Il centro abitato di Panni è situato sulla cima del monte Sario, a801 m s.l.m. tra imonti della Daunia. Il territorio comunale è racchiuso fra la valle del torrente Avella che fa da confine occidentale con il comune diSavignano Irpino e quella del torrente Iazzano confine orientale con il comune diBovino. Sia l'Avella sia lo Iazzano sono affluenti di destra delfiume Cervaro che delimita a nord il territorio comunale, separandolo da quello diMontaguto. Il confine meridionale è delimitato invece da alcuni aspri rilievi montuosi facenti capo almonte Crispignano.
La posizione collinare assicura un clima fresco anche d'estate, che rende Panni meta di villeggianti da tutta laCapitanata.
«Quando giù nel Tavoliere tutto arde la calura, su nell'altopiano Pan si gode la frescura»
Nel tardo medioevo il borgo era citato comePandi oPanda[4]. Le origini del toponimo sarebbero da riferirsi, per tradizione popolare, a quella del dio grecoPan, che compare anche nel vessillo del paese. Secondo alcuni potrebbe anche derivare dalla divinità sannitica dei raccolti Panda (Patana Pistia), che era imparentata conCerere, se non addirittura la stessa divinità[5]. È anche stata proposta la possibile derivazione dall'antroponimo germanico Pando, oppure dall'aggettivo latinopandus (curvo), da riferirsi a qualche elemento del paesaggio.
Sin da epoca preistorica (con ritrovamenti del paleolitico medio) lavalle del Cervaro costituiva un passaggio obbligato attraverso la penisola italica fra l'Adriatico ed il Tirreno. La gola fraBovino (Vibinum) eSavignano (Sabinianum) ne costituiva - da parte della popolazione autoctona - un punto critico di facile controllo nei confronti di invasori.
I più antichi documenti scritti sono stati trovati nell'Archivio di Stato di Foggia e nella Biblioteca Nazionale di Napoli e risalgono all'anno1118. Feudo deiGuevara, è stato occupato dagli spagnoli fino all'Unità d'Italia, che vide il paese fra i grandi oppositori dei piemontesi[6]. Pur terra dibrigantaggio, sacrificò numerosi suoi figli alla patria nelle due guerre mondiali, e subì vari flussi migratori, principalmente verso le Americhe, come anche inAustralia eEuropa (XX secolo) e verso altre parti d'Italia (dal1960 fino ai giorni nostri).
Il primo testo di storia del paese èCenni storici sulla terra di Panni[6] di Giuseppe Procaccini. Questo libro, sebbene datato, già contiene in forma chiara molte delle notizie importanti per una ricostruzione storica davvero difficile, per un paese martoriato da rovinosi terremoti. Ampio spazio viene riservato alla musica; terra dell'antica "zampogna di Pan"[7], il paese ospita il complesso bandistico "Gerardo Rainone[8] che ne tramanda l'uso.
«Di azzurro, al dio Pan in maestà, mezzo uomo, mezzo capro, la parte umana,di carnagione, capelluta e barbuta di nero, cornuta d'oro, la parte caprina di pelameal naturale, gli zoccoli di nero, il dio tenente con la mano destra il bastone, postoin banda alzata d'argento, con la mano sinistra il flauto d'oro, il dio ritto su uncane di rosso, rivoltato, fermo, sostenuto dallacampagna di verde, i quattro arti attraversanti. Ornamenti esteriori da Comune.»
Dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo, la Chiesa Madre costituisce il più importante monumento pannese. La chiesa custodisce una statua in marmo bianco rinascimentale dellaVergine Lauretana, un fonte battesimale pure in marmo bianco, due pale settecentesche, le statue dei santi e alcune pale di epoche più recenti oltre alla cappella dell'Adorazione. Lungo la parete esterna del campanile sono presenti alcuni graffiti di epoca paleocristiana, mentre all'interno ve ne sono altri di epoca templare.
Le altre chiese del paese sono quelle di San Vito e di San Pietro (detta del Purgatorio). A queste va aggiunta la modesta chiesetta del Calvario (la chiesa delle cinque croci).
Nel territorio comunale di Panni sorge inoltre il santuario della Madonna del Bosco con annesso un monastero, risalente al1503. Il complesso, ubicato alle falde del monteCrispignano, avrebbe accolto sant'Alfonso de Liguori nei suoi viaggi fra Campania e Puglia.
Nella parte alta del centro abitato si estende una passeggiata panoramica, detta 'Castello'. Lungo questo percorso pedonale sulla cresta del monte Sario, campeggiano i resti di una parete di una torre di guardia, costruita durante l'occupazione spagnola, degli inizi delCinquecento (in dialetto locale detta "Lu Zitomelòne"), entro cui è intagliata una finestrella.
Alcune fontane antiche intorno a Panni risalgono a numerosi secoli or sono, e presentano varie iscrizioni d'epoca medievale e rinascimentale (Fontana di Sant'Elia, Fontana di Mata, Fontana Vecchia, Fontana Nuova, Alambicco).
Interessante è anche il monumento ai caduti con una statua di bronzo della Vittoria che sostiene una fiamma, che ricorda nella forma l'americanastatua della Libertà.
Interessanti le chiavi d'arco dei portali[10], frutto delle capacità artistiche degli scalpellini pannesi, tramandatesi nei secoli.
Il territorio comunale di Panni si estende fra due aree naturalistiche: il monteCrispignano, uno dei più alti della Puglia, e lavalle del Cervaro, ricca di verde e di acque.Una vasta area boschiva attrezzata si estende nei dintorni del santuario della Madonna del Bosco.
Alcuni ritrovamenti archeologici (Monte Crispiniano, Valle dell'Avella, La Serra) nel territorio di Panni hanno restituito monili e monete delII secolo a.C., i resti di un tempietto e alcuni siti funerari delIII secolo a.C. Di notevole rilievo lo scavo ricognitivo del sito de "La Serra"[11].
Le feste patronali si tengono il 26 e 27 agosto e sono dedicate ai due patroni: San Costanzo martire e la Madonna del Bosco. Di notevole rilievo è poi la "Festa della Spiga" del 15 agosto.
L'economia locale è basata sulle attività agro-pastorali, sui prodotti tipici locali, sui servizi alla persona e agli anziani, con presenza di una struttura socio-sanitaria (con annesso poliambulatorio) e di una struttura di assistenza psichiatrica.
Il settore turistico è in fase di rilancio ed espansione; vi è la possibilità di fare trekking lungo i percorsi, nonché di praticare parapendio e sport affini. Oltre alle consuete festività comunali, ogni anno vi è la Motocavalcata di Panni, un appuntamento molto seguito dagli appassionati di motocross e quad, grazie a diversi tracciati percorribili nell'agro di Panni, con più livelli di difficoltà. Notevole anche la presenza del santuario della Madonna del Bosco, luogo secolare, immerso nel verde.
Nei giorni lavorativi sono attive relazioni dirette con il capoluogo provinciale tramite autobus delleFerrovie del Gargano.
La stazione ferroviaria di riferimento era quella diMontaguto-Panni, situata a 7 km dal centro abitato nella vallata sottostante, lungo lalinea Napoli-Foggia.
L'A.S.D. Panni, fondata nel 2013, gioca da un anno in Terza Categoria campana. Le gare interne della squadra "granata" vengono disputate al "San Costanzo", l'unico campo sportivo del paese.
Nella stagione 2015/16 la squadra arriva seconda in classifica, partecipa ai play-off e vince, andando così in seconda divisione.
Per la stagione 2019/2020 la società risulta inattiva dai campionati FIGC.
Nel 2013-2014 venne fondata a Panni da un gruppo di appassionati di Motori il MotorPanni-MotoClub che ogni anno dà vita alla Motocavalcata di Panni-Memorial Nicola MottolaLa manifestazione è molto seguita da diversi appassionati di tutta Italia e viene svolta di consueto nella stagione autunnale. I tracciati hanno diverse difficoltà.
^Emblema del Comune di Panni (Foggia), supresidenza.governo.it, Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2004.URL consultato il 22 novembre 2020.
^Documentate nel testo "Forme e decori nei portali di Panni", a cura di Giovanna Procaccini, CRSEC Regione Puglia, Comune di Panni, 2003
^2003, da parte del GAD, Gruppo Archeologico Daunio