IlProfesionalen Futbolen Klub Levski Sofija (inbulgaro: Професионален Футболен Клуб Левски София,Club Calcistico Professionistico Levski Sofia), noto semplicemente comeLevski Sofia, è unasocietàcalcisticabulgara con sede nella città diSofia. Fa parte della società polisportiva Levski Sofia e milita nellaPărva liga, la massima divisione delcampionato bulgaro di calcio.
Insieme alla rivaleCSKA Sofia è la società di calcio più titolata dellaBulgaria, avendo vinto ventiseititoli nazionali, ventisetteCoppe di Bulgaria (record) e treSupercoppe nazionali, compresi 13double e 2treble nazionali. È l'unica squadra bulgara ad aver partecipato ad ogni edizione del campionato bulgaro nella massima categoria e l'unica ad avere un bilancio a favore nelle partite con tutte le altre compagini della Bulgaria.
A livello internazionale vanta tre apparizioni nei quarti di finale dellaCoppa delle Coppe e due nei quarti di finale dellaCoppa UEFA ed è la prima compagine bulgara ad aver partecipato (nell'edizione2006-2007) alla fase a gironi dellaChampions League.
LoSport Club Levski Sofia venne fondato nel1911 da un gruppo di studenti della Seconda Scuola Superiore Maschile diSofia, con il calcio come principale sport praticato. La società, però, venne registrata solo tre anni più tardi (il 24 maggio1914, la data di nascita ufficiale del club). Il nome venne scelto in onore dell'eroe nazionale del risorgimento bulgaroVasil Levski (1837-1873) su proposta di uno dei fondatori, Boris Vasilev.
Il primo campionato ufficiale venne organizzato inBulgaria solo nel1924 e fino a quella data il Levski partecipò al campionato della capitale, Sofia. Al torneo nazionale, disputato secondo il formato di coppa, con turni a eliminazione diretta, partecipò per la prima volta nel1925 raggiungendo la finale e fu di nuovo finalista nel1929. Ottenne la prima vittoria nel1933 e prima dellaseconda guerra mondiale vinse anche ilcampionato del 1937 e quello del1942. In quest'ultimo anno si aggiudicò anche, per la prima volta,Coppa di Bulgaria, realizzando così undouble.
Appena dopo il colpo di Stato del 9 settembre 1944, organizzato dalle forze antifasciste, il club fu costretto ad unirsi con il PSK (Club Sportivo delle Poste) e venne registrato di nuovo con il nome PSK Levski.
Nel dopoguerra tornò l'accoppiata campionato-coppa nel1946 e nel1947, mentre il campionato successivo sarà vinto da un club nato proprio in quell'anno: ilSeptemvri pri CDV, futuroCSKA Sofia, squadra con cui il Levski si troverà spesso a rivaleggiare in campo nazionale.
Nel 1949, cioè nel periodo staliniano delregime comunista, in omaggio alla tradizione sovietica, la squadra venneribattezzata Dinamo Sofia, riprendendo il nome Levski nel 1957 in seguito alprocesso di destalinizzazione.
Glianni cinquanta si aprirono con un altro double nel1950. Nei dieci anni a venire il club riuscì a rompere l'egemonia del CSKA soltanto nel 1953, ma vinse anche quattro coppe nazionali.
Nel1959 debuttò nella prima squadraGeorgi Asparuhov, che, salvo una piccola parentesi, trascorrerà tutta la carriera nel club, diventando così il suogiocatore simbolo. A lui sarà dedicato lostadio del club dopo la sua morte (causata da un incidentestradale), avvenuta nel1971.
Glianni sessanta cominciarono sempre sotto il segno del CSKA, così che il Levski tornò a vincere il campionato solo nellastagione 1964-1965. Grazie a questo successo la squadra fece il suo debutto nellecompetizioni europee, nellaCoppa dei Campioni 1965-1966, dove venne eliminato negli ottavi di finale dalBenfica. L'anno successivo la squadra conquistò la nona coppa nazionale nel1967, e quindi partecipò allaCoppa delle Coppe 1967-1968. Capitò di incontrare al primo turno ilMilan, che vinse 5-1 la partita di andata giocata aSan Siro. Al Levski non riuscì l'impresa di ribaltare il pesante passivo, e l'1-1 del ritorno fece avanzare nella competizione la squadra italiana. Inquella stagione il Levski conquistò il decimo titolo nazionale.
Nel frattempo il 22 gennaio 1969 in seguito dell'ennesima riforma delcalcio bulgaro Levski venne unito con i clubSpartak Sofija e Sportist (Sofija) e messo sotto il controllo del Ministero dell'interno.A questo fatto seguì un altro cambio del nome in Levski-Spartak.
Glianni settanta si aprirono con una partecipazione allaCoppa dei Campioni 1970-1971 nella quale venne eliminato nel turno preliminare dall'Austria Vienna. Il Levski vinse successivamente il campionato nel1973-74 e la Coppa nel1975-76, mentre lastagione successiva ottenne un nuovo double. Raggiunse due volte i quarti di finale nelle competizioni europee, nellaCoppa UEFA 1975-1976 e nellaCoppa delle Coppe 1976-1977 venendo eliminato in entrambi i casi da due squadrespagnole, prima ilBarcellona (però segnando cinque gol nella partita a Sofija finita 5-4) e poi l'Atlético Madrid (dopo 2-1 e 0-2). Il Levski conquistò un altro double nel1978-79; in quella stagione, inCoppa UEFA arrivò ai sedicesimi, dove venne nuovamente eliminato dal Milan.
Glianni ottanta cominciarono con tre secondi posto in campionato, ma nellastagione 1983-84 realizzò un altro double, vincendo anche il prestigiosissimo ai quei tempi (tanto da rappresentare quello della coppa nazionale dal 1946 fino al 1980) torneo per “la coppa dell'armata rossa”. Nel autunno dello stesso anno nel primo turno del torneo dellaCoppa dei Campioni dopo 1-1 a Sofia e 2-2 nella partita di ritorno venne eliminato il campione in carica della Bundesliga – Stoccarda.
Intanto il 18 giugno1985 quando ad una partita dal termine del campionato Levski fuirraggiungibile al vertice della classifica si disputò la finale della Coppa di Bulgaria contro gli eterni rivali del CSKA che vide la partita finire in rissa. In seguito alle pesanti sanzioni decisi dalla federazione il titolo venne assegnato alTrakia Plovdiv, (nel 1990 sarà restituito al Levski), qualeparteciperà anche alla successivaCoppa dei Campioni. Inoltre venne deciso prima di sciogliere la squadra rifondandola subito dopo comeVitoša Sofija, con quale nome la squadra vinse la sedicesima Coppa nazionale l'anno successivo, e raggiunse nuovamente i quarti nellaCoppa delle Coppe 1986-1987. Anche in questo caso fu una squadra spagnola a sbarrare la strada ai bulgari - ilReal Saragozza. Dopo il diciassettesimo titolo conquistato nellastagione 1987-88 la squadra partecipò allaCoppa dei Campioni 1988-1989, trovandosi di fronte nel primo turno il Milan diSacchi. Fu quel doppio scontro (2-0 a Sofia, e 5-2 a Milano) che diede l'inizio dello straordinario ciclo di vittorie internazionali per i rossoneri.
Al termine del 1989, caduto il cosiddetto “muro di Berlino” la squadra finalmente riprese il suo nomeLevski.
Nella stagione 2006-2007, in qualità di campione di Bulgaria, il Levski fu ammesso al secondo turno preliminare dellaUEFA Champions League. Qui, dopo aver eliminato igeorgiani delSioni Bolnisi, sconfitti per 2-0 sia in casa sia in trasferta, superò gli italiani delChievo, vincendo per 2-0 all'andata aSofia e pareggiando 2-2 nel ritorno aVerona. Il Levski diventò così la prima squadra bulgara capace di entrare nella fase a gironi dellaUEFA Champions League. Sorteggiato nel difficilissimo girone A, comprendente anche i campioni in carica delBarcellona, ilChelsea e ilWerder Brema, il sodalizio bulgaro concluse il raggruppamento all'ultimo posto, perdendo tutti gli incontri. Nell'aprile 2007 l'allenatore Stanimir Stoilov sostituì il dimissionarioHristo Stoičkov sulla panchina dellanazionale bulgara, mantenendo contestualmente il ruolo di tecnico del Levski per alcuni mesi; al termine dellastessa stagione il Levski vinse il proprio venticinquesimo titolo nazionale. Dopo una negativa partecipazione allaUEFA Champions League 2007-2008, la squadra partecipò anche allaedizione successiva della Champions, sostituendo il penalizzatoCSKA Sofia. Fu eliminato al terzo turno preliminare dalla squadra bielorussa delBATE. La stagione finì con la vittoria delventiseiesimo titolo.
Tifosi del Levski Sofia
Nella stagione 2009-2010 il Levski arrivò ai play-off dellaUEFA Champions League, ma fu eliminato dagli ungheresi delDebrecen. Ammesso alla fase a gironi dell'Europa League, fu eliminato a causa del quarto posto nel gruppo G, alle spalle diSalisburgo,Villarreal eLazio. Partendo dal secondo turno preliminare, chiuse all'ultimo posto anche il proprio gruppo dell'Europa League 2010-2011, pur riuscendo, nel medesimo anno, a classificarsi secondo nelcampionato. Nella stagione 2011-2012 concluse al secondo posto in campionato dopo aver lottato fino all'ultima giornata per il titolo, perso alla fine per un solo punto.
Dopo il secondo posto del 2012-2013, il Levski conobbe un paio di annate abbastanza deludenti: nel 2013-2014, con il quinto posto, chiuse per la prima volta il campionato in una posizione non utile per partecipare allecoppe europee (non accadeva dal 1990-1991) e nel 2014-2015 non andò oltre il settimo posto. In questi anni perse due finali diCoppa di Bulgaria contro avversarie meno quotate (nel2012-2013 contro ilBeroe Stara Zagora e nel2014-2015 contro ilČerno More Varna).
Nella stagione 2015-2016, cambiata la proprietà e la dirigenza del club, la situazione parve migliorare: la squadra si piazzò seconda in campionato, tornando a qualificarsi per le coppe europee. Nella stagione 2017-2018 la squadra uscì dall'Europa League contro l'Hajduk Spalato, fallendo l'accesso ai gironi, e in campionato deluse con prestazioni al di sotto delle aspettative. L'allenatoreNikolaj Mitov fu esonerato e al suo posto subentròDelio Rossi. Sotto la guida del tecnico italiano il Levski scalò varie posizioni in classifica e ritornò ben presto nelle zone alte della graduatoria (terzo/quinto posto). InCoppa di Bulgaria il Levski riuscì ad arrivare in finale contro loSlavia Sofia, ma non riuscì ad aggiudicarsi il trofeo a causa della sconfitta aitiri di rigore per 4-2 contro loSlavia Sofia.
Nella stagione 2018-2019, dopo la clamorosa eliminazione al primo turno preliminare dell'Europa League contro ilVaduz, Rossi fu sollevato dall'incarico[1] e sostituito con lo slovenoSlaviša Stojanovič, rimasto in carica sino al 21 gennaio 2019 e rimpiazzato a sua volta daGeorgi Dermendžiev. Il 29 aprile la guida della squadra passò temporaneamente aGeorgi Todorov, che rimase in carica poco più di due settimane prima di lasciare il timone aPetăr Hubčev[2], che condusse i suoi al terzo posto finale e alla qualificazione all'Europa League dopo i play-off (1-0 in finale contro l'SFK Etar).
La stagione 2019-2020 si aprì con la brutta eliminazione dall'Europa League per mano dell'AEK Larnaca e fu chiusa al quarto posto in campionato.