta, in quanto compresa nellaMarca anconitana, al potere diMarquardo di Annweiler, vicario imperiale che, nonostante la durissima sconfitta inflitta all'esercito diInnocenzo III il 25 marzo1198, dovette rinunciare alle sue mire di fronte all'azione militare dellaChiesa cattolica, volta al recupero dei territori sottrattigli. NelXIII secolo, ristabilito il Comune, passò per volere delpapa Innocenzo III sotto il dominio degliEstensi, dal1210 al1216.[30]
Per lungo tempoghibellina, durante il regno diFederico II di Svevia, si ribellò all'Impero e aderì alla lega delle città guelfe della Marca che si trovavano in guerra nel 1259 conre Enzo. Nello stesso anno, Pesaro fu costretta all'obbedienza daManfredi di Sicilia, ma alla sua morte nel1266, tornò alla Chiesa.[30]
Dal punto di vista culturale, si segnala la fine del XIV secolo, con il trasferimento a Pesaro del ceramistaforlivesePedrinus Johannes a bocalibus, ossia Pierino Giovanni dai boccali (1396), che segna l'inizio di un fiorente mercato della ceramica. Tuttavia, il periodo di maggior fervore culturale fu durante il dominio deiDella Rovere, che avevano scelto Pesaro come sede centrale del loro Ducato. Nei primi anni del loro governo in città fu iniziata la costruzione di nuovi palazzi pubblici e privati e venne iniziata la costruzione di una nuova e più sicura cinta muraria, utile a difendersi anche da repentini attacchi provenienti dal mare.[30][31]
Alla morte diFrancesco Maria II della Rovere nel1631, il Ducato tornò sotto dominio papale che fece di Pesaro sedecardinalizia.[30] A quei tempi la città era molto più piccola e la costa era più arretrata, arrivando in corrispondenza dell'attuale "piazzale Primo Maggio".
Circoncisione,Barocci originariamente presso la Chiesa nel nome di Dio a Pesaro, portata in Francia con lespoliazioni napoleoniche, oggi esposta alLouvre
Nel1799, durante l'occupazionenapoleonica, contadini esanfedisti presero d'assalto la città e la rocca strappandola per qualche mese alla guarnigione. Diverse furono le opere portate in Francia a causa dellespoliazioni napoleoniche in questo periodo. Delle 7 opere menzionate nel catalogo pubblicato nelBulletin de la Société de l'art français del 1936[32] tra inviate da Pesaro in Francia nel 1796, solo 3 fecero ritorno, le altre rimasero in Francia, alcune, come laCirconcisione delBarocci andò alLouvre,La Vocazione di San Pietro aBruxelles,L'annunciazione diCaravaggio aNancy,il San Michele andò alle Pinacoteche Vaticane[33].
Il 1º luglio2020 ha incorporato il comune diMonteciccardo[35], dopo che gli abitanti di entrambe le città avevano approvato a maggioranza la fusione tra i due comuni in unreferendum consultivo tenutosi il 19 gennaio 2020[36].
Guidobaldo II della Rovere,Duca di Urbino, alcuni giorni prima della sua morte (avvenuta a Pesaro il 28 settembre1574) comunicò al Gonfaloniere della città: «Vi dono la miarovere e voglio che sia posta nello stemma della Comunità sopra il quartiere bianco e rosso con quattro mani che si stringono tra esse e sorreggono la rovere, e sotto il motto "PERPETVA ET FIRMA FIDELITAS" (fedeltà salda e perenne) e voglio essere nominato Signore e Padre vostro».[37]
Il municipio di Pesaro esaudì la volontà del Duca e modificò lo stemma della città aggiungendo sul "cartoccio" (il bordo dello scudetto) l'epigrafe «MUNUS. GUID. UB.[aldi] DE. RUVERE. PISAURI. D[omi]NI. ET. PATRIS.» (dono di Guidobaldo della Rovere Signore e Padre di Pesaro).[37]
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 20 dicembre 1938.[38]
«D'azzurro, alla rovere d'oro, con i rami incrociantisi in decusse, attraversata nel tronco da duefedi di carnagione, manicate di rosso, disposte una sull’altra, e da un listello caricato del mottoPerpetua et firma fidelitas; allacampagna inquartata di argento e di rosso.»
«Città strategicamente importante, situata sulla linea Gotica, durante l'ultima guerra mondiale, si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo numerosi e violentissimi bombardamenti che provocarono la morte di numerosissimi cittadini, tra cui molti bambini, la quasi totale distruzione dell'abitato e del patrimonio industriale ed agrario. La popolazione tutta seppe reagire agli orrori della guerra ed intraprendere poi, con coraggio e generoso spirito di solidarietà, la difficile opera di ricostruzione. Pesaro, 1943 – 1944» — 10 settembre 2004
Cattedrale di Santa Maria AssuntaVeduta notturna di piazza del PopoloPalazzo Ducale di sera con la fontana in primo piano.Rocca Costanza di notteLa Fontana di Piazza del Popolo detta "La Pupilla"Palazzo Lazzarini, sede arcivescovilePalazzo Olivieri Machirelli, sede del Conservatorio Musicale "Rossini"La Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro
Cattedrale di Santa Maria Assunta Venne eretta su resti di un edificio tardo-romano inetà romanica. La facciata, in stile romanico-gotico è incompiuta: ha un sempliceportale ogivale sovrastato da una fascia di archetti. Assai interessante il patrimoniomusivo[39], anch'esso recentemente riportato all'originale splendore; è stata restaurata nel2006.[40]
Chiesa di Sant'Agostino Edificata nel XIII secolo, molto rimaneggiata nel XV-XVI secolo e quasi rifatta nel '700. Conserva un notevole portale gotico-veneziano sulla facciata e importanti tele all'interno.
Palazzo Ducale Fu fatto erigere daAlessandro Sforza nella seconda metà delXV secolo. La facciata è costituita da unportico di seiarcate rette da pesantipilastri a bozze e di un piano superiore con cinquefinestre coronate distemmi, festoni eputti. Il fianco destro (l'unico fianco visibile), ha l'arco terminale del porticogotico e, al piano superiore, due grandi finestre, simili a quelle frontali ma prive di coronamento.[44] Adesso funge da sede dellaPrefettura.
Casa natale diGioachino Rossini Situata a pochi metri dal Palazzo Ducale, è fiancheggiata da due tipiche botteghe delsettecento. All'interno della casa è stato realizzato un museo,Casa Rossini, dedicato al compositore, consistente in una raccolta di manifesti, stampe, ritratti. All'interno del museo è conservata anche la suaspinetta.[45][46]
Villa Cattani Stuart Villa del XVII secolo situata tra le colline diTrebbiantico, a 5 chilometri dal centro di Pesaro. Famosa per i tre giardini all'italiana e per le sale contenenti gli affreschi diNiccolò Berrettoni.
Ex OpificioBenelli Sede del Museo Officine Benelli gestito dal Moto Club "Tonino Benelli" e dal Registro Storico Benelli. Unico esempio cittadino di archeologia industriale del XX secolo.
Rocca Costanza, operaquattrocentesca a pianta quadrata, rafforzata datorrioni cilindrici, e cinta da un ampio fossato, già adibita acarcere;[47] nel 1528 il duca di Urbino Francesco Maria I della Rovere vi aveva tenuto prigioniero Ercole da Varano, pretendente al trono ducale di Camerino.[48] Nel 2004 la Rocca ha ricevuto una serie di interventi di restauro del suo complesso monumentale. Alcuni di questi interventi sono stati realizzati anche grazie ai fondi delGioco del Lotto, in base a quanto regolato dallalegge 662/96[49]. Il complesso è stato utilizzato come carcere fino al 1989.
Secondo i datiISTAT al 31 dicembre2019 la popolazione straniera residente era di 7 580 persone e rappresentano il 7,8% della popolazione residente. Le comunità straniere più numerose sono:[52]
Fino al2009 la città è stata dotata di un'azienda ospedaliera: l'azienda ospedaliera "San Salvatore". Dal2009 viene istituita, conlegge regionale, l'azienda ospedaliera "Ospedali Riuniti Marche Nord", che ha incorporato "San Salvatore" (Pesaro) e "Santa Croce" (Fano).[53]
I due ospedali della città sono l'OspedaleCentrale e l'ospedale nel quartiereMuraglia.[54] L'ospedaleCentrale rientra tra gli ospedali italiani ad alta specializzazione.
L'amministrazione regionale ha da anni avviato un intenso dibattito con i comuni interessati per la creazione di un nuovo polo ospedaliero che copra l'intero bacino della città di Pesaro e della vicinaFano. Al termine del2016 il progetto è stato confermato dal governatore della regione,Luca Ceriscioli, in concomitanza con la scelta definitiva del luogo in cui sorgerà il nuovo nosocomio, ovvero l'area sud di Pesaro (quartiere Muraglia) tramite un'espansione del già presente secondo ospedale cittadino. L'ospedaleCentrale di Pesaro e il più piccoloSanta Croce di Fano non verranno soppressi, ma continueranno ad essere attivi come centri dipronto soccorso emedicina d'urgenza.[55]
Un celebre esempio di arte picena: la stele figurata proveniente dalla zona diNovilara, con scena di battaglia navale (Museo Oliveriano)Giovanni Bellini, laPala di Pesaro (Musei Civici)Marco Zoppo (attr.),Testa di San Giovanni Battista (Musei Civici)
Pesaro è stata proclamata "Capitale italiana della cultura 2024" il 16 marzo 2022. Lo ha annunciato a Roma il MinistroDario Franceschini, alla presenza dei sindaci delle dieci città finaliste, Proclamata vincitrice all'unanimità dalla Commissione del Ministero della Cultura, Pesaro ha prevalso grazie aun progetto culturale che valorizzando un territorio già straordinariamente ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistiche e ambientali, propone azioni concrete attraverso le quali favorire integrazione, innovazione e sviluppo socioeconomico.[56]
Tra gli eventi più attesi per la città l’inaugurazione del rinnovato Auditorium di Pesaro, l’ex palazzetto dello sport costruito nel 1956, luogo che ha visto celebrare i fasti della squadra di basket Scavolini[61]. Durante la serata, presentata dalla giornalista Silvia Sacchi[62][63], è intervenutoValter Scavolini, presidente della storica squadra di basketScavolini Pesaro, che negli anni ’80 vinse duescudetti, dueCoppe Italia e unaCoppa delle Coppe della pallacanestro maschile[64].
Museo diocesano di Pesaro, in via Rossini di fronte allaCattedrale, conserva reperti storici molto antichi della presenza cristiana dell'area, tra cui il celebre sarcofago di San Decenzio di epocalongobarda e frammenti di mosaici paleocristiani delIV secolo.
Museo Officine Benelli e Mototeca Storica Marchigiana (Sede del Moto Club "Tonino Benelli" e del Registro StoricoBenelli), ricavato in una piccola porzione dell'originario stabilimento in Viale Mameli.
In occasione dell'anniversario dei 150 anni dalla morte di Rossini, nel2018, è stato installato un impianto difilodiffusione per trasmettere le sinfonie rossiniane tra le vie del centro storico.[70]
i passatelli (in brodo o asciutti), grossi e ruvidi spaghettoni, preparati con pangrattato, parmigiano grattugiato, uova, noce moscata e scorza di limone.
ilbrodetto di pesce alla pesarese, molto meno noto degli altri brodetti marchigiani, ma non per questo meno importante[73]
laCresc'taiat alla pesarese (chiamata anchepatacuc), quadretti difarina di mais egrano serviti con robusto sugo difagioli[74];
Dal 1965 si svolge annualmente a Pesaro laMostra del Nuovo Cinema, uno dei più importanti festival cinematografici italiani e tra le principali manifestazioni internazionali dedicate alcinema sperimentale e di ricerca.[76]
Altre località rilevanti sparse per il territorio comunale di Pesaro sono: Arzilla di Novilara, Babbucce, Ca' Lepri, Case Bertulli, Case la Valle di Tresole, Case Monteromanesco, Cerreto, Chiusa di Ginestreto, Chiusa Nuova, Ferrata Nord, Ghetto di Roncaglia, Ghetto di Trebbiantico, La Colombaraccia, La Siligata, Le Logge, Molino Bellucci, Ponte Tavollo, Roncaglia, San Donato, Sminatori, Trebbio della Sconfitta, Tresole, Valle di Ginestreto.
Pesaro è un importante centro turistico grazie allespiagge, ai monumenti ed alle iniziative culturali che vi si svolgono annualmente ma è soprattutto una città industriale. L'area industriale della città è caratterizzata da un forte sviluppo e, attualmente, occupa quasi tutta la valle delfiume Foglia, e una cospicua parte dei colli circostanti.
L'industria manifatturiera rappresenta la principale attività produttiva della città. In particolare il distretto del mobile è uno dei sistemi produttivi locali più rinomati, terzo per giro d'affari dopo i distretti dellaBrianza e dell'Alto Livenza.[77][78]
Settore storico per l'economia pesarese è quello dei motori e delle motociclette in particolare. Tra le aziende più importanti (del presente e del passato) troviamoBenelli,TM,MotoBi, Andreani Group. Per l'importante contributo in questo campo, Pesaro ha meritato il titolo diCittà dei motori.[80]
Pesaro vanta inoltre un'antica tradizione dellamaiolica, testimoniata anche dalla ricca collezione dei musei civici pesaresi.Sempre per quanto riguarda l'artigianato, Pesaro è rinomata per la lavorazione delrame, finalizzata alla decorazione di edifici e luoghi di culto di tutto il mondo, per quella delferro battuto e infine per quellaorafa.[81]
Pesaro è attraversata dall'Autostrada A14 a tre corsie, alla quale attualmente si può accedere dal casello "Pesaro-Urbino". È in progetto un secondo casello, denominato "Pesaro Sud", che verrà costruito nella zona centro-sud della città (Santa Veneranda), da realizzarsi entro la fine del2023.[82]
Le altre strade principali di collegamento consistono nellastatale Adriatica SS16, lungo l'asse costiero, e nella stradaMontelabbatese, lungo la valle del Foglia, che collega Pesaro con Urbino.
Nel2012 è stato realizzato il 3º lotto della cosiddettaInterquartieri, la piccolatangenziale della città, che collega in poco tempo il quartiereBaratoff (zona sud di Pesaro) con laTorraccia (zona nord-ovest). Il progetto prevede un ulteriore 4º lotto, da realizzarsi come opera compensativa da parte diAutostrade per l'Italia parallelamente agli interventi per il secondo casello, che collegherà il tratto esistente con il quartiereMontegranaro (zona sud-est di Pesaro) e l'ospedale di Muraglia, andando così a completare il semicerchio intorno alla città.[83]
Il ramo n. 2 (Linea Azzurra) della Bicipolitana di Pesaro, coincidente con laCiclovia Adriatica.
Sul lungomare di Pesaro è già in funzione il tratto locale dellaCiclovia Adriatica, la lunga pista ciclabile della costa adriatica che, nelle previsioni, collegherà lafoce del Po con laPuglia. La Pesaro-Fano (13 km) costituisce il ramo n. 2 della rete locale dettaBicipolitana che al momento si estende per oltre80 km (con progetto di estensione fino a100 km).[84] Dal 2015 Pesaro risulta la prima in Italia, a pari merito conBolzano, nella classifica annualeABiCi diLegambiente per gli spostamenti urbani in bicicletta, un successo che le ha regalato pertanto il soprannome ufficiale di "Città della Bicicletta", titolo poi applicato sotto tutti cartelli stradali di accesso alla città. La città è stata riconfermata al vertice della classifica, sempre in coppia con Bolzano, anche nel 2016, 2017 e 2018.[85][86]
L'originale nome diBicipolitana prende ispirazione dalle reti della metropolitana delle grandi città; ogni ramo della ciclabile pesarese, infatti, è caratterizzata da un numero e da un colore sulla segnaletica, con numerosi cartelli che indicano le "fermate" e gli incroci tra le linee della rete.[87]
La struttura è gestita dalla societàCentostazioni, che include le maggiori stazioni italiane.
Nell'estate del2017 le città di Pesaro eFano hanno lanciato il progetto di un arretramento dellaferrovia adriatica, spostandone il percorso lungo il tracciato dell'autostrada A14 anziché lungo la costa. Il progetto, collegato ad una rete più ampia di interventi infrastrutturali nella zona e sostenuto anche dallaregione Marche, è stato presentato alMinistero dei Trasporti e all'Anas.[88]
A giugno del 2024 in previsione di una futura linea AV per la dorsale adriatica, laregione Marche cancella il vecchio progetto del by-pass e si opta per uno sdoppiamento del traffico ferroviario, lasciando l'attuale linea storica per il traffico regionale e la creazione di una nuova linea più arretrata con caratteristiche AC/AV per il traffico a Lunga Percorrenza/merci, i fondi già stanziati verranno utilizzati sul nuovo progetto.[89] L'AD di Rete Ferroviaria Italiana, Giampiero Strisciuglio annuncia che il nuovo studio di fattibilità per la nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità lungo la direttrice Bologna-Lecce verrà presentato a dicembre 2024.[90]
Gli sport più diffusi sono lapallacanestro e lapallavolo, con le squadre cittadine presenti nella competizione di massima categoria (Serie A1) per entrambe le discipline.
LaVictoria Libertas Pesaro, militante in Serie A, ha vinto due scudetti, due coppe Italia e una Coppa delle Coppe. Le partite in casa vengono giocate nelVitrifrigo Arena, il palazzo dello sport principale della città e uno tra i più grandi di Italia. Gli allenamenti si svolgono invece nelloScavolini Auditorium, il vecchio palazzetto sportivo della città, per il quale nel2016 è stato approvato un progetto di completa ristrutturazione.[97]
LaRobursport Volley Pesaro, squadra campione d'Italia per tre volte consecutive e per due volte vincitrice della coppa CEV, di una Coppa Italia e quattro Supercoppe Italiane, ha cessato ogni tipo di attività al termine dellastagione 2012-13, fondendosi con lo Snoopy Volley Pesaro, dando vita ad un nuovo club chiamatoVolley Pesaro[2]. Le partite in casa vengono giocate all'interno delPalaCampanara. Nella stagione 2016-2017 la squadra riesce a conquistare la vittoria nel campionato di serie A2 riportando così la squadra nella massima divisione italiana.
In campo maschile invece la squadra principale è la Montesi Pesaro che milita nel campionato di Serie B.
I sei fratelli Benelli. Da sinistra: Tonino, Francesco, Giovanni, Giuseppe, Filippo e Domenico (1929)
La tradizione motociclistica pesarese risale agli inizi del XX secolo, quando nel 1911 nasce laBenelli Moto, fondata da Giuseppe e i suoi cinque fratelli. Da allora il motociclismo diverrà un fenomeno sociale ed economico oltre che sportivo. In una città con una popolazione poco superiore a 30 000 abitanti alla fine degli anni trenta, in Benelli lavoravano circa mille addetti. Fra i due conflitti mondiali Benelli entrerà a far parte del ristretto gruppo delle più grandi case motociclistiche italiane, la cosiddetta "pentarchia", insieme a Bianchi, Gilera, Moto Guzzi e Sertum, quest'ultime tutte appartenenti al distretto industriale lombardo. Tonino, il più giovane dei sei fratelli Benelli, vincerà quattro titoli italiani a cavallo degli anni 20/30 in sella alle moto che portavano il suo stesso nome. Nel dopoguerra nascerà a Pesaro e provincia un vero e proprio distretto motociclistico con la nascita di numerosi marchi, piloti e tecnici.[99][100][101][102]
La principale squadra di calcio cittadina è laVis Pesaro che, nonostante la sua antica fondazione, non ha mai militato nella massima serie. Nella stagione 2017/18 si è classificata al primo posto del girone F di Serie D ed ha ottenuto, dopo 13 anni, l'accesso alla Serie C.
Moltissime le realtà minori che rappresentano anche le frazioni e disputano i tornei regionali e provinciali marchigiani: in Promozione militano Villa San Martino e Vismara; Pesaro calcio e Santa Veneranda disputano la Prima Categoria; Arzilla, Atletico River Urbinelli, Hellas Pesaro, Muraglia, Usav Pisaurum, Villa Ceccolini giocano in Seconda Categoria; in Terza Categoria calcano i campi di gioco Bedosti, Istituto Educazione Scolastica Dini, Junior Centro Città e Viri Fortes.
La squadra di calcio a 5, laItalservice Calcio a 5, gioca nel campionato di Serie A e si è laureata tre volte campione d'Italia (stagione 2018-19, 2020-21 e 2021-2022).
Il trattato di scherma del 1610 dal titolo"Gran simulacro dell'arte e dell'uso della scherma di Ridolfo Capoferro di Cagli, Maestro dell'eccelsa nazione alemanna, nell'inclita città di Siena. Dedicato al Serenissimo Sig. Don Federigo Feltrio della Rovere Principe dello Stato d'Urbino", testimonia l'antichità della pratica nel territorio.
Il primo gennaio 1953 ilC.O.N.I. procede alla prima affiliazione delle società schermistiche italiane.Attualmente la società ha la denominazione diA.S.D. Club Scherma Pesaro
LaU.S.D. Pallanuoto Pesarese, fondata nel 1999, per la sua prima volta vincitrice del campionato di serie C (2010-2011) accedendo alla serie B. Partecipa al campionato di Serie C.
^ab Ilaria Bendinelli,Stele di Novilara, suantika.it, Antika, 16 gennaio 2012.URL consultato il 28 marzo 2015(archiviato il 28 marzo 2015).
«[...] L'iscrizione, che procede da destra verso sinistra, è composta di dodici righe comprensive di quarantatré parole, delle quali quindici intere, ventisette mutile e un nome proprio. L'alfabeto utilizzato è del tipo greco arcaico, ma con caratteri comuni all'etrusco, all'osco e al falisco.[...]»
«Mecenate di artisti e letterati, fece di Pesaro una delle corti più raffinate e splendide del Rinascimento a discapito dei sudditi, tra i quali si diffuse un generale malcontento, su cui gravarono delle tasse onerose.»
^Michele Nicolaci,Giovanni Baglione nelle Marche, inCapriccio e Natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita., catalogo di Mostra, Macerata, 2017, pag. 55 - 56.
^Anna Maria Ambrosini Massari,Capriccio e Natura tra gli Zuccari e Barocci: alle radici del moderno nelle Marche del secondo Cinquecento, in Anna Maria Ambrosini Massari, Alessandro Delpriori (a cura di),Capriccio e natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita, catalogo di mostra, Cinisello Balsamo, 2017, pag. 106.
«Il museo della Casa natale di Rossini ospita una raccolta di stampe, una galleria di ritratti, una collezione di caricature, la spinetta su cui il Maestro studiò da ragazzo, nonché alcuni autografi.»
In neretto icapoluoghi di regione, in corsivo lecittà metropolitane. (1): lo statuto dell'Emilia-Romagna indica lacittà metropolitana di Bologna come capoluogo della regione.