George è un giocatore estremamente versatile in grado di giocare 2-3 ruoli diversi sul parquet. Ottimo difensore, dotato di fisico slanciato, braccia lunghe e grande reattività; può marcare le ali più pericolose sul perimetro e fornire contemporaneamente anche grande aiuto a rimbalzo ai lunghi. È decisivo in attacco grazie alla sua abilità dall'arco e in penetrazione[1]
Si rende eleggibile alDraft NBA 2010, dove viene selezionato dagliIndiana Pacers con la decima scelta assoluta. Il primo anno nella NBA per lui non si rivela esaltante, tenendo di media 7,8 punti con 3,7 rimbalzi a partita in 20,7 minuti giocati.
Il 24 febbraio 2012, partecipa all'NBA Rising Stars Challenge nel team diCharles Barkley giocando titolare; mette a segno 23 punti che contribuiscono alla vittoria sul team diShaquille O'Neal per 146-133. Il giorno successivo prende parte alloSlam Dunk Contest, vinto però daJeremy Evans. Conclude il suo secondo anno con 12,1 punti, 5,6 rimbalzi e 2,4 assist a partita, riuscendo a portare la squadra allapost-season. Aiplayoffs, dopo aver eliminato per 4-1 gliOrlando Magic (privi della stellaDwight Howard) al primo turno, vengono eliminati in rimonta per 4-2 daiMiami Heat diLeBron James alle semifinali di conference.
Il 21 novembre 2012 mette a segno il suocareer-high di punti, mettendone a segno 37 contro iNew Orleans Pelicans. Il 16 febbraio 2013, prende parte alThree-Point Contest, uscendo al primo turno con solo 10 centri.[2] Il giorno successivo, prende parte al suo primoNBA All-Star Game, mettendo a referto 17 punti in 20 minuti giocati. Conclude laRegular Season con 17,4 punti, 4,1 assist e 7,6 rimbalzi di media con il 42% dal campo e il 36,2% da oltre l'arco. Queste medie, oltre a portare gliIndiana Pacers al terzo posto nellaeastern conference (dietro iMiami Heat e i New York Knicks), gli permettono di vincere il titolo diNBA Most Improved Player Award.[1] Il 21 aprile 2013, in occasione della prima gara deiplay-off, contro gliAtlanta Hawks, realizza una tripla doppia da 23 punti, 11 rimbalzi e 10 assist.[3] Nonostante le sue eccellenti prestazioni non riesce a portare gliIndiana Pacers alleFinals NBA, venendo eliminati alleFinali di Conference daiMiami Heat per 4-3.
Il 5 dicembre 2015 segna il suo career-high con 48 punti nella sconfitta contro gliUtah Jazz. George a registrare altre partite sopra i 30 punti, venendo selezionato per la gara delle stelle (All-Star Game) come titolare. Paul segna 41 punti e stabilisce il record di triple in questa competizione (9 su 19 tentate). Nonostante questo il team East perderà e l'MVP andrà aRussell Westbrook . I suoiPacers riescono ad accedere alla post season con la testa di serie numero 7, perdendo al primo turno contro i talentuosiToronto Raptors diKyle Lowry eDeMar DeRozan in una combattutissima serie di 7 gare.
Per la stagione 2016-17 i Pacers si rafforzano con diversi acquisti, ma non riescono ad andare oltre il settimo posto, che riserva al primo turno iCleveland Cavaliers diLeBron James, campioni uscenti, venendo eliminati in quattro partite.[5]
Il 30 giugno 2017, solo poche ore prima dell'inizio della free agency 2017, e dopo essere stato accostato a numerose squadre (tra cuiCavaliers,Celtics,Lakers eRockets) George viene ceduto agli Oklahoma City Thunder in cambio diVictor Oladipo eDomantas Sabonis.[6] Disputa un'ottima stagione da dietro l'arco dei 3 punti (40% di media, massimo in carriera), tanto da ottenere l'invito a partecipare allagara del tiro da tre punti dell'All Star Game, a cui partecipa anche come riserva del Team LeBron.[7] Conclude la stagione con 21,9 punti, 5,7 rimbalzi e 3,3 assist a partita. I Thunder chiudono la regular season al quarto posto dell'affollatissima Western Conference, affrontando nei Playoff gli Utah Jazz del rookieDonovan Mitchell. La serie si rivela molto combattuta, ma sono i Jazz a prevalere in sei gare.
In estate George diventa free agent. Nonostante il forte interesse deiLos Angeles Lakers, squadra della sua città d'origine e per cui aveva sempre espresso il desiderio di giocare, decide di rimanere ai Thunder, senza nemmeno incontrarsi con i rappresentanti della squadra californiana. George firma un contratto di quattro anni a 137 milioni di dollari, con opzione del giocatore sul quarto anno.[8]
George disputa un'eccellente stagione, migliorando in ogni categoria principale e imponendosi come uno dei migliori giocatori della lega in attacco e in difesa e venendo quindi selezionato come titolare per l'All Star Game diCharlotte.[9] Durante l'anno migliora anche il suocareer-high per triple realizzate in una partita, mettendone a referto 10 contro iMiami Heat.[10] il 12 febbraio 2019 realizza una tripla doppia da 47 punti, 12 rimbalzi e 10 assist che consentono ai Thunder di battere iPortland Trail Blazers per 120-111.[11][12] Il 23 febbraio invece segna 45 punti nella vittoria al doppio overtime per 148-147 contro gliUtah Jazz.[13] Queste prestazioni gli valgono il premio di giocatore del mese vinto in febbraio.[14] Nei playoffs però la squadra esce al primo turno contro Portland in 5 gare con Damian Lillard che in gara-5 segna da 3 punti nonostante la marcatura di George (che a fine partita ha definito un brutto tiro).[15][16] La sua seconda stagione è migliore rispetto alla prima,[12] tanto da venire candidato al premio di MVP, che però perde in favore diGiannīs Antetokounmpo.[17] Con 2,2 palle rubate a partita ha tenuto la media migliore della lega.[18]
Nella notte tra il 5 ed il 6 luglio 2019, iLos Angeles Clippers cedono ai ThunderShai Gilgeous-Alexander,Danilo Gallinari, quattro scelte future al primo giro non protette, una scelta futura al primo giro protetta e due opzioni di swap picks in cambio di George[19], che qualche giorno prima aveva richiesto ai Thunder di essere scambiato. Paul George si unisce quindi ai Clippers assieme all'MVP delle Finals,Kawhi Leonard, che aveva richiesto esplicitamente George prima della sua firma con i losangelini[20].
Il 6 luglio 2024, George firma con i Philadelphia 76ers da free-agent. Visto che entrambi i suoi numeri usati in carriera, 24 e 13, sono ritirati dalla franchigia, George decide di usare il numero 8 come tributo al nativo di Philadelphia Kobe Bryant.[21]