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Laparotite (oparotite epidemica), più conosciuta con il nome popolare diorecchioni ogattoni[1], è unamalattia infettiva acuta di originevirale, causata dalvirus della parotite. Si localizza primariamente a una o entrambe leparotidi, grosseghiandole salivari poste nel retrobocca, dietro ai rami dellamandibola oppure sotto le orecchie.
Si tratta di una malattia tipicamenteinfantile, che, in particolare prima delle estese campagne vaccinali, colpiva con maggior frequenza i bambini fra i 5 e i 9 anni[2] e decorso in genere benigno, ma può colpire qualunque età e, nella fattispecie, se questa malattia colpisce dopo la pubertà o in età adulta può dare più facilmente complicanze gravi come l'orchite (la più frequente, 30-40% dei casi) che può condurre anche se raramente allasterilità[3], dato che ilvirus può spostarsi, tra i vari distretti, anche aitesticoli.
Inoltre gli adulti sono maggiormente soggetti a complicanze meningoencefalitiche anche in assenza delle tipiche manifestazioni dell'infezione alle ghiandole salivari, fra cui lasordità improvvisa di tipo sensoriale, bilaterale e permanente causata da danni diretti del virus alnervo acustico, rappresentando una delle principali cause di questo tipo di sordità[3].
La malattia è altamente contagiosa; l'infezione viene in genere trasmessa per via respiratoria. È raro il contagio per contatto diretto con oggetti contaminati.
Dal momento del contagio all'esordio clinico della malattia passano 14-18 giorni di incubazione e si è contagiosi da 6 giorni prima dell'esordio clinico fino ai 9 giorni successivi[2].
La durata della malattia è di circa due settimane. Il primo sintomo evidente della malattia è il gonfiore delle parotidi. I sintomi sono mal di testa, febbre, dolori al collo e sotto le orecchie, dolore alla masticazione, a voltedolore addominale, inoltre nello 0,01% dei casi può portare alla morte.
orchite: più frequente dopo la pubertà, arrivando in questi casi fino al 30%; le conseguenze (sterilità) sono tuttavia rare;
mastite eovarite (rare e senza conseguenze persistenti nella malattia infantile, l'ovarite nelle femmine pre-pubere è inoltre più rara e difficile da diagnosticare, ma in grado di condurre a gravi dannitubarici e sterilità[4]);
coinvolgimento di altri organi (rene, articolazioni, tiroide), solo in casi eccezionali.
Proprio per la possibile comparsa di complicazioni durante il decorso della malattia, è importante avvertire il medico in caso di insorgenza di sintomi nuovi, come cefalea, vomito, dolore addominale, alterazioni dello stato di vigilanza.
Dopo la guarigione persiste uno stato di immunità; per cui, solitamente, ci si ammala di parotite non più di una volta nella vita.
Come per molte malattie virali non esistono medicinali specifici capaci di contrastarle. Il trattamento è esclusivamente sintomatico, conantipiretici oanalgesici. Può essere utile evitare l'assunzione di alimenti dal forte sapore che stimolano la salivazione e conseguentemente il dolore. Tuttavia, si possono assumere farmaci a base diparacetamolo.
In Italia, per motivi di sorveglianza epidemiologica, è previsto l'isolamento obbligatorio del paziente fino alla guarigione e la denuncia obbligatoria da parte del medico all'ufficio igiene dell'ASL competente.
Per la parotite è disponibile unvaccino vivo attenuato, capace di indurre l'immunizzazione tramite infezione subclinica e non contagiosa, il quale induce anticorpi in oltre il 95% dei soggetti. In Italia esso è somministrato in combinazione con i vaccini permorbillo erosolia (MPR), da praticare dopo il primo anno di vita.