| Pallanza frazione | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Comune | |
| Territorio | |
| Coordinate | 45°55′25″N 8°33′07″E45°55′25″N,8°33′07″E (Pallanza) |
| Abitanti | |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 28922 |
| Prefisso | 0323 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Nome abitanti | pallanzesi |
| Cartografia | |
| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | |
Pallanza (Palanza indialetto verbanese) è unafrazione del comune diVerbania nellaprovincia del Verbano-Cusio-Ossola. È una delle anime della città, insieme aIntra eSuna; nel suo abitato sorge lacasa comunale.
La frazione sorge sul golfo Borromeo e si estende fino alle pendici del Monterosso. La Castagnola è la collina che sorge ad Est del paese.
La tesi più accreditata sull'origine del nome deriva da un vocaboloCelticoPalantia oPalanz, significato di luogo d'incontro/fortificazione.[1]
I ritrovamenti archeologici testimoniano che la zona era abitata durante l'età del bronzo, non si esclude che già nelNeolitico il territorio fosse abitato da comunità palafitticole, molto frequenti nelle zone del varesotto.[2]
Altri ritrovamenti, rinvenuti sulla collina della Castagnola, risultano dell'Epoca romana come lapidi e vecchie fondamenta, il luogo dei ritrovamenti, vicino all'Oratorio di San Remigio, era denominato in passato "al Castellazzo", sede di un antico castello di cui oggi non si hanno più tracce.[2]
NelIX secolo d.C., Pallanza viene citata comeCurtis Regia, luogo di particolare importanza reale e indipendente dalla pieve diIntra, inoltre vantava un'importante posizione politica dovuta alla presenza di una fortificazione presente sull'Isolino di San Giovanni, e alla potente famiglia da Castello, che vantava ottimi rapporti con ilSacro Romano Impero.[3][4]
NelXIII secolo d.C., le lotte tra gli alleati dei Da Castello, ivercellesi da sempre in guerra controNovara, portano il conflitto anche nelle zone delVCO, fino al 1270, quando perdono il potere definitivamente per volere dei novaresi. Nel 1277 subentra la potente famiglia deiVisconti, i quali governano fino alXV secolo. Intorno alla metà del XIV secolo, Pallanza divenne la sede del capitano visconteo del lago di Maggiore, che aveva ampie prerogative politiche, giudiziarie e militari su tutte le comunità dello specchio d'acqua[5]. Nel 1477 Pallanza in quanto facente parte del feudo di S.Maurizio della Costa passa sotto la signoria deiMoriggia per poi secoli dopo passare ai Borromeo. I contrasti tra i pallanzesi e i Borromeo, portano gli abitanti a pagare agli Sforza una cospicua somma di denaro per riscattarsi il paese. Intorno al1620, con ladominazione spagnola, i Borromeo cercano di infeudarsi Pallanza, ma ancora una volta la popolazione paga i dominatori spagnoli, rimanendo indipendenti dalla casata dei Borromeo. In memoria di ciò, nel palazzo comunale, sono presenti due lapidi dedicate aFilippo IV di Spagna e alGovernatore di Milano,Gómez Suárez de Figueroa y Córdoba.[6]

Separata dalducato di Milano nel 1744, Pallanza fu a capo di provincia per l'Alto Novarese. Durante laRepubblica Cisalpina l’Alto Novarese venne incluso neldipartimento dell'Agogna: Pallanza appartenne al XV distretto facente capo adIntra. Al ritorno deiSavoia, Pallanza recuperò il suo ruolo fino al 1861, quando furono istituiti icircondari di Pallanza e dell’Ossola nell’ambito dellaprovincia di Novara.[7]
NelXIX secolo il Lago Maggiore diviene un luogo di villeggiatura nobiliare, con le costruzioni di numerose ville e alberghi di lusso a Pallanza, soprattutto nella zona collinare Castagnola.
Nel 1927 al comune vennero aggregati gli ex comuni diCavandone eSuna.
Pallanza rimase un comune autonomo sino al1939 quando, con ilregio decreto n. 702 del 4 aprile1939, venne fusa assieme al comune diIntra sotto il nome diVerbania[8].


Storicamente legata, per le proprie comunicazioni, alla navigazione sulLago Maggiore, fra il1910 e il1946 la città ospitò altresì una stazione dellatranvia Intra-Omegna.
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