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Apside

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Apsidi: 1) Apoapside; 2) Periapside; 3) Fuoco dell'ellisse.

Gliapsidi sono i punti di maggiore e minore distanza di unoggetto celeste dalfuoco ove giace il corpo attorno a cui essoorbita. Nella modernameccanica celeste il fuoco è anche il centro di attrazione gravitazionale, che coincide con ilcentro di massa del sistema. Storicamente, neisistemi geocentrici, gli apsidi erano misurati dal centro dellaTerra.

Il punto di massimo avvicinamento al fuoco prende il nome diperiapside opericentro, mentre il punto di massimo allontanamento è dettoapoapside oapocentro. La linea che congiunge il periapside all'apoapside è dettalinea degli apsidi e coincide con l'asse maggiore dell'ellisse.

La linea degli apsidi compie un movimento rotatorio lungo il piano dell'orbita chiamato in generaleprecessione anomalistica. Per i pianeti delSistema Solare il movimento prende il nome diprecessione del perielio ed è causato dalla reciprocaattrazione gravitazionale deipianeti e, soprattutto nel caso delperielio di Mercurio, dalla curvatura dellospazio-tempo operata dall'immanegravità delSole.

Caratterizzazione matematica

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Da un punto di vistamatematico, le seguentiformule caratterizzano gli apsidi di un'orbita:

Elementi di un'orbita kepleriana; F è il periapside, H l'apoapside e la linea FH è la linea degli apsidi.

In accordo con leleggi di Keplero, laconservazione del momento angolare e con la legge della conservazione dell'energia, le seguenti quantità sono costanti per una data orbita:

dove:

Il semiasse maggiore costituisce inoltre lamedia aritmetica delle distanze dei due apsidi dal fuoco, mentre ilsemiasse minoreb{\displaystyle b} ne costituisce lamedia geometrica.

La media geometrica delle due velocità limitanti (quella raggiunta al periastro e quella all'apastro) è2ϵ{\displaystyle {\sqrt {-2\epsilon }}}, velocità che corrisponde a un quantitativo dienergia cinetica tale che, in qualunque posizione dell'orbita, aggiunta all'energia cinetica preesistente, permetterebbe al corpo orbitante di raggiungere lavelocità di fuga locale, che equivale alla radice quadrata del prodotto delle due velocità limitanti.

Terminologia

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CorpoPeriapsideApoapside
GalassiaPerigalatticoApogalattico
Stella[1]PeriastroAfastro
Apastro
Apoastro
Buco neroPerimelasma
Peribotro
Perinigrico
Apomelasma
Apobotro
Aponigrico
SolePerielioAfelio
MercurioPeriermeoApoermeo
VenerePericitero
Pericritio
Apocitero
Apocritio
TerraPerigeoApogeo
LunaPeriselenio
Pericinzio
Perilunio
Aposelenio
Apocinzio
Apolunio
MartePeriareoApoareo
CererePeridemetrio[2]
Pericerio
Apodemetrio
Apocerio
GiovePerigiovio[3]
Perizeno
Apogiovio
Apozeno
SaturnoPerisaturno
Pericronio
Aposaturno
Apocronio
UranoPeriuranioApouranio
NettunoPeriposeidoApoposeido
PlutonePeriadeoApoadeo
Apsidi deipianeti interni (immagine superiore) edesterni (immagine inferiore) delsistema solare; il perielio è marcato con un punto verde, l'afelio con un punto rosso.

Gli apsidi sono designati in maniera differente a seconda del corpo centrale. Per indicare gli apsidi di uno specifico corpo orbitante sono state adottate delle terminologie specifiche, che fanno seguire ai prefissi "peri-" e "apo-/ap-/af-"[4] il nome del corpo attorno a cui l'oggetto orbita. I suffissi "-geo", "-elio", "-astro" e "-galattico" sono frequentemente utilizzati nella letteratura astronomica, mentre le altre forme godono di un minore utilizzo; il suffisso "-geo" è inoltre impropriamente utilizzato anche per riferirsi agli apsidi degli altri pianeti.

Dal momento che "peri-" e "apo-" derivano dalgreco, alcuni puristi della lingua[5] ritengono più corretto l'utilizzo di suffissi derivati dal greco anche per i nomi degli oggetti di cui si vuole identificare gli apsidi, che derivano dunque dai nomi greci delle divinità latine da cui i pianeti traggono i loro nomi: si avrà in tal modo "-ermeo" daErmes, l'equivalente greco diMercurio, o "-areo" daAres, corrispettivo diMarte e così via.
Eccezioni sono costituite dalla Luna, da Venere, Giove e Saturno. Per la Luna sono utilizzati in pratica tutti e tre i suffissi ("-selenio", "-lunio", "-cinzio"), seppure con alcune specificazioni. Premesso che il suffisso "-selenio" (daSelene) è linguisticamente il più corretto, in accordo a quanto ritenuto dai puristi, secondo alcuni il suffisso "-cinzio" andrebbe riservato ai corpi artificiali lanciati da un altro corpo e catturati in orbita attorno alla Luna, mentre "-lunio" va assegnato agli oggetti lanciatidalla Luna e orbitanti attorno alsatellite. La forma "-cinzio" è stata utilizzata per la prima volta nel corso delProgramma Apollo a seguito di una decisione presa dallaNASA nel1964.[6] I suffissi utilizzati per Venere ("-citero" e "critio") non derivano dal nome greco della divinità,Afrodite, ma comunque da attributi a essa riservati. Nel caso di Giove e Saturno invece la nomenclatura greca è soppiantata da quella di derivazionelatina, l'unica attualmente utilizzata nella letteratura astronomica: si utilizza infatti "-giovio" in luogo di "-zeno" (daZeus) e "-saturno" in luogo di "-cronio" (daCrono).

Di recente attribuzione sono anche gli apsidi deibuchi neri; il primo termine utilizzato fuperi/apomelasma (daμέλασμαmélasma, "macchia nera"), introdotto dalfisicoGeoffrey A. Landis nel1998, successivamente furono introdottiperi/apobotro (daβόθροςbóthros, "fosso") eperi/aponigricon (dal latinoniger, "nero").[7]

Tuttavia la prospettiva tutt'altro che incoraggiante di dover utilizzare una nomenclatura distinta per ciascun corpo orbitante, nel sistema solare e non solo, è il motivo principale che ha spinto gli astronomi a far ricorso quasi esclusivamente al più generico "-apside", divenuto termine di riferimento.

L'orbita della Terra

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Gli apsidi del Sole e della Terra

Come per tutti gli altri pianeti del sistema solare, anche l'orbita dellaTerra, in virtù della sua seppur ridotta ellitticità, possiede degli apsidi. Il tempo di raggiungimento degli apsidi è talvolta espresso in relazione all'alternarsi dellestagioni per via del, seppur piccolo, contributo dato al verificarsi di questo fenomeno (la causa principale è infatti l'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre rispetto al piano dell'orbita), soprattutto per quanto riguarda il grado diinsolazione dell'atmosfera superiore. Nell'attuale epoca, il perielio si raggiunge circa 14 giorni dopo ilsolstizio del22 dicembre, il che fa sì che normalmente coincida con una data attorno al4 gennaio, mentre l'afelio si verifica circa sei mesi dopo, nella prima decade di luglio. Al perielio la Terra dista dal Sole 147.098.074km (0,98328989unità astronomiche – UA – ), mentre all'afelio dista 152.097.701 km (1,01671033 UA).
Una comune usanza è quella di esprimere il tempo di raggiungimento del perielio in relazione all'equinozio diprimavera non in giorni, ma misurando l'angolo di spostamento orbitale, ovvero lalongitudine del perielio, che nel 2000 equivaleva a 282,895°.[8]

L'orbita dellaTerra è soggetta a un movimento denominatoprecessione anomalistica, che determina lo spostamento della linea degli apsidi lungo il piano dell'eclittica: esso si completa in 117.000 anni, in quanto la linea degli apsidi si muove con una velocità angolare di 11'' ogni anno, a causa dell'attrazione gravitazionale esercitata sulla Terra dagli altri pianeti, in primo luogoGiove. L'anno anomalistico della Terra (ovvero il tempo effettivamente impiegato per ritornare al medesimo apside dell'ellisse) risulta superiore per circa 4 minuti e 43 secondi a quellosiderale (il tempo impiegato dalla Terra per tornare nella stessa direzione rispetto alle stelle dellasfera celeste).[9] In considerazione del fatto che l'anno tropico della Terra è invece inferiore a quello siderale, i due effetti si sommano nel definire la periodicità di circa 21.000 anni dello spostamento dei punti diequinozio esolstizio rispetto agli apsidi. Questo è uno dei cicli che contribuiscono alle variazioni di lungo periodo delclima terrestre in accordo con la teoria deicicli di Milanković.

La seguente tabella riporta data e ora del momento in cui la Terra attraversa gli apsidi della sua orbita nel periodo compreso tra il 2007 e il 2020.[10]

AnnoPerielioAfelio
DataOra[N 1] (UT)DateOra[N 1] (UT)
20073 gennaio20:007 luglio00:00
20083 gennaio00:004 luglio08:00
20094 gennaio15:004 luglio02:00
20103 gennaio00:006 luglio12:00
20113 gennaio19:004 luglio15:00
20125 gennaio01:005 luglio04:00
20132 gennaio05:005 luglio15:00
20144 gennaio12:004 luglio00:00
20154 gennaio07:006 luglio20:00
20162 gennaio23:004 luglio16:00
20174 gennaio14:003 luglio20:00
20183 gennaio06:006 luglio17:00
20193 gennaio05:004 luglio22:00
20205 gennaio08:004 luglio12:00
  1. ^abLa fonte specifica solo l'ora

Apsidi della Terra

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Disambiguazione – "Perigeo" rimanda qui. Se stai cercando il gruppo musicale, vediPerigeo (gruppo musicale).
Apogeo e perigeo

Anche gli oggetti orbitanti attorno alla Terra secondo una traiettoria ellittica possiedono degli apsidi. Si definisceperigeo il punto più vicino alla Terra dell'orbita geocentrica (o distanza orbitale minima) dellaLuna o di unsatellite artificiale; allo stesso modo la distanza orbitale massima di un oggetto dalla Terra è dettaapogeo.

Per quel che riguarda l'orbita lunare, il mese anomalistico dura mediamente 27,554551 giorni (27 giorni 13 ore 18 minuti 33,2 secondi), risultando quindi superiore almese siderale per circa 5,5 ore. La linea degli apsidi completa una rotazione in circa 8,85 anni.[11]

Note

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  1. ^I termini utilizzati per una stella sono in realtà termini generici che possono adattarsi a qualsiasi corpo celeste (astro): si vedano in propositoapoastro. eperiastro. sulla'enciclopedia Treccani.
  2. ^Dawn Journal: 11 Years in Space, suplanetary.org.
  3. ^Perigiovio, suDizionario delle Scienze Fisiche,Treccani, 1996.URL consultato il 2 gennaio 2014.
  4. ^Ingreco antico l'associazione dellapreposizioneἀπό (apó, "da") con una parola che incominciava per vocale comportava la caduta dell'ο e l'assunzione di due forme,ἀπ- (ap-) oἀφ- (aph-), a seconda che la vocale seguente avesse rispettivamente lospirito dolce (vocale non aspirata) o lospirito aspro (vocale aspirata).
  5. ^Apsis, suGlossary of Terms, National Solar Observatory, 21 febbraio 2005.URL consultato il 30 settembre 2006(archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2006).
  6. ^Apollo 15 Mission Report, suhistory.nasa.gov, Glossary.URL consultato il 16 ottobre 2009.
  7. ^ R. Schodel, T. Ott, R. Genzel,et al,Closest Star Seen Orbiting the Supermassive Black Hole at the Centre of the Milky Way, inNature, vol. 419, 17 ottobre 2002, pp. 694-696,DOI:10.1038/nature01121.
  8. ^NASA.gov(archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
  9. ^(EN)La durata dell'anno siderale e anomalistico dal sito dell'Encyclopedia Britannica, subritannica.com.URL consultato il 22 ottobre 2008.
  10. ^Earth's Seasons: Equinoxes, Solstices, Perihelion, and Aphelion - 2000-2020(archiviato dall'url originale il 22 agosto 2014). —United States Naval Observatory, Astronomical Applications Department (accesso 2010-07-06).
  11. ^(EN)Definizione diAnomalistic Month daA Dictionary of Astronomy 1997, Oxford University Press 1997[collegamento interrotto], suencyclopedia.com.URL consultato il 23 novembre 2008.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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