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Partito Nazionale Fascista

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – "PNF" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vediPNF (disambigua).
Partito Nazionale Fascista
LeaderBenito Mussolini
SegretarioMichele Bianchi
Francesco Giunta
Roberto Forges Davanzati
Cesare Rossi
Giovanni Marinelli
Alessandro Melchiori
Roberto Farinacci
Augusto Turati
Giovanni Giuriati
Achille Starace
Ettore Muti
Adelchi Serena
Aldo Vidussoni
Carlo Scorza
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeVia della Lungara 230,Villa Farnesina,Roma
AbbreviazionePNF
Fondazione9 novembre1921
Derivato daFasci italiani di combattimento
Dissoluzione2 agosto1943
Confluito inPartito Fascista Repubblicano
IdeologiaFascismo[1][2]
Nazionalismo italiano[3]
Nazionalismo rivoluzionario[4][5]
Militarismo[2]
Conservatorismo nazionale[6][7][8]
Corporativismo[9][10][11]
[12][13][14]
Imperialismo[2]
Populismo[15][16]
Terza posizione[17][18][19]
Socialismo nazionale[20]
Monarchismo[21]
Autarchia[22](dal 1936)[23]
Antisemitismo[24](dal 1938)
Anticomunismo
CollocazioneEstrema destra[25]
CoalizioneBlocchi Nazionali (1921)
Lista Nazionale (1924)
Affiliazione internazionaleComitati d'Azione per l'Universalità di Roma
(1933–1939)
Seggi massimiCamera dei deputati
400 / 400
(1929)
TestataIl Popolo d'Italia
(1921–1943)
Organizzazione giovanileAvanguardia giovanile fascista (1921–1926)
Opera nazionale balilla (1926–1937)
Gioventù italiana del littorio (1937–1943)
Iscritti6 000 000 (1939)
Colori    Nero
Slogan«Credere, obbedire, combattere»
Bandiera del partito
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IlPartito Nazionale Fascista (PNF) è stato unpartito politicoitaliano, espressione delmovimento fascista. Nato nel novembre1921 dalla trasformazione in partito del movimentoFasci italiani di combattimento, guidò la cosiddettamarcia su Roma che nell'autunno del1922 portòBenito Mussolini a divenirepresidente del Consiglio dei ministri. Nel1923 si fuse con l'Associazione Nazionalista Italiana e tra la metà e la fine deglianni 1920 diventò, primade facto e poide iure, ilpartito unico delRegno d'Italia fino allacaduta del regime fascista, avvenuta il 25 luglio del1943.

L'organo ufficioso del partito eraIl Popolo d'Italia, quotidiano fondato da Mussolini nel1914.[26] L'inno eraGiovinezza, nella versione diSalvator Gotta del1925, qualificato comeInno trionfale del Partito Nazionale Fascista. La legge 20 giugno 1952, n. 645 (detta «legge Scelba»), in attuazione dellaXII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana, ne vieta la ricostituzione.[27]

Storia

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Fondazione

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Lo stesso argomento in dettaglio:Fasci italiani di combattimento.

Per iniziativa di Benito Mussolini, il 23 marzo1919 nacque un movimento chiamatoFasci italiani di combattimento, fondato inpiazza San Sepolcro aMilano.

Il Partito Nazionale Fascista fu fondato aRoma il 9 novembre1921, quando nel corso delterzo congresso dei Fasci (7-10 novembre) fu deciso lo scioglimento del movimento, che contava già 312 000 iscritti.[28] Come primo segretario venne elettoMichele Bianchi. Come movimento giovanile si dotò nei giorni successivi dell'Avanguardia Giovanile Fascista.

Rispetto ai Fasci, il partito abbandonò, via via che si consolidava al potere, gli ideali repubblicani e tendenti al socialismo o ad esso vicini, per virare decisamente verso la destra dello scacchiere politico italiano.

Conquista del potere

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Lo stesso argomento in dettaglio:Marcia su Roma.

Il 24 ottobre1922 aNapoli si tenne il Consiglio nazionale del Partito Nazionale Fascista, che si trasformò in una grande adunata di diverse migliaia di camicie nere. Quel giorno Mussolini annunciò la nomina deiquadrumviri che avrebbero condotto una marcia verso la capitale. Tra il 27 e il 28 diverse colonne, con circa 25.000 fascisti si diressero su Roma, rivendicando dal sovrano la guida politica del Regno d'Italia.

Dopo lamarcia su Roma del 28 ottobre 1922, Mussolini, che era stato eletto deputato l'anno precedente insieme ad altri esponenti fascisti, fu incaricato dal reVittorio Emanuele III di formareun nuovo governo sostenuto da una maggioranza composta anche dalPartito Popolare Italiano e da altri gruppi di estrazioneliberale e demo-sociale. Ilgoverno Mussolini ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 17 novembre 1922.

Il 15 dicembre 1922 fu costituito ilGran Consiglio del Fascismo, organo supremo del Partito Nazionale Fascista, che tenne la sua prima seduta il 12 gennaio1923.

Con regio decreto-legge del 14 gennaio 1923, n. 31,[29] entrato in vigore il 1º febbraio 1923, si accorparono leSquadre d'azione del Partito Nazionale Fascista (Camicie nere) e iSempre Pronti per la Patria e per il Re dell'Associazione Nazionalista Italiana (Camicie azzurre) nellaMilizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.

Il 26 febbraio1923 venne firmato il concordato per la fusione tra il partito e l'Associazione Nazionalista Italiana (approvato dal comitato centrale dell'ANI il 4 marzo), ratificato dalGran Consiglio del Fascismo il 12.[30]

Regime

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia del fascismo italiano.

Alleelezioni politiche dell'aprile 1924 il partito si presentò con laLista Nazionale, in cui erano inseriti, oltre che fascisti e nazionalisti, anche diversi esponenti della destra liberale. Ci furono violenze squadriste e fu impiegata in alcune regioni una "lista civetta", la Lista Nazionale bis, volta a drenare ulteriori voti. Il "Listone" ottenne una netta maggioranza con il 65,2% dei voti e 376 deputati (di cui 275 fascisti). Ilgoverno, con il rimpasto del 1º luglio1924, fu composto solo da esponenti di questa lista.

Tali risultati furono però duramente contestati dalle opposizioni, che denunciarono numerose irregolarità. In tale quadro, il deputatoGiacomo Matteotti, dopo aver denunciato brogli in parlamento, venne ucciso da estremisti fascisti. La vicenda ebbe seguito il 3 gennaio1925, quando Mussolini, con un discorso allaCamera dei deputati, dichiarò provocatoriamente di assumersi la responsabilità storica di quanto accaduto, promettendo di chiarire la situazione nei giorni immediatamente seguenti. In sede giudiziaria, sia all'epoca dei fatti, sia nelsecondo dopoguerra, non fu mai provato alcun coinvolgimento diretto del Duce o di altri gerarchi nell'organizzazione del delitto: tesi sostenuta anche da alcuni storici e dal giornalistaIndro Montanelli,[31] per i quali le responsabilità di Mussolini non furono dirette, ma solo di natura morale. La crisi seguita all'omicidio di Matteotti, che era parsa far vacillare la presa di Mussolini e del fascismo, fu invece abilmente sfruttata dal duce per avviare la dittatura vera e propria.

Lacasa del Fascio diPredappio, paese natale di Mussolini

Le sedi locali del partito erano denominatecase del Fascio. Dopo l'emanazione nel1926 delle cosiddetteleggi fascistissime il Partito Nazionale Fascista fu l'unico partito ammesso in Italia fino al 25 luglio1943, e dotandosi di un propriostatuto. IlGran Consiglio del Fascismo[32] divenne organo costituzionale del Regno: "organo supremo, che coordina e integra tutte le attività del regime sorto dallarivoluzione dell'ottobre 1922". Il Gran Consiglio deliberava sulla lista dei deputati da sottoporre al corpo elettorale (poi sostituiti daiconsiglieri nazionali dellaCamera dei Fasci e delle Corporazioni); sugli statuti, gli ordinamenti e le direttive politiche del Partito Nazionale Fascista; sulla nomina e la revoca del Segretario, dei Vicesegretari, del Segretario amministrativo e dei membri del Direttorio nazionale del Partito Nazionale Fascista. Le iscrizioni al Partito aumentarono a dismisura quando, il 29 marzo 1928, si decise che gli iscritti al partito avrebbero avuto la precedenza nelle liste di collocamento (più antica era l'affiliazione, più si "scalavano" le graduatorie).[33]

Quasi due anni esatti dopo, il 28 marzo1930, si decretò che per poter svolgere gli incarichi scolastici di alto livello (presidi e rettori) bisognava essere tesserati almeno da cinque anni. Il 3 marzo del1931 le iscrizioni furono sospese per circa un anno; questo dato fa intuire che molte furono le adesioni al Partito Fascista dettate esclusivamente da interesse:[34][35] contro di esse si mosse il segretarioGiovanni Giuriati,attivista anti-corruzione che, forse proprio per questa spinta "moralizzatrice", venne destituito dal Duce dopo pochi mesi[36]. Un ruolo educativo fu proprio dall'Istituto Fascista di Cultura, attualmente Università Popolare degli studi di Milano, che fu convertita da Università Popolare di Milano a Scuola Fascista, che durante tutto il periodo diede formazione e cultura fascista.

Nel 1930 furono creati iFasci giovanili di combattimento. Gli anni Trenta furono caratterizzati dalla segreteria diAchille Starace, "fedelissimo" di Mussolini e uno dei pochi gerarchi fascisti provenienti dal sud Italia, che lanciò una campagna di fascistizzazione del paese fatta di cerimonie oceaniche e creazione di organizzazioni volte a inquadrare il paese e il cittadino in ogni sua manifestazione (sia pubblica sia privata). Al fine di irregimentare anche i movimenti giovanili Starace portò sotto il controllo diretto del partito sia l'Opera nazionale Balilla (ONB) sia i Fasci Giovanili, che furono sciolti e fatti confluire nella nuovaGioventù Italiana del Littorio (GIL).

Una riunione delGran consiglio del fascismo nel 1936

Dopo il decreto del Capo del Governo del 17 dicembre1932, l'iscrizione al partito è dichiarata requisito fondamentale per il concorso a pubblici uffici:[37] il 9 marzo1937 diventa obbligatoria se si vuole accedere a un qualunque incarico pubblico e dal 3 giugno1938 (Regio decreto n. 827) non si può essere assunti nel personale salariato statale né si possono avere promozioni all'interno di questo personale se non si ha la tanto conclamata tessera: è chiaro quindi che gli iscritti si contino a milioni ma che tra questi i "tiepidi" e i "freddi" verso il regime siano moltissimi[38]. Nel1939Ettore Muti avvicenda Starace alla guida del partito e tale fatto testimonia l'aumento dell'influenza diGaleazzo Ciano[39].

A partire dal1937 il segretario nazionale del partito assurse a rango diministro di Stato[40]. Con lo scoppio dellaseconda guerra mondiale Mussolini tenta di militarizzare il partito ordinando il giorno di Capodanno del1941 la mobilitazione generale di tutti i quadri del partito. Nel periodo in cui le operazioni belliche volgono verso il peggio, in molti perdono la fiducia verso il regime fascista: anche nell'organo politico principale monta una critica, seppur latente e oscura[41], a cui il Duce tenta di dare una spallata nominando il ventisettenneAldo Vidussoni segretario del partito (26 dicembre1941). La mossa, dettata dal fatto che i giovani sono rimasti i più accesi sostenitori delgoverno, si rivela senza successo per la scarsa esperienza e le feroci critiche che gli sono riservate[42] e il 19 aprile1943 il giovane friulano viene sostituito daCarlo Scorza.

Scioglimento

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Lo stesso argomento in dettaglio:Caduta del fascismo e Partito Fascista Repubblicano.

Il 25 luglio 1943, in seguito alla votazione dell'ordine del giorno Grandi (24-25 luglio), Mussolini venne arrestato dai Reali Carabinieri, decretando di fatto la fine del regime fascista. Lo scioglimento del partito da parte del nuovo governo diPietro Badoglio avvenne "di fatto" il 27 luglio 1943 e poi reso definitivo con decreto-legge del 2 agosto 1943.[43]

Liberato dai tedeschi il 10 settembre, Mussolini costituì il 13 settembre il nuovoPartito Fascista Repubblicano (PFR) e costituì laRepubblica Sociale Italiana (RSI), nella parte d'Italia occupata dai tedeschi. Segretario del PFR fu nominato il 15 settembreAlessandro Pavolini. AMilano era già stato ricostituito il 13 settembre daAldo Resega, che ne fu anche il primo commissario federale.

Il PFR cessò la sua esistenza con la morte di Mussolini e con la fine della RSI, il 28 aprile del1945.

Congressi Nazionali

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La numerazione dei congressi del PNF proseguì quella dei FIC.

Il congresso del 1925 è considerato il IV dagli storici, come De Felice,[47] mentre nei documenti ufficiali del PNF era considerato il V,[48] in quanto il partito conteggiava come IV congresso la riunione fascista all'hotel Vesuvio diNapoli del 24-25 ottobre1922,[49] in cui fu decisa la marcia su Roma e che ufficialmente era un Consiglio Nazionale.[50][51]

Nel1926, con una modifica allo Statuto del PNF, i congressi nazionali furono aboliti.

Organizzazione

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Organi centrali

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Organi periferici

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  • Segretari federali (nelle province, elettivi fino al 1926 e nominati da quella data)
  • Ispettori federali
  • Segretari politici del Fascio di combattimento (a livello comunale)

Sedi all'estero

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Il Partito Nazionale Fascista aprì anche sedi all'estero, sia per coinvolgere gli Italiani emigrati sia per motivi di politica e di propaganda.La prima sede ad essere aperta fu quella diLondra, nel1921; nel1937, però, a seguito della proclamazione dell'Impero, fu inaugurata la nuova e più prestigiosa sede londinese nel palazzo che oggi ospita una biblioteca pubblica (Charing Cross Library) ed è sito al n. 4 diCharing Cross Road, vicino aTrafalgar Square.

Alla iniziale sede diLondra, fecero seguito oltre 700 ulteriori sedi in numerosi Paesi.

Qualifiche della gerarchia del P.N.F.

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QualificaDistintivo diQualifica
sullacontrospallina
Distintivo diQualifica
sullo scudetto da petto e sulfez
Distintivo diQualifica-Fregio
sulfez
Distintivo diQualifica-Fregio
sulberretto rigido (dal1938)
Distintivo diQualifica
sulsoggolo delberretto rigido (dal1938)
Gerarchi dei Ruoli di Livello Nazionale Centrale
Segretari Nazionali - Capi del Partito Nazionale Fascista
(dal1933) (dal1938[52])
Membri delGran Consiglio del Fascismo,
Ministri del Governo Mussolini,
Segretari di Stato del Governo Mussolini,
Sottosegretari di Stato del Governo Mussolini,
Vicesegretari Nazionali del P.N.F.

(dal1933) (dal1938)
Membri del DirettorioNazionale delFascismo
(dal1933) (dal1938)
Ispettori delP.N.F.
(dal1933) (dal1938)
Gerarchi dei Ruoli nella Federazione dei Fasci di Combattimento
SegretariFederali del P.N.F.
(dal1933) (dal1938)
Membri del DirettorioFederale del P.N.F.
IspettoriFederali del P.N.F.
Membri delle Commissioni di DisciplinaFederali del P.N.F.-
Gerarchi dei Ruoli nei Fasci di Combattimento
Segretari dei Fasci di Combattimento conGruppi Rionali
Segretari dei Fasci di Combattimento senzaGruppi Rionali
Membri dei Direttori dei Fasci di Combattimento conGruppi Rionali
Membri dei Direttori dei Fasci di Combattimento senzaGruppi Rionali
Fiduciari deiGruppi Rionali / Sottosezioni
Membri delle Consulte deiGruppi Rionali / Sottosezioni
Capi Settori
Capi Nuclei
Membri delle Commissioni di Disciplinalocali-

Segretari

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Il segretario del partito dal gennaio 1937 ebbe la qualifica diMinistro Segretario di Stato.

Linea temporale

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Organizzazioni

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Le organizzazioni del partito erano l'Opera Nazionale Dopolavoro per i lavoratori e una serie di organizzazioni che si occupavano della gioventù e ne organizzavano il tempo libero, mirate ad avvicinare all'ideologia fascista ragazzi e ragazze, con laGioventù Italiana del Littorio, che nel 1937 sostituì l'Opera Nazionale Balilla e iFasci giovanili di combattimento. IGruppi Universitari Fascisti, invece formavano al fascismo gli universitari. LaMilizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, inizialmente pensata come milizia del partito, divenne la quarta forza armata dello Stato.

Movimento giovanile

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Segretari

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Dal1937 il segretario nazionale pro-tempore del partito diviene comandante generale della GIL.

Istituzioni culturali

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Istituto di Cultura Fascista

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L'Istituto Nazionale di Cultura Fascista (INCF) fu fondato nel1925; fu alle dirette dipendenze del Segretario del Partito e fu sottoposto all'alta vigilanza di Mussolini. L'INCF fu eretto ente morale il 6 agosto1926, con sede a Roma, e aveva lo scopo di promuovere e coordinare gli studi sul fascismo, di tutelare e diffondere, in Italia e all'estero, gli ideali, la dottrina del fascismo e la cultura italica attraverso corsi e lezioni, pubblicazioni, libri, e di promuovere la propaganda in tal senso.

Fu retto da un Consiglio d'Amministrazione così composto:

  • Presidente, nominato da Mussolini su proposta del segretario del PNF;
  • 4 vice presidenti, nominati da Mussolini su proposta del segretario del PNF;
  • 14 consiglieri, nominati dal segretario del P.N.F. su proposta del presidente dell'istituto stesso.

Accademia d'Italia

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Sempre nel 1926 fu fondata laReale Accademia d'Italia con il compito di "promuovere e coordinare il movimento intellettuale italiano nel campo delle scienze, delle lettere e delle arti".

Littoriali

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ILittoriali erano manifestazioni culturali, artistiche, sportive e del lavoro svoltesi in Italia tra il 1932 e il 1940. Erano organizzati dalla Segreteria nazionale del Partito Nazionale Fascista, di concerto con laScuola di Mistica Fascista.

Scuola di mistica fascista

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Nel 1930 fu fondata a Milano laScuola di mistica fascista Sandro Italico Mussolini, daNiccolò Giani, con il sostegno diArnaldo Mussolini. Si poneva l'obiettivo di forgiare la futura classe dirigente del PNF e realizzare un completamento educativo per gli studenti iscritti ai Gruppi Universitari Fascisti.

Risultati elettorali

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Facciata diPalazzo Braschi, sede della federazione fascista di Roma, per le elezioni del 1934

Elezioni del 1924

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Lo stesso argomento in dettaglio:Elezioni politiche in Italia del 1924.

Nelle elezioni del 1924 si formò laLista Nazionale inserendo anche esponenti delPartito Liberale Italiano e delladestra moderata. Inoltre fu presentata una "lista civetta",Partito Nazionale Fascista bis che raccolse 347.552 voti (4,9 %) e 19 seggi alla Camera dei deputati.

Elezioni del 1929

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Lo stesso argomento in dettaglio:Elezioni politiche in Italia del 1929.

Nelle elezioni politiche del 24 marzo1929. La votazione si svolse in forma plebiscitaria. Gli elettori potevano votare SÌ o NO per approvare la lista dei deputati designati dalGran Consiglio del Fascismo.I ottennero il 98,3%; iNo l'1,56%.

Elezioni del 1934

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Lo stesso argomento in dettaglio:Elezioni politiche in Italia del 1934.

Anche per la XXIX legislatura la votazione si svolse in forma plebiscitaria. Gli elettori potevano votare oNo per approvare la lista dei deputati designati dal Gran Consiglio del Fascismo. I furono il 99,84%; iNo lo 0,15%.

Camera dei fasci e delle corporazioni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Camera dei fasci e delle corporazioni.

Nel gennaio1939 laCamera fu soppressa e l'organo legislativo divenne laCamera dei fasci e delle corporazioni, dove i membri (consiglieri nazionali) non erano eletti, ma nominati o membri di diritto in numero non prefissato. Fu sciolta il 2 agosto1943.[54]

Iscritti

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Dai dati della segreteria amministrativa del partito fino al 1928:[55]

  • 1919 -870
  • 1920 -20615
  • 1921 -24036
  • 1922 -299876
  • 1923 -782879
  • 1924 -642246
  • 1925 -599988
  • 1926 -939997
  • 1927 -1034998
  • 1928 -1051708

Scioglimento

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Dopo la caduta delgoverno Mussolini il25 luglio 1943, il nuovogoverno Badoglio deliberò lo scioglimento del PNF e delle organizzazioni collaterali, entrato in vigore il 6 agosto.[43]

Dopo l'8 settembre 1943 nell'Italia occupata dalla Germania nacque ilPartito Fascista Repubblicano, annunciato con il discorso di Mussolini a Radio Monaco del 18 settembre. Il partito si costituì alCongresso di Verona del 14 novembre1943 dove venne approvato il cosiddettoManifesto di Verona.

Costituzione della Repubblica italiana

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LaCostituzione della Repubblica Italiana, allaXII disposizione transitoria e finale, stabilisce:

«È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall'entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.»

Nell'immediato dopoguerra, dopo l'amnistia emanata dal ministro della giustiziaPalmiro Togliatti, il 26 dicembre 1946 venne fondato ilMovimento Sociale Italiano (MSI) in cui confluirono numerose personalità e reduci della exRepubblica Sociale Italiana ed ex esponenti del regime fascista.[56]

Note

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  1. ^Mussolini e Gentile.
  2. ^abcPayne.
  3. ^(EN) Roger Griffin,Nationalism, in Cyprian Blamires (a cura di),World Fascism: A Historical Encyclopedia, vol. 2, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2006, pp. 451-453.
  4. ^(EN) Roger Griffin, «How fascist was Mussolini?»,New Perspective, vol. 6, no. 1, September 2000, pp. 31–35.
  5. ^(EN) Aristotle A. Kallis, «Perversions of Nationalism», in Guntram H. Herb, David H. Kaplan (a cura di),Nations and Nationalism: A Global Historical Overview, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2008, p. 515.
  6. ^Payne, p. 106.
  7. ^Roger Griffin, "Nationalism" in Cyprian Blamires, ed.,World Fascism: A Historical Encyclopedia, vol. 2 (Santa Barbara, California: ABC-CLIO, 2006), pp. 451–53.
  8. ^ Riley, Dylan,The Civic Foundations of Fascism in Europe: Italy, Spain, and Romania, 1870–1945, Johns Hopkins University Press, 2010, p. 42,ISBN 978-0-8018-9427-5.
  9. ^ Piero Barucci, Piero Bini, Lucilla Conigliello,Il Corporativismo nell'Italia di Mussolini, FIRENZE UNIVERSITY PRESS, 2018.
  10. ^(EN) Robert Millward.Private and Public Enterprise in Europe: Energy, Telecommunications and Transport, 1830–1990. Cambridge, Inghilterra: Cambridge University Press, 2005, p. 178.
  11. ^(EN) Cyprian Blamires,World Fascism: A Historical Encyclopedia, Volume 1, Santa Barbara, California: ABC-CLIO, 2006, p. 535.
  12. ^Mark Antliff.Avant-Garde Fascism: The Mobilization of Myth, Art, and Culture in France, 1909–1939. Duke University Press, 2007. p. 171.
  13. ^ Walter Laqueur,Fascism: A Reader's Guide : Analyses, Interpretations, Bibliography, U of California Press, 1978, p. 341,ISBN 978-0-520-03642-0.
  14. ^Maria Sop Quine.Population Politics in Twentieth Century Europe: Fascist Dictatorships and Liberal Democracies. Routledge, 1995. pp. 46–47.
  15. ^ Nicolas Lewkowicz,The United States, the Soviet Union and the Geopolitical Implications of the Origins of the Cold War, Anthem Press, 2018, p. 42.
  16. ^ Roger Griffin,Fascism Past and Present, West and East, Columbia University Press, 2006, p. 47.
  17. ^(EN) Denis Mack Smith,Modern Italy: A Political History, University of Michigan Press, 1979, pp. 284, 297.
  18. ^(EN) Denis Mack Smith,Mussolini, New York: Vintage Books, 1983, p. 38.
  19. ^Payne, p. 99.
  20. ^Arrigo Petacco,Il comunista in camicia nera: Nicola Bombacci tra Lenin e Mussolini, Milano, Mondadori, 1997.
  21. ^Indro Montanelli, Mario Cervi,L'Italia in Camicia nera, Rizzoli, 1976, p. 113.
  22. ^(EN) Alexander J. De Grand,Italian Fascism: Its Origins and Development, ed. 3, Lincoln, Nebraska: University of Nebraska Press, 2000, pp. 31–33.
  23. ^Il regime fascista intraprese la via autarchica come reazione allesanzioni economiche all'Italia. In precedenza, il fascismo aveva sostenuto illiberismo (dal 1922 al 1927, con il ministro fascista di idee liberisteAlberto de' Stefani) e in seguito un maggiorprotezionismo
  24. ^Gianni Oliva,L'ombra nera. Le stragi nazifasciste che non ricordiamo più, Mondadori, Collana: Le scie, 2007.
  25. ^ Francesco Raniolo,I partiti politici, Roma,Editori Laterza, 2013, pp. 116–117.
  26. ^Popolo d’Italia, Il, inTreccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  27. ^LEGGE 20 giugno 1952, n. 645 - Normattiva, suwww.normattiva.it.URL consultato il 12 agosto 2022.
  28. ^Guardia di FinanzaArchiviato il 30 dicembre 2011 inInternet Archive..
  29. ^Regio decreto 14 gennaio 1923, n. 31, inGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, 20 gennaio 1923.URL consultato il 4 giugno 2022.
  30. ^Mirko Riazzoli,Tre fascisti - Tre fascismi
  31. ^Indro Montanelli e Paolo Granzotto,Sommario di storia d'Italia: dall'unità ai giorni nostri, Rizzoli, 1986
  32. ^legge n. 2693 del 9 dicembre1928
  33. ^Francesco Luigi Ferrari, "Il Regime Fascista Italiano", Roma 1983, Edizioni di Storia e Letteratura, subooks.google.com.
  34. ^Gambino, p. 99.
  35. ^Una città fascista solo per interesse (ma tiepida e divisa)Archiviato il 26 marzo 2014 inInternet Archive.,Corriere delle Alpi, 16 dicembre 2011
  36. ^Marco Palla,Mussolini e il fascismo, Giunti, Firenze, 1993, pagg. 64-65
  37. ^XXVIII Legislatura / Cronologia / Camera dei deputati - Portale storico, sustoria.camera.it.URL consultato il 5 maggio 2022.
  38. ^Ottavio D'Agostino e Franco Giannantoni,Sono un fascista, fucilatemi!, Arterigere, Varese, 2004, pag. 149
  39. ^Voce su Ettore Muti sulDizionario biografico degli italiani
  40. ^Luigi Ganapini, La repubblica delle camicie nere, Garzanti, Milano 2002, pag 159: "il quale già dal 1937 godeva del rango di ministro di Stato"
  41. ^Giuseppe Bottai,Diario 1934-1944, Rizzoli, Milano, 1989, pag. 330 (nota del 21 ottobre 1942)
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Bibliografia

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Riferimenti normativi

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