Perdicca, secondo quanto riferisceDiodoro, insieme adAttalo e aLeonnato, inseguì e uccisePausania di Orestide, l'assassino diFilippo II[1]. Lo si ritrova al seguito di Alessandro durante tutta la spedizione asiatica, a capo di un reparto di fanteria. Viene inserito nella lista delleguardie del corpo reali del 325 a.C., insieme aLeonnato, figlio di Anteo;Efestione, figlio di Aminta;Lisimaco, figlio di Agatocle;Aristonoo, figlio di Piseo;Tolomeo, figlio di Lago ePitone, figlio di Cratea[2]. Sposò per disposizione di Alessandro, nella primavera del324 a.C. nel corso delle cerimonie deimatrimoni di Susa, una figlia diAtropate, satrapo dellaMedia.[3] Ricevuto l'anello da Alessandro in punto di morte, di cui avrebbe dovuto sposare la sorella,Cleopatra, si credette che fosse stato nominato suo successore, ma i generali riunitisi in assemblea indicarono come successori al tronoFilippo Arrideo (fratello minorato di Alessandro),Roxane eAlessandro IV, il nascituro figlio di Alessandro, nominando Perdicca suotutore.
In seguito allaspartizione di Babilonia, a Perdicca fu assegnata la reggenza dell'impero macedone e il comando supremo dell'esercito inAsia; aCratero fu invece affidato il controllo delle finanze. Perdicca divise le province più importanti fra i generali, forse con l'intenzione di legarli a sé, ma ben presto non fu in grado di controllarne le mire autonomistiche. Il movimento più grave si formò in Egitto doveTolomeo si stava svincolando dal governo imperiale. Perdicca entrato in Egitto nel321 a.C. fu ucciso dai suoi stessi ufficiali.[4] Dopo di lui, l'unità dell'impero di Alessandro fu definitivamente spezzata e si crearono le condizioni per la formazione deiregni ellenistici.