PZL.38 Wilk | |
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Descrizione | |
Tipo | caccia |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Franciszek Misztal |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | aprile 1938 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Dimensioni e pesi | |
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Lunghezza | 8,35m |
Apertura alare | 11,05 m |
Altezza | 2,50 m |
Superficie alare | 19,00m² |
Carico alare | 145,8 kg/m² |
Peso a vuoto | 1 715kg |
Peso max al decollo | 2 775 kg |
Propulsione | |
Motore | 2in lineaPZL Foka II a 8 cilindri, raffreddati ad aria |
Potenza | 490hp ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 465km/h a 4 000m |
Velocità di crociera | 300km/h |
Autonomia | 1 250km con il massimo carico bellico |
Tangenza | 10 000 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2Wz.36calibro7,92 mm,Wz.37calibro7,92 mm |
Cannoni | 1 FK wz.38Acalibro 20 mm |
Bombe | 300 kg |
Note | dati tratti daPolish Aicraft 1893-1939 di Jerzy B. Cynk |
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IlPZL.38 Wilk (lupo, inlingua polacca) era unaereo da caccia bimotore adala media sviluppato dall'aziendapolaccaPaństwowe Zakłady Lotnicze diVarsavia neglianni trenta e rimasto allo stadio diprototipo.
Nel novembre 1932 il capo del Dipartimento dell'Aeronautica polacca, colonnelloLudomił Rayski, approvò un piano triennale per l'espansione e l'ammodernamento della componente aerea da bombardamento dell'aviazione, e della sua capacità di combattimento. Nel 1933 iniziò la costruzione del prototipo delcacciabombardiere PZL 23 Karas. Nel 1934 venne emessa dalla Polska Lotnictwo Wojskowe una specifica relativa ad un aereo bimotore multiruolo (cioè capace di trasportare all'interno di una stiva bombe un ordigno da 300 kg), sulla scia di ciò che si stava realizzando all'estero (Fokker G.I,Potez 630,Messerschmitt Bf 110). Per la motorizzazione di tale velivolo era previsto l'acquisto della licenza di produzione del motore franceseHispano-Suiza 12L, un 12cilindri a V, raffreddatia liquido, che sviluppava 600CV (440 kW). L'installazione dei motori francesi venne abbandonata rapidamente per via del loro peso a secco, 370kg[1].
In alternativa al motoreHispano-Suiza venne considerato il propulsore nazionalePZL Foka, allora in fase di sviluppo a cura dell'ingegnerStanislaw Nowkuński, direttore della filiale polacca dell'azienda cecoslovaccaSkoda. Questo motore disponeva di 8cilindri a V, raffreddatiad aria, e doveva erogare 600hp.[1]Dopo aver ordinato lo sviluppo del nuovo motore, nell'autunno 1934, si decise di iniziare il lavoro di progettazione della cellula.Per realizzare tale macchina la direzione tecnica della fabbrica di statoPZL, guidata dall'ingegnerMieczyslaw Kurma bandì un concorso interno per un bimotore da combattimento, che fu vinto dalla proposta elaborata del progettistaFranciszek Misztal, con l'aiuto diJerzy Dąbrowski, in contrapposizione a quella elaborata dall'ingegnerWsiewołod Jakimiuk.[1]La progettazione del nuovo velivolo utilizzò il collaudato profilo aerodinamico del precedente bombardierePZL.37 Łoś, disegnato dall'ingegnerDąbrowski. Inizialmente l'aereo ricevette la sigla PZL.38 ed il soprannome di Łosiu (alce, inlingua polacca), ma l'esercito impose poi quello di Wilk (lupo).[1]
Secondo i termini della specifica militare il velivolo doveva essere uncaccia bimotore, biposto, in grado di contrastare efficacemente icaccia nemici ad una quota variabile tra i 1 500 e i 9 000 m, svolgendo nel contempo missioni di ricognizione e bombardamento in picchiata[2]. La velocità stimata doveva essere superiore ai 500km/h. L'aereo doveva disporre di un armamento basato su un cannone da 20 mm e mitragliatrici (fino a 4) calibro7,92 mm, più una bomba da 300 kg contenuta all'interno della stiva ventrale. Il peso totale massimo, aereo (2 200 kg) più bomba (300 kg), non doveva essere superiore ai 2 500 kg. Pur non specificato direttamente, doveva essere preso in considerazione il carrello retrattile (a causa della elevata velocità richiesta) nelle gondole motori. Il disegno iniziale, i calcoli delle prestazioni e dei pesi vennero effettuati dall'ingegnerMisztal, mentre le forme aerodinamiche furono sviluppate daDąbrowski con l'aiuto di modelli in scala delPZL.37 Łoś. All'inizio del 1936 fu approvata la costruzione di due prototipi, da realizzarsi presso lo stabilimento WP.1 dellaPZL diVarsavia-Okeçie. A partire dalle primavera del 1936 l'ingegnerMisztal ricevette il supporto tecnico degli ingegneriTadeusz Tarczyński (che aveva collaborato allo sviluppo delPZL.37 Łoś),Kazimierz Korsak eMichał Skrabiński. I primi due ingegneri provenivano dal team diJakimiuk, e ciò fu causa del ritardo nello sviluppo del successivo caccia leggeroPZL.45 Sokół. Il lavoro di progettazione principale fu terminato nell'autunno del 1936. Inoltre l'alto comando, al fine di favorire la preparazione degli equipaggi destinati ai caccia PZL.38 ed ai bombardieri PZL.37, decise il contemporaneo sviluppo del moderno addestratorePWS-33 Wyżeł[1].
I lavori di realizzazione di questo fondamentale aereo[3], destinato ad equipaggiare l'aeronautica militare polacca, furono interrotti dalla tragica morte dell'ingegnereStanislaw Nowkuński, rimasto ucciso in un incidente in montagna, il 30 luglio1936[1].La sua morte impedì il definitivo sviluppo del propulsore prescelto, in quanto il team di ingegneri incaricati di portare avanti il lavoro sulPZL Foka si dimostrò incapace di risolvere i problemi tecnici incontrati[4]. Tale motore diede problemi di surriscaldamento, ebbe difficoltà ad ottenere la potenza nominale e fu sempre afflitto da forti vibrazioni. Sfortunatamente il propulsore non erogò mai al banco oltre 420CV, invece dei previsti 600 CV, e pertanto si decise di utilizzare un motore estero di prestazioni simili. In questa situazione, nel novembre 1936, la direzione tecnica della fabbrica WP.1 PZL mandò una relazione al comando dell'aviazione militare, informandolo di aver completato la cellula del primo prototipo del PZL.38 Wilk, restando in attesa di una decisione sul tipo di propulsore da installare.
Nel dicembre del 1936 il comandante l'aviazione,generaleRayski, giunse alla conclusione che il ritardo nella preparazione della produzione del propulsore PZL Foka, sarebbe stato così grande che per il PZL.38 Wilk si sarebbe dovuto trovare un altro motore. Prima della fine dell'anno furono compiuti passi per ottenere la licenza di produzione dei motori stellari francesi Gnome-et-Rhône o in linea Hispano Suiza, giunti alla fase finale dei collaudi. Il 27 ottobre1937 un motore Hispano-Suiza 14 AB venne inviato inPolonia, dove completò, entro il 7 novembre1938, cento ore di collaudi presso l'Instytucie Technicznym Lotnictwa (Istituto di Tecnologia per l'Aviazione) diVarsavia. Il 7 maggio1938 giunse anche, in prova, un propulsore Gnome-et-Rhône 14M, che fu scelto per equipaggiare il ricognitoreLWS-3 Mewa. Nella primavera del 1937 il Comando dell'Aviazione scoprì che le prestazioni previste per l'aereo erano assolutamente teoriche. Venne quindi deciso di utilizzare sugli aerei di produzione il motoreBristol Mercury VIII da installare sulla cellula delcacciabombardiere dopo le primeprove di volo. Tale propulsore doveva equipaggiare anche ilcacciaPZL.50 Jastrząb e ilcacciabombardierePZL.46 Sum. Il comando dell'aviazione ordinò di equipaggiare il primo prototipo del PZL.38 Wilk con motori esteri, mentre il secondo avrebbe montato i previsti motori nazionali PZL Foka I. Il tentativo di dotare la cellula dell'aereo con il motore francese Gnome-et-Rhône 14N Mars[1] venne subito abbandonato per via dell'eccessivo incremento di peso che non consentiva la riqualificazione del prototipo. Inoltre sia ilgenerale Rayski che il K.S.U.S. negarono l'utilizzo dei motori 14N Mars per il PZL.38. Finalmente si decise di selezionare il propulsore americano Ranger SGV-770B, concettualmente simile al PZL Foka, che sviluppava una potenza di 420CV[4]. Al fine di ottenere prestazioni decisamente superiori l'alto comando ordinò di progettare un più evoluto derivato del PZL.38 Wilk, designatoPZL.48 Lampart, dotato dei motori Gnome-et-Rhône 14M Mars da 700CV[4].
L'aereo era uncacciabombardiere dotato di configurazione convenzionale, monoplano adala media, di costruzione interamente metallica (compreso il rivestimento esterno)[4]. L'impennaggio di coda presentava la doppiaderiva. Ilcarrello di atterraggio principale era completamente retrattile, con le gambe anteriori che si posizionavano all'interno della parte posteriore delle gondole dei motori, mentre il ruotino di coda era fisso.
I propulsori erano duemotori in lineaPZL Foka I a 8cilindri, raffreddatiad aria, eroganti lapotenza di 420CV ed azionantieliche tripala metalliche Ratier.
L'equipaggio era composto da due persone, unpilota e un operatore radio-mitragliere, alloggiati all'interno di un abitacolo completamente chiuso. L'equipaggiamento standard comprendeva: impianto per l'erogazione dell'ossigeno, radio ricetrasmittente, riscaldamento, fotocamera e predisposizione per il volo notturno.
L'armamento si componeva di un cannone Fabryki Karabinów FK wz.38A da 20 mm e due mitragliatrici PWU Wz.36 da 7,92 mm in postazione anteriore fissa, due mitragliatrici PWU wz.37 da 7,92 mm brandeggiabili in postazione dorsale[4]. Labomba da 300 kg era trasportata internamente alla carlinga, in una apposita stiva.
Il primo prototipo, designato PZL.38/I, dotato di due propulsori americaniRanger SGV-770B da 420CV consegnati nel gennaio 1938, effettuò il primo volo nell'aprile dello stesso anno sull'aeroporto di Okecie, con ai comandi il collaudatoreJerzy Widawski. Le prove in volo dimostrarono che i motori americani sviluppavano meno potenza del previsto, circa 330CV. La limitata potenza erogata influiva grandemente sulle prestazioni; in più i motori Ranger risultavano più pesanti del previsto, dotati di una sezione trasversale più grande deiPZL Foka I, che determinava una maggiore resistenza frontale. I primi voli evidenziarono problemi ai timoni, che tardavano a compensare. Durante le prove effettuate ad Okęcie il primo prototipo fece registrare una velocità massima di 400 km/h, ad una quota di 100 m.
Nell'estate del 1938 fu installato l'armamento definitivo. L'ingegnerLudwik Białkowski aveva progettato la postazione difensiva dorsale, armata con due mitragliatrici brandeggiabili PWU wz.37 "Szczeniak" da 7,92 mm. Quando erano in posizione di riposo le armi erano nascoste in appositi incavi ricavati nella parte superiore dellafusoliera. Nella parte anteriore erano posizionate due mitragliatrici fisse PWU wz.36 da 7,92 mm. Del previsto cannone Fabryki Karabinów FK wz.38D da 20 mm, progettato dall'ingegner Jurek, era ancora in fase di costruzione il primo prototipo, e l'arma venne sostituita da un simulacro in legno.
Il secondo prototipo, PZL P.38/II, fu realizzato con leggero ritardo rispetto al primo, nella primavera del 1938, rimanendo in attesa della disponibilità del motore nazionale PZL Foka. I relativi supporti motore, cofani e eliche adatte giunsero in fabbrica solo nell'estate del 1938. In quell'autunno lo stabilimento PZL spedì finalmente due propulsori PZL Foka I pronti per l'uso. Il 3 novembre1938 il secondo prototipo venne presentato alle autorità militari presso l'aeroporto di Okecie. L'aereo venne prescelto, assieme ad altri (PZL.37 Łoś,PZL.46 Sum,LWS-3 Mewa eLWS-6 Żubr), per l'esposizione presso il 16º Salone Internazionale dell'Aviazione di Parigi-Le Bourget.[1] Inizialmente ilgenerale Stachiewicz, Capo di Stato Maggiore Generale (Szefowi Sztabu Głównego), non accettò di inviare inFrancia il prototipo del PZL.38/II Wilk. Ciò avvenne solo dopo l'intercessione del generale Rayski. La sua resistenza era dovuta al fatto di non voler svelare molti elementi segreti, come il cannone FK wz.38D da 20 mm. Dal momento che il PZL.38/II veniva trasportato aParigi per ferrovia, nel timore di un'azione di spionaggio, il cannone fu sostituito da un simulacro in legno.
Tra il 25 novembre e l'11 dicembre1938 il velivolo rimase esposto sull'aeroporto di Le Bourget[4], suscitando grande interesse. L'aereo era completo di finta bomba da 300 kg appesa sotto la parte inferiore della fusoliera. I dati formalmente esposti nella didascalia recitavano:
I dati riportati erano chiaramente di propaganda, perché la velocità massima dichiarata era troppo elevata in relazione a quella effettivamente registrata durante le prove.Dopo il ritorno in patria il prototipo PZL.38/II ricevette i previsti motori PZL Foka II da 620 CV e nel gennaio 1939 effettuò le prove di qualificazione presso l'I.T.L.[1], compiendo ulteriori 10 ore di moto a terra e in volo. Sul campo i consumi di carburante risultavano troppo elevati, a causa della troppo bassa pressione registrata nei serbatoi, e furono quindi installate delle pompe per il travaso del carburante. Il peso a vuoto del velivolo era superiore di 600 kg a quello preventivato e ciò dava un carico utile di soli 164 kg. Il peso massimo e le prestazioni vennero calcolate per la versione dacaccia, cioè senza bomba da 300 kg. Con l'installazione della bomba, il peso massimo del velivolo sarebbe andato in sovraccarico. Dopo aver effettuato un ulteriore piccolo numero di voli, il prototipo PZL.38/II Wilk venne immagazzinato in un hangar dell'aeroporto insieme al PZL.38/I e il progetto di sviluppo venne terminato[1].
Allo scoppio dellaseconda guerra mondiale, il 1º settembre1939, entrambe le macchine non erano in grado di alzarsi in volo, e per nessuna di esse fu predisposta l'evacuazione, dapprima verso est e successivamente inRomania. Dopo lo scoppio della guerra il prototipo PZL.38/I venne tirato fuori dall'hangar in cui si trovava, per non essere distrutto dai bombardamenti. Quando l'8 settembre1939 i tedeschi occuparono l'aeroporto di Varsavia-Okęcie l'aereo venne trovato nelle vicinanze di un muro paraschegge. La sua sorte finale non è conosciuta.
Il secondo prototipo PZL.38/II venne trasferito presso ilcentro sperimentale diRechlin, per essere sottoposto a prove di valutazione da parte dei tecnici dellaLuftwaffe. Successivamente l'aereo fu portato preso il Museo dell'Aria diBerlino per esservi esposto come quando era stato catturato, senza motori ed eliche, in una stanza separata dal resto della collezione. Quando nella notte tra il 22 e il 23 novembre1944 l'aviazione britannica bombardò il Museo, la maggior parte dei reperti erano stati inviati già da tempo presso magazzini e capannoni posizionati nel settore della Grande Polonia e dellaPomerania. Non si conosce la sorte finale del velivolo, probabilmente quando il fronte orientale cedette sotto la pressione delle truppe sovietiche, l'aereo fu distrutto.
Ad oggi non risulta essere sopravvissuto alcun esemplare completo, o parti, del PLZ.38 Wilk.
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