Paolo Fregoso cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 1430 aGenova |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato arcivescovo | 7 febbraio1453 dapapa Niccolò V |
Consacrato arcivescovo | 12 aprile1456 |
Creato cardinale | 15 maggio1480 dapapa Sisto IV |
Deceduto | 22 marzo1498 aRoma |
Manuale |
Paolo Fregoso | |
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Doge della Repubblica di Genova | |
Durata mandato | 14 maggio1462 – 31 maggio1462 |
Predecessore | Lodovico Fregoso |
Successore | Governo di quattro Capitani artefici |
Durata mandato | 8 gennaio1463 – 16 aprile1464 |
Predecessore | Lodovico Fregoso |
Successore | Signoria Sforzesca |
Durata mandato | 25 novembre1483 – 6 gennaio1488 |
Predecessore | Battista Fregoso |
Successore | Signoria Sforzesca |
Paolo Fregoso (Genova,1430[1] –Roma,22 marzo1498) è stato uncardinale earcivescovo cattolicoitaliano,arcivescovo di Genova edoge della Repubblica di Genova per tre mandati;[2] storicamente fu l'unico caso di persona ricoprente due cariche, diverse, nello stesso frangente.
Viene ricordato per aver istituito aGenova lafesta di precetto della Decollazione di SanGiovanni Battista e l'istituzione ligure delMonte di Pietà grazie alla collaborazione con il beatoAngelo Carletti.
Figlio del dogeBattista Fregoso - quest'ultimo eletto nel 1437 - e di Ilaria Guinigi, è ricordato dalle memorie storiche come "figura sinistra" nel panorama politico e religioso genovese, tanto che alcuni storici misero in dubbio la sua reale vocazione religiosa suffragata tra l'altro dalla nascita di ben cinque figli.[3]
Nonostante la sua grande passione per la politica, soprattutto quella in ambito genovese dove la sua famiglia salì più volte al potere dogale, fu il ponteficeNiccolò V, nativo della cittadella del levante ligure diSarzana, che convinse con la sua dottrina religiosa Paolo ad intraprendere gli studi ecclesiastici che compì aPavia.
Terminati gli studi fu nominato canonico del capitolo dellacattedrale Nostra Signora Assunta di Savona il 23 luglio del 1448; trasferitosi aSestri Ponente nel 1451, presso l'abbazia cistercense di Sant'Andrea, venne nel 1453 elettoabate dello stesso complesso. Grazie all'espressiva richiesta di suo fratelloPietro Fregoso, doge in carica, riuscì ad insediarsi così in breve tempo nel panorama religioso dellaGenova medievale con la successiva nomina, il 7 febbraio del 1453 e a soli ventisei anni, a nuovo arcivescovo dell'arcidiocesi di Genova. Ricevette inoltre nel 1470 la nomina di abate commendatario del monastero di San Bernardo diFontevivo nelparmense.
Nominatocardinale aRoma nel 1480, ricevette iltitolo cardinalizio di Sant'Anastasia fino al 1489. Nella città papale attrezzò per Genova ventuno navi - partite daCivitavecchia - e fu ricevuto dalpapa Sisto IV nel concistoro pubblico. Nel suo mandato "religioso" fu nominato come ammiraglio dellaSanta Sede a capo di una spedizione navale, alleata con la flotta navale napoletana diFerdinando I di Napoli, dal pontefice Sisto IV contro la flottaturca adOtranto (Battaglia di Otranto).
Si dimise dalla carica arcivescovile e cardinalizia il 13 febbraio del 1495. Nuovamente eletto vescovo dell'arcidiocesi genovese il 29 luglio 1496 conservò la carica ecclesiastica fino alla morte avvenuta il 22 marzo del 1498.
Più turbolenta e in alcuni casi violenta fu invece la vita politica di Paolo Fregoso che, in ben tre diversi momenti, riuscì a salire alla massima carica repubblicana contrastando, tra l'altro, alcuni componenti a lui vicini della sua famiglia - in primis il cugino e dogeLodovico Fregoso - e la stessa popolazione genovese. Fu infatti Lodovico a lasciare il proprio mandato in favore del cugino il 14 maggio del 1462. Il dogato fu sì relativamente molto breve, quasi quindici giorni, ma di grande importanza storica in quanto Paolo Fregoso divenne in quel breve periodo a capo sia del potere spirituale, grazie alla nomina arcivescovile, sia di quello temporale poiché mantenne ambe le cariche su Genova eLiguria; secondo le fonti storiche tale nomina fu approvata dapapa Pio II.
Dopo la settimanale carica governativa del Governo di quattro Capitani artefici - dal 1º giugno all'8 giugno 1462 - e con la nuova nomina a doge di Lodovico, i rapporti d'odio tra i due cugini minarono in continuazione la popolazione genovese, divisa ora tra l'"arcivescovo Fregoso" e il "doge Fregoso". Ottenuta nuovamente da quest'ultimo la nomina alla massima carica dogale - la trentanovesima nella storia repubblicana - non rinunciò ancora al potere ecclesiastico e come per un qualsiasi condannato diede l'ordine d'arresto per il cugino Lodovico che fu condotto, strisciando, alla fortezza diCastelletto e rinchiuso per un determinato periodo. Oltre al danno dell'insensato arresto, Lodovico fu costretto a cedere inoltre la propria proprietà acquisita della stessa fortezza del Castelletto nelle mani del neo doge Paolo.
Nuovamente spodestato nell'aprile del 1464 dopo vari episodi discutibili - tra i quali viene ricordata la proposta di cacciare da Genova lafamiglia Adorno con l'aiuto deiFieschi o ancora le frequenti lotte intestine dei Fregoso - porteranno infine il Consiglio degli Anziani a richiamare nel territorio genovese e ligure la protezione dellaSignoria Sforzesca per quasi tredici anni (1464-1477), che si tramutò di fatto in una nuova dominazione milanese a Genova. Paolo Fregoso, esiliato, trovò rifugio aMantova alla corte deiGonzaga, assieme ai figliolettiFregosino edAlessandro, che qui ricevettero la prima educazione umanistica.
Nominato cardinale nel 1480, fu eletto per la terza e ultima volta quarantunesimo doge della Repubblica il 25 novembre del 1483. Una successiva ribellione dei Genovesi contro il potere di Paolo lo porteranno ad una spontanea fuga da Genova il 6 gennaio 1488; gli successe un'ulteriore dedizione verso gliSforza. Nonostante il mantenimento della carica cardinalizia e arcivescovile su Genova, confermata nel 1496, fu costretto all'esilio forzato dalla stessa città e dai territori della Repubblica, che lo costrinsero a trovare rifugio inPiemonte, inVeneto e persino aRoma.
Nella città papale si trasferì l'8 dicembre del 1488 nellabasilica dei Santi XII Apostoli e accompagnòpapa Innocenzo VIII ad una visita adOstia il 15 novembre del 1489; nel 1490, il 10 agosto, fu nominato cardinale deltitolo cardinalizio di San Sisto partecipando alconclave del 1492.
Lottò fino alla morte, avvenuta nel 1498, ma senza successo contro la dominazione diCarlo VIII di Francia.
Paolo Fregoso ebbe cinque figli, tra questi:[4]
Altri progetti
Predecessore | Arcivescovo metropolita di Genova | Successore | ![]() |
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Giacomo Imperiale,O.S.B. | 7 febbraio1453 - 13 febbraio1495 | Jorge da Costa (amministratore apostolico) | I |
Jorge da Costa (amministratore apostolico) | 29 luglio1496 - 22 marzo1498 | Giovanni Maria Sforza | II |
Predecessore | Doge di Genova | Successore | ![]() |
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Lodovico Fregoso | 14 maggio1462 - 31 maggio1462 | Governo di quattro Capitani artefici | I |
Lodovico Fregoso | 8 gennaio1463 - 16 aprile1464 | Signoria Sforzesca | II |
Battista Fregoso | 25 novembre1483 - 6 gennaio1488 | Signoria Sforzesca | III |
Predecessore | Cardinale presbitero di Sant'Anastasia | Successore | ![]() |
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Giovanni Battista Zeno | 23 maggio1480 - 23 marzo1489 | Antonio Pallavicini Gentili |
Predecessore | Cardinale presbitero di San Sisto | Successore | ![]() |
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Pietro di Foix il Giovane,O.F.M. | 10 agosto1490 - 22 marzo1498 | Georges I d'Amboise |
Predecessore | Vescovo di Ajaccio | Successore | ![]() |
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Gabriele de Franchi,O.P. | 1º gennaio1493 - 22 marzo1498 | Filippo Pallavicini,O.E.S.A. |
Predecessore | Amministratore apostolico di Accia | Successore | ![]() |
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Bartolomeo Panmoglio | 26 marzo1493 - 21 febbraio1494 | Girolamo Antonio di Subiaco |
Controllo di autorità | VIAF(EN) 42905951 ·CERLcnp00589754 ·GND(DE) 129049034 |
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