Le notizie sulla sua vita prima di diventarepapa non sono molte. In passato è stato apparentato alla famigliaSavelli e, di recente, alla famiglia Capocci, ma tali attribuzioni non sono riconosciute dagli studiosi.[1][2] Onorio III fu anche dettoCencio camerarius per avere ricoperto dal 1189 la carica dicamerlengo della Corte pontificia.
Il 18 luglio 1216 diciannove cardinali si riunirono aPerugia (dove Innocenzo era morto due giorni prima) con lo scopo di eleggere un nuovo papa. Il problematico stato delle cose in Italia, l'atteggiamento minaccioso deiTatari e la paura di uno scisma indussero i cardinali ad accordarsi su un candidato di compromesso. I cardinali Ugolino da Ostia (il futuropapa Gregorio IX) e Guido di Preneste furono incaricati di indicare il nuovo papa. La loro scelta cadde su Cencio, che accettò latiara papale con riluttanza e prese il nome di Onorio III. Venne consacrato a Perugia il 24 luglio, incoronato a Roma il 31 agosto e prese possesso delLaterano il 3 settembre.
I fedeli romani furono molto contenti della sua elezione poiché Onorio era romano e grazie alla sua estrema gentilezza ne seppe conquistare il cuore. Come il suo predecessore Innocenzo III si era prefisso di raggiungere due grandi obiettivi: la riconquista dellaTerra santa con laquinta crociata e una riforma spirituale dell'intera Chiesa. A differenza del suo predecessore cercò di conseguire questi risultati con la bontà e l'indulgenza, piuttosto che con la forza e la severità.
Di questi compiti lo sradicamento dell'eresia fu il più vicino al cuore di Onorio. Nel sud della Francia egli portò avanti l'opera di Innocenzo III, confermandoSimone di Montfort nel possesso delle terre diRaimondo VI di Tolosa e riuscendo, dove aveva fallito Innocenzo, a coinvolgere la casa reale francese nellacrociata contro gli Albigesi. Il più importante avvenimento del periodo fu l'assedio e la cattura diAvignone. Sia Onorio che reLuigi VIII non prestarono orecchio alle pretese imperiali di Federico II sulla città.
Essendo uomo di studi Onorio insistette sul fatto che il clero dovesse ricevere un'intensa formazione, in particolare inteologia. Nel caso di un certo Ugo, che il capitolo diChartres aveva eletto vescovo, ritirò la sua approvazione perché il neoeletto non possedeva una cultura sufficiente,quum pateretur in litteratura defectum, come dichiarò in una lettera datata 8 gennaio 1219. Un altro vescovo venne addirittura privato del suo ministero poichéanalfabeta.
Onorio conferì diversi privilegi all'Università di Bologna e a quella di Parigi, le due più grandi istituzioni universitarie dell'epoca. Allo scopo di facilitare lo studio della teologia nellediocesi che erano distanti dai grandi centri del sapere, ordinò nella bollaSuper specula Domini, che alcuni tra i giovani di talento dovessero essere inviati a una riconosciuta scuola di teologia, per poi insegnare la materia una volta tornati nelle proprie diocesi.
Nel 1216 raccolse tutte ledisposizioni giuridiche emesse nel suo pontificato nella bollaNovae causarum. Successivamente un insigne giurista delloStudium diBologna, Tancredi, unì alla raccolta pontificia laConstitutio del 1220 dell'imperatoreFederico II. Nacque così unacompilatio, oggi conosciuta con il nomeCompilatio Quinta, considerata il primo testo ufficiale didiritto canonico.[5]
Laquinta crociata era stata avallata dal predecessoreInnocenzo III alConcilio Laterano IV del 1215; i suoi preparativi iniziarono due anni dopo. Per procurarsi i mezzi necessari a questa colossale impresa il papa e i cardinali avrebbero contribuito con la decima parte (e tutti gli altri ecclesiastici con la ventesima) delle loro entrate per tre anni. Anche se i soldi raccolti in questo modo formavano una cifra considerevole non fu comunque sufficiente per una crociata generale, così come era stata pensata da Onorio III. Cercò quindi di creare un clima di accordo fra gli stati europei, il che avrebbe favorito la costituzione di un esercito adeguato alla riconquista diGerusalemme. Prospettive più ampie sembrarono aprirsi quando incoronòPietro II di Courtenay (aprile 1217) comeimperatore latino diCostantinopoli; ma il nuovo imperatore venne catturato durante il suo viaggio verso est e morì in prigionia.
Onorio III era conscio che c'era un solo uomo in Europa che poteva portare alla riconquista della Terra Santa, e quell'uomo era il suo ex-pupilloFederico II di Germania. Come molti altri governanti Federico II aveva prestato giuramento di imbarcarsi per la Terra Santa nel 1217. Ma Federico si tirò indietro e Onorio rinviò ripetutamente la data di inizio della spedizione. Nell'aprile del 1220 Federico fu eletto imperatore e fu incoronato a Roma il 22 novembre 1220. Nonostante l'insistenza del papa Federico rinviò ancora e la campagna egiziana fallì miserabilmente con la sconfitta diDamietta (8 settembre 1221).
Molti dei governanti europei erano impegnati in proprie guerre e non potevano lasciare le loro nazioni per periodi lunghi.Andrea II d'Ungheria, seguito tempo dopo da una flotta di crociati provenienti dalla regione lungo il bassoReno, partì infine per la Terra Santa. I crociati preseroDamietta e pochi altri luoghi inEgitto, ma la mancanza di unione tra i cristiani e anche la rivalità tra i condottieri e illegato pontificioPelagio Galvani causarono il fallimento della crociata.
Il 24 giugno 1225 venne infine fissato come data della partenza di Federico II e Onorio ne propose il matrimonio conJolanda di Brienne, erede alRegno di Gerusalemme in quanto figlia diGiovanni di Brienne, con l'idea di legarlo maggiormente al piano. Il matrimonio ebbe luogo nellacattedrale di Brindisi il 9 novembre 1225[6] ma ilTrattato di San Germano del luglio del 1225 provocò un altro ritardo di due anni, in quanto in tale sede Federico si impegnò solennemente, sotto pena di perdita dellaSicilia e scomunica, a iniziare la crociata nel 1227.[7]
Federico fece quindi dei seri preparativi per la crociata, nel corso dei quali Onorio morì (18 marzo 1227) senza vedere l'esaudirsi delle sue speranze. Fu sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore. Toccò al suo successore, ilpapa Gregorio IX, insistere perché venissero portate a compimento le speranze di Onorio.
Il più importante dei suoi scritti è ilLiber censuum Romanae ecclesiae, che è la più preziosa fonte riguardo alla posizione della Chiesa medioevale circa laproprietà, e serve inoltre parzialmente come continuazione delLiber pontificalis. Esso comprende una lista di entrate della sede apostolica[9], un registro delle donazioni ricevute, dei privilegi garantiti, e dei contratti stipulati con città e governanti. Venne iniziato sottoClemente III e completato nel 1192 sottoCelestino III. Il manoscritto originale delLiber Censuum esiste ancora (Vaticanus, 8486).
IlLiber Censuum contiene inoltre il cosiddettocatalogo di Cencio Camerario, un elenco dellechiese di Roma, che costituisce uno dei più antichi e completi elenchi di chiese romane.
A Onorio III viene attribuito dalla tradizioneesoterica ungrimorio magico per l'evocazione demoniaca che, secondo quanto dice la sua bolla che introduce il libro, serve a insegnare come scacciare il demonio in nome di Cristo.[10] Esso in realtà contiene formule e descrizioni di rituali per evocare gli spiriti e comandare suidemòni, ma è probabile che il suo autore sia un mago vissuto nella seconda metà del Cinquecento. Pubblicato per la prima volta inlatino aRoma nel 1629, con il titolo diGrimorium Honorii Magni, ne esistono diverse copie situate in varie biblioteche europee.[11]
Onorio III scrisse inoltre una vita diCelestino III (1191-1198), una vita diGregorio VII (1073-1085), unOrdo Romanus, ovvero una specie di cerimoniale contenente i riti della Chiesa per varie occasioni, e trentaquattro sermoni.
^Sandro Carocci, Marco Vendittelli ,Onorio III, inEnciclopedia dei Papi, 2000
^Ambrogio M. Piazzoni,Storia delle elezioni pontificie, p. 139
^Gli elenchi precedenti risalivano aGelasio I e aGregorio I ed erano basati sulla lista delle entrate che affluivano daipatrimonia, ovvero dai beni immobili (tra cui ilatifondi) di proprietà della Santa Sede.
^Questa parte comprende una lista di 316chiese di Roma, con le rispettive rendite, ed è comunemente nota comeCatalogo di Cencio Camerario. È forse il più noto dei documenti che consentono di datare le chiese romane.
^Il grimorio di papa Onorio. Le evocazioni diaboliche, a cura di Jorg Sabellicus, Hermes edizioni, 1984.