Il capoluogo comunale si trova ad ovest di Treviso, ma gran parte del territorio si estende a nord, dove si trovano le altre quattro frazioni (la più settentrionale è Postioma, posta traMusano diTrevignano eMerlengo diPonzano Veneto).
Per quanto riguarda l'idrografia, nella zona non scorrono corsi d'acqua di rilievo, ma vi è una grande quantità di rogge e fossati alimentati da un sistema di canali artificiali derivanti dalPiave (in particolare ilcanale della Vittoria di Ponente). Sul territorio ha competenza ilconsorzio di bonifica Piave.[6]
Nel territorio comunale si trovano una decina di cave per l'estrazione della ghiaia, alcune delle quali ancora attive. Almeno la metà di queste raggiungono il livello della falda acquifera e sono dunque ricoperte d'acqua. Esaurita l'attività estrattiva per alcune cave è iniziato un progetto di riqualificazione,[7] mentre altre sono state trasformate in discariche con conseguente degrado dell'area.[8][9]
SecondoCarlo Agnoletti, il toponimo Paese, nei documenti antichiPaesium, deriva dallatinopagensis, termine indicante un luogo ai margini di unpagus, ovvero di un abitato. Non è chiaro quale fosse il centro in questione: forse eraQuinto, dove si trovava una pieve di una certa importanza, se non la stessaTreviso.
Riguardo agli altri toponimi, anchePadernello sarebbe di origine latina, dapadus, ovvero "pioppo". Postioma è in relazione allavia Postumia, la strada consolare che tuttora attraversa il paese. Porcellengo, invece, sarebbe da ricollegare all'allevamento dei maiali, oppure dalla storpiatura dipozzolongo, il che confermerebbe la tesi che in paese vi fosse un profondo e largo pozzo, come testimoniato da antiche fonti. Castagnole deriva chiaramente dacastagno, specie arborea particolarmente diffusa nel territorio.[10]
La civiltà è comparsa nel territorio di Paese già inetà preistorica, tuttavia le testimonianze più sicure della presenza umana risalgono aiRomani. La loro presenza in Veneto fu consolidata sul finire delII secolo a.C., con l'istituzione dellaGallia Cisalpina e la fondazione dellacolonia diAquileia.
A Paese, le tracce più evidenti sono rappresentate dallavia Postumia, che tuttora transita perPostioma, a cui si aggiunge l'organizzazione del territorio rurale secondo lo schema dellacenturiazione. Vanno poi citati i numerosi reperti ritrovati un po' ovunque, in particolare tombe e materiale da costruzione.[11]
Il comune di Paese ha assunto l'attuale unità territoriale solo con le ultime variazioni amministrative, avvenute nelNovecento e per secoli le varie borgate del territorio hanno avuto una propria entità storica.
Nel medioevo la zona di Paese era legata alcomune diTreviso e alla suadiocesi. L'organizzazione politica ed ecclesiastica del territorio sostanzialmente coincidevano: ciascun villaggio (laregola) dipendeva da unapieve, compresa a sua volta in uno dei quattro arcipretati trevigiani. L'attuale comune risultava smembrato nei due arcipretati diCornuda eQuinto: al primo apparteneva la pieve di Postioma (con la regola di Porcellengo); all'altro le pievi diIstrana (con Marcelline ePadernello) e di Quinto stessa (con Paese,Castagnole, Sovernigo, Villa e Malzago). Da questa situazione si può dedurre che il centro più importante era allora Postioma, che era appunto sede di una chiesa matrice.
Questo tipo di organizzazione rimase quasi inalterata anche dopo l'annessione di Treviso allaRepubblica di Venezia, avvenuta nel corso delTrecento.[11]
In questo periodo anche il territorio di Paese fu coinvolta nel fenomeno delleville venete, di cui restano tuttora pregevoli esempi. Tra questi, spicca particolarmentecasa Quaglia, edificio gotico delXV secolo considerato uno dei primi esempi del genere nel Trevigiano.
A partire dalXVIII secolo, Paese conosce un notevole periodo di sviluppo e Postioma, anche a causa dell'indebolimento dell'autorità religiosa, perse d'importanza.[12]
Dopo la caduta dellaSerenissima (1797), Paese seguì le sorti di tutto ilVeneto passando dai Francesi agli Austriaci e poi di nuovo ai Francesi. SottoNapoleone furono istituiti i primi comuni ma, dopo un periodo di caos amministrativo, si cercò di accorpare i paesi più piccoli sotto i centri maggiori, sicché Paese (conCarbonera,Melma e le attuali frazioni) fu annessa al comune diTreviso.
Il ritorno degli Austriaci (1815) vide l'istituzione delRegno Lombardo-Veneto e un nuovo riordino amministrativo: Paese, Santa Bona (Treviso) e Castagnole divennero frazioni diMonigo, mentre Postioma e Porcellengo furono sottoposte al nuovo comune di Padernello. Tuttavia, già pochi mesi dopo, Paese diventa sede comunale con frazioni Monigo e Castagnole.
Con l'annessione alRegno d'Italia vi fu un'ulteriore riforma amministrativa, che vide la soppressione del comune di Padernello e l'aggregazione del suo territorio a Paese (1º gennaio1867).[13]
Agli inizi del '900 Paese era un comune sostanzialmente agricolo e poco popolato. La popolazione che viveva in condizioni igieniche abbastanza carenti era composta prevalentemente da coltivatori o allevatori. Allo scoppio della guerra Paese era a ridosso della zona di guerra, e nel territorio comunale posero sede numerose squadriglie (anche in località San Luca diPadernello (Paese)) e battaglioni.Il campo di volo della squadriglia diFrancesco Baracca fu allestito al confine tra Paese e Quinto.Il 18 marzo 1918 arriva a Villa Onesti ilXV Gruppo che resta fino al febbraio 1919.Ma non si dimenticò povertà e malattie: la febbre spagnola mieté molte vittime anche a Paese. Al termine della guerra Monigo si aggregò al comune di Treviso, cosa non presa bene dall'amministrazione di Paese.
All'inizio della seconda guerra mondiale il comune era popolato da 8 000 residenti circa. Il comune ospitò 2 000 rifugiati, ma ne perse altrettanti che emigrarono, soprattutto inCanada. Il territorio subì quasi 60 attacchi aerei, che avevano l'obbiettivo di distruggere le piste di decentramento dell'aeroporto di Treviso in località Villa. Vennero bombardate anche le linee ferroviarie, soprattutto a Postioma.Ennesimo capitolo doloroso fu la "Simmel" di Castagnole.Essa era una fabbrica e un deposito di armi che fu più volte bombardata. Negli ultimi anni sono stati preparati progetti di recupero. Nel 1946 il referendum per la votazione della forma di governo evidenziò la personalità tradizionalista che aveva il comune: i 4 500 abitanti votanti del comune si divisero equamente, anche se i voti per la monarchia erano leggermente superiori a quelli per la repubblica.[10]
Abbandonata povertà e malasanità il comune iniziò la sua grande corsa verso sviluppo e modernità. Si è registrato in effetti un notevole incremento demografico: daglianni cinquanta ad oggi la popolazione è più che raddoppiata. Tuttavia, anche l'industria è cresciuta particolarmente (a scapito dell'agricoltura) e, ancor di più, il settore terziario.
Altro problema attuale sono le cave. Sono in 29 nel territorio comunale, e tale cosa ha fatto recentemente scoppiare una raccolta di firme per fermarne lo scavo.[10]
«D'azzurro, alcovone di grano d'oro, accostato da cinquestelle d'argento, a sei punte, poste 1, 2, 2. Ornamenti esteriori da Comune.»
Le spighe di grano rappresentano l'importante produzione cerealicola del comune; le cinque stelle invece rappresentano Paese e le sue quattro frazioni.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di giallo.[15]
L'origine della chiesa risale all'inizio delXV secolo quando l'edificio era ad una sola navata di stile romanico. Nel1603 la chiesa venne riedificata addossata al campanile. Al secolo successivo risalivano il presbiterio, il soffitto decorato a stucco e gli affreschi diSebastiano Santi. Nel1793 fu dichiarata arcipretale, mentre subiva altri lavori di ampliamento e riedificazione. Nel1918 venne quasi completamente riedificata su progetto dell'architetto Melchiori che la trasformò in un grande edificio a tre navate con una imponente facciata in marmo realizzata nel1957.
immagine della chiesa
Nell'altar maggiore è presente laPala di San Martino, olio su tavola quattrocentesco di Gerolamo Pennacchis senior diTreviso. Ai lati del coro sono posti due affreschi diGian Maria Lepscky risalenti al1946. Nella navata destra è presente l'altare nel quale riposa San Romano diacono e martire e un altare del Rosario del1580. Nel soffitto, laGloria di San Martino di Berto Rossato, mentre in controfacciata è posto un quadro diAntonio Beni. Il fonte battesimale apparteneva alla vecchia chiesa diPossagno in cui fu battezzatoAntonio Canova. Organo a canne: esisteva un piccolo organo Pugina ad un manuale. Questo piccolo strumento trasformato a due manuali ora si trova nelduomo di Macerata) sostituito nel 1979 da uno strumento a due manuali costruito dal maestro del coro Silvano Girotto e dal figlio Alessandro con 25 registri, disposto su due manuali che da circa 10 anni è stato smontato a seguito dei lavori eseguiti per la consolidazione del tetto della chiesa. e non più rimontato
legrandi struttureCasa Quaglia, costruzionegotica sita nell'attuale via Roma risalente alXV secolo, risulta una delle più antiche architetture di villa presenti nellaprovincia di Treviso.
Casa Perotto, edificio risalente al1700, era probabilmente posto in un centro di un nucleo di case prevalentemente di carattere rurale.
Villa Algarotti-Quaglia (Prima metà delXVI secolo). Complesso sito nell'attuale via Roma sorto nel Cinquecento ma in seguito ampiamente rimaneggiato, costituito dalla villa padronale e provvisto di parco di gusto ottocentesco, dalla barchessa con adiacenze rustiche, dallacappella gentilizia e dallaserra.
Vista posteriore di Villa "La Quiete"Villa "La Quiete", nato come casino di campagna, divenuto in seguito sede municipale. Il complesso ha inglobato lacappella gentilizia della precedentestruttura, oratorio dedicato alla Maternità diMaria Vergine.
Villa Gobbato-Dalla Riva, dimora storica delXIX secolo, presenta una lunga barchessa porticata e un grande parco recintato conpini marittimi. Attualmente è sede delle scuole elementari locali e sede didattica.
Villa Onesti Bon, edificio risalente alXVIII secolo, il complesso presenta un importante corpo centrale è un parco colmo diessenze arboree. Sul luogo dell'attuale villa sorgeva la villa del "timpano arcuato", raffigurata in un dipinto delGuardi. La cappella annessa alla villa contiene le tombe dei baroni Onesti, nel sud del paese.
Villa Panizza, risalente alXIX secolo è ubicata presso il centro comunale. Viene generalmente utilizzata per eventi di diverso genere.
piazza mons.andreatti, principale piazza di paese dove sorge la chiesa diSan Martino vescovo di tuors e dove c'e la via che porta alla villa Panizza.
piazza quaglia, la 2 principale di Paese per grandezza e importanza e dove si trova casa quaglia.
piazza dell'emigrante, dove parte la via che arriva in piazza mons.andreatti.
Al 31 dicembre 2024 gli stranieri residenti nel comune erano 1 697, ovvero il 7,9% della popolazione.[17]Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:[18]
Castagnole (3 959[4] ab.) è la maggiore frazione del comune. Sorge a nord-est del capoluogo, confinando con Postioma e Porcellengo (a nord-ovest), con Merlengo diPonzano Veneto (a nord-est) e con alcuni sobborghi diTreviso ad est (Santa Bona,Monigo). Comprende anche la località Borgo Economia, a nord-ovest.
Attraversa il centro la SP 100 "di Montebelluna" (via gen. G.Piazza) che collegaMontebelluna aTreviso. A nord invece transita laFeltrina, lungo la quale si è formata una zona industriale.
La parrocchiale di San Mauro si trova nell'omonima piazza e risale alXVIII secolo.
Padernello, (3 048[4] ab.) si trova ad ovest di Paese, poco prima diIstrana. Si suddivide in tre località: San Lorenzo (il maggiore, attorno alla parrocchiale), San Gottardo (a sud) e San Luca (a nord).
Per il centro passa la SP 128 "Capitello" (via Ortigara-via Trento), che la collega aPostioma, e la SR 53 "Castellana", che collegaTreviso aCastelfranco Veneto.
La parrocchiale di San Lorenzo risale alXVIII secolo; al suo interno si possono ammirare la splendida pala dell'altare maggiore (restaurata nel 2012 in occasione del trecentesimo anniversario della chiesa) e "La Crocifissione" diSebastiano Ricci. Si narra che prima di intraprendere l'ultimo volo Baracca si fermò a pregare proprio in questa chiesa. Da ricordare anche il tempietto di San Luca, della metà delXII secolo (citata nella bolla papale Justis Fratrum) e lachiesetta di San Gottardo, originaria delXVIII secolo ma più volte ampliata e rimaneggiata.
San Lorenzo dista dal capoluogo 2,5 km, e anche il quartiere San Gottardo invece San Luca circa 3 km.
Postioma (3 020[4] ab.) è il più vecchio abitato del comune, avendo origini romane, attraversato da due importanti strade di antiche origini: laPostumia e laFeltrina
La vecchia chiesa risale alSeicento, ma attualmente la parrocchia ha sede in un altro luogo di culto, degli inizi delNovecento.
Porcellengo (1 441[4] ab.), si trova a nord del capoluogo.
Da ricordare la chiesa, risalente alla metà dell'Ottocento, villa Ferretti, con l'oratorio ottocentesco, restaurata da Camillo Favaretto nel1927 e villa Olivotti, di proprietà comunale e anche questa costruita nell'Ottocento e restaurata con la supervisione di Favaretto nel1929.
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1920 distacco della frazioneMonigo aggregata al comune diTreviso (Censimento 1911: pop. res. 1 333).[19]
Nel comune sono presenti diverse istituzioni culturali, tra le quali la biblioteca comunale, posta all'interno del complesso di Villa "Le quiete", il Cinema "TeatroManzoni", il centro civico ricreativo diCastagnole, l'Auditorium di Villa Panizza.[20][21]
Sagra di San Lorenzo, presso la frazionePadernello, offre stand gastronomici e intrattenimento musicale.
Sagra di San Gottardo, presso la frazionePadernello, offre stand gastronomici e piatti tipici della tradizione culinaria veneta.
Festa di San Giorgio, festeggiata in aprile, presso la frazionePostioma, è celebrata in onore diSan Giorgio Martire.
Tradizionale Sagra di Castagnole, sagra presso l'omonima frazione.
Paese in Rosa, rassegna tradizionale organizzata dall'assessorato alla Cultura e dall'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Paese. L'obiettivo principale è promuovere lacultura, lasalute e lepari opportunità attraverso una varietà di eventi che coinvolgono lacomunità locale.[23][24]
Lastrada statale 53 Postumia detta anche "Castellana" attraversa Paese passando tangente al centro e proseguendo per Villa e poi Padernello. Questa è la strada più importante che collega il centro di Paese aTreviso e ad altri comuni dellaprovincia.
Il comune, seppure abbia una modesta dimensione sia geografica che demografica, possiede tre stazioni ferroviarie sul suo territorio comunale.
La principale è lastazione di Paese lungo la direttrice ferroviariaTreviso-Vicenza. Questa è la stazione più importante ed è la più vicina al centro del capoluogo comunale. Collega Paese aTreviso (in soli cinque minuti) e altre località fra le province di Treviso, Padova e Vicenza. Ha un modesto traffico durante le ore di punta, è dotata di due binari passanti e di un fabbricato viaggiatori dismesso.
La piccolastazione di Paese-Castagnole, molte volte confusa con quella di Paese, si trova come quella di Postioma lungo la direttriceMontebelluna-Treviso. Questa è la stazione più piccola ed è servita da un solo binario passante. Il traffico è modesto.
A Paese è riservata la Linea urbana 11 diMOM (exACTT), che unisce il comune con il centro e laStazione FS diTreviso. Durante la giornata sono effettuate delle corse prolungate versoPadernello.
Castagnole è servita dagli autobus della Linea urbana 21 diMOM, che la collegano con laStazione FS ed il centro diTreviso. Alcune corse sono prolungate verso Paese, ed effettuano capolinea presso la chiesa di Paese.
Le principali squadre di calcio della cittadina erano la società U.S. Paese 1945 Calcio, nata nel 1945, militante inPrima Categoria, A.C. Castagnole 1986, fondata nel 1986. A settembre 2016 U.S. Paese e A.C. Castagnole si sono unite formando l'A.S.D. Città di Paese, partendo dalla Prima Categoria grazie al titolo dell'U.S. Paese. Disputa gli incontri a Porcellengo.
Le altre squadre di calcio sono: U.S. Postioma Calcio, fondata nel 1972, che gareggia inSeconda Categoria e la società G.S. Padernello, nata nel 1965, che disputa laSeconda Categoria.
Il Futsal Postioma è la principale squadra dicalcio a 5 presente nel territorio comunale. La società è nata nel 2004 e milita nella Serie D provinciale del campionatoFIGC.
L'unica squadra di basket di Paese è il Basket Paese, fondata nel 2016 dopo la scissione dalla società Polisportiva Paese 81 che gestisce attualmente il Volley Paese, milita in serie D nel campionato regionale del Veneto.
IlRugby Paese, nato nel lontano 1956, è una solida realtà sportiva del territorio comunale soprattutto a livello minirugby. Attualmente la squadra Seniores milita nel campionato nazionale Serie A.