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Pagliara

Coordinate:37°59′11.29″N 15°21′33.91″E37°59′11.29″N,15°21′33.91″E (Pagliara)
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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediPagliara (disambigua).
Pagliara
comune
Pagliara – Stemma
Pagliara – Bandiera
Pagliara – Veduta
Pagliara – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoGugliotta Sebastiano Antonio (lista civicaSicilia vera - Cambiare per unire) dall'11-6-2017
Data di istituzione12 agosto1695 (distacco daSavoca)
Territorio
Coordinate37°59′11.29″N 15°21′33.91″E37°59′11.29″N,15°21′33.91″E (Pagliara)
Altitudine200 m s.l.m.
Superficie14,48[1]km²
Abitanti1 113[2] (30-11-2024)
Densità76,86 ab./km²
FrazioniLocadi,Rocchenere
Comuni confinantiFurci Siculo,Mandanici,Roccalumera,Santa Lucia del Mela
Altre informazioni
Cod. postale98020
Prefisso0942
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT083065
Cod. catastaleG234
TargaME
Cl. sismicazona 1(sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona C, 968GG[4]
Nome abitantipagliarini
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pagliara
Pagliara
Pagliara – Mappa
Pagliara – Mappa
Posizione del comune di Pagliara all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Pagliara (Pagghiara insiciliano[5]) è uncomune italiano di 1 113 abitanti[2] dellacittà metropolitana di Messina inSicilia.

Fa parte all'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani.

Geografia fisica

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L'odierno centro abitato si estende a mezza collina, sui montipeloritani, dominato daU Pizzu Tunnu (un monte dalle caratteristiche morfologiche così aspre che ne rendono difficile la scalata), sulla sponda sinistra dell'omonimo torrente, all'altezza del km. 3,5 della Strada Provinciale 25 (Roccalumera-Mandanici) che attraversa il paese da est ad ovest.

Storia

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Pagliara, centro urbano.

Alcuni studiosi sostengono che nell'ampio letto del torrente che costeggia tutt'oggi l'abitato, nel periodo di fine estate del36 a.C., trovò facile riparo l'esercito diSesto Pompeo, che di lì a poco si sarebbe scontrato conOttaviano, futuro primo imperatore romano. Pare inoltre che intorno all'anno1000 dei pastori provenienti dall'allora casale di Nisi (Fiumedinisi), alla ricerca di una zona dal clima più mite, si stabilirono nell'alveo dell'alloratorrente Santa Caterina (oggi torrente Pagliara) dove costruirono delle case fatte di paglia e rami, le cosiddette "pagliare". Da qui inizialmente la denominazione di "Casale Tuguriorum".

La prima citazione risale tuttavia al1134, quando ilre di SiciliaRuggero II, assegnò questo villaggio all'abate basilianoLuca I,Archimandrita di Messina e Barone diSavoca. Pagliara divenne, assieme al vicino villaggio diLocadi, uno dei casali facenti parte allaBaronia di Savoca. NelCinquecento il villaggio era già parecchio sviluppato tanto che lo storicoRocco Pirri nel suo volumeSicilia Sacra, parla di "Casale Tuguriorum", e cioè, nel linguaggio dell'epoca, di un centro rurale di mediocre entità, con forme chiuse e ammassate e con una media di 60 famiglie, censite allora assieme a quelle diSavoca.

Nel1695, Pagliara si emancipa daSavoca, diventando comune autonomo. Sotto la sua autorità furono poste le borgate diRocchenere e Madonna delle Grazie. Già nel1652, tutti icensimenti considerarono gli abitanti di Pagliara separatamente da quelli diSavoca. Inoltre alcune opere d'arte conservate nelle chiese deiSS. Pietro e Paolo e diSan Sebastiano confermano l'ascesa e la prosperità che nel seicento dovettero caratterizzare la vita del neo-Municipio.

NelSettecento Pagliara raggiunse la massima prosperità artistica ed economica grazie alla coltivazione ed alla lavorazione in vari mulini delbaco da seta. Altra area significativa fu la "Marina di Pagliara" che, sino al1854 fu parte integrante del comune, poi aggregata aRoccalumera, conosciuta già inepoca romana con il nome diTamaricium et Palmarum. Nella marina sorgevano già nelSeicento varie locande, e sino all'Ottocento ne rimase in funzione una denominata "Zi Paola", punto di ritrovo di molti viaggiatori dell'epoca.

Dalla prima metà dell'Ottocento, cominciò per Pagliara un lento degrado, facilitato dallo spostamento della popolazione verso la marina e fu così che conregio decreto dell'11 aprile1880, il comune di Pagliara venne soppresso ed il suo territorio fu aggregato a quello diRoccalumera (1º luglio 1880). Solo con la Legge n. 743 del 5 luglio1914 Pagliara riuscì a ripristinare la propria autonomia con il distacco daRoccalumera.

NelXX secolo, la crisi perdurò fino alla fine dellaprima guerra mondiale, seguito da un fecondo periodo (1921-1940) caratterizzato da un notevoleincremento demografico esviluppo edilizio. Durante laseconda guerra mondiale La vallata del torrente Pagliara fu teatro di una cruenta battaglia tra le forze nazi-fasciste sconfitte e quelle anglo-americane. Qui fu fermata la ritirata tedesca e furono fatti prigionieri due loro battaglioni, grazie all'ostacolo naturale che le colline della zona presentano e al percorso sinuoso del fiume. Tra il1941 e il1960 vi fu un altro periodo di crisi nell'espansione urbana dovuto ancora una volta, in gran parte alle perdite subite durante laseconda guerra mondiale.

Nel territorio attuale sono comprese anche le frazioni Rocchenere eLocadi (comune autonomo fino al 1928 e frazione diFurci Siculo fino al 1938), posta di fronte aMandanici a 330 m sul livello del mare al cui interno si trovano ancora strutture in rovina del tardoSeicento e la cinquecentesca "TorreSollima". Nelle campagne circostanti sono inoltre ancora visibili antichi mulini ad acqua e vecchi frantoi. Oggi gli abitanti di Pagliara sono occupati nel settore terziario ed alcuni si dedicano alla coltivazione degli agrumi e degli ulivi.

La struttura urbana antica è ancora pressoché intatta. Sulla via principale spiccano alcuni palazzi ottocenteschi (Calabrò, Allegra) e nei viottoli caratteristici si possono ammirare archi di pietra gialla e testimonianze di abitazioni tardo-medievali. Nel centro del paese, in via Carceri, sono ancora visibili i resti delle antiche prigioni, mentre in contrada Rinaldo esistono ancora i resti di un antico frantoio a trazione animale, unitamente ai resti di un mulino ad acqua.

A Pagliara si trova inoltre unpino marittimo alto 25 metri e con un imponente tronco della circonferenza di 4,70 metri ed un diametro dell'ombra proiettata di almeno 30 metri, per il quale è stato richiesto l'inserimento nelGuinness dei primati, Il pino si trova in mezzo ad una distesa dialberi d'ulivo di cui l'intera vallata è tanto ricca da essere stata ribattezzata “Valle degli ulivi”, nelle adiacenze del palazzo Loteta (famiglia nobiliare Messinese che possedeva nel territorio di Pagliara la residenza estiva ed una stalla).

Simboli

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Gonfalone civico

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Pagliara sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 gennaio 2006.[6]

Stemma
«D'oro,calzato di verde, alle tre torri di rosso, mattonate di nero, merlate alla guelfa di tre, finestrate e chiuse di nero, poste due, una, sull'oro, la calza caricata di dieci spighe di grano d'oro, impugnate e legate di rosso, cinque a destra, cinque a sinistra. Ornamenti esteriori da Comune.»
Gonfalone
«Drappo di giallo con la bordatura di verde.»
Bandiera

La bandiera, concessa con D.P.R. del 5 agosto 2013, è un drappointerzato in palo di verde, di giallo, di verde; il palo di giallo caricato dello stemma comunale.[7][8]

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • A Pagliara: chiesa di San Sebastiano, chiesa matrice dei Santi Pietro e Paolo, palazzo Calabrò, palazzo Loteta
  • Nella frazione Rocchenere: chiesa di San Francesco, chiesa di Santa Lucia
  • Nella frazione Locadi: chiesa matrice di San Giovanni, torre Sollima
Chiesa San Sebastiano (foto Etnanatura)
Chiesa Ss. Pietro e Paolo

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

Come arrivare: Trasporti

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  • Treno: Stazione FF. SS Roccalumera-Mandanici della tratta Catania-Messina (a 3 km dal centro abitato)
  • Automobile: via Autostrada: A18 Messina-Catania, Casello di Roccalumera, dirigersi sulla sinistra nella S.S. 114 in direzione Messina fino al Bivio in Piazza Mazzullo nel Comune diRoccalumera, da qui proseguire sulla S.P. 25 "Roccalumera-Mandanici" per circa 3 km
  • Autobus: Autolinea Interbus

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
12 maggio 198823 maggio 1990Agatino Pitrolo-Sindaco[10]
23 maggio 199014 giugno 1994Salvatore Grasso-Sindaco[10]
28 giugno 199425 maggio 1998Giuseppe Spadaro-Sindaco[10]
25 maggio 199827 maggio 2003Alfredo Giuseppe Allegra Garufilista civicaSindaco[10]
27 maggio 20035 luglio 2006Domenico Santi Prestipinolista civicaSindaco[10]
5 luglio 200615 maggio 2007Antonino PiccioneComm. straordinario[10]
15 maggio 20078 maggio 2012Santi Di Bellalista civicaSindaco[10]
8 maggio 201212 giugno 2017Domenico Santi PrestipinoSindaco[10]
12 giugno 2017in caricaSebastiano Antonio GugliottaSindaco[10]

Altre informazioni amministrative

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Il comune di Pagliara fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:regione agraria n.6 (Montagna litoranea dei Peloritani)[11].

Note

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  1. ^Dati Istat 2011, suistat.it.URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  3. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^Giovan Battista Pellegrini,Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990.
  6. ^Pagliara (Messina) D.P.R. 18.01.2006 concessione di stemma e gonfalone, supresidenza.governo.it.URL consultato il 15 settembre 2021.
  7. ^Pagliara (Messina) D.P.R. 05.08.2013 concessione della bandiera comunale, supresidenza.governo.it.URL consultato il 6 agosto 2022.
  8. ^D.P.R. di concessione del 5 agosto 2013 (PDF).
  9. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^abcdefghihttp://amministratori.interno.it/
  11. ^GURS Parte I n. 43 del 2008, sugurs.regione.sicilia.it.URL consultato il 21 maggio 2014.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Italia (bandiera)Comuni dellacittà metropolitana di Messina
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