
Ilpedaggio è unatassa che si paga per l'utilizzo di un'infrastruttura viaria al relativo gestore (pubblico o privato), generalmente secondo unatariffa o proporzionale alla distanza percorsa e al tipo di veicolo usato o forfettaria.
Il termine viene dallatinopes,pedis (piede), poiché si applicava originariamente aipedoni in genere per l'attraversamento di unponte, in questo caso prendeva anche il nome più specifico dipontatico.
L'infrastruttura su cui grava l'obbligo in questione può essere un'autostrada, untunnel autostradale, unponte, un tunnel urbano. Questi due ultimi casi sono poco presenti inItalia, ma sono assai usati in altri paesi: negliStati Uniti, i pedaggi sono quasi sconosciuti sulle autostrade, ma abbastanza diffusi per ponti e tunnel (spesso per coprirne le spese di costruzione e manutenzione, proporzionalmente più alte di quelle di un tratto di strada); inAustria, mentre la circolazione autostradale si paga con la vignetta, il transito sull'Europabrücke prevede il pagamento di un pedaggio.
I proventi del pedaggio vengono impiegati, oltre all'eventuale guadagno d'impresa, per il recupero da parte del gestore degli investimenti, per le spese di manutenzione, per finanziare i progetti di ammodernamento e per la gestione della rete[1].
Con l'inizio del XXI secolo si vanno estendendo inoltre i casi di pedaggio per l'ingresso nelle grandi città (pedaggio urbano), quale provvedimento contro il traffico e/o l'inquinamento atmosferico. Uno dei casi più noti è quello in vigore dal 2003 aLondra, dettoCongestion Charge, con finalità di scoraggiare l'utilizzo dell'auto privata[2].
In Italia un pedaggio urbano dettoEcopass è in vigore dal 2008 aMilano, con finalità dichiarate di riduzione dell'inquinamento atmosferico[3]. Il pagamento del pedaggio avviene solitamente in entrata o in uscita dal percorso autostradale o stradale (generalmente particolari viadotti, ponti, tunnel, ...) e viene riscosso presso lebarriere e i caselli, con l'uso di denaro contante, di qualunque tipo di carta prepagata[4],carte di credito e di debito, e dispositivi ditelepedaggio[5]. Vengono definitestazioni a elevata automazione le barriere e i caselli senza casse presidiate da personale.
Il pagamento del pedaggio in modalità elettronica viene definito in inglesefree-flow (flusso libero). Può essere totale (cioè valido per tutti i mezzi) o parziale (valido solo per alcune tipologie di veicoli, come i mezzi pesanti, o valido solo per chi ne fa richiesta come nel caso degli apparati di telepedaggio italiani[6]). In altre nazionieuropee è anche usuale un pagamento forfettario delle autostrade e dellesuperstrade, per tutto l'anno (per esempio inSvizzera[7]) o in base ai giorni di utilizzo (per esempio inAustria[8]) e indipendentemente dalle distanze percorse; la riscossione del tributo è dimostrata dall'apposizione in zona visibile del mezzo di trasporto di apposito bollino (generalmente chiamatovignetta), adesivo che in genere i viaggiatori provenienti dall'estero possono acquistare prima di attraversare il confine.
La Direttiva UE n. 23/2014 è il primo provvedimento a livello europeo in materia di concessioni e pedaggi, applicabile alla rete autostradale. Introduce un limite massimo di cinque anni alla durata delle concessioni. Il limite è derogabile alla prima concessione per un periodo superiore a cinque anni, sein fase di aggiudicazione risulta necessario al recupero dei costi con un ritorno sul capitale investito (proprio e di debito) in condizioni operative normali, sulla base di previsioni ragionevoli.
Resta in capo al concessionario un rischio di impresa di tipo operativo, con una potenziale perdita, per cui è vietato allo Stato membro di prorogare la durata delle concessioni senza gara dopo l'aggiudicazione, ad esempio perché le previsioni di domanda o offerta del servizio si rivelano inadeguate per il recupero dei costi.
Finiti i cinque anni, lo Stato decide se la concessione viene rimessa a gara europea oppure se “riappropriarsi” dell'infrastruttura a fine concessione, affidandone la gestione a una società pubblica senza gara, con o in assenza di un indennizzo di subentro al vecchio concessionario. La società pubblica può limitarsi a gestire la finanza, senza assumere dipendenti, assegnando a terzi con gare separate le costruzioni, l'esazione, la manutenzione.
La tariffa può essere calcolata sui chilometri effettivamente percorsi o può essere forfettaria (indipendente dai km percorsi e valida per un determinato arco temporale). Spesso a parità di km la tariffa può variare in base alla tipologia di tratto autostradale, se particolarmente soggetto a manutenzione o meno.
Con il terminebarriera (stazione per ilCodice della Strada italiano) si intende quell'infrastruttura posta all'inizio e alla fine delle strade soggette al pagamento di pedaggio dove avvengono le due operazioni necessarie al pagamento del pedaggio. Nella barriera posta all'inizio della strada si ritira un biglietto con banda magnetica, nella barriera posta alla fine della strada si paga il pedaggio in base ai dati presenti nella banda magnetica del biglietto. Se il pagamento è elettronico la procedura è automatizzata e non prevede né il ritiro di alcun biglietto né la fermata per pagare il pedaggio. Nel caso in cui lungo la strada soggetta al pagamento del pedaggio siano presenti deglisvincoli le barriere poste negli svincoli vengono definitecaselli. Se si percorre la strada soggetta al pedaggio dall'inizio alla fine si transita per due barriere; se si percorre la strada soggetta al pedaggio dall'inizio fino ad uno svincolo (o viceversa) si transita per una barriera e un casello; se si percorre la strada soggetta al pedaggio da uno svincolo ad un altro si transita per due caselli.
Le barriere e i caselli sono composte da corsie, definiteporte[9], dove gli automobilisti ritirano il biglietto o pagano il pedaggio. Per pagare il pedaggio generalmente sono accettati i seguenti metodi: in contanti, con ilbancomat,carta di credito o FastPay. In alcuni caselli non sono presenti corsie con personale, ma solocasse self-service. Sono presenti ancheporte dedicate al pagamento elettronico (in inglesefree-flow) senza la necessità di fermarsi (sia in entrata sia in uscita). In questo caso il pedaggio viene riscosso grazie a dei dispositivi per iltelepedaggio, posizionati nei veicoli, i quali sfruttano sensori posizionati in prossimità delleporte che registrano i dati e addebitano il pedaggio generalmente nel conto bancario comunicato precedentemente dal cliente al gestore della strada; le apparecchiature vengono precedentemente acquistate (o date in prestito anche gratuito). In Italia, le modalità e i metodi di pagamento sono classificati secondo questa segnaletica:[10][11][12]

Un caso emblematico, dopo lo sblocco del mercato del telepedaggio e dalla sostituzione della segnaletica (giugno 2022) è quello delmarchioTelepass nelle corsie riservate di colore giallo[15]. È ammesso sempre e comunque il pagamento con i mezzi ditelepedaggio[5], a patto che sia presente la bandiera europea posta sotto al segnale, altrimenti, i restanti dispositivi[16] potrebbero non funzionare correttamente.
Nel sistema esclusivamentefree-flow non sono collocate né barriere né caselli, ma telecamere dotate di sensori poste all'inizio (e alla fine se il pedaggio non è forfettario) della strada e poste negli svincoli (in entrata e in uscita se il pedaggio non è forfettario).

Il pedaggio viene riscosso in diversi modi:
InUngheria, dal 1º gennaio 2008, il pagamento del pedaggio avviene tramite lae-vignette (autopálya matrica). Il pagamento è forfettario e digitalizzato. Infatti al momento del pagamento del pedaggio (nei punti vendita autorizzati e prima di entrare in autostrada) viene registrata la targa e portali elettronici posti lungo le autostrade controllano, tramite la targa, che il mezzo circolante abbia effettivamente pagato il pedaggio.[18]
Dal 2015 ciò succede sulle autostrade di competenza di Pedemontana Lombarda: trattasi della
,
e
. Tali autostrade si pagano in maniera del tutto digitale, attraverso il sito[19] oppure con apparati ditelepedaggio.[13] Allo stesso modo, a partire dal 1º marzo 2024, è soggetta a pedaggio free-flow l'
nel tratto fra Asti e Alba, con progetto di estenderlo all'intera
eccettuato il collegamento Cuneo-
.
Con il sistema della vignetta non è necessaria nessuna infrastruttura specifica. Il pagamento avviene acquistando un adesivo da collocare generalmente sul parabrezza del veicolo.
InSlovenia viene usato il sistema della vignetta per i mezzi fino a 3,5 t, mentre per gli altri viene usato il sistema misto barriere/free-flow; in Germania una rete di 12172 km è completamente gratuita per i mezzi fino a 12 t, mentre per gli altri mezzi è attivo il sistema esclusivamente free-flow.
Inoltre i sistemi possono variare, all'interno di uno stesso stato, anche da strada a strada (ad esempio lungo un'autostrada è attivo il sistema esclusivamente free-flow mentre in un'altra autostrada è attivo il sistema misto barriere/free-flow).
InItalia il pedaggio si applica quasi esclusivamente alla maggioranza dei percorsi autostradali e ai trafori alpini, anche se è stata avanzata più volte l'ipotesi di applicare la riscossione del pedaggio anche su percorsi non autostradali (per esempio, su alcunesuperstrade). Una galleria non autostradale soggetta a pedaggio è, ad esempio, ilTraforo dello Zovo. In Provincia di Venezia esistono ancora alcuniponti di barche soggetti a pedaggio: il "ponte dei Salsi" nella frazione di Caposile in Comune diMusile di Piave[20] e il "passo per Fossalta" (costruito nel 1951) aNoventa di Piave[21]; anche lastrada extraurbana principalePedemontana Veneta è a pedaggio.
Complessivamente, i tratti autostradali italiani a pedaggio hanno un'estensione di circa 5.800 km e sono gestiti da 24 società, tra cui Autostrade per l'Italia S.p.A. che ha in gestione oltre il 50%, (2.854,60 km), mentre la gestione della restante parte è frammentata nelle altre 23 società che hanno in concessione piccole o piccolissime tratte che variano da un minimo di 20 km fino a 400 km[22].
In Italia è attivo dal punto di vista tecnico il sistema misto barriere/free-flow (ad eccezione delle autostradeA36,A59,A60 eA33 che sono esclusivamente free-flow) e la tariffazione del pedaggio autostradale si gestisce in due modi, ilsistema autostradale chiuso (km effettivamente percorsi) e ilsistema autostradale aperto (pedaggio forfettario).
Il sistema utilizzato inItalia per determinare la classe del veicolo è chiamato assi-sagoma, che suddivide leclassi del veicolo[23] è utilizzata per calcolare il pedaggio di ogni singolo veicolo, attraverso delle speciali telecamere e rilevatori di peso posti al casello, e il costo sale alla presenza di più assi del veicolo transitante. Vi sono 5 classi totali:
Inoltre, vi è una classe speciale per i trasporti eccezionali, che varia in base al numero di assi (solitamente con almeno 4 o più assi).[24]
Solo per laTangenziale di Napoli, si utilizza una classificazione divisa in 8 classi totali, variabili solo in base agli assi del veicolo e indipendenti dall'altezza[25]:
Il sistema autostradale chiuso è applicato alla maggior parte delle autostrade italiane e prevede che il conducente del veicolo non munito di apparato ditelepedaggio[5] ritiri un apposito biglietto all'ingresso dell'autostrada e, all'uscita, inserisca tale biglietto nell'apparato di pagamento e paghi la somma dovuta. Per conducenti muniti di apparato di telepedaggio, invece, le due procedure sono completamente automatiche e vengono eseguite passando nelle piste dedicate (indicate col simbolo
) dove si effettua il rilevamento. In tali piste il conducente non deve fermarsi, ma solo procedere alla velocità massima di 30 km/h (15 km/h per i mezzi pesanti), in modo da consentire la comunicazione del sistema di telepedaggio con gli apparati di terra.
L'importo è direttamente proporzionale alla distanza percorsa dal veicolo, al coefficiente della sua classe e a un coefficiente variabile da autostrada ad autostrada, detto tariffa chilometrica.
La tariffa chilometrica[26] è impostata autonomamente (entro certi limiti) dalla società concessionaria dell'autostrada. Tiene conto delle caratteristiche del percorso (i tratti su terreno pianeggiante in genere costano meno, quelli in aree montuose di più in quanto la manutenzione delle infrastrutture, come viadotti e gallerie, ha un peso maggiore) e dei km delle rampe di accelerazione e di decelerazione degli svincoli presenti lungo il tratto. Inoltre generalmente il pedaggio tiene conto dei tratti autostradali liberi prima e dopo il casello costruiti e gestiti dal gestore.[26] In seguito all'approvazione da parte delConsiglio dei ministri dellalegge finanziaria2007, la tariffa chilometrica è maggiorata, su tutti i percorsi, di un certo sovrapprezzo a beneficio dell'Anas, proprietario delle autostrade.
Sull'importo così calcolato si applica l'IVA (22%) e si effettua infine l'arrotondamento ai 10 centesimi dieuro.
A partire da ottobre 2008, l'aumento dei pedaggi autostradali è funzione dell'adeguamento annuale della tariffa unitaria sulla base di una percentuale di incremento determinata secondo la formula diprice cap e approvata dall'Anas.
Il 1º gennaio di ogni anno, se gli obiettivi prefissati (manutenzione, nuove realizzazioni, ecc.) sono stati raggiunti in base alle previsioni del piano finanziato, la società concessionaria può aggiornare la tariffa unitaria. La nuova tariffa unitaria (maggiorata del sovrapprezzo a beneficio esclusivo diAnas) moltiplicata per i km percorsi, determina, dopo aver aggiunto l'IVA ed applicato l'arrotondamento (per eccesso o per difetto) ai 10 centesimi di euro, il nuovo pedaggio.[27]
Il sistema autostradale aperto è meno diffuso del sistema chiuso. È applicato sulle seguenti autostrade:
A differenza del sistema autostradale chiuso, nel sistema aperto l'utente della strada non paga in base alla distanza percorsa. Sul percorso sono disposte barriere autostradali (non in ogni svincolo[29]), in corrispondenza delle quali l'utente paga una somma fissa, dipendente solo dalla classe del veicolo. Se il tratto percorso non comprende le estremità del percorso a pedaggio, non attraversando quindi nessuna barriera, l'utente non paga nessun pedaggio.
L'A56 Tangenziale di Napoli e l'A3 Napoli - Salerno sono autostrade a pedaggio, che è riscosso tramite un metodo che si può considerare derivato dal sistema aperto. Il pedaggio si paga all'ingresso (A3) o all'uscita (tangenziale di Napoli) degli svincoli ed è fisso, a prescindere dalla distanza percorsa dall'utente (o che egli ha intenzione di percorrere), quindi il pedaggio è riscosso sempre in quanto le barriere e le stazioni sono presenti in quasi tutti gli svincoli. Solo per la A3 Napoli-Salerno, chi utilizza un apparato di telepedaggio[5] paga in base ai chilometri percorsi.
La Carta dei Servizi e ilcodice etico vincolano i gestori delle tratte autostradali a diversificare sistemi di pagamento, compresi quelli manuali con possibile cambio di valuta.
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