Il nome Kakadu deriva da unalingua degli aborigeni australiani chiamatakakadju ogaagudju, che era una delle lingue parlate nel nord del parco agli inizi delXX secolo. Il Gaagudju ora non è più parlato regolarmente, ma i discendenti di quel gruppo linguistico vivono ancora nel Kakadu.
Nel parco, che ha una superficie di poco inferiore a quella delPiemonte, si trovano scarpate rocciose, lussureggianti zone acquatiche, savane erbose e cascate. Kakadu, che deve la fama internazionale alle sue meraviglie naturali e culturali, possiede una delle maggiori concentrazioni di siti di arte rupestre aborigena del mondo.
Nel parco vi sono due stagioni, la umida e la secca. Nella stagione umida, che va daottobre adaprile, molti punti interessanti sono praticamente irraggiungibili perché allagati, così la stagione di punta per i turisti è la stagione secca, che va damaggio asettembre.Gliaborigeni invece riconoscono nella regione del Kakadu sei stagioni:
gunumeleng, che va da metà ottobre alla fine didicembre, in cui si hanno tempestepremonsoniche con temperatura alta e temporali durante il pomeriggio;
gudjewg, che va dagennaio amarzo, stagione monsonica con temporali, forti piogge e alluvioni; l'umidità e il forte caldo provocano un'esplosione di vita animale e vegetale;
banggerreng, in aprile, stagione in cui le acque si ritirano dalle aree allagate ma violente tempeste e forte vento abbattono la vegetazione;
yegge, da maggio a metàgiugno, relativamente fresca con bassa umidità, stagione in cui gli Aborigeni storicamente cominciavano a bruciare ampie zone di foresta per "ripulire" ed incoraggiare la crescita di nuovi pascoli;
wurrgeng, da metà giugno a metàagosto, la stagione fredda, con bassa umidità: la maggior parte dei ruscelli si secca e le zone allagate si asciugano velocemente;
gurrung, da metà agosto a metà ottobre, stagione calda e secca in cui la boscaglia secca può bruciare.
Al centro del parco si trova la città diJabiru, unico centro abitato situato in un parco nazionale in Australia, che funge da punto di partenza di molti tour anche nel vicino Mary River National Park, dove trovano rifugio milioni di uccelli e dove abbonda ilbarramundi; si trovano qui un paio di alberghi, fra cui il Four Season Hotel, dalla caratteristica forma di coccodrillo[3].
Depositi di uranio furono trovati nell'area di Kakadu fin dal 1953, e nel 1969 è iniziata l'estrazione dell'uranio, generando proteste da parte degli aborigeni, sia per ragioni di inquinamento ambientale che per ragioni spirituali, dato che l'area è considerata sacra. Si è giunti a un compromesso, consentendo l'attività mineraria limitatamente a dove era già autorizzata ma non estendondola ulteriormente, creando il parco nazionale a protezione del resto (due aree di estrazione, Ranger e Jabiluka, sono escluse dal parco pur essendone circondate), e riconoscendo agli aborigeni delle royalties. Il parco è stato formalmente inaugurato nel 1981, ma la sua prima sezione è stata già aperta al pubblico il 5 aprile 1979.[4]. La produzione nella miniera Ranger è cessata nel 2021, mentre quella a Jabiluka non è mai iniziata, nonostante i lavori intrapresi.
Esistono diversi tipi di piante tra cui l'eucalipto e altre piante tropicali come le palme mentre nei fiumi e nelle pozze temporanee si può trovare il fiore di loto.
Le attrazioni più famose sono però costituite dalle zone umide del parco, ove si trovano numerose popolazioni dicoccodrilli. Tra gliuccelli sono presenti numerosissime specie, dalbecco a sella asiatico aglijacana che saltano digiglio in giglio.
Tra le altre specie di volatili vanno ricordati gliaironi, numerosissimi, e ifalchi pescatori.
Le attrazioni del parco comprendono l'opportunità di esplorare la storia degli indigeni, dellageologia, deglianimali e dellepiante che hanno reso Kakadu un luogo unico al mondo. Il Warradjan Aboriginal Cultural Centre presenta la cultura degli aborigeni del Kakadu in una forma comprensibile a tutti.
A est di Kakadu si estende laterra aborigena di Arnhem, vastissima con una superficie pari aquella del Nord Italia. Vi risiedono molti aborigeni che continuano a vivere secondo la tradizione. Per l'accessoad Arnhem Land occorre essere in possesso di un permesso, ottenibile contattando il Northern Land Council.