GliOstiachi (oChanty,Chande,Kantek) sono ungruppo etnicoindigeno che vive nelCircondario autonomo dei Chanty-Mansi, unaregione storicamente conosciuta con il nome diJugra, inRussia, insieme alpopolo deiMansi.
In questocircondario autonomo, lalingua ostiaca e lalingua mansi sono riconosciute ufficialmente insieme alrusso. Nel2002, ilcensimento ufficiale russo registrò 28 678 ostiachi (auto-identificatisi come appartenenti a tale gruppo etnico). Di questi, 26 694 erano residenti nell'oblast' di Tjumen' (17 128 nell'Circondario autonomo dei Chanty-Mansi, 8 760 nellaJamalia, 873 nell'oblast' di Tomsk, 88 nellaRepubblica dei Comi[1].
Gli ostiachi sono apparsi neiresoconti di viaggio russi con il nome diJugra per la prima volta nell'XI secolo, quando ebbero ilprimo contatto con icacciatori emercantirussi. Ilnome proviene dal terminejögra (Chanty) dellalingua komi. Forse ilreingleseAlfredo il Grande nelX secolo ebbe un contatto con gli Ostiachi prima dei russi.Nell'XI secolo, il termine Jugra si applicò a numerose tribù della regione, ognuna delle quali aveva una propria autonomia ed un propriocapo. Ogni tribù aveva due ceppi familiari diversi, denominatimon't' epor, di cui tutti i membri erano tra loro consanguinei. Questa struttura fu poi sostituita dall'istituzione di veri e propriclan, con a capo unleader che contrattava con i russi.
Parteciparono anche alle campagne russe e fu loro permesso di collezionareyasaq (tributi) da duevolost (distretti)Chanty. Quando poi il loro apporto non fu più necessario, la Russia eliminò questi privilegi.
Tra ilXVII e ilXIX secolo, vi furono vari tentativi di introdurre ilCristianesimo ma lostile di vita degli ostiachi non subì reali cambiamenti. Solo nella seconda metà delXIX secolo cominciarono ad accettare le leggi governative. Durante il periodosovietico gli Ostiachi furono uno dei pochipopoli indigeni della Siberia a cui fu concesso una propriaautonomia tramite l'istituzione di unokrug (circondario autonomo). Neglianni trenta i sovietici cominciarono quindi lecollettivizzazioni delle terre. In questo contesto furono eliminati i kulak (capitribù) e glisciamani deivillaggi. Quando poi ibambini furono costretti a frequentare lescuole di stato russe, ci fu unarivolta generale chiamata laribellione di Kazym (piccola cittadina del circondario autonomo dei Chanty-Mansi).
Dopo la fine dell'erastaliniana, il processo di collettivizzazione subì una frenata. L'autonomia ha giocato un ruolo prevalente per la conservazione dellacultura e dellinguaggio ostiaco.
A livelloantropologico, gli Ostiachi sono un'etnia di linguaugrofinnica. Per quel che riguarda le caratteristiche fisiche vi sono elementi che rispecchiano trattimongoli (soprattutto nella regione diBerjozovo). Sono di solito bassi distatura (l'altezza media per gli uomini è di appena 158cm, mentre per le donne è di 146 cm). I colori degli occhi predominanti sono scuri e anche i capelli sono quasi sempre scuri.
Le occupazioni tradizionali degli Ostiachi sono lapesca, lacaccia nellataiga e l'allevamento direnne. Sono abili procacciatori diprede grazie ad efficacitrappole, di cui l'abilità e l'ingegnosità nelle costruzioni sono rinomate oltre che considerate di importanza fondamentale.
Gli Ostiachi sono in gran partecristiani ortodossi; a questafede si affiancanosciamanesimo eculto dellareincarnazione.
La lingua ostiaca ochanty, è una lingua uralica e viene scritta con l'alfabeto cirillico.