Il sodalizio è erede delParma Football Club, giàParma Associazione Calcio, sorto nel 1970; questi riprendeva la storia delParma Associazione Sportiva, precedente club costituito nella cittàemiliana nel 1913 sotto l'originario nome diParma Foot Ball Club – retaggio delVerdi Foot Ball Club brevemente attivo nello stesso anno –, e rifondato a cavallo della stagione 1969-1970 grazie al passaggio del titolo sportivo ai concittadini dell'Associazione Calcio Parmense, a loro volta sorti nel 1968. L'odierno club, nato nel 2015 comeSocietà Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913, si fa quindi portatore dell'interatradizione sportiva parmigiana in ambito calcistico.[1]
Il club si pone al 21º posto nella graduatoria dei club italiani pertradizione sportiva e al 15º nellaclassifica perpetua della Serie A; sino allastagione 2011-12 ha inoltre figurato nelranking UEFA.[2] Ha disputato 28 campionati di massima serie agirone unico (oltre ad un campionato antecedente l'istituzione dell'attuale Serie A), di cui 18 consecutivi dal 1990-91 al 2007-08, e annovera 15 partecipazioni nelle competizioni UEFA, di cui 14 consecutive dal 1991-92 al 2004-05.
IlParma Foot Ball Club nacque il 16 dicembre 1913. Il nucleo originario della squadra era costituito dagli uomini delVerdi Foot Ball Club, club formatosi il 27 luglio dello stesso anno e assorbito dalla nuova compagine. Dopo vari campionati disputati nelle categorie regionali e dopo che, nel 1922, l'avvocatoEnnio Tardini dà avvio alla costruzione dello stadio (poi a lui intitolato, dopo la sua precoce morte), nel 1924-1925 arriva la prima promozione nellamassima serie nazionale. Permanenza che dura solo un anno, per poi proseguire nella categoria cadetta. Nel 1930 la società assume un carattere polisportivo e viene denominataParma Associazione Sportiva. Da qui in poi la squadra gareggerà traSerie B eSerie C. Fino a che nella stagione 1953-1954, grazie anche alle 15 reti del bomber cecoslovaccoJúlius Korostelev e alla guida del suo connazionale compagno (e poi allenatore)Čestmír Vycpálek, ottiene la prima promozione (sul campo) in Serie B, dove rimane negli undici anni successivi. Giocatori importanti di questo periodo sono stati il goleadorPaolo Erba (che nella stagione 1956-1957 si laurea capocannoniere della serie cadetta con 16 reti) eIvo Cocconi, che in quegli anni colleziona 308 presenze con la maglia crociata. Nella stagione1964-1965 il Parma retrocede inSerie C e l'anno dopo inSerie D.
Il 2 gennaio 1968 il Tribunale di Parma mette in liquidazione il club[3] e un manipolo di imprenditori parmigiani lo acquista e lo rinominaParma Football Club. Novità che non sortisce effetti positivi: in una stagione da dimenticare, culminata nella sconfitta interna contro i cugini "provinciali" delSan Secondo, il Parma si salva a stento, superato di un punto dal San Secondo stesso.[3]
La Parmense della stagione 1968-1969, che proseguì latradizione sportiva del vecchio Parma.
L'agonia del neonatoParma Football Club è presto conclusa: alla vigilia della stagione1969-1970, la dirigenza rinuncia all'iscrizione, lasciando il testimone del calcio cittadino all'altra società di Parma, la Parmense che, mettendo mano al portafoglio, acquista per 20 milioni dal vecchio Parma titolo sportivo e alcuni giocatori.[3] Nel 1969 infatti l'Associazione Calcio Parmense, nata l'anno prima dalla collaborazione tra l'imprenditore edile Ermes Foglia ed Ermes Ghidini, dirigente delGruppo Sportivo Salvarani diBaganzola (evoluzione della squadra del CircoloGolese[4]) che aveva sfiorato per quattro volte la promozione inSerie D[5], vince laPrima Categoria 1968-1969 e raggiunge il Parma inSerie D. La Parmense iniziò la stagione1969-1970 con il proprio nome[6], ma dal 1º gennaio 1970, cambiò denominazione inParma Associazione Calcio[7], vestendo la livrea delle divise crociate e il simbolo, proseguendo la tradizione sportiva del vecchio club, caro ai tifosi Parmigiani[8]. Il ritorno inSerie C è immediato. Gli anni 1970 del nuovo Parma sono caratterizzati da continuisaliscendi dallaterza divisione allacadetteria con due promozioni risolte aglispareggi entrambi giocati aVicenza: nel1972-1973 contro l'Udinese (2-0)[9], e nel1978-1979 contro laTriestina (3-1, con doppietta di un giovaneCarlo Ancelotti, che in quella stessa estate viene ceduto allaRoma)[10][11].
Anche negli anni 1980 il Parma coglie due promozioni dallaSerie C: la prima nel1983-1984[12] grazie alle reti di un attaccante ancora oggi molto amato (Massimo Barbuti) e la seconda nel1985-1986[13] con alla guida il giovane allenatoreArrigo Sacchi (voluto poi daBerlusconi alMilan due anni più tardi). Sono gli anni della presidenza dell'indimenticatoErnesto Ceresini che, dopo il nuovo contratto disponsorizzazione con laParmalat[14] sperimenta, senza troppo successo, la guida tecnica del giovane allenatore boemoZdeněk Zeman, ma che poi si affida al più praticoGiampiero Vitali, per ricavarne due salvezze[15].
Il capitanoLorenzo Minotti, ilpatronCalisto Tanzi, l'allenatoreNevio Scala e il presidente Giorgio Pedraneschi festeggiano la vittoria dellaCoppa Italia 1991-1992, primo importante trofeo vinto dal club e simbolico avvio dell'escalation parmense ai massimi livelli nel corso del decennio.
Ma è nel1989 che Ceresini darà una svolta alla storia del Parma, chiamando in panchina in B il promettente tecnicoNevio Scala[16]. Suo malgrado, è stato l'ultimo dei suoi colpi di mercato: il presidente muore improvvisamente, a stagione in corso, dopo un brillante avvio della squadra[17]. Il contraccolpo dura qualche gara, ma la squadra rimonta e coglie nella partita più significativa (il derby contro laReggiana, il 27 maggio 1990, vinto per 2-0) quel quarto posto, utile per la prima promozione inSerie A della sua storia, con una giornata di anticipo[18].
Dopo la promozione in serie A, la società diviene proprietà della multinazionale diCollecchio, la Parmalat diCalisto Tanzi. Alla presidenza della squadra viene chiamatoGiorgio Pedraneschi. Da neopromosso, il Parma esordisce inSerie A con un sesto posto finale che gli consentirà di esordire in Europa nellaCoppa UEFA. La stagione successiva conquista il primo trofeo nazionale della sua storia, laCoppa Italia: il 14 maggio 1992 batte in finale laJuventus per 2-0, (Melli eOsio), dopo aver perso all'andata per 1-0. L'anno dopo il Parma conquista il primo trofeo europeo: laCoppa delle Coppe, vincendo infinale per 3-1 contro l'Anversa aWembley (reti diMinotti,Melli eCuoghi).
Lastagione successiva l'improvvisocrac Parmalat, per il quale viene arrestato il patron Tanzi, segna la storia della squadra parmense. Tuttavia, nonostante il terremoto societario e il passaggio in amministrazione controllata, il club gialloblù riuscirà comunque a concludere il campionato al quinto posto, contendendo fino all'ultima giornata la qualificazione alla Champions League con l'Inter di Zaccheroni. Il 25 giugno 2004, per evitare la ripartenza dai dilettanti, nasce ilParma Football Club, che assume e mantiene vivi tutti i diritti delParma AC, nonostante il fallimento della Parmalat da cui è svincolato[19]. La nuova società, a cui sono stati trasferiti anche i debiti delParma AC, temporaneamente proprietaria del nuovo club, viene posta in amministrazione straordinaria da parte diEnrico Bondi e della Parmalat e usufruisce della "Legge Marzano", in attesa di un compratore. Il nuovo tecnicoSilvio Baldini viene esonerato e la squadra è di nuovo affidata al "traghettatore"Pietro Carmignani che la condurrà alla salvezza nel doppio spareggio contro ilBologna (0-1 e 2-0, reti diCardone eGilardino). In quella stessa tormentata annata, i ducali arrivano fino alla semifinale diCoppa UEFA, venendo eliminati dalCSKA Mosca, 0-0 a Parma e 3-0 in Russia per i moscoviti, poi vincitori del trofeo. La guida diMario Beretta (grazie anche ai verdetti di "Calciopoli") porta nel2005-06 il Parma alla qualificazione europea dopo una stagione di assenza.
Alessandro Lucarelli, primatista di presenze in maglia ducale, e capitano della ripartenza in Serie D.
NellaSerie A 2006-2007 arriva sulla panchinaStefano Pioli, mentre il 25 gennaio la società viene rilevata dall'industriale brescianoTommaso Ghirardi[20]. Pioli viene esonerato perClaudio Ranieri che salverà il Parma. L'anno successivo è sofferto: di nuovo l'allenatoreDomenico Di Carlo viene sostituito daHéctor Cúper, che a sua volta lascia il posto al tecnico della "Primavera"Andrea Manzo. Il Parma perde contro l'Inter (2-0), che vince lo scudetto e, contemporaneamente, condanna la squadra alla prima retrocessione inSerie B della sua storia dopo diciotto stagioni consecutive in Serie A.
InSerie B, dopo un negativo avvio con la guida diGigi Cagni, arrivaFrancesco Guidolin che riporta la società nellaSerie A 2009-2010, stagione che il Parma finirà all'ottavo posto. Il direttore generaleLeonardi affida la squadra, per la stagione successiva, prima aPasquale Marino e, visti gli scarsi risultati, aFranco Colomba che porterà il Parma alla salvezza. Lo stesso Colomba inizia lastagione 2011-2012 sulla panchina degli emiliani e vi resta fino al 10 gennaio 2012; paga la pesante sconfitta aMilano contro l'Inter per 5-0 e viene sostituito daRoberto Donadoni. Nella stessa stagione, grazie alla vittoria per 2-0 sull'Udinese del 20 novembre 2011, il Parma supera quota 1 000 punti nellaclassifica perpetua della massima serie agirone unico[21]. Nell'ultima giornata dellastagione 2011-2012, grazie alla vittoria per 1-0 sulBologna del 13 maggio, i crociati vincono la loro settima partita consecutiva, stabilendo un nuovo primato. La stagione2012-2013 vede il Parma ripartire dal ritorno diAmauri e nel girone d'andata, nella trasferta con l'Udinese terminata 2-2,Raffaele Palladino segna il millesimo gol in Serie A della storia gialloblù. Nel ritorno i crociati chiudono il torneo al decimo posto; da sottolineare nell'ultima sfida casalinga, il 12 maggio con il Bologna, la celebrazione del ventennale della conquista della Coppa delle Coppe a Wembley.
La stagione2013-14, quella che vedrà il Parma festeggiare il suo centenario, il 16 dicembre 2013, si apre con l'arrivo diAntonio Cassano. Il 18 maggio 2014 i ducali chiudono il torneo al sesto posto, valevole per l'approdo al terzo turno preliminare dell'Europa League 2014-2015. La qualificazione europea però sfuma: il club, non in regola con alcuni pagamenti IRPEF, si vede negare la licenza UEFA.[22][23] Si tratta del primo tassello di una serie di gravi problemi finanziari che si protrarranno per tutta la successiva stagione, segnata da continui cambi di proprietà e culminata il 19 marzo 2015 con ilfallimento della società parmense.[24]
Il Parma della stagione 2017-2018, alla sua terza promozione consecutiva, completa in appena un triennio la risalita dai dilettanti alla Serie A.
Il 30 giugno 2015[25][26] una nuova società, laS.S.D. Parma Calcio 1913, viene affiliata alla FIGC e ammessa in sovrannumero inSerie D rappresentando così calcisticamente la città diParma.[27] La nuova squadra è posseduta da due società:Nuovo Inizio, composta da sette imprenditori locali, che controlla la maggior parte del club, e daParma Partecipazioni Calcistiche, formata da tutti quei tifosi che vogliono prendere parte alla storia della squadra. Dopo una sola stagione tra i dilettanti, il 17 aprile 2016, con la vittoria casalinga per 2-1 sulDelta Rovigo, i ducali festeggiano il ritorno tra i professionisti, al termine di un'annata da record sia per seguito di tifosi sia per punti in campionato; chiudendo poi l'intero campionato senza sconfitte, il Parma raggiunge il primato stagionale dell'unica squadra imbattuta nelle prime quattro serie italiane. L'annata2016-2017 è anch'essa da ricordare per la società, che termina il campionato diLega Pro al secondo posto: il 17 giugno 2017 completa il doppio salto e, vincendo 2-0 contro l'Alessandria nella finale dei play-off, conquista la promozione inSerie B.[28]
Quattro giorni dopo viene annunciato il cambio di proprietà del club, che a partire dal luglio seguente vede il passaggio della maggioranza delle quote al gruppo cineseDesports diJiang Lizhang, già titolare di altre realtà calcistiche comeGranada eChongqing Lifan, e socio minoritario deiMinnesota T'wolves.[29] Il 18 maggio 2018, vincendo in trasferta per 2-0 all'ultima giornata contro loSpezia e grazie al pareggio interno delFrosinone contro ilFoggia, si aggiudica la promozione diretta in Serie A, avendo raggiunto la seconda posizione in classifica alle spalle dell'Empoli: con questo risultato, il Parma è in assoluto la prima squadra italiana ad aver conquistato tre promozioni consecutive dalla Serie D alla A.[30] Frattanto sul piano societario, nell'ottobre 2018, non ritenendo più sufficientemente solida la gestioneDesports, il gruppoNuovo Inizio riassume il controllo maggioritario del club.[31] Tale assetto perdura fino al settembre 2020, quando la famiglia statunitense Krause diviene azionista di maggioranza della società.[32] Tuttavia, nellastagione 2020-2021, la squadra retrocede in Serie B dopo tre anni di permanenza nella massima serie, concludendo il campionato all'ultimo posto.[33]
Dopo tre annate nel campionato cadetto, nellastagione 2023-2024 il Parma ottiene la promozione diretta in massima serie con due turni d'anticipo, e, per la prima volta nella sua storia, conclude il campionato di B in prima posizione.[33]
1969 - Alla vigilia dell'inizio della stagione calcistica 1969-70, la societàParma Football Club si ritira definitivamente dalle competizioni, e la nuova societàAssociazione Calcio Parmense, nata nel 1968 e appena promossa in Serie D, va a rappresentare calcisticamente la città di Parma dando continuità alla storia sportiva.
1969-70 - 1º nel girone B dellaSerie D.Promosso in Serie C.
1970 - A campionato ancora in corso, il 1º gennaio 1970, l'A.C. Parmense assume il nome diParma Associazione Calcio.
25 giugno 2004 - Nasce ilParma Football Club SpA, a cui vengono trasferiti tutti i diritti delParma Associazione Calcio dichiarato insolvente. La nuova società, così svincolata dalla proprietàParmalat, usufruisce infatti della "Legge Marzano".
2004-05 - 17º inSerie A dopo aver vinto lo spareggio salvezza.
2014-15 - 20º inSerie A.Retrocesso in Serie B e successivamente non iscritto. Il sodalizio, dichiarato fallito il 19 marzo, subisce la revoca dell'affiliazione dallaFIGC.
27 luglio 2015 - La FIGC affilia la neonataSocietà Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913 e la iscrive in sovrannumero al campionato di Serie D.[27]
2015-16 – 1º nel girone D dellaSerie D.Promosso in Lega Pro.
La maglia a righe verticali gialloblù utilizzata negli anni 1950.
I primi colori ufficiali della squadra parmense, nata nel 1913 con il nome di Verdi Foot Ball Club, sono quelli della città, ovvero il giallo e il blu, disposti aquarti sulla divisa.Ugo Betti eTorquato Rossini in seguito creano una nuova divisa: una maglia bianca con una grandecroce nera sul petto.[34] La casacca crociata è quella che accompagna la storia del Parma fino al 1951 quando, per ragioniscaramantiche, viene decisa la sua sostituzione dapprima con una magliapalata gialloblù e poi con una divisa blu con maniche gialle.[34] La "snaturazione" termina nel 1958 con il ripristino della vecchia maglia crociata bianconera.[34]
Una tra le divise «bianco latte»[34] dell'eraParmalat, sfoggiate nel quindicennio 1983-1998.
In seguito all'acquisizione di un Parma ormai fallito da parte dei concittadini della Parmense, questa ottiene il diritto di indossare la casacca crociata: il 1º gennaio 1970, il nuovo Parma sostituisce anche nei colori e nei simboli il vecchio Parma.[34] L'uniforme crociata rimane in auge fino al 1983 allorché, più che altro permotivi commerciali, scompare la croce lasciando il petto completamente bianco, con dettagli gialloblù relegati a maniche, calzoncini e calzettoni.[34] Cambia poco sulle divise del Parma fino al 1998, quando si adotta una nuova divisafasciata gialloblù.[34] Si deve attendere il 2004 affinché la maglia crociata bianconera torni definitivamente sulle spalle dei calciatori parmensi.[34]
Fino agli anni 1940 il Parma fa uso solo sporadicamente di stemmi sociali da apporre sulle divise, in quanto per i dirigenti della squadra la maglia crociata stessa è già un simbolo.[34] Nell'immediato dopoguerra e ancor maggiormente dopo l'abbandono temporaneo della croce negli anni 1950, fa la sua comparsa unostemma triangolare che farà da riferimento a tutte le successive evoluzioni; tuttavia nell'immediato verrà presto abbandonato in favore del ritorno delle maglie crociate, fino al fallimento del 1969.[34]
La società A.C. Parmense applica, sulle nuove divise del 1968, uno stemma a cerchi concentrici bianchi-gialloblù, mentre dopo il fallimento del Parma F.C. vi è l'aggiunta di una piccola croce nera su fondo bianco.[34] Questo fino al 1º gennaio 1970 quando, unitamente alla maglia crociata, la Parmense diventa Parma A.C. e adotta lo scudo con la croce nera in campo bianco e le strisce verticali gialloblù, utilizzato fino agli anni 2000 (anche se prima del 1983 raramente apposto sulla maglia).[34] Nel 2000-2001, per un'operazione di marketing della società, lo stemma viene completamente ridisegnato in unoscudo polacco che ora presenta, alla parte sinistra, una croce azzurra su fondo "giallo-parma" e, alla parte destra, un toro "giallo-parma" in campo azzurro, per ricordare il podestà cittadino delXIII secolo,Torello de Strada;[34] la novità non piace ai tifosi e, già dalla stagione successiva, si torna alla versione classica. Nel 2004 il logo viene ristilizzato solo nell'acronimo, stante l'avvenuto cambio di denominazione sociale in Parma F.C.;[34] il successivo ritocco, appena percettibile, avviene nel 2007, quando la scrittaPARMA F.C., fino ad allora blu, diviene nera.
In occasione del centenario del club, il progetto societario "Parma Brand" dà vita a un nuovo logo che richiama il classico stemma, coronato dalla cifra "100" a celebrarne la ricorrenza,[35] mentre nellastagione successiva viene adottato un nuovo stemma che differisce da quello classico per alcuni dettagli (l'apice in capo, la punta affusolata e un diverso carattere tipografico).[36]
Con il fallimento e la rifondazione del club, nel 2015, viene indetto un sondaggio popolare tra i tifosi per scegliere il nuovo emblema societario. La soluzione prescelta è costituita da uno scudo bianco con croce nera, bordato di giallo e azzurro, con in capo una fascia recante il nome del club e l'anno di fondazione iscritto nel vertice inferiore. Già nel 2016 tuttavia, a seguito dell'acquisizione dei diritti d'uso dalla curatela fallimentare del Parma F.C., viene riadottato lo storico stemma con croce e strisce, aggiornato con la nuova denominazione sociale.
Lo stemma dell'A.C. Parmense nata nel 1968
Lo stemma del Parma A.C. dal 1970 al 2000, e di nuovo dal 2001 al 2004
Lo stemma del Parma A.C. nel 2000-2001
Lo stemma del Parma F.C. dal 2004 al 2007
Lo stemma del centenario, nella stagione 2013-2014
Lo stemma del Parma F.C. nella stagione 2014-2015
Lo stemma del Parma Calcio 1913 per la stagione 2015-2016
Lo stemma del Parma Calcio 1913 dalla stagione 2016-2017 a oggi
L'inno ufficiale del Parma èIl grido di battaglia diGigi Stok e i suoi Cadetti, brano poi ripreso in chiave moderna dalla Antonio Benassi Band; tuttavia, nelle partite interne giocate all'Ennio Tardini, al momento dell'ingresso delle squadre in campo risuona la marcia trionfale dell'Aida del compositore parmenseGiuseppe Verdi, simbolo della città nonché della stessa formazione ducale, nata in origine nel 1913 in suo nome comeVerdi Foot Ball Club.[37]
Panoramica dello stadio Ennio Tardini, sede degli incontri casalinghi del Parma dal 1923.
Lo stadio Ennio Tardini è il più grande impianto sportivo di Parma: lì il Parma si trasferisce nel 1923, dopo aver disputato le prime partite nella cosiddetta "Piazza d'armi", ricavata dai lavori per il "Lungoparma a Sud".[38] Nasce come "Stadio Comunale" ma viene intitolato postumo al costruttore ed ex presidente del clubEnnio Tardini, che non vede mai terminata la propria opera.[38] Progettato dall'architettoEttore Leoni (compreso l'arco trionfale d'ingresso ancora esistente, in stileArt Nouveau) è il terzo stadio più antico d'Italia dopo ilFerraris di Genova e l'Arena Garibaldi di Pisa.[38]
Utilizzato fino agli anni 1960 sia per ilrugby, che per le partite casalinghe del Parma, nel1968 diventa anche il campo della Parmense.[38] Lo stadio, negli anni 1970 e 1980, subisce continuamente delle modifiche: le curve, da legno a cemento, e i distinti, da scoperti a coperti.[38] Dopo la promozione inSerie A del1990, si prospetta la progettazione di un nuovo stadio nei pressi diBaganzola, tuttavia alla fine viene deciso di modificare lo stadio esistente, dapprima con un incremento temporaneo della capienza con strutture elevate in tubiInnocenti, e dal1991 cambiando radicalmente forma (da quella ovale a quella rettangolare) e con una nuova e più capiente "Tribuna Centrale Petitot".[38] Oggi lo stadio può contenere 27 906 spettatori, ma dopo l'incidente mortale occorso al diciannovenne vicentino Eugenio Bortolon precipitato dagli spalti, parte della curva Sud è resa inagibile, riducendo la capienza a 22 885 spettatori.[38]
Il centro di allenamento del club parmense è ilCentro sportivo diCollecchio: lì si allenano la prima squadra e le giovanili.[39] Ha un'estensione di85903 m², presenta una tribuna per le partite della Primavera e le amichevoli della Prima squadra.[39] Sono presenti in totale 7 campi, 5 in erba naturale, uno in erba sintetica e uno con manto sintetico coperto da pallone pressostatico.[39] Un'area è adibita all'allenamento portieri, mentre una pista circolare è usata per le sessioni di corsa e il lavoro con salite.[39] Il centro è diviso in due aree: la prima ha una palazzina che ospita lo spogliatoio della prima squadra, sale mediche, palestra attrezzata, magazzini e uffici, l'altra area è usata dal settore giovanile e contiene gli spogliatoi (anche per gli ospiti), una sala medica, una palestra e un magazzino.[39]
Kyle Krause, presidente del Parma dal settembre 2020.
Il Parma Calcio 1913 è unasocietà a responsabilità limitata il cui socio maggioritario (intestatario del 90% delle azioni) èKrause Group, holding del patronKyle Krause. Il 9% fa capo aNuovo Inizio s.r.l., società costituita nel 2015 daGuido Barilla,Gian Paolo Dallara, Mauro Del Rio,Marco Ferrari, Angelo Gandolfi, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti al fine di rifondare il club, appena fallito. Il residuo 1% è avocato allapublic companyParma Partecipazioni Calcistiche s.p.a., che rappresenta l'azionariato popolare[40].
Il club è membro network dell'European Club Association (ECA),[41] organismo privato che rappresenta le società calcistiche a livello europeo e riconosciuto dall'UEFA.
NellaDeloitte Football Money League, rapporto stilato fin dal 1997 dalla società di revisione e consulenza aziendale statunitenseDeloitte Touche Tohmatsu, che prende in esame annualmente i trenta club europei di calcio con il fatturato maggiore, il Parma è stato rilevato in sei occasioni, con il migliore piazzamento nella classifica del 2000 (tredicesimo posto)[42] e con il fatturato più alto delle undici rilevazioni nella classifica del 2001 (corrispondenti a 75,3 milioni di euro, al diciottesimo posto).[43]
La formazione Primavera parmense nel 1988, terza classificata al Torneo di Viareggio.
Il settore giovanile del Parma è formato da tre squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera,Allievi Nazionali 1998 eGiovanissimi Nazionali 2000), due partecipanti a livello regionale (Allievi B 1999 e Giovanissimi Regionali 2001) e una a livello provinciale (Giovanissimi Fascia B 2002), oltre a una rappresentativa diEsordienti 2003 e due diPulcini (2004 e 2005).[46]
Nella categoria Allievi il Parma vanta la vittoria di due campionati italiani, quello Nazionale del 2003-04 e quello Professionisti del 2012-13, nonché la conquista di una Supercoppa di categoria nel 2013; a ciò si aggiungono i due titoli nei tornei semiprofessionisti, fatti loro in sequenza dai ragazzi gialloblù nelle stagioni 1976-77 e 1977-78.[47] In ambito giovanile, la società ducale ha avviato delle partnership sportive con altre squadre, sia italiane che internazionali, come ilGorica,[48] ilGubbio[49] e la Giada Maccarese.[50]
Nel 2015 la società ha aperto la propria sezione femminile.[51] Partito dal campionato diEccellenza Emilia-Romagna, con la vittoria dello stesso il Parma Femminile è stato promosso nel campionato diSerie C, dove ha militato nella stagione2019-2020, che ha concluso con una nuova retrocessione. In seguito, nel campionato 2021-2022, le emiliane hanno ottenuto una nuova promozione in terza serie.
Nel giugno del 2022 il presidente della società, Kyle Krause, ha ufficializzato l'acquisizione del titolo sportivo dell'Empoli, ottenendo così l'autorizzazione a partecipare allaSerie A.[52]
In quanto squadra rappresentativa della città ducale, il Parma si è spesso trovato presente in varie opere dellacultura italiana. Ad esempio al cinema, neL'allenatore nel pallone (1984) il Parma è l'ultima squadra (diSerie B) cheOronzo Canà, interpretato daLino Banfi, allena prima di approdare alla "Longobarda" di Borlotti, mentre inTifosi (1999) il personaggio interpretato daDiego Abatantuono, unultrà juventino, nel suo episodio è alle prese con una trasferta sul campo del Parma.[53] In ambito musicale, nella canzoneSapore di pinne (il figlio di Rapput) contenuta nell'album del 1991Paté d'animo diClaudio Bisio, una strofa recita "Poi lo Sparta aveva perso 5 a 0 con il Parma (e questo dato già conferma Theodorakis fuori forma)". Nei fumetti, nell'arco narrativoCapitan Tsubasa Road to 2002 della serie animeHolly & Benji Forever, il personaggio diKojiro Hyuga, acquistato dallaJuventus, debutta in Serie A contro la squadra ducale.
Dal suo ingresso nel sistema delle leghe calcistiche italiane nel 1922 in seguito alCompromesso Colombo, il Parma si è sempre mantenuto a livello nazionale, conoscendo il campionato diSerie D come il peggiore in cui abbia militato. Fra i 98 campionati cui ha preso parte, 90 sono stati proto o a pieno titolo professionistici, di cui 52 agirone unico, e 28 diSerie A.[63] La squadra ha ottenuto nella stagione 1996-1997 il suo miglior piazzamento finale di sempre, il secondo posto inSerie A, che gli valse una storica partecipazione allaChampions League.
Il giocatore del Parma che ha totalizzato più presenze in gare ufficiali èLuigi Apolloni: il difensore giocò 385 partite in tutte le competizioni tra il 1987 e il 1999.[65] Limitatamente allaSerie A, il ducale più presente èAntonio Benarrivo: il terzino infatti ha giocato tra il 1991 e il 2004, partecipando a 258 partite nel campionato maggiore.[66]
Il giocatore che ha realizzato più reti in gare ufficiali è inveceHernán Crespo, che tra il 1996-2000 e il 2010-2012, segna 94 gol in tutte le competizioni.[67]
Il 30 dicembre 2016,Alessandro Lucarelli entra nella storia del Parma, diventando l'unico giocatore del club ad aver segnato nei quattro massimi campionati nazionali (dalla D alla A) con la stessa maglia.[68] Il 4 novembre 2017, sempreLucarelli, superaErmes Polli e, con 311 presenze, diventa il giocatore del Parma con più presenze in campionato.[69]
Di seguito i primi 10 calciatori per presenze e reti nei campionati ufficiali giocati dal Parma, coppe escluse. Ingrassetto eventuali giocatori ancora in attività con la maglia dei ducali.
Sostenitori gialloblù gremiscono la curva Nord del Tardini, 2009 circa.
La tifoseria del Parma è composta da varie associazioni: il Centro di Coordinamento dei Parma Club (che riunisce la maggior parte dei club) e l'Associazione Petitot. Il gruppo ultras locale è denominatoBoys Parma 1977, fondato nel summenzionato anno; inoltre, pur essendo una squadra di provincia vanta ugualmente numerosi tifosi in tutta Italia.[70] Secondo un'indagine condotta e pubblicata annualmente da due società specializzate insondaggi ericerche di mercato, la StageUp e laIpsos, nella stagione 2020-2021 la squadra poteva contare su un seguito stimato in circa 138 000 tifosi,[71] un dato allora in netta crescita rispetto alla rilevazione della stagione precedente.[72]
Allostadio Ennio Tardini gli ultras e i sostenitori più caldi del tifo gialloblù occupano la curva Nord; questa è intitolata dal 4 maggio 2008 a Matteo Bagnaresi, membro deiBoys deceduto il precedente 30 marzo in un autogrill sull'autostrada A21,[73] mentre si recava aTorino per assistere a una gara contro laJuventus, durante un assalto degli ultras crociati a un pullman di tifosi bianconeri.[74]
^[…] la Salvarani, reduce da due mancati assalti alla Serie D, lasciava il posto alla Parmense […] Cfr. Gianfranco Bellè,90 Anni del Parma Calcio, Azzali Editore S.n.c., Stampa Grafiche Step 2003, p. 73
^«[…] ma c'era anche la Parmense, che aveva preso il posto della Salvarani e vinse la Prima Categoria. Potevano esserci due squadre di Parma nella Serie D '69-70. Ma il Parma fallì in estate, e solo la Parmense giocò quell'anno in quarta serie. Dapprima con la sua denominazione; poi dal 1º gennaio 1970, chiamandosi Parma e giocando con la maglia crociata.» Cfr. Fabrizio Melegari,Calciatori del Parma - I Crociati nelle figurine Panini (Vol. I), Edizioni Panini 2007, p. 6
^[…] una domenica mattina, in una stanza dell'ospedale dove era stato ricoverato per il peggioramento delle sue già precarie condizioni si spegne il presidente Ernesto Ceresini […] Cfr. Gianfranco Bellè,90 Anni del Parma Calcio, Azzali Editore S.n.c., Stampa Grafiche Step 2003, p. 108
^«Con i gol di Osio e Melli il Parma si aggiudica il derby, mette quattro punti fra sé e la quinta, l'Ancona […]» Cfr. Gianfranco Bellè,90 Anni del Parma Calcio, Azzali Editore S.n.c., Stampa Grafiche Step 2003, p. 108