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Patronimico

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Ilpatronimico[1] è l'espressioneonomastica delegata a indicare il vincolo col proprio padre. Nelle diverse lingue esistono varie locuzioni o suffissi che identificano il patronimico, come ad esempio inaraboibn, nellelingue slave-vić, nellelingue germaniche-son. Talvolta il patronimico è parte integrante del nome della persona, altre volte invece può essere un appellativo, come nel caso del "PelideAchille", in cuiPelide significa "figlio diPeleo".

Il patronimico non va confuso con ilpatrionimico, che è invece il termine che identifica la provenienza geografica della persona[2].Leonardo di ser Piero da Vinci è un esempio di nome che utilizza il patronimico più il patrionimico.

Storia

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Questa voce o sezione sull'argomento onomasticanon cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Nel mondo antico

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Uno degli usi più antichi del patronimico è documentato nellaBibbia ebraica, e nell'onomastica greca: al nome proprio di una sola parola (antroponimo), con un significato ben preciso in lingua madre e dato spesso dall'unione di due brevi parole, seguivano le parole(figlio) di e il nome del padre.

Nell'antica Grecia

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Nell'antica Grecia l'uso del patronimico era molto diffuso e si otteneva unendo il nome del padre e il suffisso Ide come ad esempio "Pelide"(figlio diPeleo), "Atride"(figlio diAtreo), "Criseide"(figlia diCrise) e così via. Il patronimico era riservato solo alle persone importanti quindisoldati d'alto rango,re,semidei ecc. Invece per le persone comuni non si usava il patronimico come ad esempio "Tersite" che era un soldato semplice e disprezzato.

Nei paesi slavi e ex sovietici

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Il patronimico è parte integrante e ufficiale del nome di una persona neipaesi ex-sovietici. Ad esempio inRussia si forma aggiungendo al nome del padre la desinenza "-vič" (-вич) per gli uomini e "-vna" (-вна) per le donne (es. Michail Sergeevič, Michail figlio di Sergej; Zinaida Petrovna, Zinaida figlia di Pëtr). Ogni persona in Russia è identificata da nome, patronimico e cognome.

In Etiopia

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In Etiopia, il patronimico è parte integrante del nome di un individuo, ma non solo, anche il nome del nonno paterno è parte integrante del nome di un individuo.A differenza di molti paesi che adottano o usano il sistema patronimico in Etiopia non viene aggiunto nessun suffisso al nome del padre o del nonno per indicare la parentela, ma si scrivono semplicemente i nomi (es. Taitu Betul Haile Mariam); in questo esempio possiamo vedere il nome, cioè Taitu; il nome del padre, Betul; il nome del nonno, cioè Haile Mariam.

In Asia centrale

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Nellelingue turche, specie quelle dell'Asia centrale, si usa il patronimico oltre al cognome, aggiungendo la desinenza "-uli" per i maschi e "-qyzy" per le femmine al nome del padre.

In Scandinavia

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In molte aree i patronimici sono utilizzati al posto delcognome. Così avviene inIslanda (con l'utilizzo anche di alcunimatronimici) dove vige un'onomastica particolare e poche persone sono identificate da un cognome. Si forma aggiungendo algenitivo del nome del padre la desinenza "-son" per gli uomini e "-dóttir" per le donne (es,Sigmund Guðmundsson, Sigmund figlio di Guðmund;Björk Guðmundsdóttir, Björk figlia di Guðmund). Tale usanza era la norma in tutta la Scandinavia fino al diciannovesimo secolo, mentre oggi è meno frequente inSvezia, Norvegia e Danimarca.

In Italia

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In Italia molti cognomi sono in realtà dei patronimici, derivati dall'uso del genitivolatino nelle formule ufficiali, come nel caso deiPlaciti Cassinesi, che non scomparve se non tardi nell'era romanza. Così Giannini vuol dire figlio di un tal Giovannino, Mattei vuol dire figlio di Matteo, Maffei figlio di Maffeo, Pietri (o Petri) significa figlio di Pietro. Equivalenti ai precedenti terminanti in -i, sono patronimici anche i cognomi formati dalla preposizionedi/de seguita da un nome, comeDi Giovanni oDe Giovanni che vuol dire figlio di Giovanni,Di Matteo oDe Matteo figlio di Matteo,Di Maffeo oDe Maffeo figlio di Maffeo,Di Pietro oDe Pietro figlio di Pietro.

Fino alXVII secolo, in Italia anche coloro che disponevano di un cognome utilizzavano uno o più patronimici che indicavano il nome del padre, del nonno e a volte anche del bisnonno (es.Donato di Niccolò di Betto Bardi).

Nei paesi anglosassoni

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Molti cognomi britannici, per esempio:Wilson (figlio di William),Jackson (figlio di Jack), Johnson (figlio di John). In modo simile, altre culture nordiche che in passato utilizzavano il patronimico sono passate all'uso di tramandare l'ultimo nome (il cognome) del padre ai figli e alla moglie.

Neicognomi gallesi, per indicare il padre si usa la particella "ap" così ap Hywel sta a significare "figlio di Hywel". Dopo la fine del medioevo, i patronimici in Galles caddero in disuso, ma diede origine a cognomi comuni tutt'oggi, come Powell (crasi di ap Hywel) o Price (apRhys).

Nei cognomi irlandesi la discendenza dal medesimo avo (casata), si indica con il prefisso gaelico Ó trasformato in seguito in O', e nella maggioranza dei casi dismesso col tempo. Un esempio di cognomiirlandesi derivati dalgaelico d'Irlanda sono: Ó Brian (O'Brian, Brian, Brien); Ó Crotaigh (O'Crotty, Crotty, Crotti); Ó Callachain (O'Callaghan, Callaghan).Viceversafiglio di è indicato con il prefissomac. Ne sono esempi i cognomi che iniziano conMac oMc, come McGrady,MacCarthy o McKenna.

Lo stesso si può dire anche nei cognomi scozzesi, con analogo significato di casata (clan) e di "figlio di".Ad esempioO' Cain (anglicizzato O'Kean) oO' Luingeachaine MacLeod, MacIntosh o Mac Coinnich (anglicizzato in Mckenzie o Mackenzie).

Nei paesi arabi

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Nellaonomastica araba classica, il patronimico è introdotto dai sostantivi maschiliibn (ابن),bin (بن) oben (voce dialettale), e da quello femminilebint (ﺑﻨﺖ) aventi il significato di "figlio/a di". Tali termini, seguiti dal nome del genitore, individuano ilnasab, ossia il rapporto di filiazione. Così, ad esempio, il nome Muhammad ibn ʿAbd llāh ha il significato di Muhammad "figlio di" ʿAbd Allāh.

Note

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  1. ^patronimico, sutreccani.it.URL consultato il 6 settembre 2020.
  2. ^patrionìmico, sutreccani.it.URL consultato il 6 settembre 2020.

Voci correlate

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