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Papa Niccolò IV

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Papa Niccolò IV
Niccolò IV raffigurato in una miniatura del Maître de la Mazarine(XIV secolo,Biblioteca nazionale di Francia)
191º papa della Chiesa cattolica
Elezione22 febbraio1288
Insediamento25 febbraio1288
Fine pontificato4 aprile1292
(4 anni e 42 giorni)
Cardinali creativediConcistori di papa Niccolò IV
Predecessorepapa Onorio IV
Successorepapa Celestino V
 
NomeGirolamo Masci
NascitaLisciano, 30 settembre1227
Ordinazione sacerdotalein data sconosciuta
Nomina a vescovo12 aprile1281 dapapa Martino IV
Consacrazione a vescovoin data sconosciuta
Creazione a cardinale12 marzo1278 dapapa Niccolò III
MorteRoma, 4 aprile1292 (64 anni)
SepolturaBasilica di Santa Maria Maggiore
Manuale

Niccolò IV, natoGirolamo Masci (Lisciano,30 settembre1227Roma,4 aprile1292), è stato il 191ºpapa dellaChiesa cattolica dal1288 alla morte. Fu il primo pontefice appartenente all'Ordine francescano.

Sull'urna sepolcrale che contiene i suoi resti mortali è scrittoHic requiescit/Nicolaus PP Quartus/Filius Beati Francisci ("Qui riposa papa Nicolò IV, figlio di San Francesco")[1].

Biografia

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Girolamo apparteneva alla famigliade Maxio, o anchedi Mascio,Massi,Massei, che avrebbe i suoi capostipiti nella stirpede Lixiano, i cuidomini loci, Berardo e Guglielmo, furonofideles della casa diSvevia.

Frate francescano

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Figlio di un chierico, nacque il giorno della festa di San Girolamo aLisciano,viculus ovilla a tre chilometri daAscoli Piceno e feudo abruzzese delRegno di Napoli a sud del fiumeTronto. Non si hanno notizie circa la prima formazione di Girolamo Masci, che tuttavia potrebbe essere legata ai maestri dellacattedrale di Ascoli, come sembrerebbero indicare le parole con cui lo stesso Niccolò IV accompagnò il dono del preziosopiviale (oggi esposto nellaPinacoteca civica di Ascoli Piceno) alla chiesa della cattedra vescovile.

Girolamo aderì al progetto di vita proposto dasan Francesco, che aveva predicato nella città di Ascoli nel 1215, entrando nel conventoSancti Laurentii de Carpeneta e assumendo il nome di Girolamo d'Ascoli. La sua ascesa in seno all'Ordine francescano fu rapida, grazie alle sue doti morali e alla preparazione dottrinale, anche se il suo cammino di servizio fu arduo e faticoso. Dapprima predicatore di chiara fama, divenne lettore, per poi conseguire il titolo diMagister theologiae nello studio diPerugia insieme aCorrado d'Ascoli.

Nel 1272 fu inviato daBonaventura da Bagnoregio inDalmazia quale Ministro Provinciale di Sclavonia (una regione comprendente Dalmazia e parte deiBalcani), per poi essere, nell'autunno del medesimo anno, investito dapapa Gregorio X di una delicata missione presso l'imperatore bizantino. Accanto alla questione di ripristinare l'unità con la Chiesa di Costantinopoli, molto sentita anche daMichele VIII Paleologo, il pontefice intendeva, infatti, risolvere le divergenze tra la Chiesa greca e quella latina in vista dell'apertura delConcilio di Lione, indetto per il maggio del1274. Nel 1274 Girolamo succedette a Bonaventura da Bagnoregio nella carica diMinistro generale dell'Ordine, che tenne fino al1279.

Il neoelettopapa Innocenzo V, nel1276, conferì a Girolamo un nuovo incarico per rafforzare i risultati già raggiunti con l'imperatore Michele VIII e per definire le questioni liturgiche e dottrinali con ilpatriarca Giovanni XI Bekkos. In seguito alla precoce morte del pontefice, la missione venne invece riaffidata a due vescovi e a due domenicani. Girolamo fu inviato aParigi (conGiovanni da Vercelli,Ministro generale deiDomenicani) per la questione della successione al trono diCastiglia e León, retto daAlfonso X. La pace risultava basilare in vista dell'auspicatacrociata, secondo le indicazioni del Concilio di Lione del 1274. L'abilità diplomatica dei due inviati papali portò alla stipula di una tregua fino all'autunno del1277.

Cardinale

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Girolamo fu inviato nuovamente aParigi su incarico del ponteficeNiccolò III, dato che la tregua non era stata rispettata, quando gli giunse la notizia della sua elezione, in data 12 marzo1278, acardinale presbitero diSanta Pudenziana ePatriarca latino di Costantinopoli da parte di papa Niccolò III.Papa Martino IV lo nominò nel 1281cardinale vescovo di Palestrina.

Vacante la Sede Apostolica a seguito della morte dipapa Onorio IV, nel 1287 il cardinal Masci accolse, in qualità di membro del Sacro Collegio,il monaco di etniauiguraRabban Bar Sauma, ambasciatore unsovrano mongolo diPersia,Arghun, e del patriarca dellaChiesa d'Oriente, per trattare un'alleanza strategica tra Mongoli e Crociati, volta a fermare i musulmaniMamelucchi.
Nell'estate del 1287 ilconclave, riunito per l'elezione del nuovo pontefice, mostrò tutte le divisioni generate dalla difficile situazione in cui laSanta Sede era chiamata a muoversi. Solo il 22 febbraio1288 il Sacro Collegio, decimato da epidemie e febbri malariche, con la presenza di sette cardinali che avevano svolto compiti delicati quali ambasciatori, considerata l'esigenza di riaffermare lalibertas ecclesiae, elevava al soglio di Pietro Girolamo d'Ascoli che, dopo un reiterato rifiuto, accettò, assumendo il nome di Niccolò IV.

I conclavi

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Il cardinale Girolamo Masci partecipò ai seguenticonclavi:

Il pontificato

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Niccolò IV, ritratto da lui stesso commissionato nel mosaico del catino absidale dellabasilica di Santa Maria Maggiore a Roma

Eletto papa all'unanimità il 15 febbraio1288, dopo una vacanza del soglio pontificio di undici mesi, dapprima rifiutò, ma, eletto una seconda volta il 22 dello stesso mese, finì con l'accettare.[2]. Egli fu il primo religioso francescano della storia a diventare papa[3].

Secondo l'agiografia cattolica fu «un frate pio e amante della pace, senza altre ambizioni se non il bene della Chiesa». Si dedicò con particolare zelo all'«estirpazione dell'eresia», organizzando crociate contro i «nemici della Chiesa». In politica interna intraprese una via equidistante dalle varie fazioni romane. In politica estera raggiunse importanti successi che accrebbero l'autorità e il prestigio del papato.

Governo della Chiesa

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All'inizio del suo pontificato Niccolò IV inviò una lettera a sovrani, vescovi e abati, indicando il programma della sua azione di governo con le parole: «provvedere alla Chiesa e a un mondo gravemente turbato dalla moltiplicazione delle guerre, non differire di porre rimedio ai pericoli che minacciavano la Terra Santa, priva di ogni sostegno».

All'amico Bernardo oBerardo Berardi daCagli, già vescovo diOsimo, e da lui creato cardinale vescovo diPalestrina (sede già prima detenuta dallo stesso Niccolò IV ai tempi del suo cardinalato), conferì l'ufficioplenae legationis, con facoltà di «sradicare, distruggere, dissipare, disperdere, edificare e piantare e fare qualsiasi cosaad honorem Dei et prosperum statum» nelRegno di Sicilia, subito dopo la risoluzione del contrasto e l'incoronazione diCarlo d'Angiò[4]. Al neoeletto cardinalePietro Colonna fu assegnato il compito di paciere a Roma e ai cardinaliBenedetto Caetani (futuro papa Bonifacio VIII) eMatteo Rosso Orsini nel maggio 1288 fu dato l'incarico di pacificarePerugia.

Il 18 luglio1289 Niccolò IV emise un'importante costituzione, labolla pontificiaCoelestis altitudo del precedente 18 giugno, che garantiva ai cardinali la metà di tutte le entrate della sede di Roma, nonché una parte della gestione finanziaria, spianando la strada a quell'indipendenza del collegio dei cardinali che, nel secolo successivo, sarebbe tornata a sfavore del papato stesso.

Concistori per la creazione di nuovi cardinali
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Lo stesso argomento in dettaglio:Concistori di papa Niccolò IV.

Durante il suo pontificato Niccolò IV creò sei cardinali in un solo concistoro[5].

Organizzazione delle crociate

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Nel1288 Niccolò IV organizzò una crociata contro il re d'UngheriaLadislao IV, allora intento a rinforzare lo Stato ungherese con l'aiuto deiCumani (da poco giunti nel paese), verso i quali il monarca mostrava, dal punto di vista del pontefice, una eccessiva tolleranza, essendo loromusulmani epagani, ovvero praticanti la loro religione tradizionaleanimista-sciamanica. La crociata si trasformò in una guerra civile interna all'Ungheria e alla fine Ladislao IV fu assassinato.

L'intensa e spesso proficua attività diplomatica e bellica si spostò poi dall'Europa all'Asia: Niccolò IV era fermamente convinto che per difendere efficacemente laTerra Santa, su cui gravava la minaccia islamica deiMamelucchi, fosse propedeutica la composizione dei contrasti tra le maggiori potenze cristiane. Per tale motivo il suo primo anno di pontificato fu incentrato a sanare le divergenze, quando non anche gli accesi contrasti, fra i maggiori monarchi cristiani. Alcuni errori dei pontefici precedenti, dovuti a scarso realismo (come quello diMartino IV, che aveva scomunicato l'imperatore bizantino), non si dovevano ripetere.

Nel maggio1289 Niccolò IV incoronòCarlo II re di Napoli e Sicilia, dopo che questi aveva riconosciuto espressamente la sovranità papale, e, nel febbraio del1291, concluse un trattato conAlfonso III d'Aragona eFilippo IV di Francia che puntava all'espulsione diGiacomo II d'Aragona dallaSicilia. La perdita diTripoli di Libano nel1289 confermò agli occhi del papa l'urgenza di un intervento militare in Terra Santa.

Per la crociata occorreva motivare le persone e reperire i mezzi necessari. Per tale motivo, instancabilmente, si rivolse ai monarchi, ai patriarchi e ai responsabili degli ordini cavallereschitemplari,gerosolomitani eteutonici. Il1290 reca il segno della propaganda per la crociata in Terra Santa attraverso l'esortazione rivolta a tutti i fedeliad suscipiendum Crucis signum. Per la predicazione il pontefice si affidò ai Francescani e ai Domenicani diLombardia e della provincia romana, nonché agliAgostiniani, mentre alpatriarca di Gerusalemme fu domandato di predicare la Croce nelle terre a lui soggette. NellaMarca anconitana la predicazione ebbe notevole successo, tanto che la solaCamerino (al cui vescovo il pontefice inviò poi una lettera di encomio) arruolò ben 400 crocesignati.

Di fronte però alla scarsezza dei mezzi finanziari, Niccolò IV si attivò con forza, cercando di coinvolgere le città diSan Giovanni d'Acri, capitale delRegno di Gerusalemme,Tiro e Ciro, del Gran Maestro dei Templari, deiCavalieri Ospitalieri e dell'Ordine teutonico, dei Consoli diPisa e del Baiuolo diVenezia. Rimaneva ferma, invece, la posizione contraria del re di FranciaFilippo IV, ma il pontefice trovò comunque l'adesione diEdoardo I d'Inghilterra, che promise di partire il 24 giugno, giorno di San Giovanni.

Il 5 aprile 1291, però, San Giovanni d'Acri fu cinta d'assedio daiMamelucchi. Il 15 maggio fu assalita e tre giorni dopo giunse la notizia della sua capitolazione. Dopo il forte sconforto iniziale del fallimento di un progetto accarezzato per anni, Niccolò IV tornò a rielaborare l'idea della crociata, traendo insegnamento dagli errori. Insieme ai rinnovati contatti conFilippo il Bello, cui sottopose l'idea di unificare gli ordini cavallereschi, egli avviò una febbrile attività per coinvolgereBalcani,Armenia,Marocco,Africa,Tartari e persino laCina. A tale scopo furono mandati predicatori, tra i quali il famoso francescanoGiovanni da Montecorvino, a operare fra i bulgari, i tartari e i cinesi.

Il piano per il recupero della Terra Santa

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IlLiber recuperationis Terrae Sanctae
Forse il trattato di maggior respiro sul tema del recupero della Terra Santa fu elaborato da padre Fidenzio da Padova (francescano come il pontefice), che lo terminò nei primi mesi del 1291. Si tratta di un vero e proprio trattato politico-militare, volto non solo alla riconquista ma anche al mantenimento dei Luoghi santi. L'opera è suddivisa in due parti. Nella prima, l'autore ripercorre la storia della Terrasanta e si sofferma sulle caratteristiche dei musulmani, sulle loro debolezze e sui loro punti di forza. Conclude con un'analisi degli errori fatti dai Latini in passato. La seconda parte contiene un vero e proprio piano di riconquista dei Luoghi santi. Fidenzio suggerisce di mettere insieme due eserciti, uno di mare e uno di terra, e stabilisce anche quanti uomini occorrano. Delinea le tattiche militari da impiegare e spiega come vada condotto l'attacco congiunto dei due eserciti. Il piano occupa una buona parte del trattato, cui seguono alcune note sulla topografia delle città e dei luoghi da conquistare. Dopo aver ottenuto, con l'aiuto di Dio, la sospirata vittoria, Fidenzio si pone il problema di come mantenere e difendere il nuovo regno. Tutto viene spiegato minuziosamente: dalla consistenza delle forze di difesa, sia di mare che di terra, al sostentamento finanziario e all' amministrazione della giustizia. Viene prospettata anche la costruzione di nuove fortificazioni. Le idee del frate francescano furono condivise da altri esponenti di rilievo del mondo francescano di allora, comeRaimondo Lullo,Adamo di Marsh,Ruggero Bacone eGiovanni Peckham.
Fonti: Antonio Musarra,Il crepuscolo della Crociata. L'Occidente e la perdita della Terrasanta, Il Mulino, Bologna 2018, pp. 107-114;
Antonio Giulian,Tra il Vangelo e la spada, le crociate dei francescani, 2021.

Nell'agosto del 1291, il pontefice emanò tre bolle in rapida successione, laDirum amaritudinis calicem (13 agosto), laDura nimis (18 agosto) e laOlim tam in generali (23 agosto 1291), allo scopo di favorire una coalizione tra le potenze cristiane per una prontarecuperatio[6]:

  • LaDirum amaritudinis calicem ordinava la convocazione di un certo numero di concilii provinciali dedicati all'elaborazione di pareri riguardanti la riconquista dei luoghi santi. Niccolò inoltre si rivolgeva al mondo laico (regni, principi e autorità comunali) allo scopo di sollecitare la loro partecipazione a uno sforzo comune di tutta la cristianità. A questo proposito la proposta che il pontefice considerò con maggiore attenzione fu quella inviatagli daCarlo II d'Angiò. Nel suoConseil du Roi Charles il re di Sicilia e di Napoli elaborò il progetto di una vera e propria organizzazione internazionale della crociata, con un suo esercito e le proprie finanze;[7]
  • NellaDura nimis il pontefice ribadiva la convocazione di concilii provinciali e poneva l’accento sulla fusione degli Ordini militari (Templari,Ospitalieri eTeutonici), allo scopo di creare un'istituzione coesa e solida che rispondesse a un'unica fonte di comando;
  • Con laOlim tam in generali Niccolò IV si spinse ad emanare il divieto per tutti i cattolici di commerciare non solo armi o schiavi ma anche materie prime con il nemico comune islamico.
  • Il pontefice decretò infine il blocco economico controAlessandria d'Egitto (Contra eos in devetum alex).

Gli sforzi di Niccolò furono vani: le Repubbliche marinare italiane continuarono a commerciare con i musulmani (pagando un'ammenda fu possibile infatti evitare la sanzione canonica)[8]. Quanto ai principi cristiani, essi si mostrarono legati ai propri interessi particolari piuttosto che all'interesse generale.[9] Mentre le lettere del pontefice erano accolte in tutto l'Oriente con benevolenza, le asprezze giungevano proprio dall'Europa cristiana: l'animosità e i conflitti d'interesse fecero infine naufragare il grande progetto papale, e la crociata in sostanza non partì mai.

Governo dello Stato Pontificio

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Niccolò IV fu nominato dai romani "Senatore di Roma a vita", ma lasciò subito la carica, nominando senatori primaOrso Orsini e poiBertoldo Orsini. Appoggiatosi inizialmente aquesta famiglia romana e accortosi che essa non riusciva a mantenere l'ordine nella città, dilaniata da continue lotte tra fazioni, si affidò aiColonna[10]. Tra i suoi primi atti di governo vi fu quello di trasferire la sede della Curia da Roma aRieti. Attraverso altri provvedimenti privilegiò e incentivò il traffico lungo lavia Flaminia, la strada che assicurava a Roma i collegamenti più veloci verso il nord e che peraltro era sempre transitabile anche in inverno.

Niccolò IV mostrò un interesse misurato verso laMarca anconitana, sua terra d'origine. Fra i primi atti del suo governo, il 25 giugno 1288 annettéUrbino, con il suo comitato e diocesi, alla Marca, e due giorni dopo nominòGiovanni Colonna come Rettore della Marca; il papa era particolarmente legato alla famiglia romana dei Colonna, tanto che la satira del tempo lo raffigurava racchiuso entro una colonna. Inoltre, nel 1289, avviò la ricostruzione della città diCagli secondo un progetto urbano estremamente innovativo per i tempi e probabilmente ideato daArnolfo di Cambio.

Opere artistiche e culturali

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Niccolò IV fu uno dei protagonisti della cultura medioevale. Al suo nome infatti si associano lostudium di Cambridge, le Università degli Studi diMontpellier, diGray, diAscoli e diMacerata, la benedizione della prima pietra e fondazione delduomo di Orvieto il 13 novembre 1290 e gli interventi di restauro delle basiliche diSan Giovanni in Laterano e diSanta Maria Maggiore, nel quadro di un progetto volto ad adeguare la liturgia e l'iconografia mariana occidentale a quella orientale, nella indomita speranza della riunificazione delle due Chiese.

Per Niccolò IV lavorarono artisti qualiArnolfo di Cambio,Pietro Cavallini eIacopo Torriti[3]. Al suo pontificato è legata, secondo vari studiosi qualiBellosi,Brandi e Nicholson, la committenza aCimabue e altri pittori romani della decorazione dellabasilica superiore di San Francesco adAssisi, testimonianza del favore goduto da quel luogo presso di lui. Come primo papa francescano, Niccolò IV commissionò nel 1292 il primo presepe in marmo ad Arnolfo di Cambio per la basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e all'orafoGuccio di Mannaia il calice in oro, argento dorato e smalti traslucidi, vero capolavoro dell'oreficeria italiana, quale omaggio alla basilica assisiate.

Veduta della ricostruita città di Cagli

L'intervento più importante di Niccolò IV nel campo delle arti fu la ricostruzione della città diCagli, non distante da Urbino, che era stata distrutta dal fuoco appiccato daighibellini nel settembre del1287 mentre tentavano di conquistare il governo del libero comune a guidaguelfa e venne rifondata il 9 febbraio 1289 con il nuovo nome di Sant'Angelo Papale (mai impostosi). Nonostante i molteplici e pressanti impegni politici, l'attenzione del pontefice verso questo progetto fu quanto mai forte: egli, con sue bolle emanate dalla basilica di Santa Maria Maggiore, non esitò a entrare anche nei dettagli della ricostruzione d'imperio, impartendo al rettore Colonna direttive spesso minuziose. Per disegnare l'impianto della nuova città, il pontefice, stando all'attribuzione della Scoccianti[11], avrebbe chiamato Arnolfo di Cambio, il quale disegnò una maglia viaria regolare, utilizzando alcune soluzioni tratte dallebastides francesi, soluzioni che, si ipotizza, avrebbero poi ispiratoLeon Battista Alberti. Questo nuovo e avanzato progetto urbanistico, inoltre, inglobava nel tessuto urbano i monumenti sopravvissuti alla devastazione del 1287, inclusa lachiesa di San Francesco (la più antica chiesa francescana delleMarche) che nel 1234 era stata costruitaextra-muros. La città risultante, coi suoi viali regolari fiancheggiati da edifici ordinati, potrebbe essere stata l'ispirazione per la tavola dellaCittà ideale nellaGalleria nazionale delle Marche, dipinta due secoli dopo.

Niccolò morì il 4 aprile1292 nel palazzo che aveva fatto costruire a fianco della basilica di Santa Maria Maggiore, ove è raffigurato, implorante, nel mosaico del catino absidale ai piedi della Madonna. Nella stessa basilica vi è pure il suo monumento funebre che ne sormonta la tomba, realizzato circa tre secoli dopo daDomenico Fontana.

Successione apostolica

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Lasuccessione apostolica è:

Note

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  1. ^ Luigi Marioli,Premessa, in Flavia Callori di Vignale (a cura di),Il Calice di Guccio di Mannaia, Città del Vaticano, Edizioni Musei Vaticani, 2014, p. 10,ISBN 9788882713300.
  2. ^John N.D. Kelly,Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p.521
  3. ^abJohn N.D. Kelly,Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p.522
  4. ^Il cardinal Berardi resse il vescovado di Palestrina dal 1288 al1291 (anno della sua morte).
  5. ^(EN)Salvador Miranda,Nicholas IV, sufiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church,Florida International University.URL consultato il 28 luglio 2015.
  6. ^ Luca Mantelli,«De recuperatione Terrae Sanctae»: dalla perdita di Acri a Celestino V, inRivista di storia della Chiesa in Italia, LXVII, n. 2, 2013, pp. 412-422.
  7. ^(FR)Conseil du Roi Charles, surialfri.eu, 2024.URL consultato il 5 novembre 2025.
  8. ^ Antonio Musarra,Il crepuscolo della Crociata. L'Occidente e la perdita della Terrasanta, Bologna, Il Mulino, 2018, p. 163.
  9. ^ Antonio Musarra,Il crepuscolo della Crociata. L'Occidente e la perdita della Terrasanta, Bologna, Il Mulino, 2018, pp. 93-97.
  10. ^Claudio Rendina,I papi, p. 498
  11. ^ Maria Maddalena Scoccianti,Sant'Angelo papale - Cagli. Una fondazione duecentesca nella Marca pontificia, suRegesta Imperii.URL consultato il 7 settembre 2022.

Bibliografia

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  • A. Franchi,Nicolaus Papa IV. 1288-1292 (Girolamo d'Ascoli), Ascoli Piceno, 1990.
  • F. Mariano e S. Papetti (a cura di),I Papi marchigiani. Classi dirigenti, committenza artistica mecenatismo urbano da Giovanni XVIII a Pio IX, Ancona, 2007.
  • Alberto Mazzacchera,Una città per la chiesa di San Francesco. Il caso della traslazione di Cagli voluta da papa Niccolò IV inArte francescana tra Montefeltro e papato 1234-1528, Electa, Milano, 2007,ISBN 978-88-6130-350-8
  • John N.D. Kelly,Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Edizioni Piemme S.p.A., 1989, Casale Monferrato (AL),ISBN 88-384-1326-6
  • Claudio Rendina,I papi, Ed. Newton Compton, Roma, 1990

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePapa dellaChiesa cattolicaSuccessore
Papa Onorio IV15 febbraio1288 – 4 aprile1292Papa Celestino V

PredecessoreMinistro generale dell'Ordine francescanoSuccessore
Bonaventura da Bagnoregio,O.F.M.20 maggio1274 – maggio1279Bonagrazia da Bologna,O.F.M.

PredecessoreCardinale presbitero di Santa PudenzianaSuccessore
Barthélemy12 marzo1278 – 12 aprile1281Robert de Pontigny,O.Cist.

PredecessoreCardinale vescovo di PalestrinaSuccessore
Erhard de Lessines12 aprile1281 – 15 febbraio1288Berardo Berardi
V · D · M
Papi dellaChiesa cattolica
I-IV secoloPietro ·Lino ·Cleto ·Clemente I ·Evaristo ·Alessandro I ·Sisto I ·Telesforo ·Igino ·Pio I ·Aniceto ·Sotero ·Eleuterio ·Vittore I ·Zefirino ·Callisto I ·Urbano I ·Ponziano ·Antero ·Fabiano ·Cornelio ·Lucio I ·Stefano I ·Sisto II ·Dionisio ·Felice I ·Eutichiano ·Caio ·Marcellino ·Marcello I ·Eusebio ·Milziade ·Silvestro I ·Marco ·Giulio I ·Liberio ·Damaso I ·Siricio ·Anastasio I
V-VIII secoloInnocenzo I ·Zosimo ·Bonifacio I ·Celestino I ·Sisto III ·Leone I ·Ilario ·Simplicio ·Felice III ·Gelasio I ·Anastasio II ·Simmaco ·Ormisda ·Giovanni I ·Felice IV ·Bonifacio II ·Giovanni II ·Agapito I ·Silverio ·Vigilio ·Pelagio I ·Giovanni III ·Benedetto I ·Pelagio II ·Gregorio I ·Sabiniano ·Bonifacio III ·Bonifacio IV ·Adeodato I ·Bonifacio V ·Onorio I ·Severino ·Giovanni IV ·Teodoro I ·Martino I ·Eugenio I ·Vitaliano ·Adeodato II ·Dono ·Agatone ·Leone II ·Benedetto II ·Giovanni V ·Conone ·Sergio I ·Giovanni VI ·Giovanni VII ·Sisinnio ·Costantino ·Gregorio II ·Gregorio III ·Zaccaria ·Stefano II ·Paolo I ·Stefano III ·Adriano I ·Leone III
IX-XII secoloStefano IV ·Pasquale I ·Eugenio II ·Valentino ·Gregorio IV ·Sergio II ·Leone IV ·Benedetto III ·Niccolò I ·Adriano II ·Giovanni VIII ·Marino I ·Adriano III ·Stefano V ·Formoso ·Bonifacio VI ·Stefano VI ·Romano ·Teodoro II ·Giovanni IX ·Benedetto IV ·Leone V ·Sergio III ·Anastasio III ·Lando ·Giovanni X ·Leone VI ·Stefano VII ·Giovanni XI ·Leone VII ·Stefano VIII ·Marino II ·Agapito II ·Giovanni XII ·Leone VIII ·Benedetto V ·Giovanni XIII ·Benedetto VI ·Benedetto VII ·Giovanni XIV ·Giovanni XV ·Gregorio V ·Silvestro II ·Giovanni XVII ·Giovanni XVIII ·Sergio IV ·Benedetto VIII ·Giovanni XIX ·Benedetto IX ·Silvestro III ·Benedetto IX ·Gregorio VI ·Clemente II ·Benedetto IX ·Damaso II ·Leone IX ·Vittore II ·Stefano IX ·Niccolò II ·Alessandro II ·Gregorio VII ·Vittore III ·Urbano II ·Pasquale II ·Gelasio II ·Callisto II ·Onorio II ·Innocenzo II ·Celestino II ·Lucio II ·Eugenio III ·Anastasio IV ·Adriano IV ·Alessandro III ·Lucio III ·Urbano III ·Gregorio VIII ·Clemente III ·Celestino III ·Innocenzo III
XIII-XVI secoloOnorio III ·Gregorio IX ·Celestino IV ·Innocenzo IV ·Alessandro IV ·Urbano IV ·Clemente IV ·Gregorio X ·Innocenzo V ·Adriano V ·Giovanni XXI ·Niccolò III ·Martino IV ·Onorio IV ·Niccolò IV ·Celestino V ·Bonifacio VIII ·Benedetto XI ·Clemente V ·Giovanni XXII ·Benedetto XII ·Clemente VI ·Innocenzo VI ·Urbano V ·Gregorio XI ·Urbano VI ·Bonifacio IX ·Innocenzo VII ·Gregorio XII ·Martino V ·Eugenio IV ·Niccolò V ·Callisto III ·Pio II ·Paolo II ·Sisto IV ·Innocenzo VIII ·Alessandro VI ·Pio III ·Giulio II ·Leone X ·Adriano VI ·Clemente VII ·Paolo III ·Giulio III ·Marcello II ·Paolo IV ·Pio IV ·Pio V ·Gregorio XIII ·Sisto V ·Urbano VII ·Gregorio XIV ·Innocenzo IX ·Clemente VIII
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AragonesiPietro III ·Costanza II di Sicilia ·Alfonso III ·Giacomo I di Sicilia ·Federico III di Sicilia ·Pietro II di Sicilia ·Ludovico di Sicilia ·Giovanni di Randazzo ·Federico IV di Sicilia
AngioiniCarlo I ·Carlo II ·Filippo I di Taranto ·Roberto ·Giovanna I
PapiNiccolò III ·Martino IV ·Onorio IV ·Niccolò IV ·Celestino V ·Bonifacio VIII ·Giovanni XXII ·Clemente VI ·Gregorio XI
Altri sovrani europeiMichele VIII Paleologo ·Filippo III di Francia ·Filippo IV di Francia ·Edoardo I d'Inghilterra
Altri personaggi storiciGualtiero di Caltagirone ·Giovanni da Procida ·Alaimo da Lentini ·Macalda di Scaletta ·Palmiero Abate ·Enrico II di Ventimiglia ·Ruggiero di Lauria ·Carlo di Valois ·Artale I Alagona ·Blasco I Alagona ·Blasco II Alagona ·Matteo Palizzi
Luoghi legati ai VespriChiesa del Vespro ·Castello di Aci ·Castello Ursino ·Castello di Sperlinga
Leggende e tradizioniDrouet ·Antudo ·Shibboleth ·Dina e Clarenza ·Gammazita ·Pozzo di Gammazita ·Castagno dei Cento Cavalli ·Quod Siculis placuit, sola Sperlinga negavit
Tutte le voci sui Vespri siciliani
V · D · M
Francescanesimo
Ordini religiosi
e movimenti
francescani
Ordine francescano (Ordine dei frati minori ·Ordine dei frati minori cappuccini ·Ordine dei frati minori conventuali) ·Monache clarisse ·Frati francescani dell'Immacolata ·Concezioniste francescane ·Fraternità francescana di Betania ·Ordine francescano secolare ·Terzo ordine regolare di San Francesco ·Gioventù Francescana ·Suore francescane elisabettine
PapiNiccolò IV ·Sisto IV ·Giulio II ·Sisto V ·Clemente XIV
Santi non teologiSanFrancesco d'Assisi ·Santa Chiara d'Assisi ·Sant'Agnese d'Assisi ·Sant'Elisabetta d'Ungheria ·Santa Margherita da Cortona · SanCorrado Confalonieri · SanNicola Tavelić · SantoStefano da Cuneo · SanGiovanni da Capestrano · SanFrancesco Solano · SanGiuseppe da Copertino ·Santa Veronica Giuliani · SanLeonardo da Porto Maurizio ·Sant'Egidio da Taranto · SanMassimiliano Maria Kolbe · SanPio da Pietrelcina
TeologiSant'Antonio di Padova ·Elia da Cortona ·Scuola francescana (Alessandro di Hales ·Roberto Grossatesta · SanBonaventura da Bagnoregio ·Beato Giovanni Duns Scoto) ·Ubertino da Casale ·Angelo Clareno · SanBernardino da Siena · SanPietro d'Alcántara · SanLorenzo da Brindisi · SanFrancesco Antonio Fasani
Custodia
di Terra Santa
Francesco Suriano ·Tommaso Obicini ·Diego Campanile ·Pier Marino Sormani ·Lorenzo Cozza ·Perpetuo Guasco ·Frediano Giannini ·Alberto Gori ·Pierbattista Pizzaballa ·Francesco Patton ·Collegio di Terra Santa
Istituzioni
accademiche
Pontificia Università Antonianum ·Pontificia facoltà teologica San Bonaventura ·Studium Biblicum Franciscanum
Storia
1181-1226
ConversioneAssisi ·Battaglia di Collestrada ·Chiesa eCrocifisso di San Damiano
OriginiEremo delle Carceri ·Tugurio di Rivotorto ·Porziuncola
Compagni dellaprima oraFrate Bernardo ·Frate Pietro ·Frate Egidio · Sabbatino · Morico ·Giovanni della Cappella ·Frate Filippo ·Frate Angelo ·Giovanni di San Costanzo · Barbaro ·Bernardo da Vigilante ·Frate Silvestro
Compagni dellaseconda oraFrate Bernardo ·Frate Leone ·Frate Rufino ·Frate Masseo ·Ginepro · Illuminato d'Arce ·Frate Elia ·Frate Pacifico · Giovanni il Semplice
OrdineSantuario di Fonte Colombo ·Regola di san Francesco ·Solet annuere diOnorio III
Ultimi anniSantuario della Verna ·Cantico delle creature ·Testamento
Dal 1226Quo elongati diGregorio IX ·Disputa sulla povertà apostolica ·Spirituali ·Fraticelli
Fonti francescane ·Tutte le voci su San Francesco ·Tutte le voci sul Francescanesimo
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