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Partito Liberale Italiano

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Questa voce o sezione sull'argomento partiti politici italianinon cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Partito Liberale Italiano
Simbolo in uso dal 1949 al 1979
LeaderGiovanni Giolitti
Alberto Giovannini
Benedetto Croce
Luigi Einaudi
Roberto Lucifero
Manlio Brosio
Bruno Villabruna
Gaetano Martino
Giovanni Malagodi
Valerio Zanone
Renato Altissimo
Presidentevedi sezione
Segretariovedi sezione
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeVia Frattina, 89 - 00187Roma
AbbreviazionePLI
Fondazione8 ottobre 1922
Derivato daUnione Liberale
Dissoluzione6 febbraio 1994
Confluito in
IdeologiaLiberalismo[1]
Liberismo[2]
Liberalismo conservatore[3][4]
Anticomunismo[5]
Antifascismo(dopo il 1924)[6]
Monarchismo(fino al 1946)[7]
CollocazioneCentro[8]/Centro-destra[9][10][11][12]
CoalizioneLista Nazionale(1924)
Comitato di Liberazione Nazionale(1944-1947)
Unione Democratica Nazionale(1946)
Blocco Nazionale(1948)
Centrismo(1947-1960)
Pentapartito(1980-1991)
Quadripartito(1991-1994)
Partito europeoLDE-ELD
Gruppo parl. europeoGruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori
Affiliazione internazionaleInternazionale Liberale
Seggi massimiCamera
39 / 630
(1963)
Seggi massimiSenato
18 / 315
(1963)
Seggi massimiEuroparlamento
3 / 81
(1979)
Seggi massimiConsigli regionali
27 / 690
(1970)
TestataRisorgimento Liberale (1943-1948)
L'Opinione (1976-1994)
Organizzazione giovanileGioventù Liberale Italiana
ColoriBlu
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlPartito Liberale Italiano (PLI) è stato unpartito politicoitaliano, fondato sull'impostazioneliberale,liberista elaica dello Stato, che rappresentava idealmente la tradizione moderata delRisorgimento, erede dell'Unione Liberale, o anche Partito Liberale Costituzionale (oDestra storica), che aveva avuto inCamillo Benso di Cavour il massimo rappresentante.

Il partito nacque comeaggregazione di esponenti liberali in risposta alla crisi del sistema parlamentare, assunse un atteggiamento di collaborazione con il governofascista fino aldelitto Matteotti del 1924. Sciolto dal regime fascista con le altre organizzazioni politiche nel 1926, fu ricostituito nell'estate del 1943 per iniziativa diBenedetto Croce eLuigi Einaudi[13]. Una componente giovanile e riformatrice intorno aNicolò Carandini eLeone Cattani fuoriuscì nel 1948 e si organizzò nelMovimento Liberale Indipendente, che si sciolse nel 1951 e divenne il nucleo del nuovo PLI di Roma. Il PLI svolse un ruolo modesto nel panorama politico italiano, a causa di un limitato consenso elettorale, riuscendo ugualmente ad esprimere i primi duepresidenti della Repubblica Italiana:Enrico De Nicola eLuigi Einaudi.

Al suo interno vi fu a lungo un contrasto alquanto acceso tra le varie correnti, in particolare nel primo decennio del dopoguerra.

Caratterizzato dal liberalismo riformatore di Croce, sotto la segreteria diRoberto Lucifero (1947-48) si spostò su posizioniconservatrici. Riportato sulla linea di centro laico dal suo successoreBruno Villabruna, ebbe una nuova modifica del suo indirizzo politico verso posizioni liberiste sotto la segreteria diGiovanni Malagodi dal 1954.

La componente minoritaria disinistra legata agli spunti culturali del giornaleIl Mondo, diretto daMario Pannunzio, già uscita una prima volta nel 1948 (costituendo ilMLI), salvo tornare al Convegno per l'unificazione delle forze liberali di Torino nel 1951, assunse un'opposizione intransigente a Malagodi e si distaccò definitivamente dal PLI nel 1955 per fondare ilPartito Radicale, che non ebbe successo elettorale.

Sotto la leadership di Malagodi il PLI si distinse per la sua opposizione vigorosa ai governi dicentro-sinistra, rifiutando nello stesso tempo ogni compromesso con la destra estrema del MSI e con la destra dei monarchici. Solo nel 1972 ritornò ad un governo[14] centrista guidato daGiulio Andreotti, con Malagodi ministro del Tesoro. Dopo il declino di questa politica, nel 1976 il partito subì una nuova correzione dell'indirizzo politico verso sinistra, guidata dal nuovo segretarioValerio Zanone. Partecipò negli anni ‘80 a numerosi governipentapartitici, fino al suo scioglimento nel 1994 e alla diaspora liberale nel panorama politico italiano.

A livello internazionale è stato tra i fondatori dell'Internazionale Liberale nel 1947 ed è sempre stato membro deiGruppi Liberali e Democratici Europei.

Storia

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Il movimento liberale dopo l'Unità d'Italia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Destra storica e Sinistra storica.

Le forze politicheliberali furono le protagoniste del processo che si compì nel 1861 e che condusse all'Unità d'Italia in alleanza con laMonarchia diCasa Savoia. La natura estremamente elitaria del nuovoStato italiano comportò che l'interoParlamento divenisse praticamente espressione di tale ideologia politica, sebbene suddivisa frauna fazione rigidamenteconservatrice, eun'altra progressista e innovatrice. Quest'assoluto predominio, unito ai fenomeni ditrasformismo che ben presto caratterizzarono la politica nazionale, impedirono la costituzione di un partito vero e proprio. I liberali diedero vita a numerosi governi, tra i quali quello diCavour, diGiuseppe Zanardelli e diGiovanni Giolitti.

Labreccia di Porta Pia nel 1870, e il conseguente insorgere dellaQuestione romana, scavarono un solco profondissimo fra i "cavouriani" liberali intransigenti, i quali convinti del concetto di "Libera Chiesa in libero Stato", e ilmondo cattolico, spingendo quest'ultimo all'opposizione del regime sabaudo e dell'ordine politico vigente.

Giovanni Giolitti, erede della tradizione liberale emonarchica, promosse per primo un accordo con i cattolici tradizionalisti (Patto Gentiloni), in seguito all'approvazione, nel 1912, della riforma elettorale che introduceva ilsuffragio universale, anche se solo maschile.Giolitti aveva promesso aisocialisti diLeonida Bissolati eFilippo Turati la riforma elettorale in cambio del loro appoggio allaguerra italo-turca[senza fonte]. Fino ad allora nelRegno d'Italia ilsuffragio era stato ristretto a una base elettorale esigua.

Dopo la riforma, il suffragio elettorale allargato, che concedeva il diritto di voto a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto i 21 anni, indipendentemente dal censo, portò l'azione istituzionale giolittiana ad occupare lo spazio tra ilcentro dello schieramento politicoitaliano e le posizioniliberali disinistra.

Su tali basi la lista giolittiana, che comprendeva anche candidati cattolici, ottenne nelleElezioni politiche italiane del 1913, le prime asuffragio universale maschile, una schiacciante vittoria elettorale ai danni dei socialisti, deirepubblicani e deiradicali con il 51 % dei voti espressi e, su 508 seggi, 260 eletti.

La fase costituente del PLI

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Lo stesso argomento in dettaglio:Liberali (Italia).
Giovanni Giolitti

L'introduzione delsistema proporzionale nel 1919 e il conseguente trionfo deipartiti di massasocialista epopolare costrinse anche i liberali a cominciare a porsi il problema di forme organizzative stabili.

Il Partito Liberale si costituì in vero e proprio partito strutturato nel 1922, lo slogan era: "Organizzarsi o morire".[15] Nonostante la riorganizzazione, conGiovanni Giolitti,Antonio Salandra eVittorio Emanuele Orlando, continuò tuttavia ad essere più un punto di riferimento aperto che un partito monolitico in grado di proporsi al paese come la sola espressione della rappresentanza politica liberale. Di fronte all'ascesa delfascismo, i liberali chiesero un ritorno alle norme statutarie ossia al governo del re,[16] e in vari casi collaborarono all'instaurazione del nuovo regimetotalitario, sia a livello centrale dove suoi esponenti entrarono nelGoverno Mussolini all'indomani dellaMarcia su Roma, sia a livello locale.

Il movimento mussoliniano era inizialmente considerato un argine all’ascesa del movimento operaio e delle forze dellasinistra e in occasione delleelezioni del 1924 sue personalità accettarono di entrare nelListone Mussolini, con l’importante eccezione diGiovanni Giolitti. Le liste, che però ottennero magri risultati: l'1,09% e quattro seggi alla Camera dei deputati. In seguito aldelitto Matteotti e aidecreti che eliminavano la libertà di stampa, il partito prese le distanze dal fascismo durante il II Congresso di Livorno.[17] L'avvento delladittatura comportò lo scioglimento di tutti i partiti all'infuori del PNF, con un numero limitato di liberali trovò unmodus vivendi con il regime.

D'altra parte, il filosofo e storicoBenedetto Croce, che nel 1922 aveva giustificato il fascismo come esigenza temporanea per ridare ordine, divenne un convintoantifascista dal 1924: per tutto il ventennio, in Italia e all'estero, egli diede vita all'opposizione morale e intellettuale alla dittatura, in nome della "religione dellalibertà" e del richiamo alRisorgimento nazionale: un'opposizione che, per l'enorme prestigio internazionale del filosofo e il suo seggio dasenatore a vita fu tollerata, almeno fino a un certo segno, lasciandogli continuare liberamente i suoi studi, senza attuare propaganda politica attiva dopo il 1925.[18] Fu in quell'anno che Croce redasse ilManifesto degli intellettuali antifascisti, pubblicato su vari quotidiani in risposta alManifesto degli intellettuali fascisti diGiovanni Gentile, uno degli ultimi atti di opposizione al regime, prima che anche la stampa cadesse sotto il controllo del fascismo nel 1926.

La ricostituzione del PLI

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Benedetto Croce
Luigi Einaudi

Dopo il25 luglio 1943, alcuni esponenti politici liberali ripresero a partecipare all'attività politica in nome del Partito Liberale, sulla base del proprio prestigio personale prima ancora che il partito fosse formalmente ricostituito. Sorse in tal modo il desiderio e l'esigenza di rifondare il Partito Liberale sciolto dal fascismo.

Alcuni, come ad esempioLeone Cattani,Nicolò Carandini eMario Pannunzio, iniziarono, dopo l'8 settembre 1943, a pubblicare in clandestinità un periodico, ilRisorgimento Liberale. Dopo laliberazione della capitale,Risorgimento Liberale diventò l'organo ufficiale dell'embrione di partito che andava ricostituendosi. Per analogia con gli altri partiti a base ideologica, venne coniato il termine Partito Liberale Italiano. Rimase sempre forte il senso di continuità storica con il partito precursore e la fase costituente del PLI fu vista e vissuta essenzialmente come la riorganizzazione del Partito Liberale.

L'attività politica in questa fase iniziò a prendere forme consistenti con l'adesione al progetto della ricostituzione liberale da parte di alcuni esponenti storici del liberalismo italiano comeBenedetto Croce,Luigi Einaudi,Vittorio Emanuele Orlando,Alessandro Casati,Marcello Soleri eManlio Brosio.

Grazie soprattutto aLeone Cattani,Alessandro Casati eMarcello Soleri, il Partito Liberale partecipò alla formazione e all'attività delCLN. Al sud nel 1944Benedetto Croce, criticato però daNicolò Carandini eMario Pannunzio, fu ministro senza portafoglio nelsecondo governo Badoglio in rappresentanza dei Liberali. Il Partito Liberale Italiano avviò la sua fase di ricostituzione politica grazie al prestigio diBenedetto Croce e diVittorio Emanuele Orlando partecipando, in maniera numericamente ridotta, ma efficace per le iniziative di combattimento sostenute, sia allaResistenza partigiana che ai governi di unità nazionale guidati daIvanoe Bonomi eFerruccio Parri. Sempre a nome del ricostituito Partito Liberale fecero parte delGoverno Bonomi II:Benedetto Croce,Nicolò Carandini eAlessandro Casati.

Al nordEdgardo Sogno, medaglia d'oro della resistenza e capo dell'Organizzazione Franchi, partecipò alCLNAI in rappresentanza del Partito Liberale. Durante laResistenza i Liberali parteciparono attivamente alle azioni militari partigiane ed ebbero molti caduti tra le loro file. Molti di essi militarono nelle Formazioni Autonome, i cosiddettiBadogliani.

Sebbene nell'atto costitutivo approvato nel Congresso di Roma (dal 9 aprile al 3 maggio 1946) vi fosse un esplicito riferimento all'epoca giolittiana, il Partito Liberale Italiano (PLI) ebbe una rilevante componente didestra.

Essa mantenne senza equivoci la qualifica di forza antifascista e si attestò su posizioniconservatrici,monarchiche enazionaliste.

Nelreferendum istituzionale per la scelta trarepubblica emonarchia, il PLI si schierò per la monarchia[19]. La stragrande maggioranza dei liberali votò a favore della Monarchia, anche se Croce, successivamente, invitò il PLI a integrarsi e servire fedelmente la Repubblica.

Alleelezioni del 1946 per l'Assemblea Costituente il PLI si alleò colPartito Democratico del Lavoro formando l'Unione Democratica Nazionale, che ottenne il 6,8% dei suffragi e 1.560.638 voti, ottenendo 41 seggi, quarto gruppo dopo democristiani, socialisti e comunisti. Nella stesura dellaCostituzione l'ideologia liberale fu una delle dominanti insieme a quella cattolica ed a quella marxista. Il liberaleEnrico De Nicola fu elettocapo provvisorio dello Stato dall'Assemblea Costituente e in seguito primoPresidente della Repubblica Italiana. Gli succedette un altro liberale,Luigi Einaudi, eletto nel 1948.

Alleelezioni politiche del 1948, il PLI, insieme alFronte dell'Uomo Qualunque, formò una lista unica: ilBlocco Nazionale, che ottenne 1.003.727 voti, pari al 3,82%, conseguendo 19 seggi alla Camera e 10 al Senato.

Il centrismo

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Il Partito Liberale fu parte, dal 1947 al 1958, delcentrismo, coalizione che la vedeva impegnata con laDemocrazia Cristiana, ilPartito Repubblicano e ilPartito Socialista Democratico. Tale alleanza ebbe un chiaro orientamento atlantista, filo-occidentale e anticomunista, sottolineato dall'adesione allaNATO e l'accettazione delPiano Marshall da parte degli Stati Uniti.

La corrente di sinistra nel 1955 diede vita alPartito Radicale, mentre la rivolta ungherese del 1956 provocò la fine dell'alleanza traPartito Socialista ePartito Comunista, con la conseguente adesione dei socialisti all'area di governo, dando origine alcentro-sinistra nel 1962; questo provocò il passaggio dei liberali all'opposizione.

L'ostilità al centrosinistra

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Giovanni Malagodi

La segreteria diGiovanni Malagodi valorizzò posizioni maggiormenteliberiste, vicine agli insegnamenti di Einaudi, sfociate in una durissima opposizione alla nazionalizzazione dell'energia elettrica e in generale alla formula delcentro-sinistra. Questa dura contrapposizione alle riforme varate dal nascente centro-sinistra portò ad un sostanziale avanzamento elettorale, nel1963 i liberali ottennero il miglior risultato dell'epoca repubblicana, con l'elezione di 39 deputati e 18 senatori, raddoppiando la propria rappresentanza parlamentare. Guadagnò voti in tutta Italia, specialmente nel Nord Ovest, zona di maggior influenza liberale, ma comunque in tutto il Nord Italia, a Roma e in Sicilia, dove ottenne più del 10% dei voti.

Il Partito liberale fu uno degli strenui oppositori della riforma urbanistica ideata dal ministroFiorentino Sullo e che cercava di limitare gli effetti negativi della speculazione edilizia. In generale, il PLI di Malagodi si presentò come il difensore della proprietà privata, dellalibera impresa e del risparmio individuale. Avversò quindi anche ogni forma didirigismo economico e la partecipazione delle imprese dello Stato (le imprese statali) ad attività imprenditoriali di mercato.

Grazie a queste posizioni il PLI arrivò a triplicare i propri consensi elettorali soprattutto al nord. In particolare il PLI si oppose allenazionalizzazioni, soprattutto di quella dell'industrie elettriche e all'istituzione delle regioni, viste come inutili forme di dissipazione del denaro pubblico. Il cavallo di battaglia era la lotta agli sprechi della pubblica amministrazione e all'eccessiva tassazione.

Rimasto all'opposizione per tutti glianni sessanta, il PLI subì una crisi elettorale che lo portò a diventare marginale nello scacchiere politico italiano, anche a causa dello spostamento a sinistra dell'elettorato negli anni settanta. Malagodi durante la sua segreteria mantenne sempre un approcciolaico intransigente sulle questioni dal punto di vista morale ed etico, in particolare quando appoggiò il progetto di legge suldivorzio proposto dal deputato liberaleAntonio Baslini, insieme al socialistaLoris Fortuna, detta appuntoLegge Fortuna-Baslini, che segnò l'inizio della stagione dei diritti civili in Italia.

Il PLI tornò nell'area di governo nel 1972, quando entrò nelGoverno Andreotti II con l'organica partecipazione di ministri e sottosegretari, l'esecutivo fu anche noto comeGoverno Andreotti-Malagodi. Lo stesso Malagodi fuMinistro del Tesoro.

Alleelezioni politiche del 1976 il PLI ebbe un significativo calo e la guida del partito passò alla corrente di sinistra favorevole alla collaborazione con i socialisti e in generale al progetto di costruzione di una maggioranza partecipativa tra DC e partiti laici (PLI, PRI, PSI, PSDI).Valerio Zanone fu il nuovo segretario a partire dal 1976 e iniziò gradatamente ad orientarlo verso posizioni diverse dalla sua storia recente (da Malagodi in avanti), richiamando in qualche modo la linea della segreteria diBruno Villabruna.

L'adesione alpentapartito

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Neglianni ottanta il PLI fu parte integrante delpentapartito, che univa laDemocrazia Cristiana, all'epoca caratterizzata dal predominio della correntedorotei e di quella diCarlo Donat-Cattin (di sinistra, comunque ostile alPCI), ilPartito Socialista Italiano, ilPartito Socialista Democratico Italiano ed ilPartito Repubblicano Italiano, resasi necessaria in seguito alla crisi del vecchiocentro-sinistra ed alla maggioranza delPreambolo affermatasi nella DC nel congresso del 1980, favorevole ad un'apertura a sinistra che escludesse i comunisti.

Il liberaleRenato Altissimo nei governiSpadolini I,Spadolini II eFanfani V fu Ministro della Salute e Ministro all'Industria, Commercio e Artigianato nelCraxi I.

La Regione che diede i migliori risultati per il PLI fu inequivocabilmente ilPiemonte, e in particolare laprovincia di Cuneo, storico feudo elettorale diGiovanni Giolitti,Luigi Einaudi e, nell'ultimo terzo delXX secolo,Raffaele Costa.

Nel 1985 dopo un arretramento elettorale, il vertice nazionale cambiò ancora.Alfredo Biondi e Raffaele Costa diedero vita alla "Costituente Liberale" che portò all'elezione di Alfredo Biondi alla segreteria nazionale. In alcuni comuni pugliesi fu proposto un accordo con ilPCI rompendo con la linea nazionale. La nuova alleanza nelle giunte pugliesi fu proposta dal segretario regionale Valentino Stola[20]. Nel 1986 la componente di sinistra elesse segretarioRenato Altissimo, che portò il partito all'incremento elettorale delle politiche del 1992. In seguito alle dimissioni di Altissimo, viene eletto segretario Raffaele Costa.

La diaspora liberale

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Partendo da dati elettorali esigui, era inimmaginabile che il PLI potesse resistere alcicloneTangentopoli.

Sebbene solo sfiorato dalle inchieste diMani Pulite sul finanziamento illecito ai partiti, si sciolse nel 1994, al pari di altri partiti dellaPrima Repubblica. Un dibattito furente precedette il XXII congresso che ne sancì ufficialmente lo scioglimento il 6 febbraio 1994. Già nel corso del 1993 alcuni esponenti liberali avevano però tentato di proseguire una presenza concreta sotto nuovi forme e simboli.

Nel giugno 1993 il presidente dimissionarioValerio Zanone aveva costituito l'Unione Liberaldemocratica, un movimento di ispirazione riformista. Analogamente il segretario in caricaRaffaele Costa, con aAlfredo Biondi eStefano De Luca, sempre nel giugno 1993, aveva fondato l'Unione di Centro, inteso a raggruppare attorno a sé l'elettorato chiaramente alternativo alla sinistra, mentre il gruppo diPaolo Battistuzzi lavorò al progetto diAlleanza Democratica, stabilmente collocato nelcentro-sinistra.

Il giorno dopo lo scioglimento, alcuni esponenti dell'ex PLI scelsero di dare vita a un coordinamento dei liberali ormai sparsi in diversi movimenti nella prospettiva di riunificare in futuro le diverse esperienze dei liberali:Raffaello Morelli fondò laFederazione dei Liberali. In occasione delleelezioni politiche del 1994 laFederazione dei Liberali non si presentò, limitandosi semplicemente alla stesura di un documento di indirizzo politico-programmatico in cui si invitavano ad aderire gli esponenti candidati nei vari schieramenti. La nuova formazione ereditò il seggio del PLI nell'Internazionale Liberale e la stessa sede divia Frattina aRoma, rivendicando in tal modo la continuità del disciolto partito.

Nel 1995 l'Unione Liberaldemocratica confluì in essa e l'anno dopo contribuì alla fondazione dell'Ulivo.

Sostanzialmente i liberali si dispersero in sette direzioni:

Alleelezioni europee del 1994, l'Unione di Centro e ilCCD diPier Ferdinando Casini raggiunsero un accordo elettorale conForza Italia, presentandosi sotto quest'ultimo simbolo. Furono eletti Stefano de Luca e Luigi Flavio.

I liberali oggi

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Commento:attribuzioni POV di liberali che necessitano ognuna di fonte seria; direi anzi sezione tutta da controllare, ad esempio Biondi nel 1997 era vicepresidente della Camera per Forza Italia, altro che rifondare il PLI

Attualmente uomini politici liberali si possono trovare in vari partiti italiani:

Partito Liberale Italiano (dal 1997)

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Il simbolo del PLI fondato nel 1997

Nel 1997 fu fondato il Partito Liberale[22] dopo che l'anno precedente i partecipanti ad un convegno aChianciano Terme avevano manifestato la necessità di ricostituirsi in soggetto strutturato[23] per rilanciare la tradizione liberale italiana, imperniata tanto sulliberalismo riformatore diBenedetto Croce[24][25][26] ePiero Gobetti[27], quanto sulle tesiconservatrici eliberiste diGiovanni Malagodi eLuigi Einaudi.[28][29][30] Il nuovo soggetto politico si proponeva così di sostenere politiche diprivatizzazione eliberalizzazione dei settori non strategici[31] a favore dellalibera concorrenza, e promuovere la riduzione deldebito pubblico attraverso il taglio dellaspesa corrente in un quadro di sostanziale apertura in materia didiritti civili.[32]

Dopo un'iniziale intesa con l'Unione Democratica per la Repubblica e ilPatto Segni[33] il Partito Liberale stipulò un accordo conForza Italia alla vigilia delleelezioni europee del 1999.[34][35]

Allepolitiche del 2006 il Partito Liberale (che dal 2004 aveva mutato nome in Partito Liberale Italiano) aderì allaCasa delle Libertà. Due anni dopo, tuttavia, concorse alleelezioni politiche con liste autonome, in cui confluirono altri soggetti minori (Polo Civico di Centro, Unione Cattolica Italiana), e raccolse lo 0,3% dei voti.[36][37]

A gennaio 2011 il PLI aderì alNuovo Polo per l'Italia insieme ad altre formazioni centriste[38][39] e nel novembre successivo, con le dimissioni delgoverno Berlusconi IV, diede pieno sostegno all'ipotesi di ungoverno tecnico guidato daMario Monti. La partecipazione alle successiveelezioni politiche del 2013 avvenne con liste autonome, presenti in alcune circoscrizioni, che raccolsero meno dello 0,1% dei voti.

Nel febbraio 2014 diversi esponenti ed ex esponenti del PLI costituirono "I Liberali"[40][41]. Alleeuropee del 2014 il PLI prese parte alla lista elettorale di area liberaldemocraticaScelta Europea,[42] che ottenne lo 0,7% dei voti.

Per leelezioni politiche del 2018, il PLI aderì alla coalizione di centro-destra[43] e grazie all'accordo con laLega elesse due suoi iscritti (Giuseppe Basini alla Camera eCinzia Bonfrisco al Senato), che scelsero tuttavia di iscriversi ai gruppi parlamentari della Lega. Nel corso del 2019 la presa di distanza dalle posizioni della Lega[44] si tradusse nella necessità di "un'ampia coalizione liberale contro isovranismi"[45], in opposizione alla quale i parlamentari Basini e Bonfrisco fondarono la "Destra Liberale Italiana" alleata della Lega[46][47]. A marzo 2020I Liberali rientrarono nel PLI eCarlo Scognamiglio fu nominato presidente d'onore. Nei mesi successivi fu avviato, ma non venne perfezionato, l'avvicinamento del PLI alle forze di arealiberaldemocratica, promosso a partire dalla costituzione del gruppo parlamentare diAzione e+Europa.[48][49]

Il 30 luglio 2022, in vista delleelezioni politiche anticipate, il Consiglio Nazionale sfiducia il presidente Stefano De Luca e il co-segretario Nicola Fortuna, mentre il nuovo presidente diventa Francesco Pasquali e il segretario Roberto Sorcinelli si professa favorevole ad un'alleanza con il centro-destra;[50][51] la decisione del Consiglio viene tuttavia contestata da De Luca, che avvia una battaglia legale dichiarandosi legittimo rappresentante del PLI.[52] Alle elezioni politiche sostiene la lista diForza Italia[53], mentre alleeuropee del 2024 sigla un accordo con la Lega.[54]

Nel luglio 2025 il tribunale di Roma diffida Sorcinelli e Pasquali dall'uso del simbolo e del nome del partito, dichiarando come legittimi rappresentanti Stefano De Luca e Grazio Trufolo, eletti dal congresso del PLI nei giorni precedenti.[55][56][57]

Ideologia e correnti

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I valori e gli obiettivi programmatici erano basati sul principioliberale "La tua libertà finisce dove inizia la mia", visto come il principale obiettivo da perseguire.

Sul piano economico fuliberista, fautore dellibero mercato e dell'economia di mercato.

All'interno vi erano varie correnti: una maggioranza corposa, "di destra", si ispirava chiaramente ai concetti delliberalismo conservatore; una di centro si basava oltre che sulliberalismo classico naturalmente al pensiero crociano e giolittiano e infine una disinistra.

Fino al 1946 il partito ostentò un atteggiamentomonarchico, che si trasformò in una posizione di totale accettazione della Repubblica dopo l'esito del referendum, nonché decisamentelaico, secondo il celebre detto di Cavour "Libera Chiesa in libero Stato".

Struttura

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Segretario generale

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Presidente

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Presidenti dei gruppi parlamentari

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Camera dei deputati

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Senato della Repubblica

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Nelle istituzioni

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Presidenti della Repubblica Italiana

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Presidente del Senato della Repubblica

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Vicepresidenti del Consiglio dei Ministri

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Regno d'Italia

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Repubblica Italiana

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Governi, Ministri e Sottosegretario di Stato

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Regno d'Italia

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Repubblica Italiana

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Congressi

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  • Patto costituente - 1912
  • I Congresso -Bologna, 8-10 ottobre 1922
  • II Congresso -Livorno, 4-7 ottobre 1924
  • Congresso per le terre liberate - Napoli, 2-4 giugno 1944
  • III[60] Congresso -Roma, 29 aprile - 3 maggio 1946
  • IV Congresso - Roma, 30 novembre - 3 dicembre 1947
  • V Congresso - Roma, 9-11 luglio 1949
  • VI Congresso -Firenze, 23-26 gennaio 1953
  • VII Congresso - Roma, 13 dicembre 1955
  • VIII Congresso - Roma, 29 novembre - 1º dicembre 1958
  • IX Congresso - Roma, 5-8 aprile 1962
  • X Congresso - Roma, 4-8 febbraio 1966
  • XI Congresso - Roma, 7-12 gennaio 1969
  • XII Congresso - Firenze, 9-15 gennaio 1971
  • XIII Congresso - Roma, 7-11 febbraio 1973
  • XIV Congresso - Roma, 18-23 aprile 1974
  • XV Congresso -Napoli, 7-11 aprile 1976
  • XVI Congresso - Roma, 24-28 gennaio 1979
  • XVII Congresso - Firenze, 18-22 novembre 1981
  • XVIII Congresso -Torino, 29 marzo - 1º aprile 1984
  • XIX Congresso -Genova, 22-25 maggio 1986
  • XX Congresso - Roma, dicembre 1988
  • XXI Congresso - Roma, 9-12 maggio 1991
  • XXII Congresso - Roma, 5-6 febbraio 1994
  • XXIII Congresso - Roma, 2-3-4 luglio 1997: Ricostituzione del Partito Liberale Italiano

Risultati elettorali

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ElezioneVoti%Seggi
Politiche 1924zCamera108.0351,51
7 / 535
Politiche 1946aCostituente1.560.6386,78
31 / 556
Politiche 1948bCamera1.003.7273,82
14 / 574
Senato1.222.4195,40
7 / 237
Politiche 1953Camera815.9293,01
13 / 590
Senato695.8162,86
3 / 237
Politiche 1958Camera1.047.0813,54
17 / 596
Senato1.012.6103,87
4 / 315
Politiche 1963Camera2.144.2706,97
39 / 630
Senato2.043.3237,44
18 / 315
Politiche 1968Camera1.850.6505,82
31 / 630
Senato1.943.7956,79
16 / 315
Politiche 1972Camera1.300.4393,89
20 / 630
Senato1.319.1754,38
8 / 315
Politiche 1976Camera480.1221,31
5 / 630
Senato438.2651,39
2 / 315
Politiche 1979Camera712.6461,94
9 / 630
Senato691.7182,21
2 / 315
Europee 19791.271.1593,63
3 / 81
Politiche 1983Camera1.066.9802,89
16 / 630
Senato834.7712,69
6 / 315
Europee 1984c2.140.5016,09
3 / 81
Politiche 1987Camera809.9462,10
11 / 630
Senato700.3302,16
3 / 315
Europee 1989d1.532.3884,40
0 / 81
Politiche 1992Camera1.121.2642,86
17 / 630
Senato939.1592,82
4 / 315
z Risultato delle due liste che utilizzarono il simbolo del partito. Molti liberali furono però eletti con laLista Nazionale
a Tra i 41 seggi dell'Unione Democratica Nazionale
b Tra i 19 e i 7 seggi delBlocco Nazionale, più due candidati indipendenti
c ConPRI (totale seggi: 5, di cui 3 PLI)
d ConPRI eFederalisti (seggi PLI: nessuno)

Simboli storici

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  • 1922–1926
    1922–1926
  • 1944-1949
    1944-1949
  • 1949-1979
    1949-1979
  • 1979-1994
    1979-1994

Note

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  1. ^Partito Liberale Italiano, Treccani on-line, sutreccani.it.
  2. ^IL PLI RIPARTE DAL POLO LAICO - la Repubblica.it, suricerca.repubblica.it.
  3. ^(EN) Tom Lansford,Political Handbook of the World 2013, SAGE Publications, 2013, p. 714,ISBN 978-1-4522-5825-6.URL consultato il 18 febbraio 2013.
  4. ^Partito liberale italiano, sutreccani.it,Treccani.URL consultato il 16 luglio 2020.
  5. ^bibliotecaliberale.it,https://www.bibliotecaliberale.it/glossario/c/comunismo-anti/?print=pdf Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  6. ^IlManifesto degli intellettuali antifascisti fu redatto daBenedetto Croce nel 1925 e firmato da altri esponenti liberali comeLuigi Einaudi eGaetano Mosca.
  7. ^Il partito fu l'unico delComitato di Liberazione Nazionale che si schierò per la monarchia nelreferendum istituzionale del 1946.
  8. ^ Antonio Jannazzo,Il liberalismo italiano del Novecento: da Giolitti a Malagodi, Rubbettino Editore, 2003, p. 43.
  9. ^(EN) Piero Ignazi,The Oxford Handbook of Italian Politics, a cura diErik Jones,Gianfranco Pasquino,Oxford,Oxford University Press, 2015,DOI:10.1093/oxfordhb/9780199669745.001.0001,ISBN 978-0-19-966974-5.
  10. ^(EN) Cinzia Padovani,A Fatal Attraction: Public Television and Politics in Italy, Rowman & Littlefield, 2007, p. 258,ISBN 978-0-7425-1950-3.URL consultato il 18 febbraio 2013.
  11. ^Partito liberale italiano, sudizionaripiu.zanichelli.it,Zanichelli.URL consultato il 16 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2022).
  12. ^askanews.it,https://askanews.it/2023/05/30/ballottaggi-sorcinelli-pli-conferma-importante-fiducia-a-governo/ Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  13. ^Partito Liberale Italiano «nato nel 1924, sciolto durante ilfascismo e ricostituito nel 1943.» InEnciclopedia Treccani alla voce "Partito Liberale Italiano"
  14. ^ p.66 Pietro Ignazi,I partiti italiani, Il Mulino, 1997.
  15. ^Alberto Mazzuca, Luciano Foglietta,Mussolini e Nenni amici nemici, Bologna, Minerva Editore, 2015, p. 193.
  16. ^Alberto Mazzuca, Luciano Foglietta, op. cit., p. 219.
  17. ^ Luca Tedesco,Il Partito liberale italiano e il fascismo come sua «figliazione», inVentunesimo Secolo, vol. 16, n. 40,FrancoAngeli, 2017, pp. 159-186,ISSN 1594-3755 (WC ·ACNP).
  18. ^La Storia siamo noi - Benedetto Croce, sulastoriasiamonoi.rai.it.URL consultato il 22 novembre 2011(archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2012).
  19. ^Partito Liberale Italiano - La storia -RaiNet - News
  20. ^ricerca.repubblica.it,https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/08/27/divide-partiti-taranto-lo-strano-idillio-pli.html Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  21. ^Il 16 settembre 1901, nell'editoriale Questioni urgenti scritto per il suo quotidiano, Il Giornale d'Italia, Sonnino propone il partito liberale di massa: cfr.http://www.cielilimpidi.com/?p=382Archiviato il 15 ottobre 2008 inInternet Archive..
  22. ^I Liberali a Congresso, sucartalibera.it.
  23. ^Egidio Sterpa,A che serve un partito liberale, in "L'Opinione", 21 marzo 1998.
  24. ^Copia archiviata, surivoluzione-liberale.it.URL consultato il 24 agosto 2023(archiviato dall'url originale il 9 aprile 2023).
  25. ^https://www.fondazioneluigieinaudi.it/croce-il-liberalismo-il-metodo/
  26. ^https://www.fondazioneluigieinaudi.it/togliatti-e-croce-il-comunista-vs-il-liberale/
  27. ^Copia archiviata, supartitoliberale.it.URL consultato il 24 agosto 2023(archiviato dall'url originale il 9 aprile 2023).
  28. ^ilgiornale.it,http://www.ilgiornale.it/news/non-bastano-lenzuolate-dirsi-liberisti.html Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  29. ^https://www.fondazioneluigieinaudi.it/settantanni-fa-einaudi-veniva-eletto-presidente-della-repubblica/
  30. ^https://www.fondazioneluigieinaudi.it/perche-gli-intellettuali-non-amano-il-liberalismo/
  31. ^opinione.it,https://www.opinione.it/politica/2022/11/09/claudia-diaconale_sorcienlli-pli-europa-affitti-liberalizzazioni-alloggi-popolari/ Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  32. ^Copia archiviata (PDF), supartitoliberale.it.URL consultato il 24 agosto 2023(archiviato dall'url originale l'8 maggio 2023).
  33. ^Centro: federazione liberali-Patto, guardando a Cossiga.
  34. ^FI: BERLUSCONI RILANCIA FEDERAZIONE CENTRO, 13 SIGLE UNITE.
  35. ^FI: BERLUSCONI RILANCIA FEDERAZIONE CENTRO, 13 SIGLE UNITE (2), suadnkronos.com.
  36. ^Ministero dell'Interno - Elezione della Camera dei Deputati del 13 - 14 aprile 2008, supolitiche.interno.it.URL consultato il 15 aprile 2008(archiviato dall'url originale il 4 novembre 2008).
  37. ^Ministero dell'Interno - Elezione del Senato della Repubblica del 13 - 14 aprile 2008, supolitiche.interno.it.URL consultato il 15 aprile 2008(archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
  38. ^[1].
  39. ^http://www.partitoliberale.it/documento-politico-appovato-dalla-direzione-nazionale-del-pli-del-20012011/Archiviato il 2 giugno 2023 inInternet Archive. Documento politico approvato dalla direzione nazionale del PLI del 20 gennaio 2011.
  40. ^Sito comitato I Liberali, suiliberali.org.
  41. ^copia archiviata, suagenparl.it.URL consultato il 18 marzo 2014(archiviato dall'url originale il 7 marzo 2014).
  42. ^Elezioni Europee 2014, suPartito Liberale Italiano.URL consultato il 27 aprile 2020(archiviato dall'url originale il 9 aprile 2023).
  43. ^http://www.repubblica.it/politica/2017/12/19/news/listone_centristi_pro_berlusconi-184566329 Nasce "Noi con l'Italia", la lista dei centristi pro-Berlusconi
  44. ^ Segreteria,Ue, Pasquali: Chi tifa Orban non è liberale, Ppe batta un colpo, suPartito Liberale Italiano, 9 ottobre 2019.URL consultato il 27 aprile 2020(archiviato dall'url originale il 24 novembre 2020).
  45. ^Copia archiviata, supartitoliberale.it.URL consultato il 24 agosto 2023(archiviato dall'url originale il 2 giugno 2023).
  46. ^PERCHÉ I LIBERALI DI DESTRA, suopinione.it.
  47. ^Riecco la Destra liberale italiana, con Basini e Diaconale, suisimbolidelladiscordia.it, 5 dicembre 2019.URL consultato il 14 giugno 2021.
  48. ^PLI e PRI accordo per la terza forza libdem, supartitoliberale.it, 1º febbraio 2021.URL consultato il 24 agosto 2023(archiviato dall'url originale il 1º aprile 2021).
  49. ^PRI e PLI accordo per la terza forza libdem, suvocerepubblicana.it, 1º febbraio 2021.URL consultato il 24 agosto 2023(archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2021).
  50. ^"Mai con Calenda e con la sinistra. Per colpa sua uno scontro interno al Pli", suilGiornale.it, 1º agosto 2022.URL consultato il 3 agosto 2022.
  51. ^ Redazione ASI,Elezioni, PLI, Pasquali nuovo presidente. Al segretario Sorcinelli compito interlocuzioni. Passa linea mai sinistra, suAgenzia Stampa Italia, 30 luglio 2022.URL consultato il 3 agosto 2022.
  52. ^Pli, congresso "sdoppiato" e scontri in tribunale. E il simbolo?, suisimbolidelladiscordia.it, 24 giugno 2025.URL consultato il 10 luglio 2025.
  53. ^ Radio Radicale,Politiche 2022: Forza Italia e il PLI siglano un accordo per riportare al centro i temi cari al liberalismo italiano, suRadio Radicale, 15 settembre 2022.URL consultato il 23 gennaio 2024.
  54. ^ Redazione,Siglato l’accordo tra Lega e Pli, suL'Opinione delle Libertà, 23 maggio 2024.URL consultato il 13 giugno 2024.
  55. ^E il Partito Liberale non c'è più: intervista a Roberto Sorcinelli, suradioradicale.it, 4 luglio 2025.URL consultato il 10 luglio 2025.
  56. ^Il Tribunale conferma: De Luca e Trufolo unici legittimi rappresentanti del PLI, supartitoliberaleitaliano.org, 3 luglio 2025.URL consultato il 10 luglio 2025.
  57. ^Trufolo alla guida del Pli nazionale, Cascino (Dc): "Scelta di alto profilo, liberali nel contesto di centrodestra", suquotidianodigela.it, 1º luglio 2025.URL consultato il 10 luglio 2025.
  58. ^Vice-presidente delgruppo parlamentareSocialdemocratico - Liberale alSenato della Repubblica.
  59. ^Vice-presidente delgruppo misto alSenato della Repubblica.
  60. ^Viene ripresa la numerazione dei Congressi del Partito Liberale dall'ultimo del 1924

Bibliografia

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  • Brambilla Marisa, Fantoni Gianni: 2 giugno 1946, il giorno della Repubblica. Croce e i liberali tra monarchia e repubblica. Roma, Fondazione Europea per la libertà 2002.
  • Camurani Ercole (a cura di): La Delegazione Alta Italia del PLI. Bologna, Forni 1970.
  • Camurani Ercole (a cura di): Bibliografia del P.L.I. [s.l.] 1968.
  • Ciani Arnaldo: Il Partito Liberale Italiano. Da Croce a Malagodi. Napoli, ESI 1968.
  • Giovannini Alberto,Il rifiuto dell'Aventino, Bologna, Il Mulino, 1966.
  • Orsina Giovanni, L'alternativa liberale. Malagodi e l'opposizione al centro-sinistra. Venezia, Marsilio 2010.
  • Orsina Giovanni (a cura di): Il Partito liberale nell'Italia repubblicana. Guida alle fonti archivistiche per la storia del PLI. Atti dei congressi e consigli nazionali, statuti del PLI, 1922-1992. Presentazione di Valerio Zanone. Soveria Mannelli, Rubbettino 2004.
  • Patuelli Antonio: I liberali da Cavour a Malagodi. Postfazione di Salvatore Valitutti. Roma, ELiDiR 1992.
  • Scarpa Riccardo: L'inverno liberale: storia del p.l.i. Roma, Sallustiana 1997.
  • Zanichelli Domenico: Il partito liberale storico in Italia. Bologna, Forni 1973.

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePartito alla Presidenza della Repubblica ItalianaSuccessore
fu il primo1946 - 1955Democrazia Cristiana

PredecessorePartito alla Presidenza del Senato della Repubblica ItalianaSuccessore
Partito Socialista Democratico Italiano1951 - 1952IndipendenteI
Democrazia Cristiana1987 - 1987Partito Repubblicano ItalianoII
V · D · M
Antifascismo in Italia (1919-1943)
Eventi storiciBiennio rosso in Italia (1919-1920) ·Strage di Palazzo d'Accursio (1920) ·Ribellione di Proština (1921) ·Repubblica di Albona (1921) ·Fatti di Sarzana (1921) ·Fatti di Empoli (1922) ·Sciopero legalitario (1922) ·Fatti di Parma (1922) ·Strage di Torino (1922) ·Delitto Matteotti eSecessione dell'Aventino (1924) ·Manifesto degli intellettuali antifascisti (1925) ·Attentati a Benito Mussolini (1925-1932) · Enciclica Non Abbiamo Bisogno (1931) ·Partecipazione degli antifascisti italiani alla guerra civile spagnola (1936-1939) ·Battaglia di Guadalajara (1937) ·Rivolta di San Mauro Forte (1940) ·Eccidio di Bari (1943)
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Vittime della repressioneFerruccio Ghinaglia ·Giuseppe Di Vagno ·Giovanni Minzoni ·Giacomo Matteotti ·Piero Gobetti ·Giovanni Amendola ·Anselmo Cessi ·Gastone Sozzi ·Antonio Gramsci ·Fratelli Rosselli (Carlo eNello)
Formazioni combattentiFormazioni di difesa proletaria (Guardie Rosse ·Arditi del Popolo ·Legione Proletaria Filippo Corridoni) ·Colonna Italiana ·Battaglione Matteotti ·Battaglione Garibaldi
Partiti politiciPartito Repubblicano Italiano ·Partito Socialista Italiano ·Partito Socialista Italiano (massimalista) ·Partito Popolare Italiano ·Partito Comunista Italiano ·Partito Sardo d'Azione ·Partito Liberale Italiano ·Unione Nazionale ·Partito d'Azione ·Partito Socialista Unitario
Organizzazioni e movimenti
in ItaliaItalia libera ·Alleanza Nazionale per la Libertà ·Azione Cattolica
in esilioGiustizia e Libertà (Francia) ·Concentrazione antifascista (Francia) ·Mazzini Society (USA)
Stampa antifascistaAvanti! ·Critica Sociale ·L'Unità ·Il Popolo ·L'Ordine Nuovo ·La Rivoluzione liberale ·Non Mollare ·Umanità Nova ·Il Mondo ·L'Italia libera ·Il Quarto Stato
Voci della categoria
V · D · M
Italia (bandiera)Partiti politici italiani del passato
Prima
Repubblica
ParlamentariCon liste proprie:Democrazia Cristiana ·Partito Comunista Italiano ·Partito Socialista Italiano ·Partito Socialista Democratico Italiano ·Partito Liberale Italiano ·Movimento Sociale Italiano ·Partito Nazionale Monarchico ·Fronte dell'Uomo Qualunque ·Partito d'Azione ·Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ·Partito dei Contadini d'Italia ·Concentrazione Democratica Repubblicana ·Movimento Unionista Italiano ·Partito Cristiano Sociale ·Partito Democratico del Lavoro ·Partito Monarchico Popolare ·Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica ·Partito Radicale ·Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria ·Partito di Unità Proletaria ·Democrazia Proletaria ·Lista per Trieste ·Partito di Unità Proletaria per il Comunismo ·Federazione delle Liste Verdi ·Verdi Arcobaleno

In liste unitarie:Partito Democratico Italiano ·Concentrazione Nazionale Democratica Liberale ·Unione dei Socialisti ·Partito Sardo d'Azione Socialista ·Movimento Comunità ·Unione Siciliana Cristiano Sociale

Per scissione dei gruppi parlamentari:Unione Nazionale ·Partito Socialista Unitario ·Sinistra indipendente ·Costituente di Destra - Democrazia Nazionale ·Unità e Democrazia Socialista
ExtraparlamentariMovimento Liberale Indipendente ·Partito Operaio Comunista ·Partito Nettista Italiano ·Unione Socialista Indipendente ·Unità Popolare ·Alleanza Democratica Nazionale ·Raggruppamento Sociale Repubblicano ·Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista) ·Partito Comunista (Marxista-Leninista) Italiano ·Movimento Politico dei Lavoratori ·Movimento Lavoratori per il Socialismo ·Lotta Continua ·Il manifesto ·Lega Meridionale ·Partito dell'Amore
Liste elettoraliUnione Democratica Nazionale ·Blocco Nazionale della Libertà ·Fronte Democratico Popolare ·Unità Socialista ·Blocco Nazionale ·PSI-PSDI Unificati ·Nuova Sinistra Unita ·Lega Lombarda - Alleanza Nord
Seconda
Repubblica
ParlamentariCon liste proprie:Partito Democratico della Sinistra ·La Rete ·Lista Marco Pannella ·Patto Segni ·Partito Popolare Italiano ·Centro Cristiano Democratico ·Forza Italia ·Alleanza Nazionale ·Cristiani Democratici Uniti ·Rinnovamento Italiano ·Democratici di Sinistra ·Socialisti Democratici Italiani ·I Democratici ·Partito dei Comunisti Italiani ·UDEUR ·Democrazia è Libertà - La Margherita ·Democrazia Europea ·Il Popolo della Libertà ·Sinistra Ecologia Libertà ·Scelta Civica ·Nuovo Centrodestra ·Federazione dei Verdi

In liste unitarie o coalizioni:Unione di Centro ·Alleanza Democratica ·Cristiano Sociali ·Rinascita Socialista ·Sinistra Repubblicana ·Federazione Laburista ·Comunisti Unitari ·Socialisti Italiani ·Italia Democratica ·Unione Democratica ·Lista Consumatori ·Riformatori Liberali ·Italia di Mezzo ·Azione Sociale ·Popolari Liberali ·Articolo Uno ·Noi con l'Italia

Per scissione dei gruppi parlamentari:Lega Italiana Federalista ·Partito Federalista ·Italia Federale ·Cristiano Democratici per la Repubblica ·Unione Democratica per la Repubblica ·Cristiani Democratici per la Libertà ·Unione per la Repubblica ·I Socialisti Italiani ·Italiani nel Mondo ·Consumatori Uniti ·Sinistra Critica ·Sinistra Democratica ·La Destra ·Rosa per l'Italia ·Federazione dei Cristiano Popolari ·Alleanza per l'Italia ·Futuro e Libertà per l'Italia ·I Popolari di Italia Domani ·Forza del Sud ·Grande Sud ·Unione Democratica per i Consumatori ·Alleanza Liberalpopolare - Autonomie ·Conservatori e Riformisti ·Direzione Italia ·Cambiamo! ·Impegno Civico
ExtraparlamentariVerdi Federalisti ·Lega Italia Federale ·Partito Socialista Riformista ·Partito Socialista ·Movimento per l'Ulivo ·Rinascita della Democrazia Cristiana ·Partito Democratico Cristiano ·Patto dei Liberaldemocratici ·Democratici Cristiani Uniti ·Socialisti Uniti ·Fare per Fermare il Declino ·Movimento Nazionale per la Sovranità
Liste elettoraliSì Referendum ·Popolari per Prodi ·Democrazia e Libertà ·Il Girasole ·Biancofiore ·Alternativa Sociale ·L'Ulivo ·Rosa nel Pugno ·Insieme con l'Unione ·La Sinistra l'Arcobaleno ·La Destra - Fiamma Tricolore ·Rivoluzione Civile ·Autonomie Liberté Démocratie ·Liberi e Uguali ·Noi con l'Italia - UDC ·Civica Popolare ·Italia Europa Insieme ·Azione - Italia Viva
Solo europee:Alleanza Nazionale - Patto Segni ·Uniti nell'Ulivo ·Socialisti Uniti per l'Europa ·Federazione della Sinistra ·L'Autonomia ·Nuovo Centrodestra - Unione di Centro ·L'Altra Europa con Tsipras ·Scelta Europea ·Verdi Europei - Green Italia ·La Sinistra
Solo regionali:Patto dei Democratici ·Il Trifoglio ·Area Popolare
CoalizioniCoalizioni dicentro-destra:Polo delle Libertà/Polo del Buon Governo(1994) ·Polo per le Libertà(1996-2000) ·Casa delle Libertà(2000-2008) ·Coalizione di centro-destra(2008) ·Coalizione di centro-destra(2013) ·Coalizione di centro-destra(2018)
Coalizioni dicentro-sinistra:Alleanza dei Progressisti(1994) ·L'Ulivo(1995-2005) ·L'Unione(2005-2008) ·Coalizione di centro-sinistra(2008) ·Italia. Bene Comune(2013) ·Coalizione di centro-sinistra(2018)
Altre:Patto per l'Italia(1994) ·Con Monti per l'Italia(2013)
V · D · M
Italia (bandiera)Partiti politici del Regno d'Italia
Stato liberale
(1861-1892)
Destra storica ·Sinistra storica ·Partito d'Azione ·Federazione italiana dell'Associazione internazionale dei lavoratori ·Estrema sinistra storica ·Partito Socialista Rivoluzionario Italiano ·Partito Operaio Italiano
Stato liberale
(1892-1922)
Partiti:Partito Socialista Italiano ·Partito Repubblicano Italiano ·Partito Radicale Italiano ·Lega Democratica Nazionale ·Unione elettorale cattolica italiana ·Associazione Nazionalista Italiana ·Partito Socialista Riformista Italiano ·Cattolici Conservatori ·Partito Democratico Costituzionale Italiano ·Fasci d'Azione Rivoluzionaria ·Partito Politico Futurista ·Partito Liberale Democratico Italiano ·Democrazia Sociale ·Partito Popolare Italiano ·Partito Popolare Tirolese ·Partito Libertario Tedesco ·Fasci italiani di combattimento ·Partito Economico ·Partito dei Combattenti ·Partito dei Contadini d'Italia ·Partito Nazionale Fascista ·Partito Agrario Siciliano ·Partito Comunista d'Italia ·Partito Sardo d'Azione

Liste elettorali:Liberali ·Liste concordate di liberali, democratici e radicali ·Deutscher Verband ·Liste di slavi e di tedeschi ·Blocchi nazionali

Gruppi parlamentari:Unione parlamentare ·Fascio parlamentare di difesa nazionale ·Democrazia Liberale
Regime fascista
(1922-1943)
Partiti:Partito Liberale Italiano ·Partito Socialista Unitario ·Fasci nazionali ·Partito Lucano d'Azione ·Unione Nazionale ·Partito Socialista Italiano (massimalista) ·Partito Socialista Italiano - Sezione dell'Internazionale Operaia Socialista ·Frazione di sinistra del PCd'I ·Partito della Sinistra Cristiana
Liste elettorali:Lista Nazionale
Periodo costituzionale transitorio
(1943-1946)
Partiti:Partito d'Azione ·Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ·Movimento di Unità Proletaria ·Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria ·Democrazia Cristiana ·Partito Comunista Internazionalista ·Partito Democratico del Lavoro ·Partito Cristiano Sociale ·Partito Democratico Italiano ·Movimento Unionista Italiano ·Concentrazione Nazionale Democratica Liberale ·Partito Democratico Fascista ·Partito Operaio Comunista ·Concentrazione Democratica Repubblicana ·Fronte dell'Uomo Qualunque
Liste elettorali:Blocco Nazionale della Libertà ·Unione Democratica Nazionale ·Fronte Democratico Progressista Repubblicano
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