Le colline dominano la municipalità di Pechino a nord, nord-ovest. I distretti di Yanqing e Huairou, nella regione nord-ovest della municipalità, sono caratterizzati dalla catena dei monti Jundu. La parte occidentale della municipalità è incorniciata dalla catena montuosa di Xishan. A questa catena, lungo il confine con la provincia dell'Hebei, appartiene il monte Dongling, che con i suoi 2 303 metri è il punto più elevato della municipalità. I principali fiumi che scorrono all'interno della municipalità in direzione sud sono il fiumeYǒngdìng e il fiume Cháobái, parte del sistema fluviale di Haihe.
IlGran Canale della Cina collega Pechino a Hangzhou e il Gran Canale del nord scorre dalla capitale verso il sistema dell'Hai He. La riserva di Miyun, situata lungo il tratto superiore del fiume Chaobai, costituisce la principale fonte di approvvigionamento idrico della città.
Ilclima della città è fortemente continentale per via delle estati calde e umide, spesso molto afose e poco tollerabili anche da un punto di vista di inquinamento urbano, e degli inverni decisamente freddi se rapportati a una latitudine medio bassa, ma anche molto ventilati, relativamente soleggiati (in termini d'intensità solare, ma anche di durata del giorno) e secchi. Il clima estivo è influenzato dalmonsone dell'Asia orientale e il clima invernale risente dell'anticiclone russo-siberiano. Le temperature medie in gennaio oscillano tra i -7 e i -4 °C; in luglio variano tra i 25 e i 26 °C. Le precipitazioni annue sono di 600 mm in media.[4]
Le attività industriali e il traffico automobilistico erano le principali cause di un forte inquinamento atmosferico. La costruzione dellametropolitana e la forte accelerata sulle auto elettriche hanno però migliorato la situazione nel terzo decennio di questo secolo. A tutti è noto lo sviluppo economico e industriale dellaCina di questi ultimi decenni: egualmente fa notizia ogni anno, nei primi mesi, quando la temperatura e l'umidità sono più presenti sul territorio, la densa nebbia che avvolge Pechino e la regione attorno alla capitale. La nebbia impedisce al sole di far passare la sua luce, non è consigliabile respirarla perché contiene polveri sottili e residui della combustione del carbone. Si tratta degli sfridi della lavorazione legata al ciclo di produzione di energia e della lavorazione siderurgica, la quale viene generata usando grandicentrali a carbone che unite alle ciminiere industriali e agli altoforni riempiono l'atmosfera delle loro pericolose emissioni.
L'erosione dei deserti settentrionali e occidentali della Cina e la deforestazione della municipalità di Pechino provocano tempeste di sabbia che affliggono periodicamente la città. Una Pechino molto meno conosciuta è invecequella sotterranea: nel sotterraneo di Pechino si trovano infatti una serie di cunicoli sotterranei scavati dai civili (per riparo) nel momento in cui si era alle soglie di una guerra (poi scampata) con l'Unione Sovietica.
In passato il nome è cambiato diverse volte. Dal 1928 al 1949 la città era conosciuta comePeiping (北平S, BěipíngP, Pe-p'ingW), letteralmente "pace settentrionale". Questo nome fu adottato – con la rimozione dell'elemento significante "capitale" (jing 京) – perché nel 1927 il governo delKuomintang spostò la capitale aNanchino.
Il Partito Comunista Cinese riportò il nome aPechino (Běijīng) nel 1949 per indicare il ripristino al ruolo di capitale. Il governo dellaRepubblica di Cina (Taiwan) non ha mai formalmente riconosciuto il cambio di nome e, durante gli anni cinquanta e gli anni sessanta, a Taiwan si usavaBeiping per implicare l'illegittimità della Repubblica Popolare Cinese. Oggi quasi tutti i cittadini di Taiwan, governo incluso, usano come nomeBeijing malgrado alcune carte della Cina taiwanesi usino tuttora il vecchio nome.
Nei pressi di Pechino sono stati rinvenuti resti di città risalenti alI millennio a.C. La capitale delloStato di Yan, una delle potenze del periodo deiregni combattenti, venne fondata a Ji, vicino alla moderna Pechino. Ji venne abbandonata non più tardi delVI secolo e ancora non se ne conosce l'esatta localizzazione.
Durante ladinastia Tang e ladinastia Song l'area attuale di Pechino fu solamente occupata da piccoli villaggi. La tarda dinastia Jin cedette una larga porzione della sua frontiera settentrionale, inclusa Pechino, alla dinastia Liao dei Kithan nelX secolo. La dinastia Liao fondò subito una capitale secondaria nella città stessa chiamandola Nanjing ("la capitale meridionale"). La dinastia Jin dei Jurchen conquistò Liao e governò la Cina settentrionale costruendovi la propria capitaleZhongdu ("capitale centrale"). Zhongdu fu situata in prossimità dell'odierna Tianningsi, leggermente scostata a sud-ovest rispetto al centro di Pechino.
Le forze mongole rasero al suolo Zhongdu (中都) nel 1215. Nel 1267 edificarono Dadu (大都, la loro "grande capitale" posta a nord della capitale della dinastia Jin. Dadu era anche conosciuta con il nome diKhanbaliq ("la città del Khan"): è considerata come l'effettivo nucleo originario di Pechino e viene indicata daMarco Polo con il nome diCambaluc.
«Ho parlato dei palazzi imperiali. Vi racconterò della gran città di Taidu dove questi palazzi sono stati costruiti; e vi dirò perché e come furono fatti.
Dovete sapere che c’era in questo luogo la grande e nobile città chiamata Cambaluc che nella nostra lingua vorrebbe dire città del Signore. Il Gran Kan sapeva dai suoi astrologi che quella città si sarebbe ribellata e avrebbe avversato l’impero; per questa ragione fece costruire presso di essa una nuova città che un fiume separava dall’antica. E fece uscire dalla città vecchia tutti i Cataini cioè tutti quelli che avevano la loro origine nelle province del Catai per venire ad abitare nella nuova città, lasciando dentro quelli che pensava essere ribelli; del resto la nuova città non era così grande come l’antica. E vi racconterò ora quanto fosse estesa questa città di Taidu.
È quadrata, esattamente quadrata, e il suo perimetro è di ventiquattro miglia. È circondata da mura di mattoni larghi alla base dieci passi e alti venti passi e il loro spessore però non è eguale da per tutto; dalla base in su si assottigliano sicché alla sommità hanno una larghezza di tre passi. Sono mura tutte bianche e merlate. La città ha dodici porte e su ciascuna porta si erge un palazzo grande e bello sicché la cinta di mura ha su ciascun lato tre porte e cinque palazzi essendovi anche un palazzo ad ogni angolo. In quei palazzi ci sono molte grandi sale dove si custodiscono le armi per la difesa della città.»
I mongoli preferirono il sito di Pechino a località più tradizionali nella Cina centrale come sede della nuova capitale perché più vicino alla Mongolia. Questa scelta contribuì a migliorare lo status della città da sempre al limite settentrionale dellaCina propria.
Nel 1403Yongle (永乐, anche conosciuto comeZhu Di), terzo imperatoreMing che aveva da poco conquistato il trono uccidendo il nipote dopo una sanguinosa guerra civile, rinominò la città Beijing o "capitale settentrionale". È durante questo periodo che Pechino assunse la forma attualecon mura di cinta che oggi corrispondono al secondo raccordo anulare.
LaCittà Proibita fu eretta dal 1406 al 1420, seguita dal Tempio del Paradiso nel 1420 e altri progetti di riqualificazione urbana.Piazza Tienanmen venne bruciata due volte durante la dinastia Ming. L'odierna piazza, simbolo della Repubblica Popolare Cinese, risale al 1651.
Pechino fu anche la capitale dell'Impero mancese dellaDinastia Qing e dellaRepubblica di Cina proclamata nel 1912. Negli ultimi cento anni della dinastia mancese Pechino venne più volte invasa e fu soggetta a sommosse: nel 1860 le truppe anglo-francesi occuparono e distrussero quasi completamente l'Antico Palazzo d'Estate (圆明园) e nel 1900 si verificò laRivolta dei Boxer contro le legazioni straniere. Nel 1911 fu proclamata la Repubblica di Cina: il presidente fu inizialmenteSun Yat-sen, ma il potere venne presto preso dopo la morte del dittatoreYuan Shikai dall'Esercito Beiyang che creò appunto l'instabileGoverno Beiyang, formato da tantisignori della guerra rivali. Nel 1928 ilKuomintang ("Partito Nazionalista Cinese") a seguito della vittoria nellaSpedizione del Nord contro i signori della guerra e la conquista della città, decise di stabilire a Nanchino la capitale della repubblica. IlGiappone conquistò Pechino nel 1937 sino alla conclusione dellaseconda guerra mondiale nel 1945.
Il 31 gennaio 1949 durante laguerra civile cinese le forze comuniste entrarono in città senza dover combattere. Il 1º ottobre 1949Mao Zedong annunciò la nascita della Repubblica Popolare Cinese: Pechino ne divenne la capitale. Dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese a oggi la città si è sviluppata oltre il secondo raccordo anulare: le vecchie mura sono state abbattute per ampliare i grandi viali centrali e costruire la linea circolare della metropolitana. Tutto ciò si interruppe nel 1966, con l'avvio dellarivoluzione culturale. Le riforme economiche diDeng Xiaoping, a partire dal 1976 in poi, hanno contribuito all'ulteriore crescita del territorio cittadino. Il centro della città è stato il fulcro dellaprotesta di piazza Tienanmen del 1989.
Pechino ha ospitato laXXIX Olimpiade nel 2008 e quelle invernali del 2022, diventando così la prima città al mondo a ospitare sia i Giochi olimpici estivi sia quelli invernali[8]
La popolazione totale della municipalità di Pechino, definita come il numero di persone residenti in Pechino per sei mesi o più all'anno, ammonta a più di venti milioni. 18 milioni circa appartengono alla popolazione urbana di Pechino e dei sobborghi circostanti e il resto costituisce la popolazione rurale della municipalità. 18 milioni circa di pechinesi godono della residenza permanente, mentre il resto risiede grazie a un permesso temporaneo. Molti sono gli immigrati da altre province della Repubblica Popolare Cinese che vivono nel territorio della municipalità pur non avendo un permesso in regola. La maggior parte dei cittadini sono cinesihan. Ci sono anchemanciù, cinesihui emongoli. Nelle aree di Wangjing e Wudaokou risiedono molti studenti e lavoratori provenienti dallaCorea del Sud. La densità abitativa è superiore nei quartieri settentrionali e orientali rispetto alle aree meridionali e occidentali dello spazio urbano di Pechino.
I cittadini urbani di Pechino parlano ildialetto di Pechino che appartiene al ceppomandarino del cinese parlato. Il dialetto di Pechino è la base del mandarino standard, il cinese standard usato nella Repubblica Popolare Cinese, nella Repubblica di Cina e aSingapore. Al di fuori della città si parlano dialetti vicini ai dialetti dell'Hebei.
L'opera di Pechino (京剧S, jingjuP) è conosciuta in tutto il Paese e anche all'estero. Viene da molti considerata come una delle componenti fondamentali della cultura cinese. L'opera viene rappresentata grazie a una combinazione di canti, recitazione, gesti, lotte e acrobazie codificate. Buona parte delle rappresentazioni sono recitate avvalendosi di un dialetto arcaico piuttosto differente dal mandarino standard e dal dialetto di Pechino. I dialoghi risultano quindi difficili da comprendere soprattutto per chi non ha familiarità con il cinese. Alcuni teatri moderni offrono sottotitoli in cinese e inglese grazie a display elettronici.
Ilsiheyuan (四合院S) è un tradizionale stile architettonico di Pechino. Un edificiosiheyuan è una costruzione quadrata dotata di cortile interno sul quale si affacciano le stanze della casa. Il cortile solitamente ospita ungiardino conpiante,fiori eacquari. Le abitazionisiheyuan sono disposte lungo vicoli,hutong (胡同S), che caratterizzano il centro storico di Pechino. Solitamente unhutong è dritto ed è posto sulla direttrice est-ovest per fare in modo che le entrate delle case si rivolgano a nord e sud rispettando le regole delfeng shui (风水S). L'hutong varia in larghezza e alcuni sono molto stretti consentendo il passaggio di pochi passanti.
I vicolihutong stanno rapidamente sparendo per lasciare il posto a moderni edifici e grattacieli. Molti lamentano la perdita di quartieri storici e del tradizionale senso di comunità deglihutong. Alcunihutong di particolare interesse architettonico sono oggi oggetto di attenzione da parte del governo. La cucina tipica di Pechino è lacucina mandarina. L'anatra alla pechinese (北京烤鸭S) è il piatto più conosciuto di questa cultura gastronomica. Il Manhan Quanxi è un tradizionale banchetto che risale all'epoca della dinastia Qing: costoso e prestigioso, è tuttora apprezzato. A Pechino è facile trovare "sale da tè" che servono le molte varietà ditè cinese.
Nella città si trova inoltre iltempio della Nuvola Bianca, luogo di culto principale deltaoismo quanzhen e sede centrale dellaChiesa taoista cinese, un'istituzione religiosa che amministra e gestisce le attività legate altaoismo in tutta la Cina. Il tempio, situato fuoriXibianmen, fu inizialmente costruito nell'VIII secolo e ospitò immediatamente una grande statua diLaozi, la quale si salvò dall'incendio del 1202 che distrusse il tempio. Fu ricostruito soltanto nel 1224 su ordine diGengis Khan e fu riconsacrato con il nuovo nome di "Nuvola Bianca". Il termine cinese equivalente a tempio taoista èguan, che precisamente esprime l'atto di pregare, meditare e contemplare; il significato sottolinea l'importanza dell'osservazione e del rispetto della natura enfatizzato dalla religione taoista.
Tra le numerose scuole presenti a Pechino è particolare l'International School of Beijing, scuola privata riservata agli stranieri. Ogni anno a Pechino si svolge laBYSCC, importante evento che mette in collegamento studenti di tutto il mondo che presentano progetti in campo scientifico e tecnologico.
A Pechino ha sede anche la più grande biblioteca asiatica,[9][10] laBiblioteca nazionale della Cina, fondata durante la dinastia Qing,[11] che conta circa ventitré milioni di volumi.[12]
Esistono tre stili architettonici predominanti a Pechino: lo stile della Pechino capitale imperiale, rappresentato dalla Piazza Tien'anmen; lo stile spoglio e austero "sino-sovietico" prescelto tra il 1950 e il 1970; e infine la nuova architettura della recente apertura economica iconificata dal Beijing CBD (Beijing Central Business District) con i suoi grattacieli di vetro e le moderne infrastrutture per il traffico automobilistico.
Molti sono i progetti di interesse architettonico realizzati in occasione della XXIX Olimpiade nel 2008. Alcuni tra i più prestigiosi studi internazionali di architettura si sono aggiudicati la progettazione di edifici destinati a cambiare nuovamente l'aspetto della città. Tra i progetti di maggior rilievo si distinguono: il nuovo Teatro dell'Opera, il nuovostadio olimpico, la nuova sede dellatelevisione di Stato CCTV, ilCentro acquatico nazionale e i lavori di ampliamento dell'aeroporto intercontinentale di Pechino. Il distretto artistico di Dashanzi offre esempi di commistioni architettoniche fra stili tradizionali e moderni. Il sobborgo di Orange County, a nord di Pechino, è invece la fedele riproduzione di un tipico quartiere suburbano americano dotato di abitazioni lussuose destinate alla dinamica classe medio-alta della città.
L'area urbana di Pechino è invece situata nella parte centro-meridionale della municipalità occupandone una crescente area, seppur limitata. Lo sviluppo del territorio urbano avviene tramite fasce delimitate da raccordi anulari concentrici, a partire dal primo che delimita laCittà Proibita eil secondo che racchiude ilcentro storico di età imperiale su 60km².Piazza Tien'anmen è al centro esatto di Pechino ed è posizionata a sud della Città Proibita. A ovest di piazza Tien'anmen è collocata Zhongnanhai, quartiere residenziale esclusivo per i massimi dirigenti delPartito Comunista Cinese. Chang'an Avenue attraversa il centro di Pechino da est a ovest. L'estensione della città interna totalmente urbanizzata, racchiusa dalla terza circonvallazione e la decima linea della metropolitana, è di circa 180 chilometri quadrati, che raggiungono i 300kmq considerando la quarta circonvallazione. Prendendo come riferimento la quinta circonvallazione, ossia il raccordo anulare autostradale S50, si raggiungono i 750 kmq. Con la sesta e ultima circonvallazione, il raccordo anulare autostradale esterno G4501 che serve le periferie, si superano infine i duemila chilometri quadrati.
La municipalità di Pechino comprende attualmente sedici distretti amministrativi, dotati di una propria personalità giuridica distinta da quella municipale. Dal 1º luglio2010 Chongwen (崇文区) e Xuanwu (宣武区) sono stati fusi rispettivamente con i distretti di Dongcheng e Xicheng.
Nel2004 ilprodotto interno lordo (PIL) di Pechino ha raggiunto la cifra di 428 miliardi circa direnminbi, grazie a un incremento reale del 13,2% rispetto all'anno precedente. Il settore terziario è il più produttivo dell'economia pechinese e costituisce il 60% del PIL della città.
La crescita economica del settore immobiliare e del settore automobilistico è particolarmente sostenutaː nel 2004 sono stati venduti venticinque milioni circa di metri quadrati disuperficie immobiliare residenziale per un ricavato totale di 108 miliardi circa di renminbi. Nel 2004 a Pechino risultavano registrati 1 871 000 autoveicoli, 1 298 000 dei quali posseduti da privati.
L'area di Dawangqiao intorno al Beijing CBD nel 2004
Nell'anno precedente 447 000 autoveicoli nuovi e usati sono stati venduti nella municipalità di Pechino. Questi dati testimoniano la particolare dinamicità del settore automobilistico che spinge le autorità cittadine alla costruzione e pianificazione di nuove arterie stradali e autostradali in grado di reggere il traffico crescente.
Il Beijing CBD (Beijing Central Business District), situato nell'area di Guomao, è stato identificato come il nuovo centro economico della città: vi si trovano infatti gli uffici di diverse imprese, centri commerciali e appartamenti residenziali di prestigio. La Beijing Financial Street, nell'area di Fuxingmen e Fuchengmen, è un centro finanziario tradizionale. Le aree di Wangfujing e Xidan sono importanti distretti commerciali.
L'area diZhongguancun è caratterizzata dalla presenza di imprese informatiche, elettroniche, farmaceutiche e per questo è stata soprannominata la "Silicon Valley della Cina". Anche Yizhuang, un'area localizzata a sud-est della metropoli, ultimamente è la sede prescelta per gli investimenti di molte imprese ad altatecnologia. Pechino è anche un florido centro del commercio di beni piratati come capi di abbigliamento eDVD. Tra i molti distretti industriali tradizionali vi è anche Shijingshan, localizzato nella periferia occidentale della città.
Le principali attività dell'agricoltura della municipalità sono situate al di fuori della città e consistono principalmente nella coltivazione difrumento,mais e derrate agricole destinate al mercato urbano.
Sebbene la rivoluzione culturale e la recente modernizzazione della città abbiano danneggiato il patrimonio culturale e artistico di Pechino, ancora oggi esistono attrazioni di notevole interesse.
ilBaliqiao, noto anche come "Ponte di otto miglia", risalente ai tempi della dinastia Ming, e il "Ponte a dorso di cammello", suggestivo ponte pedonale ad una sola arcata, nell'area del Palazzo d'estate
i vecchihutong che coprono ancora larga parte della città vecchia
L'autostrada JingshiAeroporto internazionale di PechinoMetropolitana di Pechino
Le riforme economiche a partire dal1978 hanno notevolmente contribuito allo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie, stradali, aeroportuali e di trasporto pubblico di Pechino, come lametropolitana di Pechino, la cui rete è stata molto ampliata per le olimpiadi e ha visto un enorme aumento della lunghezza totale della rete. Il traffico crescente e l'appuntamento della XXIX Olimpiade richiesero un crescente adeguamento di tali infrastrutture.
La città è ben collegata con il resto del Paese da strade e autostrade. Pechino è servita da cinque raccordi anulari, nove autostrade e undici superstrade nazionali. Il numero crescente di automobili private e la dinamica economia urbana creano notevoli problemi di traffico. I raccordi anulari e le principali arterie sono spesso congestionate, specialmente durante gli spostamenti dei pendolari da e verso i quartieri finanziari e commerciali. Per risolvere i disagi creati dal traffico automobilistico le autorità cittadine hanno esteso diverse autostrade all'interno del terzo raccordo anulare della città. La mancanza di semafori lungo i tracciati delle autostrade dovrebbe alleggerire la pressione sull'intero sistema stradale di Pechino. Sei nuove autostrade sono state progettate per migliorare ulteriormente la congestione stradale. Sono state proposte e in parte implementate anche altre soluzioni per limitare i problemi del traffico: corsie riservate a mezzi di trasporto pubblico, una rete metropolitana più estesa e una maggiore disciplina da parte degli automobilisti.
L'aeroporto internazionale di Pechino è il principaleaeroporto della città e dista circa 20 km dal centro. Offre collegamenti nazionali, internazionali e intercontinentali. È il principale snodo aeroportuale della compagniaAir China, nonché l'aeroporto più trafficato della Repubblica Popolare Cinese. Attualmente sono operativi due terminal. Il terzo terminal è attivo per la XXIX Olimpiade nel 2008. È collegato al centro di Pechino tramite un'autostrada.
Il 25 settembre 2019 è stato aperto l'Aeroporto Internazionale di Pechino-Daxing situato 46 chilometri a sud di Piazza Tien'anmen, 26 chilometri a ovest del centro di Langfang, 50 chilometri a nord-est della nuova area di Xiong'an e a 65 chilometri dall'aeroporto di Pechino Capitale; esso dovrebbe servire Pechino, Tientsin, e la provincia dell'Hebei. Con l'apertura del nuovo aeroporto di Daxing, l'Aeroporto di Pechino-Nanyuan, dal quale opera solamente China United Airlines, verrà chiuso definitivamente.
Esistono anche altri aeroporti per scopi militari e civili di minore importanza come l'aeroporto di Xijiao, l'aeroporto Shahe e l'aeroporto di Badaling.
Nel novembre 2023China Mobile,Huawei Technologies,Università Tsinghua e Cernet.com hanno inaugurato la prima rete al mondo infibra ottica aperta al pubblico e capace di raggiungere una velocità massima di 1.2terabyte al secondo. Lunga 3.000 km, collega Pechino al sud della Cina.[15]
^Ricci, Matteo,De Christiana expeditione apud Sinas svscepta, ab Societate Iesv, 1615.
^Khā´n bālīq, sutreccani.it,Enciclopedia Treccani.URL consultato il 18 gennaio 2012(archiviato il 24 maggio 2015).; cfr. anche Giuseppe Buffon,Khanbaliq. Profili storiografici, Roma, 2014.
1. Tel Aviv è riconosciuta come capitale d'Israele dalla maggioranza degli stati membri dell'ONU, mentre secondo la legge israeliana la capitale dello stato è Gerusalemme. Gerusalemme è inoltre rivendicata come capitale dellostato di Palestina.