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Patto di Varsavia

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Patto di Varsavia
Организация Варшавского договора
Emblema del Patto di Varsavia
I Paesi del Patto di Varsavia nel 1990
AbbreviazioneОВД (in russo)
TipoAlleanza militare
Fondazione14 maggio1955
FondatoreNikita Chruščëv
Scioglimento1º luglio1991
Scopoalleanza militare
Sede centraleUnione Sovietica (bandiera)Mosca
Lingue ufficialirusso, rumeno,tedesco,polacco,ungherese,ceco,slovacco,bulgaro,albanese
MembriUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Polonia (bandiera) Polonia
Germania Est (bandiera) Germania Est[1]
Ungheria (bandiera)Ungheria
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
Romania (bandiera) Romania
Bulgaria (bandiera) Bulgaria
Albania (bandiera) Albania[2]
MottoUnion of peace and socialism,Unie míru a socialismu,Союз мира и социализма eUnione per la Pace e per il Socialismo
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlPatto di Varsavia del1955, detto ancheTrattato di Varsavia (in russoВаршавский договор?,Varšavskij dogovor) ed ufficialmenteTrattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza (in russoДоговор о дружбе, сотрудничестве и взаимной помощи?,Dogovor o družbe, sotrudničestve i vzaimnoj pomošči), è stata un'alleanza militare composta dagliStati socialisti delblocco orientale, nata come reazione al riarmo e all'entrata nellaNATO dellaRepubblica Federale Tedesca nel maggio dello stesso anno.

Per trentasei anni la NATO e il Patto di Varsavia non si scontrarono mai direttamente inEuropa: gliUSA e l'URSS, assieme ai rispettivi alleati, implementarono politiche strategiche mirate al contenimento dell'avversario sul territorio europeo, mentre lavoravano e combattevano per l'influenza sul piano internazionale, laguerra del Vietnam, ilconflitto arabo-israeliano, l'invasione della baia dei Porci, laguerra sporca, laguerra cambogiano-vietnamita e altri.[3][4]

Storia

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Tensioni tra Ovest ed Est per la sicurezza europea

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Mappa dellezone di occupazione della Germania subito dopo la conclusione dellaseconda guerra mondiale.

Dopo laconferenza di Potsdam del 1945 il territorio della sconfittaGermania nazista venne diviso ad ovest dellalinea Oder-Neisse in quattrozone di occupazione, amministrate daUnione Sovietica,Regno Unito,Stati Uniti eFrancia.

Nell'aprile del 1949Belgio,Canada,Danimarca,Francia,Islanda,Italia,Lussemburgo,Norvegia,Paesi Bassi ePortogallo, assieme al Regno Unito e agli USA, firmarono aWashington ilTrattato del Nord Atlantico, conosciuto anche come Patto Atlantico, creando così laNATO, con lo scopo di istituire un'alleanza militare di tipo difensivo e prevenire la formazione di militarismi di carattere nazionalista[5].

Nel maggio 1949 sorse sull'area occidentale della Germania laRepubblica Federale Tedesca, seguita subito dopo dallaRepubblica Democratica Tedesca nellazona di occupazione sovietica a est.

Il 20 marzo 1952 i colloqui sulla possibile riunificazione tedesca, avviati a seguito della "Nota di Stalin", terminarono dopo che i rappresentanti occidentali insistettero su una Germania unita non neutrale e libera di unirsi allaComunità europea di difesa (CED) e di riarmarsi.

Durante laconferenza di Berlino, tenutasi tra gennaio e febbraio del 1954, il ministro degli esteri sovieticoVjačeslav Molotov presentò alcune proposte per una possibile riunificazione tedesca ed elezioni per un governo pan-tedesco[6], a condizione del ritiro degli eserciti delle quattro potenze occupanti e della neutralità della Germania[7], ma queste furono rifiutate dai ministriJohn Foster Dulles (USA),Anthony Eden (UK) eGeorges Bidault (Francia).[8] Successivamente, Dulles incontrò aParigi Eden, il cancelliere tedescoKonrad Adenauer ed il franceseRobert Schuman, spingendo gli alleati ad evitare discussioni con i sovietici e di insistere con laCED[9].

Secondo lo storico statunitenseJohn Lewis Gaddis, i Paesi occidentali erano inclini ad esplorare l'offerta dell'URSS[10]. Lo storicoRolf Steininger ha affermato che la convinzione di Adenauer secondo cui "neutralizzazione significa sovietizzazione" era stato il principale fattore nel rifiuto delle proposte sovietiche[11] ed il cancelliere tedesco occidentale temeva che la riunificazione avrebbe portato alla fine del predominio della suaUnione Cristiano-Democratica di Germania (CDU) nelBundestag[12].

Molotov, temendo che laCED si sarebbe messa in futuro contro l'URSS e "cercando di prevenire la formazione di gruppi di Stati europei diretti contro altri Stati europei", propose un Trattato generale europeo sulla sicurezza collettiva in Europa "aperto a tutti gli Stati europei senza considerare i loro sistemi sociali"[13], implicando l'unificazione della Germania e l'inutilità della CED. Tuttavia, Eden, Dulles e Bidault rifiutarono la proposta[14].

Molotov.jpg
Vjačeslav Michajlovič Molotov

Un mese dopo, il Trattato europeo fu rifiutato non solo dai sostenitori della CED, ma anche dagli oppositori occidentali di quest'ultima (come il leader franceseGaston Palewski), ritenendolo "inaccettabile nella sua forma attuale perché esclude gli USA dalla partecipazione nel sistema di sicurezza collettivo in Europa"[15]. I sovietici proposero quindi ai governi di USA, Regno Unito e Francia di accettare la partecipazione degli Stati Uniti nel proposto Accordo Generale Europeo[15] considerando anche il fatto che le potenze occidentali ritenessero l'offerta sovietica come "diretta contro il Patto Atlantico del Nord e favorevole alla sua liquidazione"[15][16]. I sovietici dichiararono la propria "disponibilità ad esaminare la questione della partecipazione dell'URSS nel blocco atlantico del nord assieme alle altre parti interessate", specificando che "l'ammissione degli USA nell'Accordo Generale Europeo non avrebbe influito sulla decisione delle tre potenze occidentali per l'ammissione dell'URSS nel Patto atlantico del nord"[15].

Ogni proposta sovietica, incluso l'ingresso nella NATO, fu subito rifiutata dai governi occidentali[17][18]. Emblematica fu la posizione diHastings Lionel Ismay, segretario generale della NATO e fervente sostenitore della sua espansione, che si oppose alla domanda sovietica di far parte del Patto Atlantico, paragonandola alla "richiesta di un ladro impenitente di entrare nelle forze di polizia"[19][20].

Nell'aprile del 1954Konrad Adenauer fece la sua prima visita negliStati Uniti per incontrare ilpresidenteDwight D. Eisenhower, ilvicepresidenteRichard Nixon e ilministro degli esteriDulles. La ratifica del Comitato europeo di difesa fu rimandata, ma gli statunitensi dichiararono che essa sarebbe diventata parte della NATO[21].

Intanto, i francesi avevano ancora fresco il ricordo dell'occupazione nazista e continuavano a temere il riarmo della Germania[22][23]. Il 30 agosto 1954 l'Assemblea nazionale rigettò il progetto CED, decretandone così il fallimento[24] ed ostacolando gli Stati Uniti nell'associare le forze armate tedesche con l'ovest[25]. IlDipartimento di Stato statunitense iniziò ad elaborare piani alternativi: la Germania avrebbe dovuto essere invitata a far parte della NATO, altrimenti, in caso di ostruzionismo da parte dei francesi, sarebbero state implementate strategie differenti per scavalcare il veto francese e riarmare la Germania al di fuori della NATO[26].

Il 23 ottobre 1954, a nove anni dallafine della seconda guerra mondiale in Europa, fu ufficialmente annunciato l'ingresso dellaRepubblica Federale Tedesca nella NATO. Nel novembre del 1954 l'Unione Sovietica richiese la creazione di un nuovo trattato sulla sicurezza europea[27] come ultimo tentativo di evitare la nascita di una Germania Occidentale militarizzata e potenzialmente ostile, ma non ebbe successo.

Fondazione

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IlPalazzo presidenziale aVarsavia, inPolonia, dove il 14 maggio 1955 fu firmato il trattato di Varsavia

Il 9 maggio 1955 la Repubblica Federale Tedesca entrò a far parte della NATO e tale evento fu dal ministro norvegese degli affari esteriHalvard Lange descritto come "un decisivo punto di svolta nella storia del nostro continente"[28]. La possibilità di una Germania riarmata generò timore nelleleadership dellaRepubblica Socialista Cecoslovacca, della Repubblica Democratica Tedesca e dellaRepubblica Popolare Polacca: i tre Stati si opposero fortemente alla remilitarizzazione della Germania Ovest e cercarono di stipulare un patto di difesa reciproca[29][30]. Ileader dell'Unione Sovietica, come quelli di molti altri Paesi europei occidentali e orientali, temevano il ritorno della potenza militare tedesca e, quindi, di una minaccia diretta simile a quella rappresentata dai tedeschi subito prima della seconda guerra mondiale, il cui ricordo era ancora fresco nelle memorie dei sovietici e degli europei dell'est[31][32][33][34][35]. Poiché l'URSS aveva già stipulato degli accordi bilaterali con gli Stati satellite, l'esigenza di un Patto venne considerata a lungo superflua[36].

Il 14 maggio 1955 l'Unione Sovietica, l'Albania, laBulgaria, l'Ungheria, laGermania Est, laPolonia, laRomania e laCecoslovacchia firmarono a Varsavia il "Trattato di amicizia, cooperazione e assistenza reciproca", noto in seguito come Patto di Varsavia[37][38]. Nel preambolo del trattato si affermava che[39]:

(russo)
«Вновь подтверждая свое стремление к созданию системы коллективной безопасности в Европе, основанной на участии в ней всех европейских государств, независимо от их общественного и государственного строя, что позволило бы объединить их усилия в интересах обеспечения мира в Европе,

Учитывая вместе с тем положение, которое создалось в Европе в результате ратификации парижских соглашений, предусматривающих образование новой военной группировки в виде "западноевропейского союза" с участием ремилитаризуемой Западной Германии и с включением ее в Североатлантический блок, что усиливает опасность новой войны и создает угрозу национальной безопасности миролюбивых государств,

Будучи убеждены в том, что в этих условиях миролюбивые государства Европы должны принять необходимые меры для обеспечения своей безопасности и в интересах поддержания мира в Европе,

Руководствуясь целями и принципами Устава Организации Объединенных Наций,

В интересах дальнейшего укрепления и развития дружбы, сотрудничества и взаимной помощи в соответствии с принципами уважения независимости и суверенитета государств, а также невмешательства в их внутренние дела,

Решили заключить настоящий Договор о дружбе, сотрудничестве и взаимной помощи и назначили своими уполномоченными [...]»
(italiano)
«Riaffermando il loro desiderio di creare in Europa un sistema di sicurezza collettiva fondato sulla partecipazione di tutti gli Stati europei qualunque sia il loro regime sociale e politico, il che permetterà di unire i comuni sforzi per assicurare il mantenimento della pace in Europa.

Tenendo conto, inoltre, della situazione creatasi in Europa in seguito alla ratifica degli accordi di Parigi, che prevedono la costituzione di un nuovo organismo militare sotto la forma diUnione dell'Europa Occidentale, che comportano la partecipazione dellaGermania occidentale rimilitarizzata e la sua integrazione nell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, ciò che aumenta i rischi di una nuova guerra e crea una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati pacifici.

Convinti che, in tali condizioni, gli Stati pacifici dell'Europa debbano prendere le misure necessarie sia per garantire la loro sicurezza sia nell'interesse del mantenimento della pace in Europa.

Sotto la guida degli scopi e dei principi delloStatuto delle Nazioni Unite,

Nell'interesse di rafforzare e sviluppare ulteriormente l'amicizia, la cooperazione e l'assistenza reciproca in conformità ai principi del rispetto dell'indipendenza e della sovranità degli Stati, nonché della non interferenza nei loro affari interni,

Abbiamo deciso di concludere questo Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza e nominato i nostri delegati [...]»

(Trattato di amicizia, cooperazione e assistenza reciproca)

Gli otto paesi membri del Patto di Varsavia s'impegnarono nella mutua difesa nel caso di un attacco contro uno Stato membro[40]. Formalmente, le relazioni tra i firmatari del Trattato furono basate sul non-intervento negli affari interni degli Stati membri, rispetto della sovranità nazionale e dell'indipendenza politica (accordi mai rispettati da parte dell'URSS)[41][42]. Come organo di controllo fu istituito il Comitato politico consultivo (in russoПолитический консультативный комитет, ПКК?,Političeskij konsul’tativnyj komitet, PKK), formato dai delegati di ogni paese membro[41][43].

IlmarescialloIvan Konev, il primocomandante supremo del Patto di Varsavia.

Il trattato, costituito da 11 articoli e redatto inrusso,polacco,ceco etedesco, entrò in vigore a partire dal 4 giugno 1955, quando tutti i paesi aderenti depositarono presso il governo polacco gli attestati di partecipazione all'organizzazione[41][44]. Nonostante fosse un membro effettivo, l'Albania non partecipava alle sessioni del Patto[41].

Il trattato doveva essere rinnovato ogni venti anni, mentre per gli Stati contraenti che, entro un anno prima della scadenza fissata, non avessero presentato al governo della Repubblica popolare polacca la dichiarazione di rinuncia del Trattato, esso sarebbe rimasto in vigore per i successivi dieci anni[41][44]. Il Patto di Varsavia non doveva essere sciolto fino a quando non fosse stato ratificato un Trattato comune europeo sulla sicurezza collettiva[41][44].

L'URSS permise successivamente alla Repubblica Democratica Tedesca di armarsi e fu creata laNationale Volksarmee come corpo delle forze armate tedesche orientali per contrastare il riarmo della Germania Ovest[45].

Tra il 27 e il 28 gennaio 1956 si riunì per la prima volta il PKK e in tale occasione gli Stati del Patto di Varsavia presentarono varie proposte, tra cui la sostituzione dei gruppi militari esistenti in Europa con un sistema di sicurezza collettiva, la creazione di zone di limitazione militare e il controllo delle armi[41].

Nel Patto di Varsavia, l'Unione Sovietica aveva una preminenza sia a livello amministrativo sia decisionale. Dal punto di vista della catena di comando, la struttura militare dell'alleanza era guidata dalComandante supremo del Patto di Varsavia, che era il responsabile dell'organizzazione, addestramento e schieramento delle forze a disposizione e che in caso di guerra avrebbe diretto operativamente le truppe. Durante tutto il periodo dell'alleanza, il comandante supremo era sempre un alto ufficiale sovietico; il primo comandante supremo del Patto fu ilmarescialloIvan Konev, uno tra i più famosi e prestigiosi ufficiali sovietici dellaseconda guerra mondiale. Il principale collaboratore del comandante supremo era il Capo di stato maggiore del Patto di Varsavia, scelto sempre tra gli ufficiali superiori sovietici.

Guerra fredda

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Lo stesso argomento in dettaglio:Guerra fredda.
Numero delle truppe nel 1973 delle nazioni di ogni blocco.

     Patto di Varsavia

     NATO

Nell'autunno del 1956 scoppiò nella Repubblica Popolare d'Ungheria un'insurrezione anti-sovietica e il primo ministroImre Nagy annunciò l'uscita del Paese dal Patto di Varsavia, l'espulsione delle truppe sovietiche e l'instaurazione di un regime multipartitico. Temendo la diffusione di sentimenti antisovietici nel blocco orientale e lo sgretolarsi dello stesso, in seguito all'annuncio da parte diRadio Free Europe di un possibile intervento dell'esercito americano[46][47]. L'URSS decise di invadere l'Ungheria, deporre il governo di Nagy e reprimere la rivolta[48] Negli scontri, morirono circa 2 700 ungheresi, pro e contro la rivoluzione, e 720 soldati sovietici[49].

Nel 1958 il Comitato politico del Patto di Varsavia adottò aMosca una dichiarazione con la quale fu proposta la firma di unpatto di non aggressione con i Paesi dellaNATO[41].

Nel 1960 il Patto di Varsavia emise una dichiarazione con la quale gli Stati membri approvarono la decisione del governo sovietico di abbandonare unilateralmente itest nucleari, a condizione che anche le potenze occidentali facessero altrettanto, e chiesero la creazione di condizioni favorevoli per la redazione di un trattato per porre fine ai test sulle armi nucleari[41].

Nel luglio 1963 laRepubblica Popolare Mongola fece domanda per entrare nel Patto di Varsavia in base all'articolo 9 del trattato[50], ma, a causa dell'emergere dellacrisi sino-sovietica, la Mongolia rimase un membro osservatore[51].

Nel 1965 il Comitato politico del Patto si riunì a Varsavia per discutere sui piani riguardanti la creazione di forze nucleari multilaterali da parte della NATO e considerò delle misure di protezione in caso di attuazione di tali progetti[41].

Durante la riunione del PKK aBucarest tra il 4 e il 6 luglio 1966, fu adottata laDichiarazione sul rafforzamento della pace e della sicurezza in Europa (in russoДекларация об укреплении мира и безопасности в Европе?,Deklaracija ob ukreplenii mira i bezopasnosti v Evrope).[41] Il programma presente nella dichiarazione prevedeva, in particolare, lo sviluppo di relazioni di buon vicinato tra tutti gli Stati europei sulla base dei principi dicoesistenza pacifica tra Stati con diversi sistemi sociali, misure parziali per la distensione militare in Europa, il contrasto alla presenza di armi nucleari nella Germania Ovest e il riconoscimento di confini realmente esistenti in Europa.[41] Il Patto di Varsavia propose inoltre la convocazione di una conferenza paneuropea sulle questioni relative alla sicurezza in Europa e alla cooperazione paneuropea.[41] Intanto, nel 1966 il governo sovietico stipulò un accordo per stanziare le proprie truppe sul territorio mongolo.[52]

Tra il 6 e il 7 marzo 1968 aSofia, il PKK discusse riguardo alla non proliferazione nucleare e allaguerra del Vietnam, condannando l'intervento militare statunitense e rinnovando il sostegno del Patto di Varsavia alla lotta di liberazione condotta daiViet Cong comunisti e dall'Esercito Popolare del Vietnam.[41]

Carri armati sovietici, segnati con una croce bianca per distinguerli da quelli cecoslovacchi,[53] per le vie diPraga durante l'Invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia del 1968.

L'unica operazione congiunta e multinazionale delle forze armate socialiste è stata l'operazione Dunaj, ovvero l'invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia nell'agosto 1968,[54] per fermare laprimavera di Praga e il processo di riforme del primo segretario delPartito Comunista CecoslovaccoAlexander Dubček. Tutti i Paesi membri del Patto presero parte all'invasione, ad eccezione dellaRepubblica Socialista di Romania e laRepubblica Popolare d'Albania, mentre laRepubblica Democratica Tedesca fornì un supporto minimo.[55] L'invasione sovietica dimostrò chiaramente la politica che governava il Patto, ovvero laDottrina Brežnev, secondo cui la possibile presenza di forze ostili al socialismo che avrebbero potuto deviare lo sviluppo dei Paesi socialisti verso ilcapitalismo, rappresentava un problema comune a tutti gli Stati socialisti.[56] Dopo l'invasione della Cecoslovacchia, l'Albania si ritirò formalmente dal Patto, anche se aveva cessato di supportarlo attivamente fin dal1961, avvicinandosi al contempo allaCina.

Il 17 marzo 1969, il PKK si riunì aBudapest: oltre a considerare le questioni relative al rafforzamento e al miglioramento dell'organizzazione militare del Patto di Varsavia, fu prestata grande attenzione alle questioni di sicurezza europee e venne fatto un appello a tutti i paesi europei per la preparazione e lo svolgimento di una riunione paneuropea, con lo scopo di trovare una soluzione alla divisione dell'Europa, al frazionamento degli eserciti e per creare un solido sistema di sicurezza collettiva.[41]

Neglianni settanta, il Patto di Varsavia si limitò prevalentemente ad esercitazioni militari[41] e si concentrò in particolare sul costante coordinamento tra i servizi di intelligence dei Paesi membri: nel 1977, fu firmato il trattato sulla creazione del "Sistema di calcolo combinato dei dati sul nemico"SOUD (in russoСистема объединённого учёта данных о противнике?,Sistema ob"edinënnogo učëta dannych o protivnike) per lasignal intelligence.[57] Il SOUD fu realizzato nel 1979 alla vigilia delleOlimpiadi di Mosca del 1980 e comprendeva i mezzi di ricognizione elettronica e spaziale anche di Vietnam, Mongolia e Cuba.[58]

Anni ottanta e scioglimento

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Proteste adAmsterdam contro lacorsa agli armamenti nucleari tra laNATO e il Patto di Varsavia, 1981

Dopo l'elezione diRonald Reagan comepresidente degli Stati Uniti d'America nel 1981, la tensione con i paesi delblocco orientale aumentò, in particolare dopo l'installazione di nuovi missili nell'Europa occidentale[59] e il riaccendersi dellacorsa agli armamenti nucleari. Nel 1985 il Patto fu rinnovato per altri venti anni.[60]

L'elezione nel 1985 diMichail Gorbačëv comesegretario generale del PCUS e le politiche di liberalizzazione (perestrojka eglasnost') accesero sentimenti nazionalisti e provocarono instabilità nei regimi socialisti dell'Europa orientale. Nel dicembre 1988,Michail Gorbačëv, leader dell'Unione Sovietica, annunciò la cosiddettadottrina Sinatra che sanciva l'abbandono delladottrina Brežnev e la libertà di scelta per le nazioni delblocco orientale.[61] Quando fu chiaro che l'Unione Sovietica non avrebbe ostacolato qualsiasi tentativo di indipendenza e che quindi non avrebbe usato l'intervento armato per controllare le nazioni del Patto di Varsavia, si avviarono una serie di rapidi cambiamenti sociopolitici con lerivoluzioni del 1989: i governi di Polonia, Romania, Bulgaria, Ungheria e Cecoslovacchia furono tra i primi a cadere. Nello stesso anno, avvenne ilcrollo del muro di Berlino. Il 3 ottobre 1990 laRepubblica Democratica Tedesca venne sciolta e il suo territorio annesso allaGermania Ovest (o Repubblica Federale Tedesca), sancendo così la propria fuoriuscita dal Patto e dalConsiglio di mutua assistenza economica e l'ingresso nella NATO e nellaComunità economica europea.

Nel gennaio 1990 i vertici della NATO e del Patto di Varsavia si incontrarono per la prima volta insieme in occasione dellaConferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa,[62] riunendosi successivamente per discutere sugli spazi aerei ed una possibile collaborazione.[63][64] Nello stesso anno aMosca fu discussa una possibile riforma del Patto di Varsavia e del suo ruolo nell'Europa orientale.[65] Nello stesso anno, avvenne lariunificazione tedesca, con unaGermania unita che, dopo lunghe trattative con l'Unione Sovietica e il Patto di Varsavia,[66][67][68][69] poté entrare ufficialmente nella NATO.

Con il Patto di Varsavia ancora in vigore,Polonia,Cecoslovacchia eUngheria parteciparono allaguerra del Golfo al fianco della coalizione USA con le operazioniDesert Shield eDesert Storm.

I nuovi governi dell'Europa orientale non erano più sostenitori del Patto. In seguito alla repressione militare inLituania del gennaio1991,Cecoslovacchia,Polonia eUngheria annunciarono, attraverso il portavoce delpresidente cecoslovaccoVáclav Havel, l'intenzione di uscire dal Patto di Varsavia entro il primo di luglio. Il 1º febbraio anche il presidente bulgaroŽelju Želev annunciò l'intenzione di uscire dal Patto. Il 25 febbraio aBudapest i ministri degli esteri e della difesa dei sei Paesi (URSS, Cecoslovacchia, Polonia,Romania,Bulgaria e Ungheria) rimasti nell'organizzazione decisero lo scioglimento per il 31 marzo dell'Alto Comando Unificato e di tutti gli organismi militari dipendenti dal Patto. I ministri firmarono anche un documento di sei pagine che annullava tutti i trattati di reciproca assistenza in caso di aggressione, Il 1º luglio1991 venne firmato aPraga il protocollo ufficiale per lo scioglimento del Patto di Varsavia, ponendo fine a 36 anni di alleanza militare con l'URSS.[60][70][71][72] Nei mesi successivi iniziò il processo che porterà alladissoluzione dell'Unione Sovietica il 26 dicembre 1991.

Dopo il 1991

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Tra glianni novanta eduemila, la maggior parte degli ex-membri del Patto di Varsavia aderirono allaNATO e all'Unione europea.

StatoAdesione alla NATOAdesione all'UE
Albania (bandiera) Albania20092014 (candidatura)
Bulgaria (bandiera) Bulgaria20042007
Estonia (bandiera) Estonia20042004
Ungheria (bandiera) Ungheria19992004
Lettonia (bandiera) Lettonia20042004
Lituania (bandiera) Lituania20042004
Polonia (bandiera) Polonia19992004
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca19992004
Romania (bandiera) Romania20042007
Slovacchia (bandiera) Slovacchia20042004

A partire dal 1994, gli Stati membri dellaComunità degli Stati Indipendenti hanno aderito alPartenariato per la Pace promosso dallaNATO,[73] mentre soltanto due ex membri hanno aderito alMembership Action Plan.[74]

StatoAdesione al PPP[73]Stretta collaborazione con la NATO
Armenia (bandiera) Armenia5 ottobre 1994
Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian4 maggio 1994
Bielorussia (bandiera) Bielorussia11 gennaio 1995
Georgia (bandiera) Georgia¹23 marzo 1994[75]
Kazakistan (bandiera) Kazakistan27 maggio 1994
Kirghizistan (bandiera) Kirghizistan1 giugno 1994
Moldavia (bandiera) Moldavia16 marzo 1994
Russia (bandiera) Russia22 giugno 1994
Tagikistan (bandiera) Tagikistan20 febbraio 2002
Turkmenistan (bandiera) Turkmenistan²10 maggio 1994
Ucraina (bandiera) Ucraina ³8 febbraio 1994[76]
Uzbekistan (bandiera) Uzbekistan13 luglio 1994
¹Uscita dalla CSI nel 2009[77]

²Membro associato[78]

³Formalmente uscita dalla CSI nel 2018[79]

Descrizione

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Il Patto di Varsavia stabiliva un'alleanza di carattere difensivo tra le parti contraenti: agendo in conformità alloStatuto delle Nazioni Unite, i membri dell'alleanza promettevano di difendersi l'un l'altro in caso di aggressione,[40][80] di consultarsi sulle questioni internazionali di interesse comune,[81] di agire secondo il principio della non ingerenza e della sovranità nazionale,[42] nonché di cooperare in missioni internazionali assieme ad altri Stati interessati al mantenimento della pace e della riduzione di ogni genere diarma di distruzione di massa.[82] I Paesi aderenti al Patto dovevano inoltre impegnarsi a non partecipare a coalizioni né stipulare accordi i cui scopi erano contrari a quelli dichiarati nel Patto.[83]

Carri armatiT-72 di un reparto corazzato dellaNationale Volksarmee dellaRepubblica Democratica Tedesca.

Тutte le nazioni aderenti contribuivano con importanti contingenti di truppe e equipaggiamenti; l'armamento in gran parte era fornito dall'Unione Sovietica e gli eserciti effettuavano regolari esercitazioni congiunte per migliorare la coesione e la collaborazione. Il principale punto di forza militare era costituito dall'Esercito sovietico, che era schierato in tutti i paesi del Patto, in particolare nellaRepubblica Democratica Tedesca dove ilGruppo di forze sovietiche in Germania (GSVG) era costituito dalle formazioni più preparate e moderne dell'Armata Rossa ed era stato addestrato ad effettuare rapide manovre offensive con mezzi corazzati in caso di un eventuale conflitto armato con la NATO. Neglianni settanta eottanta, ilGSVG disponeva di quasi 8 000carri armati di ultima generazione traT-64,T-72 eT-80.

Tra il 1980 e il 1984, le forze militari del Patto di Varsavia raggiunsero la loro maggiore potenza numerica e organizzativa costituendo un complesso bellico in apparenza minaccioso e superiore quantitativamente allo schieramento della NATO. In particolare, le forze che l'Esercito sovietico schierava nei paesi alleati erano ben addestrate ed equipaggiate e disponevano di un numero elevato di carri armati moderni; altrettanto efficienti erano le formazioni tedesco-orientali dellaNationale Volksarmee.

La fermezza e la determinazione degli eserciti del Patto di Varsavia non fu mai messa alla prova in un conflitto reale e l'alleanza mostrò la sua debolezza al momento del crollo dei regimi comunisti inEuropa orientale nel1989-1990 a seguito della spinta riformatrice e democratica promossa dalla dirigenza sovietica. Il patto giunse a termine il 31 marzo1991 e fu ufficialmente sciolto durante un incontro tenutosi aPraga il 1º luglio dello stesso anno.

Nome

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La denominazione ufficiale era "Trattato di amicizia, cooperazione e assistenza reciproca" e veniva così tradotta nelle lingue dei vari paesi del Patto:

  • in albanesePakti i miqësisë, bashkpunimit dhe i ndihmës së përbashkët
  • in bulgaroДоговор за дружба, сътрудничество и взаимопомощ?,Dogovor za družba sătrudničestvo i vzaimopomošt
  • in cecoSmlouva o přátelství, spolupráci a vzájemné pomoci
  • in slovaccoZmluva o priateľstve, spolupráci a vzájomnej pomoci
  • in polaccoUkład o Przyjaźni, Współpracy i Pomocy Wzajemnej
  • in romenoTratatul de prietenie, cooperare și asistență mutuală
  • in russoДоговор о дружбе, сотрудничестве и взаимной помощи?,Dogovor o družbe, sotrudničestve i vzaimnoj pomošči
  • in tedescoVertrag über Freundschaft, Zusammenarbeit und gegenseitigen Beistand
  • in unghereseBarátsági, együttműködési és kölcsönös segítségnyújtási szerződés

Membri

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La struttura comprendeva otto stati socialisti:

StatoPartitoForza armataIngressoUscita
Unione SovieticaPartito Comunista dell'Unione SovieticaArmata Rossa19551991
Repubblica Socialista di RomaniaPartito Comunista RumenoArmata Popolare Romena19551991
Repubblica Popolare di BulgariaPartito Comunista BulgaroArmata Popolare Bulgara19551991
Repubblica Popolare di PoloniaPartito Operaio Unificato PolaccoArmata Popolare Polacca19551991
Repubblica Democratica TedescaPartito Socialista Unificato di GermaniaArmata Popolare Nazionale19561990
Repubblica Socialista CecoslovaccaPartito Comunista di CecoslovacchiaArmata Popolare Cecoslovacca19551991
Repubblica Popolare d'UngheriaPartito dei Lavoratori Ungheresi (1948-1956)

Partito Socialista Operaio Ungherese (dal 1956)

Armata Popolare Ungherese19551991
Repubblica Popolare Socialista d'AlbaniaPartito del Lavoro d'AlbaniaArmata Popolare Albanese19551968

Struttura

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Organi

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Vertice aBerlino Est dei sette rappresentanti dei Paesi del Patto di Varsavia nel maggio 1987. Da sinistra verso destra:Gustáv Husák (Cecoslovacchia),Todor Živkov (Bulgaria),Erich Honecker (RDT),Michail Gorbačëv (URSS),Nicolae Ceaușescu (Romania),Wojciech Jaruzelski (Polonia) eJános Kádár (Ungheria).

Il Patto di Varsavia prevedeva la presenza di organi interni per il controllo e la cooperazione militare tra gli Stati membri:

  • Il Comitato di controllo politico (in russoПолитический консультативный комитет?,Političeskij konsul’tativnyj komitet) era l'organo collettivo più alto dell'organizzazione, creato per dirigere o indire consultazioni e per considerare le questioni relative all'attuazione del Patto di Varsavia.[43]
  • Il Comando congiunto delle forze armate (in russoОбъединённое командование вооружёнными силами?,Obʺedinënnoe komandovanie vooružënnymi silami) assicurava l'interazione e la cooperazione delle forze armate e rafforzava la capacità difensiva dei Paesi membri del Patto di Varsavia.[84]

Quartier generale

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Il quartier generale dell'organizzazione si trovava inizialmente aMosca. Il 3 ottobre 1972, la stampa occidentale pubblicò per la prima volta la notizia che la leadership sovietica stava organizzando la costruzione di un complesso di strutture sotterranee fortificate con sistemi di comunicazioni vicino aLeopoli,RSS Ucraina. Questa misura avvicinò gli organi di governo dell'organizzazione ai confini della Polonia, della Cecoslovacchia, dell'Ungheria e della Romania, che in futuro avrebbero dovuto accelerare lo scambio reciproco di ufficiali delle forze armate.[85]

Nel marzo 1973, le informazioni sul trasferimento del quartier generale del Patto da Mosca a Leopoli furono confermate dalla stampa estera. All'interno dei confini della città ucraina e nei sobborghi furono costruiti bunker sotterranei di cemento erifugi antiatomici, dove dovevano essere situati gli organi di comando e controllo delle truppe del Patto di Varsavia. Secondo gli osservatori militari tedeschi occidentali, tale misura mirava a ridurre la lunghezza delle linee di comunicazione terrestri, con una risposta più rapida per ogni possibile attacco ed il ritorno veloce degli ordini di combattimento ai militari di stanza nell'Europa centrale in caso di vari tipi di incidenti militari o disordini civili interni.

Leopoli era un importante nodo dei trasporti grazie ad un'infrastruttura ferroviaria e una rete stradale sviluppate: attraverso di essa e le città vicine, passavano le più grandi autostrade che collegavano la parte europea dell'URSS con i paesi dell'Europa orientale.[86] Successivamente, la decisione fu rivista e Mosca rimase il quartier generale, mentre Leopoli divenne sede di riunioni periodiche del personale di alto comando dell'organizzazione.

Comandanti supremi delle forze armate congiunte

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Il fuoristrada sovieticoUAZ-469, utilizzato dalla maggior parte dei Paesi del Patto di Varsavia.

Dal 1955 al 1991, l'incarico diComandante supremo del Patto di Varsavia è sempre stato affidato ad un ufficiale di alto rango dell'Armata Sovietica.

PaeseRitrattoNomeGradoInizio incaricoFine incarico
Unione Sovietica (bandiera) Unione SovieticaIvan Stepanovich Konev.jpgIvan Stepanovič Konevmaresciallo dell'Unione Sovietica19551960
Andrei Grechko 6 (enlarged).jpgAndrej Antonovič Grečkomaresciallo dell'Unione Sovietica19601967
Генерал-майор И.И. Якубовский на улице Москвы.jpegIvan Ignat'evič Jakubovskijmaresciallo dell'Unione Sovietica19671977
Куликов Виктор Георгиевич.jpgViktor Georgievič Kulikovmaresciallo dell'Unione Sovietica19771989
Pëtr Georgievič Luševgenerale d'armata19891991

Capi di stato maggiore delle forze armate congiunte

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PaeseRitrattoNomeGradoInizio incaricoFine incarico
Unione Sovietica (bandiera) Unione SovieticaAleksei Antonov 3.jpgAleksej Innokent'evič Antonovgenerale d'armata19551962
Pavel Ivanovič Batovgenerale d'armata19621965
Mikhail Ilyich Kazakov.pngMichail Il'ič Kazakovgenerale d'armata19651968
Sergey Shtemenko 1.jpgSergej Matveevič Štemenkogenerale d'armata19681976
Anatolij Ivanovič Gribkovgenerale d'armata19761988
Vladimir Lobov 2.jpgVladimir Nikolaevič Lobovgenerale d'armata19891991

Esercitazioni ed operazioni militari

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Le esercitazioni venivano svolte nei territori dei Paesi appartenenti al Patto di Varsavia, tra queste vi erano:

  • Sovmestnye učenija bolgarskich i sovetskich vojsk v ijule 1958 goda (Совместные учения болгарских и советских войск в июле 1958 года, 1958)- prima esercitazione di rilievo attuata nell'ambito del Patto di Varsavia tra l'Unione Sovietica e la Bulgaria, prevalentemente nelMar Nero.[87]
  • Rodopy-67 (Родопы-67, 1967) - serie di esercitazioni militari attuate da URSS, Bulgaria e Romania tra il 20 ed il 27 agosto 1967 nel territorio bulgaro e nella parte occidentale del Mar Nero.[88][89]
  • Dnepr-67 (Днепр-67, 1967) - esercitazioni nellaRSS Bielorussa tra ilDnepr e il suo affluente di destra,Pryp"jat'.
  • Dunaj (Дунай, 1968) - invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia in occasione dellaPrimavera di Praga,[90]
  • Odra — Nisa (Одра — Ниса, 1969) - esercitazione degli eserciti di RDT, Polonia, URSS, Cecoslovacchia su tutto il territorio polacco e sulle coste del Mar Baltico
  • Bratstvo po oružiju (Братство по оружию, 1970) - esercitazioni congiunte sul territorio della Repubblica Democratica Tedesca e sulle coste adiacenti al Mar Baltico[91][92]
  • Sem' dnej do reki Rejn (Семь дней до реки Рейн, 1979) - simulazione militare segreta per una possibile guerra nucleare provocata dalla NATO in Europa e dalla durata di sette giorni. L'esercitazione non fu avviata in vista della firma dell'accordoSALT II, mentre le carte del piano furono rese pubbliche dalla Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia negli anni novanta e duemila.[93][94][95]
  • Zapad-81 (Запад-81, 1981) - esercitazione operativo-strategica delle forze terrestri e della marina del Patto di Varsavia sul territorio dei distretti militari bielorusso, kieviano e delMar Baltico di URSS e Polonia.[96]
  • Ščit-82 (Щит-82, 1982) - esercitazioni sull'intero territorio sovietico e dei Paesi del Patto di Varsavia nell'ambito dell'Operazione RJaN, intento ad ostacolare un possibileprimo colpo nucleare da parte degli Stati Uniti d'America.

Spille e distintivi

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  • Distintivo del Patto di Varsavia con il motto "Unione della pace e del socialismo" (Союз мира и социализма)
    Distintivo del Patto di Varsavia con il motto "Unione della pace e del socialismo" (Союз мира и социализма)
  • Distintivo per l'esercitazione congiunta Ščit-72.
    Distintivo per l'esercitazione congiuntaŠčit-72.
  • Spilla del 1980 dedicata al 25º anniversario del Patto di Varsavia.
    Spilla del 1980 dedicata al 25º anniversario del Patto di Varsavia.
  • Spilla dedicata alle aeronautiche militari del Patto di Varsavia.
    Spilla dedicata alle aeronautiche militari del Patto di Varsavia.
  • Spilla bulgara dedicata all'esercitazione Ščit-82.
    Spilla bulgara dedicata all'esercitazioneŠčit-82.
  • Distintivo del 1985 dedicata al 30º anniversario del Patto di Varsavia.
    Distintivo del 1985 dedicata al 30º anniversario del Patto di Varsavia.

Note

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  1. ^Dal 1956 al 1990
  2. ^Fino al 1961de facto e 1968de iure
  3. ^America Wasn't the Only Foreign Power in the Vietnam War, sumilitaryhistorynow.com, 2 ottobre 2013.URL consultato il 23 agosto 2018.
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  6. ^Molotov, 1954a.
  7. ^Molotov, 1954a.
  8. ^Molotov, 1954a.
  9. ^Steininger, p. 56.
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  11. ^Steininger, p. 80.
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  14. ^Molotov, 1954a.
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    «To put it very bluntly, the Soviet request to join NATO is like an unrepentant burglar requesting to join the police force.»
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  31. ^(EN)Formation of Nato and Warsaw Pact, suHistory Channel.URL consultato il 22 dicembre 2015.
  32. ^(EN)The Warsaw Pact is formed, suHistory Channel.URL consultato il 27 luglio 2020.
  33. ^ Bruce Russett, Harvey Starr e David Kinsella,World Politics: The Menu for Choice, 2009, p. 87.
    «The Warsaw Pact was established in 1955 as a response to West Germany's entry into NATO; German militarism was still a recent memory among the Soviets and East Europeans»
  34. ^(EN)The Warsaw Treaty Organization, 1955, suOffice of the Historian, United States Department of State.URL consultato il 24 dicembre 2015.
    «When the Federal Republic of Germany entered NATO in early May 1955, the Soviets feared the consequences of a strengthened NATO and a rearmed West Germany»
  35. ^(EN)Fast facts about NATO, suCBC News, 6 aprile 2009.URL consultato il 16 luglio 2011.
    «1955: After objecting to Germany's admission into NATO, the Soviet Union joins Albania, Bulgaria, Czechoslovakia, East Germany, Hungary, Poland and Romania in forming the Warsaw Pact»
  36. ^Crump, p. 17.
  37. ^(EN)Formation of Nato and Warsaw Pact, suHistory Channel.URL consultato il 22 dicembre 2015.
  38. ^(EN)A Short History of NATO, suNATO.URL consultato il 24 dicembre 2015.
    «In reaction to West Germany's NATO accession, the Soviet Union and its Eastern European client states formed the Warsaw Pact in 1955»
  39. ^Варшавский договор, преамбула.
  40. ^abВаршавский договор, Статья 1.
    (russo)
    «Договаривающиеся Стороны обязуются в соответствии с Уставом Организации Объединенных Наций воздерживаться в своих международных отношениях от угрозы силой или ее применения и разрешать свои международные споры мирными средствами таким образом, чтобы не ставить под угрозу международный мир и безопасность.»
    (italiano)
    «Le Parti Contraenti s'impegnano, in conformità alla Carta delle Nazioni Unite, ad astenersi, nelle relazioni internazionali, dal ricorrere alla minaccia o all'impiego della forza, ed a regolare le loro controversie internazionali con mezzi pacifici, in modo che la pace e la sicurezza internazionali non vengano messe in pericolo.»
  41. ^abcdefghijklmnopŠevčenko.
  42. ^abВаршавский договор, Статья 8.
    (russo)
    «Договаривающиеся Стороны заявляют, что они будут действовать в духе дружбы и сотрудничества в целях дальнейшего развития и укрепления экономических и культурных связей между ними, следуя принципам взаимного уважения их независимости и суверенитета и невмешательства в их внутренние дела.»
    (italiano)
    «Le Parti Contraenti dichiarano che esse agiranno con spirito di amicizia e di collaborazione per sviluppare e consolidare ancor di più i legami economici e culturali esistenti fra di loro, ispirandosi al principio del mutuo rispetto dell'indipendenza e della sovranità, ed al principio di non ingerenza negli affari interni.»
  43. ^abВаршавский договор, Статья 6.
    «В целях осуществления предусматриваемых настоящим Договором консультаций между государствами - участниками Договора и для рассмотрения вопросов, возникающих в связи с осуществлением настоящего Договора, создается Политический Консультативный Комитет, в котором каждое государство - участник Договора будет представлено членом Правительства или другим особо назначенным представителем.

    Комитет может создавать вспомогательные органы, которые окажутся необходимыми.»

  44. ^abcВаршавский договор, Статья 11.
    «Настоящий Договор останется в силе в течение двадцати лет. Для Договаривающихся Сторон, которые за год до истечения этого срока не передадут Правительству Польской Народной Республики заявления о денонсации Договора, он будет оставаться в силе в течение следующих десяти лет.

    В случае создания в Европе системы коллективной безопасности и заключения с этой целью Общеевропейского Договора о коллективной безопасности, к чему неуклонно будут стремиться Договаривающиеся Стороны, настоящий Договор утратит свою силу со дня вступления в действие Общеевропейского Договора.

    Составлено в Варшаве четырнадцатого мая 1955 года в одном экземпляре на русском, польском, чешском и немецком языках, причем все тексты имеют одинаковую силу. Заверенные копии настоящего Договора будут направлены Правительством Польской Народной Республики всем другим участникам Договора.[...]Договор вступил в силу 4 июня 1955 года.»

  45. ^(EN)No shooting please, we're German, sueconomist.com, 13 ottobre 2012.URL consultato il 23 agosto 2018.
  46. ^(EN)RFE And The Hungarian Revolution -- Original Broadcasts, Reporter’s Diary Now Online, suRadio Free Europe - Radio Liberty, 7 novembre 2016.URL consultato il 28 luglio 2020.
  47. ^(EN)RE: Radio Free Europe and the 1956 Hungarian Uprising (PDF), suCentral Intelligence Agency, 20 aprile 1990.URL consultato il 29 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 28 luglio 2020).
  48. ^(EN)The Hungarian Uprising of 1956 - History Learning Site, suHistory Learning Site.URL consultato il 23 agosto 2018.
  49. ^(HU)Nehany statisztikai adat a forradalomol, su1956-os Intézet - Oral History Archívum, Országos Széchényi Könyvtár.URL consultato il 28 luglio 2020.
  50. ^Варшавский договор, Статья 9.
    «Настоящий Договор открыт для присоединения других государств, независимо от их общественного и государственного строя, которые выразят готовность путем участия в настоящем Договоре способствовать объединению усилий миролюбивых государств в целях обеспечения мира и безопасности народов. Такое присоединение вступит в силу с согласия государств - участников Договора после передачи на хранение Правительству Польской Народной Республики документа о присоединении.»
  51. ^ Vojtech Mastny e Malcolm Byrne,A Cardboard Castle? An Inside History of the Warsaw Pact, 1955-1991, Central European University Press, 1º gennaio 2005,ISBN 978-963-7326-08-0.
  52. ^(EN) Reuters,Soviet Troops to Leave Mongolia in 2 Years, suLos Angeles Times, 3 marzo 1990.URL consultato il 23 agosto 2018.
  53. ^(EN)1968 - The Prague Spring, suAustria 1989 - Year of Miracles.URL consultato l'8 luglio 2019(archiviato l'8 luglio 2019).
    «In the morning hours of August 21, 1968, Soviet and Warsaw Pact tanks roll in the streets of Prague; to distinguish them from Czechoslovak tanks, they are marked with white crosses.»
  54. ^(EN)Soviets Invade Czechoslovakia - Aug 20, 1968, suHistory Channel.URL consultato il 23 agosto 2018.
  55. ^(EN) Agnieszka Nosowska,Warsaw Pact invasion of Czechoslovakia, suEuropean Network Remembrance and Solidarity.URL consultato il 23 agosto 2018(archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  56. ^ Leonid I. Brežnev,Ленинским Курсом, tomo II, Mosca, 1970, p. 329.
    «[...] И когда внутренние и внешние силы, враждебные социализму, пытаются повернуть развитие какой-либо социалистической страны в направлении реставрации капиталистических порядков, когда возникает угроза делу социализма в этой стране, угроза безопасности социалистического содружества в целом — это уже становится не только проблемой народа данной страны, но и общей проблемой, заботой всех социалистических стран.»
  57. ^(RU)Соглашение о Системе объединенного учета данных о противнике, suИстория отечественных спецслужб и правоохранительных органов.URL consultato il 28 luglio 2020.
  58. ^(RU)Радиошпионаж - Система объединенного учета данных о противнике, suЛубянка.ru.URL consultato il 29 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2019).
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  61. ^Sepolta la Dottrina Breznev, sula Repubblica, 30 marzo 1989.URL consultato il 29 luglio 2020.
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  65. ^Il Patto di Varsavia pronto a rinunciare al suo ruolo militare, sula Repubblica, 8 giugno 1990.URL consultato il 28 luglio 2020.
  66. ^Germania nella NATO: a Praga si spacca il Patto di Varsavia, sula Repubblica, 18 marzo 1990.URL consultato il 28 luglio 2020.
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  68. ^'Germania unita ma non neutrale', sula Repubblica, 10 febbraio 1990.URL consultato il 28 luglio 2020.
  69. ^Su Germania e NATO oggi colloquio con Kohl, sula Repubblica, 15 luglio 1990.URL consultato il 28 luglio 2020.
  70. ^(EN) Steven Greenhouse,Death Knell Rings for Warsaw Pact, suThe New York Times, 2 luglio 1991.URL consultato il 23 agosto 2018.
  71. ^Il Patto di Varsavia è morto, sula Repubblica, 2 luglio 1991.URL consultato il 28 luglio 2020.
  72. ^ Fritz Plasser, Peter A. Ulram e Harald Waldrauch,Democratic Consolidation in East-Central Europe, Palgrave Macmillan, 1998,ISBN 978-1-349-26818-4..
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  80. ^Варшавский договор, Статья 4.
    (russo)
    «В случае вооруженного нападения в Европе на одно или несколько государств - участников Договора со стороны какого-либо государства или группы государств, каждое государство - участник Договора в порядке осуществления права на индивидуальную или коллективную самооборону, в соответствии со статьей 51 Устава Организации Объединенных Наций, окажет государству или государствам, подвергшимся такому нападению, немедленную помощь, индивидуально и по соглашению с другими государствами - участниками Договора, всеми средствами, какие представляются ему необходимыми, включая применение вооруженной силы»
    (italiano)
    «Nel caso in cui uno o più degli Stati parte al trattato fossero oggetto, in Europa, di attacco armato da parte di un qualsiasi Stato o di un gruppo di Stati, ogni Stato parte al trattato, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 della carta delle Nazioni Unite, accorderà, individualmente e d'accordo con gli altri Stati parti al trattato un'assistenza immediata allo Stato o agli Stati vittime dell'aggressione, con tutti i mezzi che riterrà opportuni, compreso l'impiego della forza armata.[...]»
  81. ^Варшавский договор, Статья 3.
    (russo)
    «Договаривающиеся Стороны будут консультироваться между собой по всем важным международным вопросам, затрагивающим их общие интересы, руководствуясь интересами укрепления международного мира и безопасности.Они будут безотлагательно консультироваться между собой всякий раз, когда, по мнению любой из них, возникнет угроза вооруженного нападения на одно или несколько государств - участников Договора, в интересах обеспечения совместной обороны и поддержания мира и безопасности.»
    (italiano)
    «Le Parti Contraenti si consulteranno fra di loro su tutte le importanti questioni internazionali che tocchino interessi comuni, avendo in vista il consolidamento della pace e della sicurezza internazionali.

    Si consulteranno d'urgenza per assicurare una difesa collettiva e per mantenere la pace e la sicurezza, ogni volta che, su parere di una di esse, si presenterà una minaccia di aggressione armata contro uno o più degli Stati parti al trattato.»

  82. ^Варшавский договор, Статья 2.
    «Договаривающиеся Стороны заявляют о своей готовности участвовать в духе искреннего сотрудничества во всех международных действиях, имеющих целью обеспечение международного мира и безопасности, и будут полностью отдавать свои силы осуществлению этих целей.

    При этом Договаривающиеся Стороны будут добиваться принятия, по соглашению с другими государствами, которые пожелают сотрудничать в этом деле, эффективных мер к всеобщему сокращению вооружений и запрещению атомного, водородного и других видов оружия массового уничтожения.»

  83. ^Варшавский договор, Статья 7.
    (russo)
    «Договаривающиеся Стороны обязуются не принимать участия в каких-либо коалициях или союзах и не заключать никаких соглашений, цели которых противоречат целям настоящего Договора.Договаривающиеся Стороны заявляют, что их обязательства по действующим международным договорам не находятся в противоречии с положениями настоящего Договора.»
    (italiano)
    «Le Parti Contraenti prendono l'impegno di non partecipare ad alcuna coalizione od alleanza e di non concludere alcun accordo i cui fini fossero in contrasto con quelli del presente trattato.

    Le Parti Contraenti dichiarano che gli obblighi loro incombenti a causa dei trattati internazionali attualmente in vigore non sono in contraddizione con le disposizioni del presente trattato.»

  84. ^Варшавский договор, Статья 5.
    «Договаривающиеся Стороны согласились о создании Объединенного Командования их вооруженными силами, которые будут выделены по соглашению между Сторонами в ведение этого Командования, действующего на основе совместно установленных принципов. Они будут принимать также другие согласованные меры, необходимые для укрепления их обороноспособности, с тем чтобы оградить мирный труд их народов, гарантировать неприкосновенность их границ и территорий и обеспечить защиту от возможной агрессии.»
  85. ^Soviet Union: Military, inThe Report on World Affairs, vol. 53, n. 4, 1º ottobre - 31 dicembre 1972, p. 305,ISSN 0034-4737 (WC ·ACNP).
  86. ^Warsaw Pact: Headquarters to be moved, inMilitary Review, vol. 53, n. 3, marzo 1973, p. 96,ISSN 0026-4148 (WC ·ACNP).
  87. ^ AAVV,Армия Советская, a cura di S. J. Bubenščikov, Mosca, Издательство политической литературы, 1969, p. 440.
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  96. ^(RU)Стратег и политик, suКрасная Звезда.URL consultato il 31 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 9 marzo 2008).

Bibliografia

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Voci correlate

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Patto di Varsavia
StrutturaComitato di controllo politico ·Comando congiunto delle forze armate
CaricheComandante supremo del Patto di Varsavia ·Capo di stato maggiore del Patto di Varsavia
PaesiUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica ·Albania (bandiera) Albania[1] ·Bulgaria (bandiera) Bulgaria ·Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia ·Germania Est (bandiera) Germania Est[2] ·Polonia (bandiera) Polonia ·Romania (bandiera) Romania ·Ungheria (bandiera) Ungheria
Forze armateUnione Sovietica (bandiera) Vooružënnye sily SSSR ·Albania (bandiera) Ushtria Popullore e Shqipërisë[1] ·Bulgaria (bandiera) Bălgarska Narodna Armija ·Cecoslovacchia (bandiera) Československá lidová armáda ·Germania Est (bandiera) Nationale Volksarmee[2] ·Polonia (bandiera) Ludowe Wojsko Polskie ·Romania (bandiera) Armata Populară Română ·Ungheria (bandiera) Magyar Néphadsereg
Milizie e riservistiUnione Sovietica (bandiera) Dobrovol'naja narodnaja družina ·Cecoslovacchia (bandiera) Lidové milice ·Germania Est (bandiera) Kampfgruppen der Arbeiterklasse[2] ·Polonia (bandiera) Ochotnicza Rezerwa Milicji Obywatelskiej ·Romania (bandiera) Gărzile Patriotice ·Ungheria (bandiera) Munkásőrség
MissioniBolgarija (1958) ·Vltava (1966) ·Rodopy-67 (1967) ·Dnepr-67 (1967) ·Dunaj (1969) ·Odra-Nisa (1969) ·Val-77 (1977) ·Zapad-77 (1977) ·Ščit-79 (1979) ·Sem' dnej do reki Rejn[3] (1979) ·Bratstvo po oružiju  (1980) ·Sojuz-81 (1981) ·Zapad-81 (1981) ·Ščit-82 (1982) ·Družba-82 (1982) ·Ščit-83 (1983) ·Družba-83 (1983) ·Ščit-84 (1984) ·Družba-84 (1984) ·Leto-84 (1984) ·Družba-85 (1985) ·Bordkante (1985-1988)
Vedi anchePresenza militare sovietica all'estero (SGV ·JGV ·CGV ·GSVG ·Osobyj korpus ·OMA)
  1. ^abDe facto fino al 1961,de jure fino al 1968.
  2. ^abcDal 1956.
  3. ^Esercitazione pianificata ma non attuata.
Commons
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Guerra fredda
Stati Uniti d'America ·Unione Sovietica ·ANZUS ·NATO ·Patto di Varsavia ·SEATO ·Movimento dei paesi non allineati ·Seconda guerra fredda
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AltreDemocrazia liberale ·Potere bianco ·Terzomondismo
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PropagandaCrusade for Freedom ·Izvestija ·La Voce della Russia ·Misure attive ·Paura rossa ·Pravda ·Radio Free Europe ·TASS ·Voice of America
CorseCorsa agli armamenti ·Corsa agli armamenti nucleari ·Corsa allo spazio
Vedi ancheBrinkmanship ·Cultura durante la guerra fredda ·CIA e guerra fredda culturale ·Relazioni bilaterali tra Unione Sovietica e Stati Uniti
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Europa orientalecomunista
PaesiAlbania ·Bulgaria ·Cecoslovacchia ·Germania Est ·Jugoslavia ·Polonia ·Romania ·Unione Sovietica ·Ungheria
Voci
correlate
Blocco orientale ·Patto di Varsavia ·Comecon ·Storia dell'Unione Sovietica (1922-1953) ·Storia dell'Unione Sovietica (1953-1985) ·Storia dell'Unione Sovietica (1985-1991)
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