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Papa Gregorio XIII

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Papa Gregorio XIII
Lavinia Fontana,Ritratto di papa Gregorio XIII (anni 1570/80);olio su tela, 120,6×100,3 cm, collezione privata
226º papa della Chiesa cattolica
Elezione13 maggio1572
Incoronazione25 maggio1572
Fine pontificato10 aprile1585
(12 anni e 332 giorni)
MottoAperuit et clausit
Cardinali creativediConcistori di papa Gregorio XIII
Predecessorepapa Pio V
Successorepapa Sisto V
 
NomeUgo Boncompagni
NascitaBologna, 1º gennaio 1501 o 7 gennaio 1502
Ordinazione diaconale31 luglio1558 dalvescovoGirolamo Maccabei
Ordinazione sacerdotale31 luglio1558 dalvescovoGirolamo Maccabei
Nomina a vescovo20 luglio1558 dapapa Paolo IV
Consacrazione a vescovo6 agosto1558 dalvescovoGirolamo Maccabei
Creazione a cardinale12 marzo1565 dapapa Pio IV
MorteRoma, 10 aprile1585
SepolturaBasilica di San Pietro in Vaticano
Firma
Manuale

Gregorio XIII, inlatino:Gregorius XIII, natoUgo Boncompagni (Bologna,1º gennaio 1501 o7 gennaio 1502 –Roma,10 aprile1585), è stato il 226ºpapa dellaChiesa cattolica (225º successore di Pietro) dal 13 maggio1572 alla morte. Per la storiografia successiva è considerato come uno dei pontefici più importanti dell'età moderna, soprattutto per quanto riguarda l'attuazione dellaRiforma cattolica e la riforma apportata alcalendario che prende il suo nome.

Biografia

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Ugo Boncompagni nacque aBologna il primo gennaio 1501[1][2] o il 7 gennaio 1502[3] da CristoforoBoncompagni (1470-1547), un ricco mercante, e da Angela Marescalchi (n. 1480), quarto di dieci figli (sette maschi e tre femmine).

Studiòdiritto all'Università di Bologna, laureandosi nel 1530in utroque iure. Nello stesso anno assistette all'Incoronazione di Carlo V aImperatore del Sacro Romano Impero, di cui si conserva un dettagliato resoconto[4]. Successivamente iniziò la carriera di docente di diritto, sempre nell'ateneo bolognese. Tra i suoi allievi più illustri ebbeAlessandro Farnese,Ottone di Waldburg,Reginald Pole,Stanislao Osio,Paolo Burali d'Arezzo eCarlo Borromeo.

Nel 1539 rinunciò alla cattedra e, su invito del cardinale Pietro Paolo Parisio, si recò aRoma dove fu nominato giurisperito. Ricevette latonsura (rito che precede il conferimento degliordini sacri) il 1º giugno 1539 e fu ordinatosacerdote nel 1542.Papa Paolo III apprezzò la sua preparazione: gli conferì l'incarico di primo giudice della capitale, poi nel 1546 lo inserì nel collegio degliabbreviatori alConcilio di Trento come esperto didiritto canonico.

Nel 1547 morì il padre; Ugo ereditò una parte cospicua dei beni di famiglia poiché il fratello maggiore era deceduto senza eredi: tra essi, anche metà del palazzo di famiglia. Per garantirsi un erede, decise di avere un figlio con una donna nubile, correndo il rischio di far scoppiare uno scandalo e di pregiudicare la propria carriera. Il figlio nacque l'8 maggio 1548 a Bologna e fu chiamatoGiacomo. Venne legittimato il 5 luglio 1548.

Papa Paolo IV (1555-1559), oltre ad aggregarlo comedatarius alla residenza delcardinal nipoteCarlo Carafa, riconoscendone le qualità di giurista, se ne servì per svolgere diverse missioni diplomatiche. Verso la fine del 1561, il Boncompagni fu di nuovo inviato alconcilio di Trento. Grazie alla sua comprovata competenza di canonista e al suo eccezionale impegno nel lavoro, rese preziosi servizi per la risoluzione di alcuni problemi nell'ultima sessione conciliare (1562-63).

Al termine del Concilio tornò a Roma, dove nel 1565 e Pio IV lo creò cardinale, con iltitolo dicardinale presbitero di San Sisto. Fu poi inviato inSpagna comelegato pontificio. Grazie a questo nuovo mandato si fece conoscere e ben volere dal sovrano spagnolo,Filippo II, tanto da conquistarne la fiducia. Fu anche per merito suo se il processo pereresia, avviato contro l'arcivescovo di ToledoBartolomé Carranza, si concluse senza dissidi con il re.

Ugo Boncompagni partecipò a due conclavi:quello del 1565-66 equello del 1572, che si concluse con la sua elezione.

Cronologia incarichi

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Il conclave del 1572

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Lo stesso argomento in dettaglio:Conclave del 1572.

Ugo Boncompagni venne eletto romano pontefice dalSacro Collegio il 13 maggio 1572 nella cappella Vaticana. Fu incoronato il 25 maggio nel Palazzo Vaticano; il neoeletto scelse ilnome pontificale di Gregorio in onore dipapa Gregorio I.
Il conclave del 1572 fu uno dei più brevi della storia, essendo durato meno di due giorni. NelXVI secolo solamente un altro conclave ebbe pari durata: quello che portò all'elezione dipapa Giulio II (31 ottobre – 1º novembre 1503).

Il pontificato

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Attuazione dei decreti del Concilio

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Se prima di Gregorio laRiforma cattolica fu condotta sostanzialmente solo in Italia e in Spagna, grazie al suo pontificato si sviluppò con rapidità e organicità in tutti i paesi cattolici.

Nel 1573 il papa istituì la Congregazione dei Greci, ossia dei cattolici dirito bizantino. Per la formazione del clero fece erigere il Collegio Greco (1577). Fondò anche un Collegio inglese e uno maronita (vediinfra). In questi istituti, oltre all'apprendimento della filosofia e della teologia, i futuri candidati al sacerdozio dovevano essere formati alla forte osservanza romana, affinché tornati nello loro madrepatrie, specialmente in quelle in cui era forte la presenza dei protestanti, potessero dare testimonianza di obbedienza e fedeltà alla Chiesa di Roma e irreprensibilità di condotta di fronte alle popolazioni.

Nel 1582 Gregorio XIII promulgò ilCorpus Iuris Canonici.

Relazioni con le istituzioni della Chiesa

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Già i predecessori di Gregorio,Pio IV ePio V avevano approvato delle misure che accentravano il controllo papale sulle congregazioni della Chiesa. Il pontefice proseguì tale linea di condotta. Un anno prima della sua elezione Pio V aveva creato laCongregazione dell'Indice. Gregorio XIII confermò, con lacostituzione apostolicaUt pestiferarum opinionum (13 settembre 1572), quanto creato da Pio V, dando una forma più definita alla congregazione di recente istituzione.Il pontefice ripristinò la «Congregazione tedesca» (aprile 1573), organismo istituito da Pio V nel 1558 per la restaurazione cattolica inGermania e inSvizzera.Scelse un giorno della settimana in cui ricevere chiunque avesse un problema da sottoporgli.

Con la bollaUbi Gratiae (13 giugno 1575) revocò tutti i permessi d'ingresso nei monasteri accordati in precedenza alle signore della nobiltà così come ad altre donne di qualunque grado e condizione[5]; inoltre proibì agli abati e alle badesse di concedere di propria iniziativa permessi di ingresso nei monasteri.

Nel 1575 approvò laCongregazione dell'Oratorio, fondata alcuni anni prima daFilippo Neri (bollaCopiosus in misericordia, 15 luglio).

Con ilbreve apostolicoExposcit debitum (1º gennaio 1583) Gregorio XIII abolì su tutto il territorio italiano (isole comprese) la carica dibadessa a vita, sostituendola con una carica a tempo (tre anni).

Il 25 maggio 1584 rese pubblica la sua più importante decisione in materia di congregazioni: il pontefice dichiarò che la professione dei voti semplici di castità, povertà e obbedienza, e l'approvazione della Santa Sede, sono sufficienti per costituirsi in stato religioso[6].

Barnabiti

Riconfermò i privilegi accordati all'Ordine (1579).

Carmelitani

Riconobbe i Carmelitani Scalzi (ramo maschile e femminile) come provincia dell'Ordine (brevePia consideratione, 22 giugno 1580), assecondando i desideri diTeresa d'Avila.

Gesuiti

Ripristinò tutti i privilegi aboliti dal predecessore Pio V. Rifinanziò ilseminario retto dai Gesuiti nell'Urbe, ilCollegio Germanico, e gli assegnò una nuova sede. Nel 1579 fondò un nuovo collegio gesuitico: il Collegio Ungarico. L'anno seguente fuse i due istituti nelCollegio Germanico-Ungarico.

Gregorio teneva in elevata considerazione l'Ordine, che considerava come il più competente nella formazione dei sacerdoti. Nel 1576 richiamò a Roma il gesuitaRoberto Bellarmino, professore aLovanio, e gli conferì la cattedra di Apologetica presso ilCollegio Romano, istituzione scolastica retta dall'ordine. Nel 1578 fece erigere latorre dei venti e vi invitò i gesuiti astronomi e matematici per preparare la riforma del calendario.

Nel 1579 affidò ai Gesuiti ilCollegio Inglese, fondato pochi anni prima per curare la formazione sacerdotale dei fedeli provenienti da Inghilterra e Galles.

Papa Gregorio concesse al Collegio Romano importanti sovvenzioni e aggiunse nuovi e spaziosi edifici[7]. Così agendo egli ne divenne il secondo fondatore, dopoIgnazio di Loyola. Il nuovo istituto, inaugurato il 28 ottobre 1584, prese il nome di «Archiginnasio Gregoriano e Università Gregoriana» in onore del pontefice e oggi è conosciuto comePontificia Università Gregoriana.

L'opera missionaria, seppur già messa largamente in atto da Pio V, trovò in papa Gregorio un rinnovato impulso tanto da estendersi nelle terre sia dell'America come del lontano Oriente.Curò moltissimo l'evangelizzazione inAsia. Tramite il missionario gesuitaRodolfo Acquaviva entrò in contatto con il sovrano dell'Impero MoghulAkbar (1542-1605). Nel 1582 il pontefice indirizzò al monarca una lettera in cui lo esortava a convertirsi al cristianesimo.

Nel 1585 riservò ai membri della Compagnia di Gesù l'evangelizzazione dellaCina e delGiappone. Il 23 marzo di quell'anno, poche settimane prima di morire, ebbe la soddisfazione di ricevere una delegazione giapponese formata da giovani cristiani, principi e aristocratici dei Regni del Giappone meridionale, probabilmente la prima mai giunta in Europa[7], inviata dal missionario gesuita plenipotenziario in AsiaAlessandro Valignano (Ambasciata Tenshō).

Approvazioni

Nel 1581 il pontefice istituì l'Opera Pia del Riscatto[8] e ne affidò la conduzione all'Arciconfraternita romana del Gonfalone[9]. Si trattava della redenzione delle persone catturate daicorsari barbareschi nella penisola italiana i quali, per restituirli alle loro famiglie, pretendevano il pagamento di un riscatto[10]. Fino ad allora l'impegno era stato svolto dall'ordine dei «Trinitari» e dai «Padri della Mercede».

Decisioni in materia dottrinale

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  • Nella bollaIn coena Domini (1577) fissò un elenco di venti casi che potevano condurre allascomunica;
  • Nel 1580 condannò le tesi del teologobelgaMichele Baio (bollaProvisionis nostrae)[11];
  • Nel 1583 l'arcivescovo di Colonia Gebhard von Waldburg si convertì al protestantesimo. Il 1º aprile il pontefice lo depose; il 22 maggio nominò in sua veceErnesto di Baviera.

Decisioni in materia liturgica

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Gregorio XIII finalizzò alle proprie intenzioni missionarie anche eventi propri della tradizione cattolica come ilGiubileo, di cui ricorreva la cadenza nel 1575. Oltre a celebrare il tradizionale giubileo romano, indetto nel 1574, con gran concorso di popolo e di personaggi, ne concesse uno tuttomilanese, per l'anno successivo, al suo creato, cardinaleCarlo Borromeo[12].

Il1º aprile1573 con la bollaMonet Apostolus istituì la festa solenne dellaMadonna del Rosario[13]

Nel 1582 il pontefice pubblicò ilCorpus Iuris Canonici, raccolta di leggi e decreti che regolano la vita della Chiesa.

Nel 1583 Gregorio XIII fece pubblicare il primoMartyrologium Romanum conforme al nuovo calendario, creando un elenco unificato delle date in cui si celebrano le memorie dei santi e dei beati della Chiesa cattolica. L'edizione originale reca il titolo:Martyrologium Romanum ad novam Kalendarij rationem & Ecclesiasticae historiae veritatem restitutum. Gregori XIII Pont. Max. iussu editum[14].

Provvedimenti verso gli ebrei

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Nel 1577 il pontefice fondò ilCollegio dei Neofiti, istituto per l'educazione cristiana degli ebrei che volevano abbandonare la loro religione. Con gli ebrei che non vollero convertirsi fu inflessibile: con la bollaAntiqua iudaeorum improbitas (10 giugno 1581) fissò i casi in cui gli ebrei potevano ricadere nelle competenze dei tribunali inquisitoriali; ordinò inoltre all'Inquisizione di agire con durezza e determinazione.

Il 28 febbraio 1581 dispose il divieto ai medici ebrei di curare i pazienti cristiani[15].

Con la bollaSancta Mater Ecclesia (1º settembre 1584) ordinò che tutti gli ebrei che avessero compiuto i 12 anni dovessero assistere alle cosiddette "prediche coatte", il cui scopo era di convincere gli ebrei a convertirsi al cristianesimo[16].

Sottopose acensura le opere scritte da ebrei, incarico che affidò all'ebraistaMarco Marini.[17]

Permise agli ebrei di tornare aVenezia e consentì loro di attraversare il territorio italiano al fine di raggiungere la destinazione.

Relazioni con monarchi europei

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L'elezione di Ugo Boncompagni fu salutata favorevolmente dai regnanti europei cattolici, che assicurarono il loro appoggio al nuovo vertice della Chiesa.

Regno di Spagna

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Durante la sua permanenza in Spagna comelegato pontificio (1565) il futuro pontefice era riuscito a guadagnarsi la stima diFilippo II, re del più potente stato europeo. Il sovrano spagnolo incoraggiò Gregorio XIII a operare neiPaesi Bassi e inIrlanda, consentendo che forze armate cattoliche attraversassero i suoi stati, e aiutò il pontefice nel suo tentativo di recuperare al cattolicesimo l'Inghilterra. Nel 1578, infatti, Filippo II accolse e rifornì le truppe di Thomas Stukeley, un inglese cattolico che si pose alla guida di un esercito per invadere l'Inghilterra[18].

Regno del Portogallo

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Nel 1578, il giovane reSebastiano I del Portogallo morì inMarocco nellabattaglia di Alcazarquivir senza lasciare eredi. Il cardinaleEnrico I il Casto, zio di Sebastiano, gli succedette come re. Enrico fece domanda a Gregorio XIII di rinunciare all'ufficio ecclesiastico pur di avere una discendenza e perpetuare ladinastia degli Aviz, però il pontefice, consigliato dagli Asburgo, non acconsentì. Il re-cardinale morì due anni più tardi senza discendenza, lasciando un vuoto di potere nel trono portoghese, che sfociò in unacrisi di successione.

Regno di Francia

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Gregorio XIII non concesse la dispensa per la celebrazione del matrimonio tra l'erede al trono, il principeEnrico di Navarra, eMargherita di Valois. La dispensa era necessaria poiché Enrico non era cattolico, ma di confessioneugonotta. Il matrimonio fu celebrato ugualmente il 18 agosto 1572. Alle nozze non presero parte ambasciatori provenienti da nazioni cattoliche[19].

Relazioni con monarchi non europei

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Nel 1584 il pontefice approvò l'iniziativa del cardinaleFerdinando de' Medici d'inviare una legazione inPersia. Affidata al fiorentino Giovanni Battista Vecchietti, la legazione aveva lo scopo di allacciare buone relazioni diplomatiche in funzione anti-ottomana. Mentre i risultati politici furono transitori, la legazione venne ricordata per gli importanti esiti culturali: Vecchietti riportò con sé a Roma alcuni manoscritti dellaBibbia in ebraico che non si erano mai visti prima in Europa[20].

Relazioni con Stati baltici e Russia

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IlRegno di Polonia e laRussia lottavano da tempo per l'egemonia sui piccoli stati baltici. LaLituania era sotto l'influenza polacca, mentreLivonia edEstonia erano sotto l'influenza russa. Il pontefice fece firmare ai contendenti laPace di Jam Zapol'skij (15 gennaio 1582, in realtà una tregua decennale) la quale sancì il predominio polacco (Paese cattolico) sui tre stati baltici (in prevalenzaluterani). Protagonista della mediazione fu il gesuita diplomaticoAntonio Possevino. Successivamente Gregorio XIII affidò a Possevino una missione aMosca, nominandolo primonunzio in Russia. Gli scopi della missione erano: fondare una Lega cristiana in funzione anti-turca; introdurre il cattolicesimo in Russia e, da qui, in Asia. Possevino si recò personalmente a Mosca e conferì con il reIvan IV, detto "il Terribile".

Nel XVI secolo la cattolicità non si era ancora diffusa in Russia, un territorio molto vasto e ricco di storia con grandi potenzialità. I russi eranoortodossi; la loro Chiesa era legata alPatriarcato ortodosso di Costantinopoli. Possevino propose una conciliazione tra la Cattedra di Pietro e la Chiesa di Mosca, che fu respinta dal sovrano russo[21]. Il gesuita ottenne però che i cattolici potessero professare pubblicamente il loro credo.

Relazioni con le Chiese di rito orientale

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Nel 1579 fu inaugurato a Roma un nuovo monastero presso lachiesa di Santa Maria Egiziaca; la chiesa era stata donata agli armeni otto anni prima daPio V. Da quella data fino alXIX secolo il complesso chiesa-monastero rappresentò il centro dellacomunità armena in Italia[22].

Gregorio XIII riallacciò i legami con laChiesa maronita. Formalmente non si erano mai interrotti, ma i maroniti per lunghi secoli non avevano più avuto rapporti con Roma. La comunione venne suggellata nel 1584, con la fondazione del Collegio maroniano (bollaHumana sic ferunt, 27 giugno 1584), che accolse i chierici mandati a Roma dal patriarca maronita per la formazione sacerdotale[23].

Nello stesso anno il pontefice appoggiò la fondazione della «Stamperia orientale medicea» (oTypographia Medicea linguarum externarum), avvenuta su impulso del cardinaleFerdinando de' Medici. L'attività principale svolta dalla Stamperia fu la pubblicazione di libri nelle diverse lingue orientali per favorire la diffusione delle missioni cattoliche in Oriente. Il suo primo direttore fuGiambattista Raimondi.

Contrasto al protestantesimo

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Gregorio XIII intraprese un'energica azione volta a ricondurre all'unità religiosa i popoli cristiani d'Europa.

In particolare, il pontefice si adoperò per le Isole britanniche. NelXVI secolo gliinglesi avevano iniziato a praticare sistematicamente una sorta dicolonialismo inIrlanda, consistente nel concedere aimmigrati inglesi territori "liberati" dai proprietariirlandesi. In questo modo i coloni diffondevano l'anglicanesimo nell'isola. Alcuni nobili irlandesi non accettarono questo stato di cose e organizzarono una rivolta (Seconda rivolta dei Desmond); tra essi si distinse il conte James FitzMaurice, cui la Santa Sede fornì aiuti e truppe. Per quasi due anni (1578-1579) i ribelli impegnarono le forze inglesi. Il tentativo fallì e FitzMaurice trovò la morte il 18 agosto 1579.

Il pontefice sostenne moralmente delle cospirazioni per detronizzareElisabetta I d'Inghilterra. Però non ottenne altro che creare un'atmosfera di sovversione e imminente pericolo tra i protestanti inglesi, che iniziarono a guardare ad ogni cattolico come a un potenziale traditore.

Per riportare alla cattolicità laSvezia Gregorio XIII avviò contatti con il reGiovanni III, che si era sposato con la cattolicaCaterina Jagellona. Il pontefice inviò presso la sua corte alcunigesuiti, tra cui Lauritz Nilsson (Laurentius Norvegus). Essi ottennero dal re un riavvicinamento alla cattolicità che fu sintetizzato in due documenti:Nuovo ordinamento della Chiesa (1575) eLiturgia della Chiesa svedese (1576), il cosiddetto "Libro Rosso"[24]. Lo stesso Giovanni III si convertì in segreto al cattolicesimo (6 maggio 1578); inoltre crebbe l'erede al trono Sigismondo fornendogli un'educazione cattolica.

Europa centrale e settentrionale

I maggiori successi nel riportare i popoli dell'Europa centrale e settentrionale nella comunione cattolica si ottennero inPolonia, che tornò ad essere completamente cattolica, inGermania dove, per l'intervento anche dei duchi di Baviera e di insigni principi ecclesiastici tedeschi, l'espansione del protestantesimo fu arrestata, e neiPaesi Bassi spagnoli.
Uno dei pilastri dell'azione di Gregorio furono le nunziature, ovvero le rappresentanze diplomatiche permanenti nelle capitali. Al momento della sua ascesa al Soglio, esistevano solo nove nunziature ordinarie, di cui quattro in Italia. Delle altre cinque, tre erano "latine" (situate in Francia, Spagna e Portogallo), una tedesca (presso l'imperatore) e una slava (in Polonia)[25]. Ad esse furono aggiunte nuove rappresentanze diplomatiche: aLucerna (per laSvizzera, 1579), aGraz (per l'Austria interna, 1580) e aColonia (per la Germania settentrionale, 1584). Alla fine del suo pontificato, rispondevano al pontefice ben 13 nunzi nei Paesi europei.

Il tentativo di formare una nuova Lega Santa

Obiettivo di Gregorio XIII fu favorire un'alleanza tra Spagna e Francia, i due più grandi Stati cattolici, capace di condurre un'offensiva su tutti i fronti. I nuovi nunzi a Madrid,Nicolò Ormaneto e di Parigi,Anton Maria Salviati, furono incaricati di appianare i contrasti esistenti tra i due monarchi.
In Francia, Gregorio XIII sostenneEnrico di Guisa, nobile cattolico, pilastro del cattolicesimo intransigente. Quando nellanotte di san Bartolomeo (1572) vennero sterminati migliaia di ugonotti, papa Gregorio XIII ordinò un generale giubileo, assolvendo la Francia cattolica da ogni errore. Nel 1576 Enrico di Guisa divenne capo di unalega volta ad estirpare il protestantesimo dalla Francia. Gregorio salutò con favore la stipula di un trattato tra il Casato dei Guisa e il re di Spagna (Trattato di Joinville, 1584). In quell'anno il protestanteEnrico di Navarra (vedisupra),ugonotto, fu designato come successore al trono di Francia, regnante Enrico III (1574-1589) il quale non aveva eredi e aveva perso il fratello più giovane.Contro Enrico di Navarra fu opposta la candidatura del cardinaleCarlo di Borbone-Vendôme, ma il re Enrico III lo fece arrestare. Nel 1589 Enrico III fece uccidere Enrico di Guisa; la Lega proclamò nuovo re il cardinale Borbone-Vendôme (ancora in carcere) con il nome di Carlo X, ma poi egli rinunciò spontaneamente al titolo. Enrico di Navarra divenne il nuovo re di Francia.

Come si è visto, il progetto della Santa Sede di creare un'alleanza tra Spagna e Francia non si realizzò: i due Paesi proseguirono le loro politiche nazionali e la religione non fu considerata un fattore discriminante nella scelta dei Paesi con cui avere rapporti amichevoli. A dimostrazione di ciò, nel 1572 divenne di dominio pubblico il fatto che la Francia aveva allacciato rapporti con il Sultano di Istanbul, nemico della fede cristiana: era passato appena un anno dalla Battaglia di Lepanto[25]. Anche laRepubblica di Venezia scese a patti con l'Impero ottomano: nel 1573 fu firmato un accordo di pace, che pose fine allaLega Santa.

Governo dello Stato pontificio

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Gregorio XIII decise di curare personalmente tutti gli affari importanti. Affidò la revisione dei diritti fiscali della Santa Sede a Rodolfo Bonfiglioli, tesoriere dellaCamera apostolica, che, integerrimo, "s'acquistò un odio de' Principi grandi, così crudele che ogn'uno lo tenne, che dovesse precipitare"[26]. Ne risultò l'incameramento di parecchi feudi e possedimenti nobiliari. Inoltre aumentò le tasse alporto di Ancona, il principale scalo dello Stato pontificio sulmare Adriatico, nonché le tasse sulle merci provenienti dallaRepubblica di Venezia.

Il pontefice, nel 1572, nominò Segretario di Stato il cardinaleTolomeo Gallio, uno dei suoi più fidati consiglieri.

Patrono di arti e scienze

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Lo stesso argomento in dettaglio:Calendario gregoriano.
Particolare della tomba di papa Gregorio XIII relativo all'introduzione delcalendario gregoriano.

Gregorio XIII sostenne direttamente molti dotti nel loro lavoro. Si preoccupò di una nuova redazione corretta delDecretum Gratiani e delMartyrologium romanum. Istituì un comitato per aggiornare l'Indice dei libri proibiti. Riconobbe la scoperta e l'importanza dellecatacombe romane.

Tra i meriti scientifici durevoli di questo papa, c'è la riforma del calendario che porta il suo nome e che venne proposta dal medico calabreseLuigi Lilio, il Calendario gregoriano, ancora oggi universalmente in uso. Col passare dei secoli ilcalendario giuliano aveva creato una discrepanza tra il calendario civile e quello astronomico. Tutto questo aveva portato ad una serie di lamentele ed era stato discusso anche dai padri conciliari a Trento. Gregorio XIII istituì una commissione sotto la guida del Cardinale Sirleto alla quale contribuirono anche il matematico tedesco e gesuitaCristoforo Clavio, professore presso ilCollegio Romano e il matematico e astronomo sicilianoGiuseppe Scala. Dopo un accurato studio il papa, con la bollaInter gravissimas del 24 febbraio 1582, in accordo con la maggioranza dei principi cattolici e delle università, stabilì che al 4 ottobre 1582 avrebbe fatto seguito il 15 ottobre 1582 e che in futuro dovessero essere soppressi i giorni intercalari (cioè, in pratica, i29 di febbraio) degli anni divisibili per 100 ma non divisibili per 400, per un totale di tre giorni intercalari in meno ogni 400 anni.

Opere realizzate a Roma

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La medaglia commemorativa di Gregorio XIII.

Nel 1572 Gregorio commissionò aGiorgio Vasari una serie di affreschi raffiguranti il massacro diugonotti noto comenotte di san Bartolomeo, tuttora presenti nellaSala Regia deiPalazzi Vaticani. Il pontefice inoltre fece coniare una medaglia con la propria effigie per ricordare l'evento.

Monumenti insigni sorsero a Roma per suo volere, come ad esempio, nel 1580 ilpalazzo del Quirinale, nel 1583 (la corte papale vi si trasferì nel 1605 conPapa Paolo V), la Cappella Gregoriana nellaBasilica di San Pietro e nel 1584, con il suo appoggio, venne portata a termine lachiesa del Gesù, chiesa madre deiGesuiti.Trasformò anche alcuni edifici antichi in opere per l'utilità comune; alcune aule delleTerme di Diocleziano, ad esempio, nel 1575 furono riadattate a granaio.

Nel 1575, in occasione dell'anno giubilare, fece realizzare in Vaticano la «Sala Bologna», una vasta sala per banchetti. Fu riccamente affrescata dalla bottega del pittore bologneseLorenzo Sabatini[27].

Morte e sepoltura

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Tomba di papa Gregorio XIII nella basilica di San Pietro

Il papa fu indebolito da unafebbre il 5 aprile 1585; due giorni dopo celebrò la quotidiana messa privata ancora in cattive condizioni di salute. Sembrò riprendersi abbastanza bene da poter tenere le consuete riunioni durante l'8 e il 9 aprile, sebbenesi osservò[Chi "osservò"?] che non si sentiva bene. Un improvviso cambiamento il 10 aprile lo vide costretto a rimanere a letto esi osservò[Chi "osservò"?] che sudava freddo e aveva un polso debole; ricevette l'estrema unzione pochi istanti prima di morire.

Quattro giorni dopo i suoi resti mortali furono deposti in una tomba nellabasilica di San Pietro. Soltanto nel 1723 il sacello venne adornato di sculture daCamillo Rusconi.

Al regno di Gregorio XIII risale la più anticatiara papale ancora esistente (le altre non sono sopravvissute ai saccheggi e ai furti).

Genealogia episcopale e successione apostolica

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Lagenealogia episcopale è:

Lasuccessione apostolica è:

Onorificenze

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Gran Maestro dell'Ordine supremo del Cristo - nastrino per uniforme ordinaria

Discendenza

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Il figlioGiacomo (1548-1612) fu prefetto diCastel Sant'Angelo, poi ottenne diversi titoli nobiliari. Nel 1576 si sposò conCostanza Sforza di Santa Fiora, da cui ebbe 14 figli.

Il pontefice non mancò di favorire i propri parenti prossimi:

Diocesi erette da Gregorio XIII

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Prelature territoriali

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Nuove diocesi

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Elevazioni al rango di arcidiocesi

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Elevazioni al rango di sede patriarcale

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Trasferimenti della sede diocesana

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Concistori per la creazione di nuovi cardinali

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Lo stesso argomento in dettaglio:Concistori di papa Gregorio XIII.

Papa Gregorio XIII durante il suo pontificato ha creato 34 cardinali nel corso di 8 distinti concistori[28].

Canonizzazioni

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Papa Gregorio XIII proclamò tre santi:

Inoltre portò sugli altari tre beati:

Albero genealogico

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GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Gasparo BoncompagniPietro Boncompagni 
 
Gerardina de' Cattani 
Giacomo Boncompagni 
Giacoma BucchiRomeo Bucchi 
 
 
Cristoforo Boncompagni 
Alessandro Piattesi 
 
 
Camilla Piattesi 
 
 
 
Ugo Boncompagni
(papa Gregorio XIII)
 
Matteo MarescalchiNiccolò Marescalchi 
 
Jacopa d'Anzola 
Lodovico Marescalchi 
Giovanna SampieriGiovanni Sampieri 
 
 
Angela Marescalchi 
 
 
 
Gentile Montini 
 
 
 
 

Note

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  1. ^ Agostino Borromeo,Gregorio XIII, inEnciclopedia dei Papi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
  2. ^Famiglia, patrimonio e finanze nobiliari: i Boncompagni (secoli XVI-XVIII), 2003, Luigi Alonzi
  3. ^GREGORIO XIII, papa, inTreccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^Roberto Righi (a cura di),Carlo V a Bologna. Cronache e documenti dell'incoronazione (1530), Bologna, Costa Editore, 2000, pp. 106-116
  5. ^Gaetano Moroni,Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica … 1842, pag. 22 (versione digitalizzata).
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  11. ^Fu la seconda condanna, dopo quella comminatagli dapapa Pio V.
  12. ^Per il Giubileo milanese si veda Moreno Vazzoler,Il giubileo di san Carlo Borromeo (Milano, 1576), Milano 1999.
  13. ^lanuovabq.it,https://lanuovabq.it/it/monet-apostolus-450-anni-fa-la-bolla-sulla-madonna-del-rosario Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  14. ^(LA)Martyrologium Romanum ad novam Kalendarij rationem & Ecclesiasticae historiae veritatem restitutum. Gregori XIII Pont. Max. iussu editum, Romae, ex typograhia Dominici Basae, 1583,SBN BVEE002120.
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  18. ^La spedizione non fu mai attuata poiché Stukeley si unì al re del Portogallo nella sua guerra contro il Marocco, dove trovò la morte.
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  20. ^ Stefania Nanni,Paolo Simone di Gesù Maria, inDizionario biografico degli italiani, LXXXI, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014.URL consultato il 26/10/2015.
  21. ^Francesco Guida,Ivan il Terribile e Antonio Possevino: il difficile dialogo tra Cattolicesimo ed Ortodossia (versione digitalizzata).
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Bibliografia

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Collegamenti esterni

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PredecessorePapa dellaChiesa cattolicaSuccessore
Papa Pio V13 maggio1572 – 10 aprile1585Papa Sisto V

PredecessoreVescovo di ViesteSuccessore
Giulio Pavesi,O.P.20 luglio1558 – 20 ottobre1565Antonio Ganguzia

PredecessorePrefetto del Supremo Tribunale della Segnatura di GraziaSuccessore
Antonio Trivulzio15 maggio1565 – 13 maggio1572...

PredecessoreCardinale presbitero di San SistoSuccessore
Philibert Babou de la Bourdaisière15 maggio1565 – 13 maggio1572Filippo Boncompagni
V · D · M
Papi dellaChiesa cattolica
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IX-XII secoloStefano IV ·Pasquale I ·Eugenio II ·Valentino ·Gregorio IV ·Sergio II ·Leone IV ·Benedetto III ·Niccolò I ·Adriano II ·Giovanni VIII ·Marino I ·Adriano III ·Stefano V ·Formoso ·Bonifacio VI ·Stefano VI ·Romano ·Teodoro II ·Giovanni IX ·Benedetto IV ·Leone V ·Sergio III ·Anastasio III ·Lando ·Giovanni X ·Leone VI ·Stefano VII ·Giovanni XI ·Leone VII ·Stefano VIII ·Marino II ·Agapito II ·Giovanni XII ·Leone VIII ·Benedetto V ·Giovanni XIII ·Benedetto VI ·Benedetto VII ·Giovanni XIV ·Giovanni XV ·Gregorio V ·Silvestro II ·Giovanni XVII ·Giovanni XVIII ·Sergio IV ·Benedetto VIII ·Giovanni XIX ·Benedetto IX ·Silvestro III ·Benedetto IX ·Gregorio VI ·Clemente II ·Benedetto IX ·Damaso II ·Leone IX ·Vittore II ·Stefano IX ·Niccolò II ·Alessandro II ·Gregorio VII ·Vittore III ·Urbano II ·Pasquale II ·Gelasio II ·Callisto II ·Onorio II ·Innocenzo II ·Celestino II ·Lucio II ·Eugenio III ·Anastasio IV ·Adriano IV ·Alessandro III ·Lucio III ·Urbano III ·Gregorio VIII ·Clemente III ·Celestino III ·Innocenzo III
XIII-XVI secoloOnorio III ·Gregorio IX ·Celestino IV ·Innocenzo IV ·Alessandro IV ·Urbano IV ·Clemente IV ·Gregorio X ·Innocenzo V ·Adriano V ·Giovanni XXI ·Niccolò III ·Martino IV ·Onorio IV ·Niccolò IV ·Celestino V ·Bonifacio VIII ·Benedetto XI ·Clemente V ·Giovanni XXII ·Benedetto XII ·Clemente VI ·Innocenzo VI ·Urbano V ·Gregorio XI ·Urbano VI ·Bonifacio IX ·Innocenzo VII ·Gregorio XII ·Martino V ·Eugenio IV ·Niccolò V ·Callisto III ·Pio II ·Paolo II ·Sisto IV ·Innocenzo VIII ·Alessandro VI ·Pio III ·Giulio II ·Leone X ·Adriano VI ·Clemente VII ·Paolo III ·Giulio III ·Marcello II ·Paolo IV ·Pio IV ·Pio V ·Gregorio XIII ·Sisto V ·Urbano VII ·Gregorio XIV ·Innocenzo IX ·Clemente VIII
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