L'Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme (in latinoOrdo Fratrum Hospitalis Sancti Ioannis Hierosolymitani), detto poi anchedi Rodi edi Malta,[1] è unordine religioso cavalleresco nato intorno alla prima metà dell'XI secolo (probabilmente nel 1048) aGerusalemme, intitolato aSan Giovanni Battista. I membri dell'Ordine erano detti anche cavalierigiovanniti ogerosolimitani.[2]
Durante laprima crociata divenne unordine religioso cavallerescocristiano, dotato di un propriostatuto, secondo il costume del tempo. Quindi, nel 1113papa Pasquale II lo rese autonomo e sovrano con il protettorato dellaSanta Sede[3]. Se fino ad allora l'Ordine seguiva laRegola benedettina, piano piano iniziò a osservare quellaagostiniana. Infine il maestroRaymond du Puy de Provence diede all'Ordine una regola propria, ispirata sempre a quella agostiniana. Successivamente, dopo la perdita dei territori cristiani inTerra santa, l'Ordine si rifugiò brevemente aCipro (1291) e poi aRodi (1309), su cui estese la propriasovranità, e successivamente aMalta (1530), giurando comevassallo delRe di Sicilia. Già a Rodi la sovranità internazionale e l'indipendenza dell'Ordine crebbero ancora, così come la flotta navale divenne ancor più temibile.
Per tutto il XIV secolo l'Ordine si suddivise in Gran Priorati, Baliaggi e Commende in base allelingue parlate dai cavalieri. Inizialmente le lingue erano sette, parlate nelle seguenti nazioni: Francia, Italia, Germania,Provenza,Alvernia e Aragona (Navarra). Nel 1492 venne costituita l'ottava lingua, ovvero quella di Castiglia e Portogallo.In seguito allaperdita di Malta per mano diNapoleone (1798) l'ordine inizialmente si divise e andarono inRussia circa 400 cavalieri e dignitari esiliati dall'isola. Postisi sotto la protezione dello zarPaolo I, dopo la destituzione-abdicazione diFerdinand von Hompesch zu Bolheim, i Cavalieri elessero appunto lo zar quale Gran Maestro dell'Ordine, fino al 1803, quando, per il ramo cattolico fu eletto un nuovo Gran maestro in Italia, dove l'ordine stabilì la propria sede. Inizialmente aMessina e dal 1804 aCatania, quindi nel 1826 aFerrara e infine, nel 1834, a Roma, dove tuttora risiede.
Così il ramo cattolico del "Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta", abbreviato inSovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), ordine religioso di subcollazione vaticana, didiritto canonico[4] oggi ha il posto di "osservatore" alleNazioni Unite. Ha un suo governo e alcune prerogative di Stato autonomo, pur "senza territorio", anche se ilPalazzo Magistrale e laVilla Magistrale a Roma godono dell'extraterritorialità. È presente in oltre 120 Paesi, con ambasciatori in 112, e abbandonato l'impegno militare oggi realizza attività a carattere medico, sociale e umanitario.Nel settembre del 2022 il Papa ha emanato una nuova Costituzione ed un nuovo Codice di diritto melitense e convocato un Capitolo Generale straordinario, tenutosi nel gennaio 2023, nel corso del quale sono stati eletti i nuovi membri del Sovrano Consiglio.
Il Muristan (in ebraico םוריסטן, dal persiano بیمارستان,bimaristan, "ospedale", o تيمارِسْتان,timaristan, manicomio)[1] è una grande area quadrata di strade, piazze, negozi e laboratori di artigianato nel quartiere cristiano dellaCittà Vecchia di Gerusalemme.
La prima menzione storica delMuristan si ha nel600: all'abateProbus fu commissionata dapapa Gregorio I la costruzione di un ospitale aGerusalemme per avere cura deipellegrini cristiani inTerra santa. NelIX secoloCarlo Magno,imperatore del Sacro Romano Impero, ingrandì l'ostello di Probus e vi aggiunse unabiblioteca. Circa due secoli dopo, nel1005, l'imāmfatimideal-Hākim distrusse l'ostello assieme con altri tremila edifici. Fece portare ai cristiani, appese al collo, delle croci di legno, lunghe circa un metro e larghe mezzo. Malgrado ai cristiani non fosse permesso di acquistareschiavi, maschi o femmine, e godessero di pochi privilegi, a loro era concesso di usare i cavalli a condizione che cavalcassero con lasella di legno e finimenti disadorni.
Guglielmo di Tiro vissuto alla fine delXII secolo nella sua operaHistoria rerum in partibus transmarinis gestarum riferisce che nel1023 dei mercanti daAmalfi eSalerno ebbero il permesso dall'imām fatimide d'Egittoal-Zāhir (reg. 1021-1036) di ricostruire l'ospizio a Gerusalemme, che fu edificato sul luogo del monastero di sanGiovanni l'Elemosiniere e serviva i pellegrini cristiani che viaggiavano per visitare i paesi e i luoghi doveGesù era nato, vissuto, morto, risorto e asceso al cielo. Egli riferisce che questa struttura era servita da monacibenedettini e che fu il primo nucleo della struttura in seguito divenuta dei Cavalieri Ospitalieri.
Molte critiche però sono state levate da alcuni studiosi sull'opera di Guglielmo di Tiro per il tono degli scritti considerato eccessivo. Per quanto riguarda gliOspitalieri poi egli è sempre molto critico e spesso le notizie da lui riportate si sono rivelate infondate. Per tale motivo la sua opera, che oltretutto è stata scritta circa ottant'anni dopo la fondazione degli Ospitalieri è da prendere con le dovute cautele.
Sin dalle proprie origini, i benedettini dell'hospitale (inteso non solo come luogo di cure, ma anche di assistenza e di alloggio) diSan Giovanni Battista assistevano e ospitavano quanti bussavano al loro convento; successivamente, a causa delle continue scorrerie dei predoni che depredavano i pellegrini, i monaci li difesero usando anche le armi. Quindi, dopo la prima crociata, fu affidata ufficialmente all'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, la cura e la difesa deipellegrini diretti inTerra santa.
Concepito come appendice del monastero diSanta Maria Latina intorno al1080, dopo la conquista franca del1099, acquistò il favore regio[5]. Ciò che appare inconfutabile è che l'Ordine cavalleresco fu fondato dalBeato Gerardo de Saxo nel 1099 in seguito allaprima crociata e il cui ruolo di fondatore fu confermato dallabolla papale "Pie Postulatio Voluntatis" dipapa Pasquale II del 15 febbraio1113 che ne riconobbe lo statuto quale congregazione religiosa autonoma sotto la tutela dellaSede Apostolica[6].Oltre questo esistono una decina di documenti coevi in cui è nominato Gerardo che acquisì terre e rendite per il suo Ordine per tutto ilRegno di Gerusalemme e anche inEuropa.
Si è molto discusso sull'origine delBeato Gerardo Sasso, ritenuto da alcuni francese[7] e da molti altriamalfitano, più precisamente proveniente dal borgo diScala attualmente detta "Del Monastero" dov'era in antichità il seggio dei nobili[8]. Nonostante la vastissima letteratura in merito però non esistono documenti coevi che testimonino in modo inequivocabile l'origine del Beato Gerardo, sebbene l'adozione da parte dell'ordine della croce di Amalfi faccia chiaramente propendere per le origini amalfitane.
Il suo successoreRaymond du Puy de Provence istituì il primo ospizio degli Ospitalieri nei pressi dellaBasilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Il gruppo inizialmente si prendeva cura solo dei pellegrini giunti a Gerusalemme, ma presto l'ordine estese i suoi servizi alla scorta armata ai pellegrini. La scorta in breve crebbe fino a diventare una sostanziosa forza armata.
Assieme aiCavalieri Templari, fondati circa venti anni dopo, nel1119, gli Ospitalieri divennero uno delle più potenti organizzazioni cristiane nell'area. L'Ordine cominciò a distinguersi in battaglia contro imusulmani e i suoi soldati indossavano una sopravveste nera con una croce ottagona bianca. Dalla metà delXII secolo l'ordine era nettamente diviso tra membri militari (che indossavano una sopraveste rossa con croce di amalfi bianca) e coloro che prestavano assistenza ai malati e ai pellegrini. Era un ordine religioso e godeva di privilegi funzionali concessi dalpapato, tra i quali l'indipendenza da ogni autorità che non fosse quella del papa stesso, l'esenzione dai tributi e la concessione di edifici religiosi.
Molte delle fortificazioni più importanti in Terrasanta erano opera degli Ospitalieri: nel Regno di Gerusalemme gli Ospitalieri tenevano sette grandi castelli e altri 140 possedimenti nell'area. I due maggiori, le loro basi nel Regno e nelPrincipato di Antiochia, erano ilKrak dei Cavalieri eMargat, situati il primo in Siria e il secondo nei pressi diTripoli (oggi inLibano). Le proprietà dell'ordine erano divise inpriorati, organizzati in baliati che, a loro volta erano suddivisi in capitanerie.
La forza crescente dell'Islam alla fine costrinse i Cavalieri ad abbandonare i loro possedimenti storici in Gerusalemme. Dopo la caduta del regno di Gerusalemme (Gerusalemme stessa cadde nel1187) i Cavalieri si trovarono confinati nellaContea di Tripoli (del Libano) e quando ancheSan Giovanni d'Acri venne catturata, nel1291, l'Ordine lasciò la Terrasanta e cercò rifugio aCipro.
I possedimenti dei Cavalieri a Rodi nel 1450
Trovandosi progressivamente coinvolti nella politica delRegno di Cipro, il Gran maestroGuillaume de Villaret ideò un piano per conquistare un proprio dominio temporale e scelseRodi come nuova patria dell'Ordine.
Fu il suo successoreFolco di Villaret a realizzare questa impresa: il 15 agosto1309, dopo una campagna durata due anni, l'isola diRodi fu riscattata dai Cavalieri, che ottennero anche il controllo di diverse isole limitrofe e quello dei portianatolici diBodrum eCastelrosso.
Nel 1312 l'ordine deiCavalieri Templari fu sciolto e la gran parte delle sue proprietà venne conferita, con labolla papaleAd providam, ai Cavalieri Ospitalieri che, peraltro, mantennero la sovranità a Rodi. Gli Ospitalieri erano organizzati in otto "Lingue" (Alvernia,Aragona,Castiglia,Francia,Germania,Inghilterra[9],Italia eProvenza). Una volta a Rodi, e ormai noti come i Cavalieri di Rodi, essi furono obbligati a sviluppare soprattutto il lato militare della propria attività, impegnandosi in particolare contro icorsariberberi. Gli Ospitalieri, nel corso delXV secolo, si opposero vittoriosamente a due tentativi d'invasione: uno del1440 per opera delsultanomamelucco d'Egitto, il secondo nel1480 per opera del sultanoottomanoMaometto II, il quale, dopo lacaduta di Costantinopoli, vedeva nei Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme uno dei suoi nemici principali.
Durante l'assedio di Rodi del 1522 comunque gli Ospitalieri dovettero affrontare un tipo di esercito completamente diverso, quando 400 navi sotto il comando diSolimano il Magnifico sbarcarono sull'isola 100 000 uomini. Per fronteggiare questo esercito i Cavalieri avevano meno di 7 000 uomini e la protezione offerta dallemura della città. L'assedio durò sei mesi, alla fine dei quali ai sopravvissuti fu concesso di abbandonare Rodi, con l'onore delle armi.
Il Gran maestro Pierre d'Aubusson con il consiglio dei cavalieri, indossano la "croce rodiana"
Dopo la perdita di Rodi i Cavalieri e circa 3 000 rodioti che non vollero sottostare ai musulmani nel 1523 posero le loro navi aCivitavecchia. Il papa, su richiesta del Gran maestro, diede loro la città diViterbo, dove i Cavalieri soggiornarono fino al1530. Furono questi anni molto importanti per la città che, proprio per la presenza dei Cavalieri, nel1527 fu risparmiata daiLanzichenecchi che misero a ferro e fuoco l'Italia centrale concludendo le loro scorribande con ilsacco di Roma.
Dopo sette anni di spostamenti della loro sede principale, da un luogo all'altro in Europa, i Cavalieri si insediarono quindi comefeudatari aMalta nel1530 per iniziativa dipapa Clemente VII e dell'imperatore Carlo V, che era ancheRe di Sicilia (l'isola a quell'epoca era parte delRegno di Sicilia). Il tributo annuale di vassallaggio per l'isola di Malta era un singolo falcone maltese, che essi dovevano dare nel giorno diOgnissanti alViceré di Sicilia, che faceva le funzioni di rappresentanza del re (questo fatto storico è conosciuto comeTributo del falcone maltese e fu in seguito utilizzato per la trama del famoso romanzo diDashiell Hammett,Il falcone maltese). I Cavalieri possedevano in questo periodo ancora la città diTripoli, l'attuale capitale della Libia, detta Tripoli di Berberia per distinguerla dall'altraTripoli, detta di Siria, nell'attuale Libano. Questa città venne loro tolta daDragut nel1551.
Per il possesso dell'arcipelago maltese, i Cavalieri Ospitalieri vennero dunque soprannominati "Cavalieri di Malta" e continuarono la loro azione contro la guerra di corsa musulmana, combattendo con la loro flotta icorsari barbareschi provenienti dal Nordafricaberbero.
Malgrado avessero a disposizione solo poche navi, erano degli esperti navigatori e causarono non poche noie alle navi ottomane, attirando nuovamente le ire degliOttomani, che non erano affatto felici di vedere l'Ordine ristabilito. Di conseguenza essi riunirono un'altra grossa forza militare con lo scopo di eliminare i Cavalieri da Malta e nel1565 invasero l'isola, dando inizio algrande assedio di Malta.L'assedio durò circa quattro mesi, durante i quali i Turchi espugnarono una dopo l'altra le posizioni dei Cavalieri, pagando tuttavia un prezzo altissimo per ogni conquista; nella battaglia trovò la morte anche il comandante turco, il famoso corsaroDragut. Infine il 6 settembre, quando ormai i difensori di Malta erano ridotti a circa 600 (da 9 000 che erano inizialmente, di cui 700 Cavalieri), arrivò in loro aiuto la flotta spagnola partita dallaSicilia. Anche gli Ottomani erano ormai così provati che si ritirarono quasi senza combattere: avevano perso circa 30 000 uomini.L'assedio è vividamente ritratto nell'affresco diMatteo Pérez nellaSala di San Michele e San Giorgio, nota anche come laStanza del Trono, nelPalazzo del Gran maestro, nella città dellaValletta.Quattro dei modelli originali, dipinti a olio da Perez d'Aleccio tra il1576 e il1581, si trovano nellaStanza Cubica dellacasa della regina, aGreenwich (Londra).
Dopo l'assedio fu necessario costruire una nuova città: l'attuale città deLa Valletta, così chiamata in memoria del valoroso Gran maestroJean de la Valette che aveva organizzato e diretto la difesa. In essa, continuando la tradizione assistenziale dell'Ordine, fu costruito anche quello che era allora il più grande e moderno ospedale d'Europa, dove cristiani, musulmani ed ebrei venivano curati insieme senza distinzione.
Le proprietà dell'Ordine in Inghilterra erano state confiscate dare Enrico VIII a causa di una disputa con il papato sul mancato annullamento del suo matrimonio conCaterina di Aragona, che alla fine portò allachiusura dei monasteri. Anche se formalmente non erano stati soppressi, questo causò la fine delle attività della Lingua Inglese. Alcuni Cavalieriscozzesi rimasero in comunione con la Lingua Francese dell'Ordine. Nel1831, un nuovoBritish Order venne fondato dai Cavalieri francesi e divenne noto come il MoltoVenerabile ordine di San Giovanni di Gerusalemme nel Regno britannico. Ricevette un accredito reale (Royal Charter) dallaregina Vittoria nel1888 e si diffuse nelRegno Unito, nelBritish Commonwealth, e negliStati Uniti. Comunque, il Molto Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme riconobbe il Sovrano Ordine Militare di Malta soltanto nel1963. Le ben note attività dell'Ordine si basano attorno all'Ambulanza di San Giovanni.
In seguito allariforma protestante, la maggior parte dei capitoli tedeschi proclamò la propria fedeltà all'Ordine pur accettando lateologiaprotestante. L'Ordine permane sino ai nostri giorni, con il nome diBalley Brandenburg des Ritterlichen Ordens Sankt Johannis vom Spital zu Jerusalem (i.e.Baliato di Brandeburgo dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni dell'Ospedale di Gerusalemme) e ha sviluppato una crescente indipendenza dalla Casa Madre cattolica dell'Ordine. Il ramo protestante dell'Ordine si è diffuso anche in altri paesi protestanti (Paesi Bassi eSvezia), con presenza anche in qualche paese a maggioranza cattolica (Ungheria eAustria).
Nel1571 i cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, da Malta, parteciparono alla grandebattaglia di Lepanto, al fianco di austriaci, spagnoli, genovesi, veneziani e pontifici contro la flotta ottomana, sotto il comando didon Giovanni d'Austria, figlio naturale dell'imperatore Carlo V. Gli Ottomani erano inferiori nel numero di cannoni, nella capacità di manovra e nella velocità, e alla fine della giornata la quasi totalità della loro flotta era distrutta o catturata. Le navi maltesi erano schierate all'ala destra: la loro ammiraglia fu abbordata da più navi nemiche, ma l'equipaggio si difese con tale energia che, quando infine le altre navi cristiane arrivarono ad aiutarli, trovarono solo un tappeto di cadaveri, tra i quali erano ancora vivi soltanto tre cavalieri, feriti e privi di sensi. L'episodio è riferito anche daMiguel de Cervantes (che combatté a Lepanto) nelDon Chisciotte.
Nel1607 al Capo di Stato, il Gran maestro, venne riconosciuto lo status diReichsfürst (Principe del Sacro Romano Impero) e nel1630 venne premiato con un grado ecclesiastico pari a quello di uncardinale, con l'unico e ibrido titolo diSua Altezza Eminentissima, riflettendo entrambe le qualità che lo qualificano come un vero principe della Chiesa. In quegli anni si rifugiò a Malta, per un breve periodo, il pittoreCaravaggio, in fuga da Roma dove era ricercato per avere ucciso un uomo durante una rissa; per la sua fama fu ammesso nell'Ordine, ma anche a Malta finì per mettersi nei guai e dovette fuggire di nuovo.
In seguito alla vittoria navale di Lepanto i Cavalieri continuarono ad attaccare i corsari e la loro base divenne un centro per latratta degli schiavi, dove si vendevanoafricani catturati eturchi, riscattando e liberando allo stesso tempo gli schiavi cristiani. Malta rimase un mercato di schiavi fino alXVIII secolo[13]. Servivano non meno di mille schiavi solo per equipaggiare legalee dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
I Cavalieri di Malta fruirono di una forte presenza all'interno dellaMarina Imperiale Russa e dellaMarina francese pre-rivoluzionaria. QuandoDe Poincy venne nominatogovernatore della colonia francese sull'isola diSaint Kitts nel1639, era già un importante Cavaliere di San Giovanni e abbigliava il suo seguito di collaboratori con gli emblemi dell'Ordine. La presenza dell'Ordine neiCaraibi venne cancellata dopo la sua morte nel1660. Acquistò anche l'isola diSaint Croix come suo feudo personale e la dedicò ai Cavalieri di San Giovanni. Nel1665 St. Croix venne acquistata dallaCompagnia francese delle Indie Occidentali, ponendo fine alle loro attività nei Caraibi.
L'ordine era suddiviso inlangues che costituivano le varie nazioni di appartenenza dei cavalieri. Queste erano quelle di Provenza (Gran Priorato di Saint Gilles), Alvernia, Francia, Italia, Aragona, Alemagna (Gran priorato di Heitersheim), Castiglia, e dal 1780 quella di Baviera e Inghilterra.
Nel1789 in Francia si scatenò larivoluzione e il furore anti-aristocratico, obbligando molti cavalieri francesi e nobili a fuggire per salvare le loro vite (fatti simili si sarebbero ripetuti in Russia un secolo dopo). Molte delle tradizionali fonti di sostentamento dell'Ordine provenienti dalla Francia furono perdute per sempre. Aggiungendo al danno la beffa, nel1792 il Governo francese confiscò i diritti, partecipazioni e proprietà dell'Ordine presenti sul territorio francese.
Nel1797, a seguito della seconda spartizione dellaPolonia tra i grandi imperi europei, l'ordine perse i territori dellaLituania e venne costituito il Priorato di Russia, che assorbì e sostituì il Priorato di Polonia.
Una versione di alcuni storici dice che la loro roccaforte mediterranea di Malta venne espugnata daNapoleone Bonaparte nel1798, nel corso della sua spedizione inEgitto, dopo che Napoleone chiese di poter rifornire di acqua la propria flotta diretta in Egitto, senza le limitazioni esistenti per l'approdo delle navi, potevano infatti entrare solo quattro navi per volta nel porto della Valletta. Un'altra tesi storica invece afferma che il Gran maestroFerdinand von Hompesch, impreparato e indeciso, dopo aver tergiversato a lungo, acconsentì, non volendo impugnare le armi contro altri cristiani. In ogni caso Napoleone fece un'azione di forza e si impadronì dell'isola, aiutato in questo anche da alcuni Cavalieri dellalangue di Francia presenti nella rocca in circa 120 unità, i quali sarebbero stati contattati in precedenza da una falsa missione commerciale francese. Comunque l'isola era ben protetta e non sarebbe mai stato possibile conquistarla se i Cavalieri avessero impugnato le armi; mentre il Gran maestro, fu costretto alla resa, avvenuta il 12 giugno[14].
Napoleone spogliò l'Ordine di molti dei tesori conservati sull'isola per finanziare la sua spedizione, ma non poté usufruirne poiché la nave che trasportava gran parte del bottino fu affondata meno di due mesi dopo dall'ammiraglio ingleseHoratio Nelson allabattaglia del Nilo. Il Gran maestro fraFerdinand von Hompesch si arrese e i Cavalieri ottennero l'onore delle armi (12 giugno1798), iniziò quindi un periodo di grande crisi per l'Ordine e l'esilio dei Cavalieri in tutto il mondo, sia presso i Priorati esistenti, sia presso regnanti e nobili amici.Circa 400 cavalieri, compresi alti dignitari e buona parte del consiglio magistrale in carica, si posero al servizio dello zarPaolo I di Russia, convinti che fosse l'unico a poter contrastare la politica del Bonaparte.
Pochissimi cavalieri dell'Ordine continuarono a operare in Italia e Spagna e cercarono di intraprendere negoziati con alcuni regnanti europei, senza nessun esito, per il ritorno sull'isola.
Lozar di RussiaPaolo I, protettore dell'Ordine, giacché era stato istituito ilGran Priorato Russo dell'Ordine dal Gran maestro Emanuele De Rohan - Polduc (1797) aSan Pietroburgo, concesse asilo nel 1798 a tutti i Cavalieri che appunto erano "esiliati" in questa città.I Cavalieri del Gran Priorato Russo con tutti i Priorati europei, deposero il Gran maestro Ferdinand von Hompesch ed elessero in sua vece lo zarPaolo I; tra le riserve a questa nomina (lo zar era direligione ortodossa) vi fu anche quella dipapa Pio VI. Conseguentemente, dopo la sua nomina a Gran maestro avvenuta il 29 novembre 1798, Paolo I cercò di unificare l'operosità e la spiritualità dei Cavalieri sotto la sua guida. Su pressione dell'imperatore d'AustriaFrancesco II, accettò anche von Hompesch che nel frattempo aveva riparato aTrieste, abdicò con una lettera al Papa, inviando anche una lettera allo zar nella quale chiedeva formalmente la sua protezione per l'Ordine. Durante il suo magistero, Paolo I nel Palais de Malta a San Pietroburgo, erano presenti le due Chiese: ortodossa e cattolica, una di fronte all'altra con i fedeli che convivevano le proprie esperienze. Nel 1801 però, con l'assassinio dello zar, il figlioAlessandro I di Russia accettò solo la carica di protettore e non di Gran maestro,nominando luogotenente dell'Ordine il primo ministro russo Nikolay Saltykov finché non fosse stato eletto un nuovo Gran maestro. Nel 1802 fu designato fra Bartolomeo Ruspoli, che rinunciò alla carica, Nel1803 fu eletto Gran maestro diGiovanni Battista Tommasi, sostenuto dapapa Pio VII. Anche Alessandro I riconobbe l'elezione, inviandogli le insegne di Gran maestro che erano state detenute da Paolo I. Nel 1810 sospese le nomine di nuovi cavalieri del Gran Priorato e nel1817 mise fine all'ereditarietà del titolo. Il nuovo Gran maestroGiovanni Battista Tommasi, stabilì provvisoriamente la sede dell'Ordine prima aMessina e poi aCatania (1804-1826), dove morì nel1805. Allora Pio VII sostituì la carica con quella di Luogotenente. Durante ilCongresso di Vienna del 1815 i cavalieri avrebbero voluto fare un tentativo per riavere Malta che però era da 15 anninelle mani inglesi, o, in subordine si tentava di ottenereRodi loro antico possesso. Ma per vari motivi ogni tentativo di reinsediarsi nell'isola fallì, che restò definitivamente nella sovranità britannica.
Intanto alcuni Cavalieri appartenenti allalangue spagnola, dopo la morte del Gran maestro, avevano nominato un altro Gran maestro nella persona delRe di Spagna,Carlo IV alleato di Napoleone. Da questa scissione nacque l'Ordine Reale dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme che tuttavia nel1885, a seguito della bolla dipapa Leone XIII del 1879 con la quale autorizzava la nomina di un nuovo Gran maestro in Roma, che portò all'elezione diGiovanni Battista Ceschi a Santa Croce (1879-1905), questo Ordine Reale di Spagna rinunziava all'esercizio del Gran Magistero, riconoscendo il Gran maestro e rientrando nell'Ordine riconosciuto dallaSanta Sede. Un altroOrdine di ispirazione melitense era però sorto in Spagna nel1833, in seguito alla guerra civile che vide contestare l'ascesa al trono da parte della reginaIsabella II, un gruppo di Cavalieri costituì un Ordine autonomo denominato Ordine Reale dei Cavalieri Ospedalieri di San Giovanni Battista i cui statuti furono approvati nel1876 dal reAlfonso XII, il quale assunse il titolo diGran protettore.
Negli anni venti dell'Ottocento la situazione si fece ancora più difficile: i priorati superstiti in alcune nazioni furono espropriati delle loro proprietà ed estinti. In questi anni si ridussero a sei: Roma, Capua, Barletta, Messina, Portogallo e Boemia. Nel 1834 finalmente un segnale di ripresa: il nuovo luogotenente stabilì la sede dell'ordine nel Palazzo Magistrale divia dei Condotti aRoma, dove ancora oggi risiede. Inoltre aprì una nuova struttura per il noviziato, pratica caduta in disuso e presso ponte Sisto avviò un ospedale, ristabilendo l'antica tradizione dell'Ordine. Nel1844 fu riconosciuta l'extraterritorialità della sede e infine fu stilata una nuova carta costituzionale approvata dapapa Pio IX nel1854.Nonostante le prospettive di rilancio dell'Ordine, nel1860 venne registrato il punto più basso, infatti, in quest'anno, nonostante fossero ancora vivi una manciata di cavalieri professi creati prima della caduta di Malta, il loro numero fu il più basso del secolo: solamente 34.
Da questo punto si cominciò una politica di sviluppo delle attività caritative, nacquero le associazioni nazionali e nel1879papa Leone XIII approvò una nuova regola e restaurò pienamente l'Ordine, fino ad allora guidato da luogotenenti, autorizzando l'elezione di un nuovoGran maestro dell'ordine, Giovanni Battista Ceschi a Santa Croce, che lo restò fino al1904.
Oggi ilSovrano Militare Ordine di Malta (Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta) con la protezione dellaChiesa cattolica, è un ordine religioso laicale, tradizionalmente militare, cavalleresco e nobiliare,[15] con alcuni diritti disovranità. L'Ordine, con sede dal 1834 aRoma, è suddiviso in sei Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza.
Soggetto di diritto internazionale, l'Ordine dei Cavalieri di Malta è un'istituzione riconosciuta internazionalmente: possiede una propria bandiera, una costituzione, un capo di Stato, organi esecutivi e giuridici, ed emette passaporti e francobolli, intrattenendo anche autonome relazioni diplomatiche con oltre cento nazioni e con le organizzazioni internazionali.Ha un seggio comeOsservatore all'Assemblea generale delle Nazioni Unite dal 1994. Ha sottoscritto nel 2001 un trattato bilaterale con laRepubblica di Malta.
Sono riconosciuti inoltre quattro Ordini cavallereschi, cristiani non cattolici, dagli Stati nazionali e specialmente da quelli a guida "monarchica". Nel 1963 si sono reciprocamente riconosciuti con lo SMOM e sono identificati come discendenti degliHospitalieri, facenti parte dal 1961 dell'Alleanza di San Giovanni[16]:
IlVenerabile ordine di San Giovanni, fondato nel 1888 aLondra con a capo S.M.Carlo III del Regno Unito. L'Ordine gestisce ambulanze e ospedali, è fortemente diffuso in tutto il Regno Unito. Nel 1963 ha firmato una dichiarazione di riconoscimento e cooperazione con lo SMOM pur non esistendo connessioni storiche precedenti tra i due ordini.
Nel 1963 il S.M.O.M. è stato accettato, da queste organizzazioni protestanti e da quella anglicana, che si richiamano alla tradizione dell'Ordine Giovannita, cosicché l'Alleanza dei cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme è in atto formata da questi cinque ordini.
Dal2000 sedici organizzazioni di volontariato fondate da diversi enti che si richiamano ai Giovanniti sono riunite nell'associazione "Johanniter International". A essa aderiscono la Johanniter-Unfall-Hilfe (Austria), la St John Association and Brigade (Cipro), la St John Ambulance in England (Inghilterra), la Sihtasutus Johanniitide Abi Eestis (Estonia), la Johanniterhjälpen i Finland (Finlandia), l'Association des oeuvres de Saint-Jean (Francia), la Johanniter-Unfall-Hilfe (Germania), la Johannita Segitö Szolgála (Ungheria), il Soccorso dell'Ordine di San Giovanni (Italia), il St John Eye Hospital Group (aGerusalemme), la Sveta Jana Palidziba (Lettonia), il Johanniter Hulpverlening (Paesi Bassi), il Joannici Dzieło Pomocy (Polonia), il Johanniterhjälpen (Svezia), l'Oeuvre d'Entraide de la Commanderie Suisse de l'Ordre de St Jean (Svizzera), la St John Ambulance in Wales (Galles), la S.O.G.IT.-Croce di San Giovanni (Italia). Le associazioni affiliate al JOIN (che ha sede aBruxelles) operano spesso in diversi ambiti, pur condividendo, di base, finalità assistenziali.
^SecondoG.G Napione di Cocconato -Memorie dell'Accademia delle Scienze di Torino, vol XXIII pag. 175- fu ritrovata unapergamena, datata 2 novembre 1074, attestante che "Gerardo di Tonco offre alla chiesa di S. Nazario di Meirano un manso di terra vineato, prativo, arativo, con boschi sito tra la chiesa di S. Nazario e il borgo di Tonco a pochi chilometri dalla chiesa stessa, essendo egli in procinto di partire per un pellegrinaggio in Terra Santa"; è altresì comprovato il nome del primo Superiore dell'Ordine Ospitaliero di S. Giovanni in Gerusalemme comeGerard du Tunc; nell'XI secolo si parlava la cosiddetta lingua "Franca", che determinava spesso contrazioni e trasformazioni di cognomi in ogni senso, è quindi possibile che Gerardo da Tonco, signore del feudo omonimo astigiano, seguendo gli ideali cavallereschi, partisse per la Terra Santa a combattere per il S. Sepolcro.
^Giuseppe Gargano, "Il Beato Gerardo Sasso di Scala e la società amalfitana nel suo tempo"
^Il priore inglese era Philip Thame, il quale acquisì i possedimenti allocati alla lingua inglese tra il1330 e il1358.
^Napoleone, al rifiuto di acconsentire l'attracco alla flotta, dichiarò:
«Il generale Bonaparte prenderà con la forza quello che avrebbe dovuto essergli accordato spontaneamente.»
(Napoleone)
Il generaleReynier occupò Gozo,Desaix La Valletta e Napoleone in persona condusse l'attacco principale che non ebbe praticamente storia.
^ Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta,Carta Costituzionale, Tit.1, Art. 1, Par. 1 (PDF), Promulgata il 27 giugno 1961 e riformata dal Capitolo Generale Straordinario 28-30 aprile 1997.
Claire Eliane Engel,I Cavalieri di Malta, Mondadori, Milano 1970 (ristampa),
Franco Cardini,Le crociate tra mito e realtà, Edizioni Nova Civitas, 1972
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