Il termine Persia deriva dal latinoPersia, derivando a sua volta dal grecoPersís (Περσίς), una forma ellenizzata dell’antico persianoPārsa che evolve inFārs (فارس) nel moderno persiano. NellaBibbia, in particolare nei libri diDaniele,Ester,Esdra eNeemia, è dato comePārās (פָּרָס). Sebbene la Persia fosse una delle province dell’antico Iran, varianti di questo termine sono state adottate attraverso fonti greche ed usate come un esonimo per tutto quello che riguarda l’impero persiano. Così, specialmente nel mondo occidentale, i nomi Persia e i suoi derivati sono stati riferiti a tutto l’Iran e ai suoi soggetti.
Secondo ilCIA World Factbook2004, il 51% dell'attuale popolazione iraniana è di etnia persiana, mentre laBiblioteca del Congresso porta la cifra al 65%. Diversi altri gruppi etnici sono rappresentati inIran, tra cui i gruppi iranici non-persiani deigilaki (che vivono nella provincia iraniana di Gilan),curdi ebaluchi, gliazeri di discendenza turca,arabi,armeni e altre minoranze.
La più influente entità politica prima della conquista persiana era l'Impero neo-assiro, il quale dominava l'interaMezzaluna Fertile dalla seconda metà dell'VIII secolo al 610 a.C. In termini di ideologia politica (retorica ed iconografica), burocrazia, tassazione, produzione agricola, struttura provinciale, tecniche militari, gerarchia giuridica, etichetta e comunicazioni, l'Impero neo-assiro era altamente sviluppato, come è evidenziato dalla ricca documentazione superstite. I contemporanei vicini dell'Assiria sono molto meno chiaramente delineati nelle fonti. NelIX secolo a.C., negli annali del re assiroShalmaneser III, si riporta l'incontro con un popolo che si era stabilito nell'area che corrisponde all'odierno Iran sud-occidentale. Tale popolo era chiamatoParsua (riportato nelle fonti in tre grafie diverse, sostanzialmente simili:parsua,parsuaš,parsumaš). Questa menzione, scritta in cuneiforme, appare sul cosiddetto “Obelisco nero di Shalmaneser III”, trovato nel 1846, che commemora e registra le imprese e le campagne militari del re. Gli studiosi suggeriscono che l'obelisco di calcite sia stato probabilmente scolpito intorno all'843 a.C. oppure nell'825 a.C. Più tardi, alla fine dell'VIII secolo, un testo assiro (sicuramente proveniente dalla biblioteca di Assurbanipal) menziona il paese diParsu(a)mash, che era situato un po’ a est dell’odierna città di Sulaimaniya, cioè a nordest dell'Elam.
Gli antichi persiani erano un popolo indoiranico che immigrò nell'altopiano iranico verso la fine delII millennio a.C. insediandosi in una regione che comprende a nord-ovest imonti Zagros, accanto all'area già occupata dagli Elamiti. In passato, una prova dell’esistenza di una comunità persiana aSusa già nell'VIII secolo a.C. era considerato il cosiddetto “Village Perse-achéménide”, situato ai lati occidentali dellaVille des Artisans. A supporto di questa tesi, l'archeologoRoman Ghirshman ha suggerito una serie di collegamenti tra gli strati più antichi del “Village Perse-achéménide”, quelli dell'età del ferro I e II, e gli strati relativamente tardi come Sialk VI e Giyan I (entrambi siti archeologici iranici). L'archeologo David Stronach ha mostrato che il “Village” non può essere così antico: dovrebbe essere datato alVI secolo a.C., preceduto da una occupazione elamica iniziata circa dal 625 a.C. Secondo il ricercatore Rémy Boucharlat, le sole tracce di un’occupazione achemenide risalgono alla fine del periodo achemenide, come mostrato da successivi rilevamenti.
Secondo la teoria dell'immigrazione, i Persiani erano originariamente un popolo pastorale, proveniente molto probabilmente dalCaucaso o dall'Asia centrale, che attraversava le steppe con il loro bestiame, ed erano etnicamente legati aBattriani,Medi eParti. NelV secolo a.C. lo storico grecoErodoto li descrisse divisi in diverse tribù. La più potente era quella dei Pasargada, del quale il clan Achemenide faceva parte. Gli Achemenidi governarono inizialmente dalla antica città elamica diAnšan, nella piana della città moderna diMarvdasht; il titolo “Re di Anšan”, usato nelcilindro di Ciro da Babilonia, era un adattamento del precedente titolo “Re di Anšan e Susa”. Le genealogie dei primi re di Anšan sono contrastanti. Secondo il cilindro di Ciro, che riporta la più antica genealogia esistente degli Achemenidi, i re di Anšan erano Teispe, Ciro I, Cambise I eCiro II, anche conosciuto come Ciro il Grande, che ha fondato l’impero. La più tarda iscrizione diBisotun, redatta dalla cancelleria reale all'inizio del regno diDario il Grande, afferma che Teispe era figlio di Achemene e che Dario era pure discendente da Teispe, sebbene da una linea diversa; tuttavia, i testi precedenti come il cilindro di Ciro non menzionano Achemene. NelleStorie Erodoto scrisse che Ciro il Grande era figlio di Cambise I e di Mandane di Media, figlia diAstiage, il re dell'Impero medo.
Nelle tavolette diPersepoli i Persiani non sono più menzionati esplicitamente (come pure gli Elamiti), mentre troviamoEgizi edIndiani, da un capo all'altro del mondo persiano-centrico.
Nelle tavolette dall'acropoli di Susa, generalmente considerate pre-achemenidi seppur di pochi decenni, compaiono alcuni individui, qualificati come persiani, che ricevono beni dall'amministrazione di Susa. Tra i prodotti ricevuti da Persiani si possono trovare:kuktu, “salopette”, qualificata talvolta come BABBAR.BABBAR “bianca” odabantina “blu”;tukli tain “veste grigio chiaro” (cioè fatta di lana)”,likkina un altro tipo di vestito/veste, ri-tú.hu-el-ip forse una “gonna”, e armi comešukurrum “lancia”, BAN “arco” e sa-ah GI “punte di freccia”. Le traduzioni qui adottate seguono le proposte, piuttosto ipotetiche, degli studiosi Walther Hinz e Heidemarie Koch.
In pochi decenni, dal 522 al 486 a.C., i persiani costruirono un impero enorme, esteso dalle coste occidentali dell'Asia Minore alCaucaso, dall'India allavalle del Nilo. Questo impero multietnico comprendeva una straordinaria varietà di popoli diversi per lingua, religione, cultura, organizzazione sociale ed economica. Dal 550 a.C. fino alla conquista nel 331 a.C. da parte diAlessandro Magno, l'Impero persiano fu la potenza dominante delVicino Oriente. La sua grande estensione determinò la creazione di tre distinte capitali:Susa,Ecbatana ePersepoli, dove sorgeva il palazzo reale più prestigioso.
Dario il Grande organizzò l'impero in 20province chiamatesatrapie, ognuna controllata da ungovernatore, ilsatrapo, e da un capo militare di origine persiana. I persiani erano un popolo di guerrieri e con le guerre erano riusciti a conquistare vastissimi territori. I persiani rispettarono i popoli sottomessi e non imposero la propria cultura.
La civiltà persiana abbracciava tre religioni principali:Zoroastrismo,Manicheismo, che, per inciso, fu inizialmente abbracciato daSant'Agostino prima che si convertisse alCristianesimo, e ilMitraismo, una variante dello Zoroastrismo. Tutte queste dottrine riflettono ildualismo tipico della cultura persiana. Lo Zoroastrismo fu fondato dal profeta Zoroastro (noto anche come Zarathustra), il cui periodo di vita potrebbe risalire al II o al I millennio a.C. Lo Zoroastrismo fu la religione ufficiale dell'impero persiano, ed è praticato ancora oggi in alcune parti dell'Iran e dei paesi confinanti.