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Paleogene

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PeriodoEpocaPianoEtà (Ma)
NeogeneMioceneAquitanianoPiù recente
PaleogeneOligoceneChattiano27,30
Rupeliano33,9
EocenePriaboniano37,71
Bartoniano41,03
Luteziano48,07
Ypresiano56,00
PaleoceneThanetiano59,24
Selandiano61,66
Daniano66,00
CretacicoCretacico superioreMaastrichtianoPiù antico
Suddivisione del Paleogene secondo laCommissione internazionale di stratigrafia dell'IUGS.[1]

Nellascala dei tempi geologici, ilPaleogene oNummulitico è il primo dei tre periodi in cui è suddiviso ilCenozoico, l'ultima era delFanerozoico, ed è compreso tra 66,00 e 23,04 milioni di anni fa (Ma).[1][2][3] È preceduto dalCretaceo e seguito dalNeogene.

Ebbe una durata di circa 43 milioni di anni e fu caratterizzato dalla grande evoluzione deimammiferi che, a partire dalle piccole e poco importanti specie del Cretacico, si svilupparono in modo notevole. Si divide inPaleocene,Eocene eOligocene.

Suddivisione

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LaCommissione Internazionale di Stratigrafia[1] riconosce per il Paleogene treepoche (Paleocene,Eocene edOligocene) e novepiani, ordinati dal più recente al più antico secondo il seguente schema:[4]

Oligocene
 Chattiano(27,30- 23,04 milioni di anni fa (Ma)
 Rupeliano(33,9 - 27,30 Ma)
Eocene
 Priaboniano(37,71 - 33,9 Ma)
 Bartoniano(41,03 - 37,71 Ma)
 Luteziano(48,07 - 41,03 Ma)
 Ypresiano(56,00 - 48,07 Ma)
Paleocene
 Thanetiano(59,24 - 56,00 Ma)
 Selandiano(61,66 - 59,24 Ma)
 Daniano(66,00 - 61,66 Ma)

Definizioni stratigrafiche e GSSP

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Il limite inferiore dell'era delCenozoico, del periodo del Paleogene, dell'epoca delPaleocene e del suo primo piano, ilDaniano, è dato dall'anomalia dell'iridio nelle sezioni stratigrafiche che caratterizzano il passaggio dal Cretacico al Paleogene.[2] Questo implica anche che i sedimenti generati dall'impatto meteoritico appartengono al Daniano. Questo strato dello spessore di qualche millimetro contenente l'evidenza delle conseguenze dell'impatto, coincide con un evento improvviso diestinzione di massa dagli effetti catastrofici.

Come indicatori secondari viene indicata la prima comparsa negli orizzonti stratigrafici deiforaminiferi della specieGloboconusa conusa, che compaiono poco al di sopra della base.

GSSP

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IlGSSP,[2] il profilo stratigrafico di riferimento dellaCommissione Internazionale di Stratigrafia, è stato localizzato in una sezione stratigrafica aEl Kef, inTunisia che coincide con l'anomalia dell'Iridio conseguente all'impatto di un asteroide.[5] Le sue coordinate sono: latitudine 36°09'13.2"N e longitudine 8°38'54.8"E.[6]

Paleogeografia

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Durante il Paleogene si completò la terza e ultima fase della frammentazione dellaPangea, iniziatasi nel precedenteCretacico. Tra circa 60 e 55 Ma il Nord America e la Groenlandia si separarono definitivamente dall'Eurasia, aprendo il mare Norico. L'oceano Indiano e l'Atlantico proseguirono la loro espansione chiudendo l'oceano Tetide. L'Australia e l'India cominciarono a spostarsi verso Nord-est a una velocità di circa 5–6 cm all'anno; questo provocò la separazione dell'Australia dall'Antartide con il conseguente aumento della sua velocità di spostamento. L'Antartide rimase invece nella regione del Polo Sud dove si era posizionato dall'epoca della formazione della Pangea, circa 280 milioni di anni fa.

L'India, che si era staccata dall'Africa circa 40 milioni di anni prima, cominciò ad entrare in collisione con la parte orientale dell'Asia; le enormi pressioni esercitate da questa spinta diedero luogo allaformazione della catena montuosa dell'Himalaya avvenuta tra 52 e 48 milioni di anni fa e portarono alla definitiva chiusura del passaggio dellaParatetide.

Nel frattempo la placca africana cominciò a dirigersi a nord-est verso l'Europa; l'enorme pressione esercitata dall'Africa, dall'India e dalla piccola placca del continenteCimmeria diede luogo all'imponenteorogenesi alpina, iniziatasi già nelCretacico inferiore, ma che produsse i maggiori effetti dalPaleocene all'Eocene. Si formarono proprio in questo periodo tutte le maggiori catene montuose attuali, tra cui:Alpi,Pirenei,Atlante,Balcani,Tauro,Caucaso,Pamir,Karakorum eHimalaya. Questa collisione è tuttora in corso.

Il Sud America iniziò a spostarsi verso nord separandosi dall'Antartide, aprendo così loStretto di Drake e permettendo per la prima volta la circolazione oceanica completa attorno all'Antartide. L'instaurarsi dellaCorrente Circumpolare Antartica, che bloccava l'afflusso delle acque calde verso l'Antartico, provocò il rapido raffreddamento del clima del continente che fino ad allora era coperto di boschi e diede luogo alla formazione dei ghiacciai che tuttora lo ricoprono.

Il Paleogene terminò con una seconda fase di orogenesi alpina, che diede luogo alla formazione delle catene montuose costiere delleMontagne Rocciose, deiCaraibi e delle zone delCentroamerica.

Clima

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Escursione della temperatura del mare, misurata come variazione della concentrazione dell'isotopo18O, dal Mesozoico al Cenozoico. Salvo il picco dell'Eocene, in generale nel Paleogene si ha un raffreddamento della temperatura.

All'inizio del Paleogene le temperature erano relativamente elevate e raggiunsero il loro massimo durante il breve periodo denominatoMassimo termico del Paleocene-Eocene, per poi cominciare a scendere rapidamente.

Paleocene

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Il clima era caldo uniforme e umido, senza grandi escursioni tra le zoneequatoriali e polari. Le foreste tropicali e paratropicali si estendevano fino a latitudini molto maggiori delle attuali; i boschi subtropicali arrivavano fino quasi alle regioni polari, dove crescevano alberi con grandi foglie caduche appartenenti a tipi oggi sconosciuti, ma che avevano saputo adattarsi alle situazioni alternantesi di notte perpetua e giorno continuo.

Alcune specie animali poterono sfruttare le rotte artiche, data l'assenza dei ghiacci, e in particolare tra Nord America e Europa, da un lato, o l'Asia a occidente. Non risultavano migrazioni tra Europa e Asia che erano separate dai mari interni. Le due Americhe erano ancora staccate, ma i marsupiali sudamericani poterono arrivare in Australia passando attraverso la regione antartica.

Eocene

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Il clima terrestre cominciò a farsi più caldo e la vegetazione tropicale poté spingersi fino alcircolo polare artico eantartico. Questo favorì una diversificazione dei mammiferi ancora maggiore di quella del Paleocene, con ondate migratorie in tutte le direzioni. A partire dal medio Eocene si nota invece una diminuzione di questi flussi.

Verso la fine dell'Eocene il clima divenne sostanzialmente più secco e freddo, e alle alte latitudini comparvero le gelate invernali. La vegetazione tropicale si restrinse verso le zone equatoriali, mentre cominciò a svilupparsi un nuovo tipo di paesaggio fatto di bosco misto, simile a quello che copre oggi ilCanada o il Nord Europa. Si formò la calotta polare antartica e l'estensione dei ghiacciai produsse un abbassamento del livello del mare.

La scomparsa dellostretto di Turgai permise il passaggio di mammiferi asiatici verso l'Europa, con effetti tuttavia catastrofici per molte specie europee. Il nuovo paesaggio boscoso diede luogo alla comparsa di alcune specie attuali di mammiferi.

Oligocene

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Dalla fine dell'Eocene, in un intervallo di un solo milione di anni, si produsse un brusco abbassamento delle temperature annuali. L'instaurarsi dellaCorrente Circumpolare Antartica provocò il congelamento di vaste aree oceaniche a Sud. Il clima decisamente più freddo si rivelò ostile per molte delle specie che si erano evolute durante i periodo più caldi.

I boschi a foglia larga e caduca, che si erano sviluppati fino alle regioni polari, furono gradatamente sostituiti da boschi di conifere nelle regioni settentrionali dell'Europa, Asia e America.

Paleozoologia

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Durante il Paleogene si ebbe l'esplosivaradiazione adattativa deiMammiferi, probabilmente dovuta alla precedenteestinzione di massa del passaggioCretaceo-Terziario; in particolare fecero la loro comparsa nell'Oligocene i primi esemplari dicane,gatto,balene,ippopotami,lemuri einsettivori.

GliUccelli si diversificarono in modo marcato e fecero la loro comparsa nuove specie diforaminiferi e lanummulite che caratterizza il periodo.

Paleozoologia marina

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Icadyptes salasi, un pinguino gigante dell'Eocene superiore del Perú.

Gli ecosistemi oceanici erano per lo più popolati da quegli animali, piante e organismi unicellulari che erano sopravvissuti alla grandeestinzione di massa del Cretacico-Terziario e che poterono espandersi durante il Cenozoico. A beneficiarne furonoforaminiferi bentonici,ricci di mare, briozoiCheilostomata,gasteropodi,bivalvi,teleostei e soprattutto labarriera corallina, favorita dal clima più caldo in particolare nell'Eocene.

Ilnanoplancton ebbe un notevole recupero nell'Eocene, mentre lediatomee e idinoflagellati poco influenzati dalla crisi, costituivano la componente più importante delle acque profonde. Nelle coste sabbiose si svilupparono nuovi tipi di ricci, gasteropodi e bivalvi capaci di scavare e ancorarsi ai sedimenti per resistere alla forza delle onde.

Tra le molte nuove specie apparse in questo periodo sono da segnalare lebalene, che si svilupparono da mammiferi carnivori terrestri e conseguirono rapidamente un notevole successo tra i grandi predatori oceanici. Altre specie invece si mantennero ai margini oceanici come ipinguini, derivati da uccelli natatori dell'Eocene. È possibile che abbiano fatto la loro prima comparsa anche ipinnipedi come lafoca, iltricheco o il leone di mare, anche se non ci sono fossili prima delNeogene.

Paleozoologia terrestre

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I mammiferi ereditarono il mondo daidinosauri dando luogo a un'importanteradiazione adattativa che non era stata possibile nell'era precedente, data la supremazia dei grandi rettili. All'inizio del Paleocene i mammiferi erano creature piuttosto piccole, simili a un odiernoroditore e le loro dimensioni non superavano quelle di un cane. Tra le specie che erano sopravvissute all'estinzione di massa del Cretacico-Terziario ci furono imultituberculata, imarsupiali,ungulati primitivi simili a unprocione e una serie di mammiferi insettivori. Comparvero presto iprimati, gli antenati dei moderni carnivori, i primi esemplari dicavallo, le cui dimensioni erano allora simili ad un cane, e mammiferi erbivori della taglia di un odiernobovino.

Il numero delle varietà di mammiferi si raddoppiò, avvicinandosi a 100, in linea con il livello attuale. Cominciarono ad apparire le moderne specie dierbivori:

Iproboscidati fecero la loro comparsa nell'Eocene inferiore. IlMoeritherium, primo fossile conosciuto, era un animale lungo 3 metri, con zanne appena accennate e corta proboscide. I roditori, originatisi nel Paleocene, continuarono la loro diversificazione evolutiva; ne fecero le spese imultituberculata arcaici, che condividevano la stessa alimentazione e si estinsero nell'Oligocene. I primi mammiferi predatori che si nutrivano di mammiferi erbivori fecero la loro comparsa nel Paleocene, come imesonichidi, parenti dei successiviartiodattili.

Scheletro completo diGastornis

All'inizio del Paleocene proliferarono anche alcuni generi di uccelli giganti noti comegastornithidi, come ilGastornis, vissuto tra il tardo Paleocene e l'Eocene in Europa e Nord America. Incapace di volare a causa delle ali atrofizzate, aveva l'aspetto di uno struzzo alto fino a due metri con una testa enorme ed il becco possente. Nonostante sia stato indicato come un predatore in passato, oggi numerosi indizi, come artigli smussati e un becco piatto, hanno provato che si trattava di un uccello erbivoro che usava il forte becco per rompere noci e semi.

Accanto ai grandi esemplari si svilupparono anche i volatili che vivevano negli ambienti costieri, come ilpellicano e la maggior parte delle specie attuali come ilpiccione, l'anatra, l'airone, ilfalco, lacivetta e ilpicchio.

I rettili e gli anfibi non erano molto frequenti. Si svilupparono le primeRanidae, che diedero origine alle attuali rane, anche se la scarsa presenza di fossili non permette una ricostruzione molto accurata del loro processo di diversificazione.

Paleobotanica

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Non vi furono drastici cambiamenti nella flora in seguito alla transizione nel Paleogene. Leangiosperme continuarono la loro evoluzione fino a raggiungere un livello simile all'attuale nell'Oligocene. Nelle aree montane delle zone subtropicali si svilupparono i boschi dicaducifoglie. Apparvero le primerose e le primeerbe.

Il successo evolutivo più importante fu rappresentato dallo sviluppo deiprati erbosi e dall'impollinazione anemofila che permise lo sviluppo senza contatto diretto tra le piante.

Schemi

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periodo Paleogene
PaleoceneEoceneOligocene
Daniano ·Selandiano ·ThanetianoYpresiano ·Luteziano ·Bartoniano ·PriabonianoRupeliano ·Chattiano


Note

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  1. ^abc Commissione internazionale di stratigrafia,International Chronostratigraphic Chart, sustratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche.URL consultato l'8 marzo 2024.
  2. ^abcGlobal Boundary Stratotype Section and Point (GSSP) of the International Commission of Stratigraphy, Status on 2009.
  3. ^"Whatever happened to the Tertiary and Quaternary?"
  4. ^International Commission on Stratigraphy, sustratigraphy.org.URL consultato il 16 gennaio 2025.
  5. ^Molina, E.; Alegret, L.; Arenillas, I.; Arz, J.A.; Gallala, N.; Hardenbol, J.; Salis, K. von; Steurbaut, E.; Vandenberghe, N. & Zaghbib-Turki, D.;2006:The Global Boundary Stratotype Section and Point for the base of the Danian Stage (Paleocene, Paleogene, "Tertiary", Cenozoic) at El Kef, Tunisia: original definition and revision, Episodes29(4), p. 263-273, ISSN 0705-3797.
  6. ^36.1536666667°N 8.64855555556°E - Google Maps

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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