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Paul Grenier

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Paul Grenier
NascitaSaarlouis, 29 gennaio1768
MorteMontambert, 17 aprile1827
Dati militari
Paese servitoRegno di Francia
Regno di Francia (1791-1792)
Prima Repubblica francese
Primo Impero francese
Regno di Francia
Forza armataReale esercito francese
Esercito rivoluzionario francese
Grande Armata
Reale esercito francese
ArmaFanteria
Anni di servizio1784 -1816
GradoGenerale di divisione
ComandantiEugenio di Beauharnais
Jean Victor Marie Moreau
GuerreGuerre rivoluzionarie francesi
Guerre napoleoniche
CampagneCampagna italiana di Suvorov
Campagna d'Italia (1813-1814)
voci di militari presenti su Wikipedia
Manuale
Paul Grenier

Deputato del Primo Impero francese
Durata mandato12 maggio1815 –
13 luglio1815
MonarcaNapoleone Bonaparte
CircoscrizioneMosella

Deputato del Regno di Francia
Durata mandato20 ottobre1818 –
16 gennaio1821
MonarcaLuigi XVIII
LegislaturaII
CircoscrizioneMosella

Paul Grenier (Saarlouis,29 gennaio1768Montambert,17 aprile1827) è stato ungeneralefrancese.

Arruolatosi nell'esercito reale francese, servì laFrancia durante tutta l'epoca rivoluzionaria e durante l'età napoleonica, risultando sempre tra i migliori generali della sua nazione. Militare molto capace, si distinse in particolar modo nelle due campagne italianedel 1809 edel 1813-1814, dando ripetute prove delle sue abilità tattiche. Nella parte finale della sua vita si dedicò alla politica. Il suo nome èinciso sotto l'Arco di Trionfo di Parigi.

Biografia

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Dai primi anni alle guerre rivoluzionarie francesi

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La guerra della Prima coalizione: l'ascesa nelle gerarchie dell'esercito

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Lo stesso argomento in dettaglio:Prima coalizione.

Nacque il 29 gennaio1768 aSaarlouis, all'epoca neldipartimento della Mosella. Il padre era un ufficiale giudiziario[1][2] e tentò di dare al figlio un'istruzione simile alla propria, sperando che seguisse le sue orme.[3] Invece Grenier si arruolò nell'esercito reale francese nel1784, entrando nel reggimento di fanteriaNassau come soldato semplice. Fu promosso acaporale nel1788, asergente nel1789 e asergente maggiore nel1791.[4]

Dopo essere stato inviato nell'Armata del Centro agli inizi del1792, ottenne le promozioni atenente e ad aiutante maggiore nel luglio e nell'agosto dello stesso anno, prima di partecipare allabattaglia di Valmy a settembre e a quelladi Jemappes a novembre. Promosso acapitano nel dicembre del 1792, fu trasferito nell'Armata del Nord.[4] La buona condotta dimostrata nei precedenti scontri lo fece diventare aiutante di campo del generaleSchauenburg presso il suo quartier generale.[3] Nel1793 combattéad Hondschoote ea Wattignies, ottenendo la promozione ad aiutante generale nell'ottobre dello stesso anno. Trasferito nell'Armata della Mosella sottoHoche, combattéa Kaiserslautern e rimase ferito in uno scontro aLembach a dicembre.[1][4][5] Nel 1794 la sua carriera accelerò improvvisamente: nel gennaio fu promosso acapobattaglione e ad aprile agenerale di brigata. Inoltre, fu presto trasferito nella divisioneChampionnet,[4] che operava nell'esercito della Sambre e Mosa, sotto il comando del generaleJourdan.[5] All'interno di questo esercito, prese parte allabattaglia di Fleurus, distinguendosi così tanto che venne riconosciuta lui parte del successo della battaglia: la condotta eccezionale dimostrata gli valse poco dopo la promozione agenerale di divisione.[1][2][4][5] L'armata francese proseguì la sua avanzata sino a raggiungere ilReno. Investito del comando della 10ª divisione dell'Armata della Sambre e Mosa dal generaleKléber nel1795, fu poi spostato al comando della 2ª divisione[4] ed incaricato di dirigere un'avanguardia durante l'attraversamento del fiume aUerdingen nel settembre dello stesso anno.[4][5][6] L'anno seguente passò nuovamente il Reno a giugno e vinse labattaglia di Friedberg il 10 luglio e poi nuovamente aBamberga nei primi giorni di agosto.[1][5] Nel proseguimento della campagna in Germania, l'esercito della Sambre e Mosa, inclusa la divisione di Grenier, fu sconfitto dall'arciduca Carlo primaad Amberg e poia Würzburg, venendo costretto a ritirarsi progressivamente verso ovest e poi ad attraversare il Reno.[4] L'anno seguente, passò il Reno e sconfisse gli austriacia Neuwied sotto il comando di Hoche, distinguendosi nuovamente in battaglia,[2][4][7] prima che le notizie dell'armistizio di Leoben fermassero i combattimenti anche sul fronte tedesco. La sua prestazione fu eccellente al punto che ilDirettorio gli inviò una lettera di felicitazioni, complimentandosi per la vittoria riportata.[2][5][7][8]

La guerra della Seconda coalizione: Italia e Germania

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Lo stesso argomento in dettaglio:Seconda coalizione.
La battaglia di Magnano

Inizialmente destinato all'Armata d'Inghilterra, nel1798 fu trasferito nell'Armata d'Italia.[9][4]Schérer affidò lui immediatamente il comando di alcune posizioni di particolare importanza già prima dello scoppio della guerra della Seconda coalizione. In seguito, Grenier combattéa Pastrengo ea Magnano, partecipando alla successiva ritirata dei francesi verso l'Adda.A Cassano d'Adda furono lui e il generaleVictor a mantenere il centro francese. Dopo la ritirata dei francesi dietro alTicino e poi dietro al Po, affrontò l'avanguardia russa diRosenberga Bassignana, sconfiggendola dopo l'arrivo dei rinforzi diMoreau. Quattro giorni dopo, il 16 maggio, prese parte agliscontri di Marengo, prima che l'esercito francese si ritirasse inLiguria. Dopo l'arrivo diMacDonaldin Emilia, seguì Moreau nella sua discesa in pianura, combattendonuovamente a Marengo, ma fu costretto a ritornare sui suoi passi dopo ladisastrosa battaglia della Trebbia.[2][4][5][9] Dopodiché, Grenier fu personalmente inviato da Moreau aGrenoble per organizzare i rinforzi francesi che sarebbero dovuti arrivare in Piemonte: riuscì a condurre12000 uomini in Piemonte solo dopo lasconfitta di Novi.[4][8][9] A quel punto, si unì alleforze di Championnet e favorì la loro unione con l'armata di Moreau, garantendo loro copertura:[10] mentre le due armate si incontravano davanti aCuneo, Grenier scese nella pianura sottostante, ingaggiando gli austriaci nelle due battagliedi Fossano edi Savigliano, con risultati alterni.[11] In seguito seguì Championnet nella sua offensiva in Piemonte: Grenier venne sconfitto primaa Centallo,[12] in seguito fu costretto alla ritirataa Genola[13] ed infine forzato ad abbandonareMondovì.[14] La sua ritirata proseguì verso Cuneo e poi verso ilColle di Tenda, che difese dagli austriaci.[4][5][9]

Al termine della campagna in Italia, nel1800, Grenier fu chiamato da Moreau a prendere il comando di una delle divisioni dell'Armata del Reno nella sua imminente campagna in Germania: Grenier si trasferì sotto il comando diSaint-Cyr, nel corpo centrale dell'esercito francese. Dopo le dimissioni del suo comandante, Moreau affidò a Grenier il compito di guidare il corpo centrale dell'armata del Reno: Grenier riuscì brillantemente a sconfiggere le forze di Kraypresso Erolzheim il 5 giugno, ripetendosi poi allabattaglia di Höchstädt qualche giorno dopo. A seguito dellaconvenzione di Alessandria e della parallelaconvenzione di Parsdorf, le ostilità vennero interrotte per diversi mesi, prima che la validità dell'armistizio venisse a cessare. In tale occasione, le forze austriache dell'arciduca Giovanniattaccarono il corpo di Grenier: sebbene i francesi avessero subito perdite nettamente minori, si ritirarono, consentendo agli austriaci di avanzare. Due giorni dopo, il 3 dicembre, Grenier guidò il centro francese assieme aNey nella decisivabattaglia di Hohenlinden: la rotta delle forze asburgiche siglò definitivamente la fine del conflitto.[4][5][9]

Al termine del conflitto, Bonaparte lo nominò ispettore generale della fanteria in Piemonte e Liguria. Venne poi eletto a parlamentare del dipartimento della Mosella e a Commendatore dellaLegion d'Onore. Lo scarso impiego nell'esercito di Grenier nell'intervallo tra il1801 ed il1804 è dovuto alla vicinanza del generale francese con Moreau: l'inimicizia che correva traBonaparte ed l'ex comandante dell'Armata del Reno impedì a molti generali troppo vicini al rivale delPrimo console, tra cui lo stesso Grenier, di fare rapidamente carriera.[5][8][15]

Le guerre napoleoniche

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Il ritorno in Italia e la prima campagna sotto Eugenio

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Lo stesso argomento in dettaglio:Quinta coalizione.

Dopo qualche anno senza incarichi di grande responsabilità, verso la fine del1805 Grenier venne investito del comando provvisorio della 3ª divisione militare. Un anno dopo, il 4 dicembre 1806 fu messo a comando della fortezza diMantova e il 22 dicembre 1807 divenne Grand'Ufficiale della Legion d'Onore. Nel1808 venne appuntato al comando della 3ª divisione dell'Armata d'Italia, sotto il comando del viceréEugenio di Beauharnais.[5][15][16]

Napoleone alla battaglia di Wagram

L'inizio dellaguerra del 1809 fu l'occasione di Grenier per mettersi in mostra e dare prova delle sue abilità di generale.[17] Inizialmente, la scarsa esperienza di Eugenio al comando di un esercito mise in difficoltà la sua armata che, disorganizzata e priva di un solido piano d'attacco, fu sconfitta dalle forze dell'arciduca Giovannia Sacile.[18] Indietreggiò assieme al resto dell'esercito sulla linea dell'Adige, prendendo poi parte allabattaglia di Caldiero. Dopo l'inizio della ritirata dell'armata austriaca, ebbe modo di distinguersi: messo al comando dell'ala destra dell'esercito franco-italiano, attaccò e mise in fuga l'ala sinistra austriaca durante la successivabattaglia del Piave e poi si distinse in un'azione minore dei pressi diSan Daniele, lungo ilTagliamento.[2][15][16][17] Dopo la vittoriosabattaglia di Tarvisio, nella quale si distinse nella presa del forte diMalborghetto,[8] Grenier fu incaricato di sgominare la divisione del generaleJelačić, giunta in soccorso dell'arciduca: Grenier condusse una brillante azione militarea Sankt Michael il 25 maggio, dimostrando un'evidente superiorità tattica nei confronti del comandante austriaco.[16][19] La ritirata delle forze austriache proseguì fino unUngheria, dove l'ultima battaglia della campagna di Eugenio si concluse in vittoria: aRaab, le forze di Eugenio, sconfissero nuovamente le forze austriache,[2][15][16] in quella che Napoleone chiamò "una piccola figliadi Marengo edi Friedland".[20] Grenier, messo al comando due divisione, per un totale di quasi16000 uomini, andò a formare il centro dello schieramento napoleonico: dopo un inizio difficile, le sue forze riuscirono a rompere il centro dello schieramento nemico e a metterlo in fuga.[15] Avendo impedito la congiunzione delle due armate austriache, gli uomini di Eugenio si affrettarono a raggiungere Vienna, in tempo per prendere parte alla decisivabattaglia di Wagram: Grenier diede per l'ennesima volta dimostrazione di ottime abilità di generale.[2][8][15][16][17]

Il nome di Grenier fu pienamente riabilitato agli occhi dell'imperatore dopo la campagna: ricevette il titolo di Cavaliere di Gran Croce della Legion d'Onore per i suoi meriti a Wagram, quello diConte dell'Impero e venne anche nominato ispettore generale delle forze di fanteria dell'Armata d'Italia e membro dello stato maggiore dell'esercito napoletano l'anno seguente.[2][8][15][16][17] In effetti, durante la guerra aveva dimostrato di essere il miglior generale dell'esercito di Eugenio, superando persino i due neo-promossimarescialliMarmont eMacDonald.[21] L'anno seguente, servendoMurat a Napoli,[16] tentò di coordinare l'attraversamento dello stretto di Messina per l'invasione della Sicilia ma l'impresa fu del tutto fallimentare.[22] A seguito delle tensioni sviluppatesi tra Murat e Napoleone dopo il fallimento della spedizione in Sicilia, l'imperatore ritenne necessario mettere Grenier a comando di tutto il corpo d'armata francese nell'Italia meridionale, quando, in precedenza, era solo il comandante di un piccolo corpo di osservazione: la condotta di Grenier, che si mosse con molta discrezione e prudenza, ebbe una funzione pacificatoria, sciogliendo, almeno apparentemente, il clima teso che caratterizzava le discussioni tra i due capi di stato.[15][17]

La guerra in Germania e la seconda campagna sotto Eugenio

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Lo stesso argomento in dettaglio:Campagna di Germania del 1813 e Campagna d'Italia (1813-1814).
Battaglia del Mincio del 1814.

Nel1812, mentre la maggior parte dellaGrande Armée era impegnataad affrontare l'esercito russo ed il gelido inverno delle pianure dell'Europa orientale, Grenier era rimasto a Napoli, sempre a comando delle residue forze francesi nell'Italia meridionale. Ricevette solo a settembre l'ordine di spostarsi a Verona: avrebbe dovuto convogliare i reparti francesi del sud Italia e le forze presenti nei presidi lombardi per formare la 35ª e la 36ª divisione dellaGrande Armée e portare tali forze inPrussia. Giunse in Germania con le sue due divisioni nei primi giorni del gennaio1813, riuscendo ad occupare la città diBerlino ed i suoi dintorni prima della fine del mese.[2][8][15][16][17] Dopo aver appreso del movimento retrogrado dell'esercito, guidato da Eugenio dopo la partenza di Napoleone e di Murat, si riposizionò sul fiumeElba, abbandonando il suo quartier generale diKöpenick in favore diWittenberg.[15] Mentre combatteva i russi ed i prussiani sull'Elba, fu ferito da un proiettile alla mascella il 4 aprile.[8][15][16][17] Un mese dopo, mentre gli eserciti della coalizione erano in difficoltà e si stavano ritirando, passò l'Elba, si impadronì diMerseburg[15][16] e si avviò sulla strada diLützen, prendendo parte alla successiva vittoria dell'armata francese.[15]

Poco tempo dopo, quando Eugenio fu incaricato di allestire un esercito in Italia per difendere la penisola dagli austriaci, Grenier lo raggiunse velocemente, assumendo il comando del Corpo di Osservazione dell'Adige al posto del generaleVignolle e del primo corpo d'armata,[15][16] formato dalle divisioniQuesnel eGratien.[23] Nel corso dei successivi otto mesi di campagna, Grenier dimostrò di essere il miglior generale impegnato sul fronte italiano.[24] Ad agosto, guidò i suoi uomini all'assedio diVillaco, occupata dagli austriaci del generaleHiller, poi il 6 settembre inflisse una devastante sconfitta alla brigata del generaleVécseya Feistritz.[2][16][15][17] Il successivo 31 ottobre sconfisse il distaccamento del generaleEckhardta Bassano, liberando il passaggio verso l'Adige all'intero esercito franco-italiano, mentre due settimane dopo, tra il 15 ed il 19 novembre, diresse le forze francesi nelle due battagliedi Caldiero edi San Michele, ottenendo una netta vittoria nella prima e guidando una buona resistenza contro le superiori forze nemiche nella seconda. Dopo l'entrata in guerra dei napoletani contro le forze di Eugenio si distinse nuovamente in occasione dellabattaglia del Mincio l'8 febbraio1814 ed il mese successivo nellabattaglia di Parma. Tornato inLombardia, tornò a supervisionare il fronte delMincio sino allaresa di Eugenio il 16 aprile, dopodiché fece ritorno in patria con il resto dei soldati francesi.[2][16][17][24]

Restaurazione e gli ultimi anni

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Dopo essere tornato in Francia, Grenier si mise al servizio della monarchia borbonica: venne nominato Cavaliere dell'Ordine di San Luigi e nominato ispettore generale di fanteria delle piazze diTolone eMarsiglia, occupate dall'8ª divisione militare. Dopo ilritorno di Bonaparte, Grenier venne eletto come deputato per ildipartimento della Mosella ed ottenne vari incarichi governativi, oltre a parte della responsabilità per la difesa di Parigi: divenne il vice-presidente dellaCamera dei Rappresentanti il 6 giugno ed il 21 giugno membro di una commissione, redatta da entrambe le camere in modo congiunto, che si sarebbe dovuta occupare della salute pubblica. Fece anche parte della commissione di cinque membri incaricata di dirigere un governo provvisorio, poi sciolto in luglio.[2][16][17][24][25]

Al definitivo ritorno dei Borbone, riprese le proprie mansioni precedenti ma si dimise il successivo 27 gennaio, terminando il servizio attivo nell'esercito.[N 1] Dopo qualche anno di inattività, nel1818 si candidò nuovamente alle elezioni, venendo nuovamente eletto, stavolta alla Camera dei Deputati.[16][17][24] Nel corso del suo mandato, conclusosi nel1821, si batté animosamente per garantire gli interessi dei veterani e sulla gestione dei fondi destinati alle risorse militari. A seguito di vari problemi di salute, abbandonò l'incarico e si ritirò nei possedimenti della sua famiglia aMontambert, nei pressi diGray.[17][24] Ivi morì il 17 aprile1827.[2][4][17][24][N 2]

Onorificenze

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Onorificenze francesi

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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— 15 agosto 1809
Cavaliere dell'Ordine Reale e Militare di San Luigi - nastrino per uniforme ordinaria
— 1 giugno 1814

Onorificenze straniere

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Commendatore dell'Ordine della Corona ferrea (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 15 marzo 1814

Note

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Note esplicative

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  1. ^Lievyns commette un errore tipografico, scrivendo 27 gennaio1815, precisando che il ritiro di Grenier sia stato successivo al secondo ritorno dei Borbone, come riportato anche negli altri testi. L'anno corretto è evidentemente il1816.
  2. ^Le varie fonti citano il paese di "Morembert", con l'ulteriore precisazione che si tratti di un villaggio nei pressi di Gray. Siccome l'effettivo paese di Morembert non corrisponde affatto a tale descrizione, è probabile che si tratti di un errore tipografico: è il villaggio diMontambert quello di cui i vari testi parlano, trovandosi a qualche chilometro da Gray.

Note bibliografiche

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  1. ^abcdLievyns, p. 253.
  2. ^abcdefghijklmnMullié, p. 23.
  3. ^abRabbe, p. 1952.
  4. ^abcdefghijklmnoSix, p. 524.
  5. ^abcdefghijkRabbe, p. 1953.
  6. ^Arnault, p. 312.
  7. ^abLievyns, pp. 253-254.
  8. ^abcdefghArnault, p. 313.
  9. ^abcdeLievyns, p. 254.
  10. ^(EN) Thomas Graham,History of the campaigns in the years 1796, 1797, 1798 e 1799 in Germany, in Italy, in Switzerland &c., Londra, T.Gardiner, 1812, pp. 270-271.
  11. ^(EN) Enrico Acerbi,The 1799 Campaign in Italy: Fossano and Savigliano: the 1st Clashes, suThe Napoleon Series, 7 gennaio 2020.
  12. ^(EN) Enrico Acerbi,The 1799 Campaign in Italy: The Road to Genola, suThe Napoleon Series.
  13. ^(EN) Enrico Acerbi,The 1799 Campaign in Italy: The Battle of Genola, suThe Napoleon Series.URL consultato il 6 agosto 2024.
  14. ^(EN) Enrico Acerbi,The 1799 Campaign in Italy: The 1799 Campaign in Italy: the Battle of the Mondovì Hills: 6 November, suThe Napoleon Series.URL consultato il 6 agosto 2024.
  15. ^abcdefghijklmnoLievyns, p. 255.
  16. ^abcdefghijklmnoSix, p. 525.
  17. ^abcdefghijklmRabbe, p. 1954.
  18. ^Schneid, pp. 70-72.
  19. ^Schneid, pp. 86-87.
  20. ^(FR)La bataille de Raab, 14 juin 1809, sunapoleon.org.URL consultato il 3 settembre 2025.
  21. ^Schneid, p. 61.
  22. ^ Carlo Botta,Storia d'Italia dal 1789 al 1814, editore non identificato, 1834, p. 517.URL consultato il 3 settembre 2025.
  23. ^(FR)Abel Hugo,France militaire. Histoire des l'armées françaises de terre et de mer de 1792 a 1833., vol. 5, Parigi, Delloye, 1837, p. 156.
  24. ^abcdefLievyns, p. 526.
  25. ^Arnault, p. 314.

Bibliografia

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