Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma sostanzialmente molto raffinata e incline alla ricerca delbon mot (della "battuta" di spirito), con uno stile talora sferzante e impertinente egli voleva risvegliare l'attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione.[N 2] È noto soprattutto per l'uso frequente diaforismi eparadossi, per i quali è tuttora spesso citato.[N 3]
Nato da famigliairlandese, trasferitosi poi inInghilterra, l'episodio più notevole della sua vita, di cui si trova ampia traccia nelle cronache del tempo,[N 4] fu il processo e la condanna a due anni dilavori forzati per «gross public indecency», come era definita l'omosessualità dalla legge penale che codificava le regole, anche morali, riguardanti la sessualità.[2] Wilde, già sposato, perse inoltre la possibilità di vedere i due figli. Dovette abbandonare laGran Bretagna per l'Europa continentale; morì inFrancia permeningoencefalite, dopo essersi convertito in punto di morte allareligione cattolica, a cui da tempo si sentiva più vicino.
La passione per le donne sciupò la sua fama di medico e scienziato: fu infatti accusato distupro ai danni di una ragazza diciannovenne, Mary Travers.[N 8] Il processo che ne seguì, quasi un preannuncio di quello che in seguito subirà il figlio Oscar, che all'epoca dei fatti aveva otto anni, si risolse con una condanna al risarcimento dei danni per una somma di 2.000sterline (dell'epoca).[5]
La madre,Jane Francesca Elgee, era una poetessairlandese di remote originiinglesi e d'ispirazionebyroniana, conosciuta sotto lopseudonimo di "Speranza" (in italiano), che derivava dal suo motto "Fidanza, speranza, costanza". La poetessa affermava di discendere da una nobile famigliatoscana, circostanza poco probabile[6][N 9]. Proprio come il figlio, la madre tendeva a nascondere la sua vera età, che venne però ricavata dalla sua richiesta di finanziamento alla "Royal Literary Fund" nel1888.
La donna, dal carattere ribelle, sostenne la causa dell'irredentismo irlandese, mentre la sua passione per il confronto e la critica letteraria la condusse alla fondazione di un salotto culturale aDublino e in seguito anche di uno aLondra.[7] Era un'abile conversatrice e i suoi ricevimenti erano avvenimenti importanti per la società dublinese.
Oscar Wilde aveva poco in comune con il padre, molto invece con la madre, cui somigliava nell'aspetto, nella voce, nelle eccentricità e nella passione per laletteratura. Dalla madre aveva ereditato anche piccoli vezzi, come l'abitudine a nascondere la sua vera età.[N 10] In occasione dei compleanni era solito scherzare e vestirsi in gramaglie, affermando di sentirsi inlutto per la morte di un altro dei suoi anni.[8] Oscar aveva in comune con il padre l'abilitàoratoria[N 11] e la scarsa considerazione per l'opinione pubblica.
Quando il padre scrisse un libro,Lough Corrib, che narrava le spinose vicende del processo subito,[9] Oscar si vantò di aver ereditato dal padre un nome famoso.[10] La madre, che aveva sperato nella nascita di una femmina,[11][12] in seguito espresse più volte il desiderio di vedere il figlio maschio inatteso percorrere una carriera daparlamentare.[13]
La coppia ebbe tre figli: il maggiore,William Robert Kingsbury Wills Wilde (nato il 26 settembre1852), il secondogenito, Oscar, il cui nome completo era Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde, e la minore, Isola Francesca Emily Wilde (nata il 2 aprile1857). Nella scelta del nome per Oscar e i fratelli sua madre volle riferirsi a vari elementi:[N 12]
Oscar, secondo lamitologia irlandese, era il nome del figlio diOisin (l'Ossian dei Poemi) nato nella terra dell'eterna giovinezza, da ciò l'augurio di rimanere sempre giovane;
Kingsbury, in omaggio alla famiglia della madre;
O'Flahertie, dall'antica parentela della nonna paterna.
È anche probabile che il nome sia un omaggio all'illustre paziente del padre, re Oscar I.Wilde aveva anche un fratellastro e due sorellastre, figli illegittimi di cui due riconosciute, nati dalle relazioni extraconiugali del padre: Henry Wilson, Emily Wilde e Mary Wilde.
Carta da visita di Oscar Wilde sotto lo pseudonimo di Sebastian Melmoth.
Oscar cambiò spesso la suafirma e il modo con cui si faceva chiamare; all'università, ad esempio, scelse il nome di Wills Wilde.[14]
A chi sosteneva che il cognome irlandese preceduto da "Mac" fosse più importante di quello con "O'", Oscar affermava che tra le famiglie di nobili origini vi erano anche gli "O' Wilde".[19]
Nel corso della vita utilizzò anche altre firme:
O.FO.F.W.W., in occasione delle collaborazioni con la rivistaKottabos (negli anni del College);
C.3.3., firma inventata durante la prigionia;[N 13]
Sant'Oscar di Oxford, elaborata poco prima della morte.[20]
Non gradiva che qualcuno gli facesse notare che il suo nome in realtà fosse solamente Oscar Wilde[21] o, peggio ancora, solo Oscar.[N 14] In seguito venne chiamato anche "Grey Crow" (corvo grigio).[22] La moglie Constance amava chiamarlo Oscàr, alla francese.
Oscar nacque il 16 ottobre del1854 aDublino, inIrlanda (all'epocanazione costitutiva delRegno Unito), in una casa di modeste condizioni al numero civico 21 di Westland Row[23], in un periodo di momentanea indigenza della famiglia, che poco dopo ebbe modo di trasferirsi in una casa più ricca, nel quartiere dublinese diMerrion Square, dove dichiarò che lì era nato; fu battezzato il 1º aprile1855: per l'occasione la madre chiese aSirWilliam Rowan Hamilton, che rifiutò, di fargli dapadrino.Del suo battesimo, forse fonte di ispirazione dell'operaThe Importance of Being Earnest, e dei suoi primi anni di incontro con lafede cattolica, lo stesso Oscar ammetterà in seguito di non avere alcun ricordo.[24] Poche sono le notizie certe dei suoi primi anni di vita: una volta giocando con suo fratello si ruppe un braccio[25] e un'altra volta fuggì di casa; è noto anche che gli piacessepescare.[26]
Fra le amicizie di gioventù si annovera quella conEdward Carson, che Oscar conobbe d'estate sulle spiagge diDungarvan, e che divenne in seguito famoso per essere colui a cui si attribuisce la divisione del regno dell'Irlanda.[N 15]
Un esempio del carattere di Wilde bambino si trova nel seguente aneddoto: insieme con il fratello era stato affidato a una bambinaia. Durante la momentanea assenza di quest'ultima, i vestiti e indumenti dei bambini, che erano davanti al camino per asciugarsi, preserofuoco. Di fronte a tale episodio applaudì divertito, mentre il fratello gridava spaventato. Dopo che la donna ebbe spento le fiamme, Oscar pianse perché l'interessante spettacolo era finito.[27]
Iscrizioni che ricordano la casa dove soggiornò lo scrittore Oscar Wilde a Dublino tra il 1855 e il 1878.
Oscar Wilde fu educato tra le mura domestiche fino all'età di nove anni; in seguito, dal1864 al1871, studiò allaPortora Royal School aEnniskillen (contea diFermanagh), seguendo le orme di suo fratello maggiore.[28] Dal1871 al1874[29] frequentò ilTrinity College di Dublino dove, per i suoi lodevoli studi sui lirici greci[30] (si vantò a lungo dell'esame sui "Frammenti dei poeti comici greci diMeineke"[31]) vinse la Berkeley Gold Medal, il premio più prestigioso della scuola. Nel1873, per il profitto ottenuto, conseguì una borsa di studio, riuscendo a vincerne un'altra nel1874 per la frequenza alle lezioni in materie classiche che ebbe modo di seguire alMagdalen College diOxford. Gli anni trascorsi all'università di Oxford, dove studiò con passione i classici greci, vennero in seguito paragonati da Wilde a un fiore rispetto al resto della sua vita.[32] Durante i suoi studi a Oxford fu iniziato allaMassoneria nellaApollo University Lodge, nella quale divenne Maestro massone e dalla quale fu in seguito escluso per mancato pagamento delle quote annuali di appartenenza.[33][34]
Wilde ai tempi del viaggio inGrecia, in costume del luogo.
Durante il periodo degli studi universitari, nell'estate del1875, ritenne importante che non mancasse alla sua formazione culturale la conoscenza dei luoghi dell'arte e della cultura classica italiana. Compì dunque un viaggio inItalia in compagnia di William Goulding e del reverendoJohn Pentland Mahaffy, suo tutore in anni passati, famoso per il suo pensiero conservatore[30] che non sempre condividerà le idee di Wilde[35]. Per le sue spese eccessive, non poté visitare tutte le città che si era ripromesso e dovette tornare all'università dove fece infuriare con le sue parole sprezzanti, durante l'esame diteologia, il reverendoWilliam Archibald Spooner, già infastidito dal suo ritardo.[N 16]
Nel1876 morì il padre[28]. In quegli stessi anni (1876-1879) Oscar riuscì a pubblicare sette liriche e tredici poesie. L'anno successivo, nelle vacanze primaverili, partì di nuovo per l'Italia in compagnia dei suoi vecchi amici, a cui si aggiunse George Macmillan.
Dopo un altro avventuroso viaggio in Grecia, giunse infine aRoma, dove fu ricevuto daPapa Pio IX a cui Wilde dedicò un sonetto. Rese anche omaggio alla tomba diJohn Keats, il suo poeta preferito, alcimitero acattolico; scorto il manto erboso sul quale poggiava la sua tomba si inginocchiò con immensa devozione. Da quest'incontro di anime affini - anche Wilde, come Keats, era animato da un profondo culto della bellezza - nacque il sonettoThe Grave of Keats (1881).[36]
Per via della lunga vacanza arrivò ancora una volta in ritardo al college, per cui venne sospeso dagli studi; gli si vietò la residenza nelcampus per il periodo del trimestre rimasto, e fu perfino privato di tutti i benefici.
Wilde a quei tempi si riteneva in condizioni di povertà che attribuiva all'impossibilità di un suo matrimonio con Florence Balcombe, la quale avrebbe risolto i suoi problemi economici. In realtà le sue difficoltà dipendevano dal tenore di vita eccessivamente dispendioso. Cercò quindi conforto e risorse presso sua madre che rifiutò di aiutarlo, sostenendo che per l'eredità ricevuta avrebbe potuto vivere in tranquillità per diversi anni.[37] Per due volte dovette presentarsi al tribunale per pagare dei debiti.[N 17] Il 13 giugno 1877 morì Henry Wilson, suo fratellastro dal quale Oscar si aspettava una cospicua eredità, ma rimase deluso: ebbe la somma di 100 sterline (circa 9000 sterline di oggi) e la parte dell'abitazione di Illaunroe (i due erano comproprietari), ma solo a patto che per almeno 5 anni non si convertisse al cattolicesimo.[38]
In quel periodo Oscar scrisse per ilDublin University Magazine non senza avere alcuni piccoli screzi con il direttore, Keningale Cook.[39] Inviò una copia dell'articolo pubblicato aWalter Pater che lo volle conoscere. In seguito, quando Wilde continuò lo scambio di lettere inserendovi dei sonetti, Pater gli chiese di cimentarsi nella prosa, che egli riteneva compito ben più arduo.[40]
Durante i primi incontri fra i due, il comportamento di Oscar fece preoccupare il suo amico Bodley che riferiva che Hardinge, suo conoscente, riceveva lettere da Pater che facevano così sospettare una possibile relazione amorosa fra i due.[41] Erano già noti i comportamenti di Pater, che amava circondarsi di giovani ragazzi di aspetto femmineo.[N 18] Di lui Oscar penserà che avesse paura della cattiva fama e disse che[42] era solito parlare a voce tanto bassa che più che ascoltarlo bisognava origliarlo.[43] Oscar comunque gli mostrò sempre reverenza chiamandolo nelle lettere "grande maestro".[44]
Nel giugno del1878 Oscar si presentò per ilFinal Schools, dove consegnò il compito mezz'ora prima dello scadere del tempo assegnato.[45] La commissione, composta dall'oratore ufficiale, daldocente di poesia e da altri tre membri della congregazione, l'11 giugno dichiarò vincitore Oscar Wilde che aveva ancora l'esame diteologia da superare, sostenuto poi con buon esito a novembre. A Oxford, vinse per lapoesiaRavenna anche l'Oxford Newdigate Prize, prestigioso riconoscimento già assegnato a insigni letterati come Ruskin eMatthew Arnold. A seguito di tale successo, nell'albo della scuola vennero scritte a caratteri d'oro le sue iniziali, che furono cancellate dopo il processo e la condanna. Solo molto tempo dopo vennero nuovamente inserite.[46]
Ricevuto il diploma diBachelor of Arts, Wilde tornò daOxford aLondra dove si mise alla ricerca di ulteriori sostentamenti economici. Fece domanda al Trinity per ottenere unafellowship (borsa di studio) ma durante la prova scritta Oscar notò che le domande erano poste in maniera poco corretta. Forse anche per queste sue contestazioni venne bocciato.[N 19]
Wilde non voleva cercare un'ereditiera da sposare, come gli consigliava la madre, cosa che invece suo fratello cercò di fare invano. Willie infatti era troppo frettoloso: volle fidanzarsi con una facoltosa ereditiera solo poche ore dopo averla conosciuta e, inoltre, le chiese anche di mantenere il più stretto riserbo. La donna poco convinta del suo amore naturalmente lo rifiutò.[47] Wilde intanto si dedicava allo studio dell'archeologia e alla ricerca di una borsa di studio.[48]
Aiutato daFrank Benson riuscì a portare in scena la rappresentazione teatrale dell'Agamennone diEschilo il 3 giugno 1880. Egli affermò di essere stato di grande aiuto per la rappresentazione, elargendo consigli e istruzioni. Tale versione non trova riscontro nei commenti di Benson.[N 20] Il 4 settembre1879 Wilde, in anonimato, scrisse per l'Athenaeum una serie di articoli di recensioni di voci dell'Enciclopedia Britannica, con la collaborazione diRichard Claverhouse Jebb con cui Wilde non concordava su molti punti.[N 21]
Oscar continuava intanto a stupire la gente con le sue stravaganze: una volta l'attriceLouise Jopling lo incontrò con unserpente attorcigliato alcollo.[49] Egli sapeva rispondere a tono a ogni offesa a lui rivolta, come la volta in cui uno spettatore lo apostrofò in modo offensivo: a questi Wilde rispose sereno: «È incredibile come sia semplice farsi conoscere a Londra».[50] Certo Oscar si compiaceva di essere noto affermando, con falsa modestia, di quanto fosse stato facile diventarlo.[51]
Una delle prime case dove abitò Oscar Wilde aDublino tra il1855 e il1878. In seguito cambierà molte volte residenza e città, finendo aLondra, prima vicino alTamigi[52], poi aChelsea.Stele memoriale sulla casa di Wilde.
Wilde decise di vendere le case di Bray ricavandone 2.800sterline e, sperando nella stessa fortuna avuta daShakespeare che abitando a Londra aveva acquistato quella fama che prima non aveva,[53] riuscì a trovare agli inizi del1879 una casa al numero 13 di Salisbury Street, da abitare insieme con il suo amicoFrank Miles.
L'abitazione, che era trasandata, vecchia e buia, agli occhi di Oscar aveva un'atmosfera romantica e la chiamò la "Casa delTamigi", per il fiume che si poteva vedere affacciandosi alle sue finestre.[52] L'edificio era composto da tre piani, a Oscar fu assegnato il secondo e sistemò i suoi libri al primo. Decorò la parte da lui abitata di gigli,porcellane cinesi e pannelli bianchi. Facevano bella mostra di sé nelle stanze anche statuette diTanagra, tappeti greci, un dipinto diEdward Poynter che ritraevaLillie Langtry e mobili costosi.[N 22] Wilde nel corso della sua vita cambiò spesso residenza abitando anche a Tite Street e a Chelsea.
Scena tratta dal cartone di Keller dathe Wasp of San Francisco depicting Oscar Wilde, in occasione della sua visita nel1882.
Dopo aver passato un po' di tempo con la madre, Wilde trovò una nuova residenza al terzo piano di Charles Street, che si trovava vicino a Grosvenor Square. Dalla metà deglianni ottanta, divenne collaboratore fisso per ilPall Mall Gazette gestendo come autore anonimo una rubrica dal titoloThe Poet's Corner, per lerecensioni di nuovi libri di poesie appena pubblicati.[54]
Il 7 maggio del1879 il fratello Willie e sua madre lo raggiunsero a Londra, andando ad abitare al 146 di Oakley Street (Chelsea). Lady Wilde aprì un salotto culturale che divenne tanto noto da attirare l'attenzione delprincipe del Galles che disse «Non conosco il signor Wilde, e non conoscere il signor Wilde significa non essere conosciuti».[55]
Nel1881, in occasione della pubblicazione del volume intitolatoPoems (Poesie), Wilde, che ne aveva inviata una copia alla biblioteca dell'Oxford Union, fu amareggiato dalla recensione diOliver Elton eHenry Newbolt che lo accusavano di immoralità, inconsistenza eplagio, tanto che il suo libro fu respinto dalla biblioteca[56] Le accuse di immoralità divennero più frequenti: il padre del suo amico Frank Miles, che coabitava con Oscar, ingiunse al figlio di rompere il loro rapporto.[N 23]
Intanto la fama di Oscar arrivò negli USA dove unimpresario teatrale,Richard D'Oyly Carte, propose a Wilde un giro di conferenze negli USA, con l'intenzione di mostrare da vicino al pubblico quegli esteti che furoreggiavano in Europa.[N 24] Il soggiorno fu segnato da inimicizie e inconvenienti sino al punto che Oscar rischiò di finire in prigione, così che quando decise di tornare in Europa i giornali definirono la sua avventura statunitense un fallimento.[57]
Il pensiero di Oscar Wilde sulle donnetradite in amore lo espresse in occasione di una sua passeggiata in compagnia di Sherard per le vie di Parigi. Egli aveva notato come inFrancia avessero quella che lui considerava una brutta abitudine, quella, cioè, di amare troppo le donne: questo portava inevitabilmente al tradimento con altre donne che, quelli, amavano fortemente allo stesso modo. InInghilterra questo invece non accadeva, perché gli inglesi non amavano eccessivamente le donne.[58]
Celebre a tal proposito fu il suo commento a un aneddoto che riguardava il suo amicoErnest La Jeunesse: per eliminare ogni dubbio sulla sua ipotetica impotenza egli aveva sedotto la moglie di colui che lo aveva offeso. «La più grande risposta della storia» disse Wilde[59].
Wilde decise di soggiornare inFrancia, aParigi, dove si sistemò con l'aiuto diRobert Harborough Sherard.[N 25] Lui e Wilde si incontrarono quasi ogni giorno salutandosi con baci sulle labbra, fatto che alimentò i pettegolezzi su di loro.[60] A Parigi si dedicò al lavoro, anche se amava scherzarci sopra con Sherard: infatti una volta disse che per tutta una mattina era riuscito soltanto a levare una virgola da una sua poesia e che nel pomeriggio l'aveva rimessa.[61]
Oscar decise di cambiare il suo modo di presentarsi e adottò una nuova acconciatura che imitava quella degliimperatori romani: capelli molto corti con piccoli riccioli. Per il suo nuovo taglio di capelli, come modello portò dal barbiere un busto forse diNerone, o forse diAntinoo.[62] Ma non mancarono malignità al riguardo. Alcuni insinuarono che i suoi capelli erano diventati ricci come i suoi denti.[63]
Tornato a Londra, Wilde fu molto compiaciuto che nessuno più lo riconoscesse e che tutti concordassero che ora dimostrava meno anni di quelli che realmente aveva.[N 26] Era tanto cambiato al punto che fu vittima di una nuova satira diPunch che finse di mettere in vendita girasoli, gigli, vecchie piume eparrucche, insomma tutte le vecchie caratteristiche di Wilde.[64] Wilde cominciò a progettare di sposarsi sia per sfuggire ai moralisti, sia per salvarsi dagli usurai.
Nel maggio del1881 accompagnò sua madre a casa di loro amici e qui conobbeConstance Lloyd, una ragazza di cinque anni più giovane di lui, che possedeva una rendita di circa 1.000 sterline l’anno.[65] La giovane era in grado di leggereDante initaliano al punto da impressionare talmente tanto Oscar, che appena usciti di casa disse a sua madre che pensava di sposarla.[N 27] Del loro primo incontro avvenuto il 6 giugno1881, ne parlò sia con il nonno[66] sia con il fratello, affermando che gli erano piaciuti la sua naturalezza e il fatto che, dialogandoci, dava l'impressione di essere di un livello culturale superiore alla media.[67]
Per risollevarsi economicamente, in attesa della prima statunitense diVera, accettò un piccolo giro di conferenze che incominciò da Londra dove raccontò, fra le altre cose, il suo viaggio americano. Narrò di come all'inizio, nelTexas, lo chiamassero capitano e alla fine, nelMessico, generale,[68] e che si sentì offeso solo quando fu chiamato professore. Aspro fu un articolo a tre colonne diLabouchere, che annunciava il declino di Wilde;[69] il quale rispose osservando che se per annunciare il fallimento si scriveva un articolo a tre colonne non esisteva alcuna differenza fra la fama e l'oblio.[70]
Il 2 agosto del1883, per assistere alla rappresentazione della sua tragedia, Wilde si recò per poco tempo negliUSA compiendo un viaggio dove si rise di lui e con lui.[71] Tornato in Europa riprese il suo giro di conferenze. Durante i due incontri che tenne a Dublino incontrò nuovamente Constance, con la quale si fidanzò il 25 novembre.[72] Dopo alcuni dissidi con i parenti di lei e lettere di auguri da parte dei suoi congiunti,[N 28] ebbe molte difficoltà a saldare i debiti non riuscendoci in tempo né per il matrimonio né per arredare la casa.[N 29]
Per Oscar Wilde il nemico numero uno dell'abbigliamento era lamoda, «una cosa talmente brutta che si doveva cambiare ogni 6 mesi».[73] Del suo abbigliamento che alcuni ritenevano assolutamente da folli,[74] Wilde invece apprezzava la praticità. Egli si prodigava a darsi da fare per la ricerca della comodità nelle cose da indossare ma non trovò nessuno che lo seguisse.[75] Proprio sull'abbigliamento tenne poi un giro di conferenze senza successo, criticate anche dalla stampa.
Il matrimonio, previsto per aprile, fu poi spostato al 29 maggio1884 e celebrato nella chiesa di Saint James Paddington[76]. Dopo la luna di miele sembrava già pentito di essersi sposato.[77] In quel periodo sperperava i suoi risparmi in modo scriteriato, al punto che le 50 sterline regalatele dalla zia per il matrimonio furono spese per acquistare due cucchiai.[78]
Per quanto riguarda l'affinità di coppia, l'inizio fu promettente: Oscar si lamentava scherzosamente che anche se la moglie era così bella non poteva esserne geloso. Riconosciuti per strada venivano chiamatiAmleto eOfelia.[79] I due novelli sposi ebbero difficoltà di alloggio, in quanto la casa non fu pronta per tempo.
Wilde litigò con la prima società costruttrice (Green), alla quale non voleva pagare alcun compenso;[80] grazie poi all'aiuto di Godwin - le rendite della moglie non bastavano infatti a pagare tutte le grandi spese -[81] e del costruttore Sharpe, riuscì alla fine ad avere un alloggio fisso, al numero 16 di Tite Street il 1º gennaio1885.[82]
I coniugi Wilde però prima di poterci entrare dovettero pagare anche i vecchi costruttori, che nel frattempo avevano sportodenuncia. La casa era composta da 4 piani, senza contare il seminterrato dove si trovava la cucina. Nell'atrio si potevano ammirare due incisioni:Diana e le sueninfe al bagno eApollo e leMuse; nella sala da pranzo un tappeto Morris di colore verde-azzurro ricopriva parte del pavimento, nella biblioteca c'erano una poltrona e un tavolino orientale, ma mancavano le sedie. Al primo piano vi erano le due camere da letto, quella di Oscar divenne poi la camera dei bambini.[N 30] Wilde disse di aver scelto di abitare nell'East End in quanto, a sentir lui, in quel luogo la gente non portava lamaschera, era sincera.[83]
La moglie assecondava ogni consiglio di Oscar anche nel modo di vestire, a volte con esito positivo.[84] Wilde era in cerca di lavoro, visto che le ultime conferenze non avevano sortito l'effetto sperato, ma si vide negato il posto di ispettore scolastico. Nel frattempoConstance, che era rimasta incinta, disgustava Oscar a causa delle frequenti nausee e del corpo gonfio.[85]
Il primo figlio,Cyril, nacque il 5 giugno1885 e, dopo un anno e mezzo, il secondogenitoVyvyan, il 5 novembre1886[86] (che per errore fu dichiarato nato il 3 novembre).[87] Dopo la nascita dei figli, Constance e Oscar incominciarono a non essere più una coppia felice. Lei lo riprendeva per ogni errore e smascherava le sue bugie,[88] Wilde, dal canto suo, mostrava amore paterno per i figli, ma non cessava di frequentare uomini tra i qualiHenry Marillier.
Oscar Wilde (fotografo sconosciuto).Una fotografia a cura diNapoleon Sarony (1882 circa).
Nel1886 Wilde conobbeRobert Ross, che aveva compiuto appena 17 anni e che per aver rivelato alla sua famiglia la sua omosessualità aveva dovuto abbandonare la propria casa.[89] Oscar chiamava il giovane San Roberto di Phillmore,[90] per la sua capacità di affascinare le persone inducendole in tentazione,[91] così come era accaduto per lui stesso.[92]
Robert, dopo aver recitato alcune poesie di Wilde, su incitamento dello stesso professore Arthur Tilley, l'8 marzo1889, fu picchiato e gettato in una fontana da alcuni compagni di classe, che in seguito si pentirono per avergli così causato unapolmonite[93] e una congestione cerebrale.[N 31]
Ross non era l'unico amante di Wilde: l'uomo frequentava ancheAndré Raffalovich nello stesso periodo dello scandalo che aveva coinvoltoLord Arthur Somerset in diversi episodi a sfondo sessuale, i quali gli costarono l'esilio dall'Inghilterra.[N 32] La relazione intima fra i due ben presto finì sostituita da quella con altri ragazzi che Wilde invitava a casa sua come il diciassettenne Richard Le Gallienne e Bernard Berenson, che però rifiutò ogni rapporto con lo scrittore.
Nel frattempo, sentendosi trascurata, Constance cercò di acquistare notorietà parlando a delle riunioni difemministe.[94]Thomas Wemyss Reid, direttore delLeeds Mercury nel febbraio1887 ritenne che Wilde, grazie al suo talento nel recensire nuovi libri, gli sarebbe stato di grande aiuto per una nuova testata giornalistica.
Nella rivista di Reid,The Lady's World: A Magazine of Fashion and Society, si discuteva di femminismo e, richiesto di un parere, Wilde lo espresse colpendo positivamente l'editore che lo assunse.[95] Il 18 maggio 1887 Oscar incominciò la collaborazione, con uno stipendio di 6sterline alla settimana.[N 33] Wilde non esitò nel chiedere allaregina Vittoria una collaborazione alla rivista con la pubblicazione di una delle sue poesie, ma la sovrana rifiutò affermando di non averne mai scritte. Esortato dalla signoraDinah Craik[96] Wilde, potendo contare sull'aiuto di Arthur Fish, propose e ottenne, dopo qualche discussione, che il nome della rivista cambiasse in "The Woman's World" nel novembre 1887.[97] All'inizio fu puntuale nello svolgere il suo lavoro, che incominciava alle 11 del mattino, ma aveva preso l'abitudine di andarsene sempre prima del tempo fissato fino al punto di recarsi al lavoro due sole volte alla settimana per un'unica ora,[N 34] probabilmente perché, essendovi il divieto di fumare negli uffici, non riusciva ad astenersi per molto tempo. Nel1889, ormai annoiato del suo lavoro, lasciò l'incarico.
Wilde ebbe numerosi incontri con uomini che destavano il suo interesse:
a casa diEdward Burne-Jones conobbe l'allora diciassettenneAubrey Beardsley (il 2 luglio 1891).[98] In seguito Wilde affermò di aver inventato di averlo conosciuto;
John Gray, un giovane, come lo definìBernard Shaw, fra i più "abietti" fra quelli di cui Wilde si circondò.[99]
Di umili origini, il padre era un falegname, Gray lasciò la scuola a 13 anni.
Non è sicura la data in cui conobbe Wilde in quanto entrambi poi mentirono sul loro incontro, avvenuto almeno nel 1889. Le prove che si hanno dei loro primi rapporti sono una cena di cui fu testimone Frank Liebich.[100]
Lionel Johnson, che conobbe in occasione di un suo ritorno a Oxford nel febbraio 1890, per la messa in scena dello Strafford di Browing. Oscar in seguito descrisse a un suo amico quell'incontro, raccontandogli che Johnson gli aveva fumato tutte le sue sigarette e confessandogli che si era innamorato di lui.[101]
John Barlas, che in passato aveva minacciato di far saltare in aria il Parlamento e che, arrestato, era stato liberato grazie a Wilde. Barlas credeva di essere un personaggio della Bibbia. Wilde ne aveva compassione, poiché diceva che la Bibbia era stata causa di mali per l'umanità.[102]
Max Beerbohm, che apostrofava Wilde come "divino", e Oscar che da parte sua lo definiva come la persona che possedeva «l'eterna vecchiezza». Beerbohm scrisse in quegli anni l'operaHappy Hypocrite che trattava di un uomo e della sua maschera.[103] Wilde fu molto felice di questo «delizioso regalo», come lo definì in una lettera allo stesso Beerbohm dove scrisse: «L'implicito e accettato omaggio a Dorian Gray nel tuo racconto mi fa felice.» Wilde commentò positivamente questo omaggio anche in una lettera aReginald Turner.[104] Beerbohm scrisse anche un'altra opera,Zuleika Dobson, che ricordava quelle di Wilde.
L'allora ventiduenneAndré Gide incontrò Wilde il 26 novembre1891 e, da quel giorno, i due incominciarono a frequentarsi quotidianamente. In occasione di una cena dalla principessaOlga Ouroussoff Gide disse che Wilde "emanava una luce".[105] Fra i due non vi fu alcun rapporto amoroso, anche se da alcuni sospettato.
Gide paragonò Wilde al personaggio di Ménalque, con il quale descriveva un rapporto che andava oltre l'amicizia ma che non era amore. Oscar, dal canto suo, disse che amava Gide non per la sua bellezza ma perché, come nel mito del dio Fiume eNarciso, ogni volta poteva vedersi rispecchiato nei suoi occhi.[106]
Nel1890 venne pubblicatoIl ritratto di Dorian Gray. L'opera piacque tanto a sua madre,[108] ma poco al pubblico dei lettori, tanto che Constance sosteneva che per quel libro ormai nessuno più li voleva frequentare.[109] Lionel Johnson scrisse una poesia in latino per celebrareIl ritratto di Dorian Gray che un suo amico, suo cugino, aveva letto almeno 9 volte (forse 14) e che insisté per incontrare Wilde. Lionel acconsentì ad accompagnarlo: fu il primo incontro fra Oscar e LordAlfred Douglas.
Oscar Wilde tornò a Parigi, costituendo «il grande evento dei salotti letterari parigini» come scrisse l'Echo de Paris. IncontròÉmile Zola, l'11 marzo 1891 a Parigi, di cui apprezzò la ricerca quasi ossessiva della documentazione necessaria per scrivere una buona opera,[110] mentre egli asseriva che era una fatica che lui non avrebbe mai fatto.[111] Durante questi soggiorni consolidò rapporti con molti intellettuali del luogo, i quali era solito intrattenere con aneddoti, racconti e paradossi esprimendosi direttamente in lingua francese. Sapeva parlare solo per apologhi, come egli stesso aveva più volte confessato allo stessoAndré Gide, e probabilmente la sua più bella produzione è rimasta solo nella memoria di chi ebbe la fortuna di ascoltarlo. Diversi filoni di studio concordano nel ritenere Wilde molto più brillante come conversatore che non come scrittore.[112][N 35]
Volle conoscere ancheMarcel Proust, ma riuscì solo a vederlo di sfuggita e alla fine il suo unico commento sul grande autore riguardò la bruttezza della sua casa.[N 36] In un incontro a cena conJean Moréas e con i suoi discepoli, Wilde chiese più volte al poeta di recitare qualche verso, ma quello, lodato in continuazione dai suoi ammiratori, rifiutò ogni volta. Questo comportamento stizzì Oscar che se ne andò infuriato.
Quando Wilde ebbe occasione di invitare Moréas e i suoi compagni, fu lui a parlare per tutto il tempo, tanto che Moréas lo definì un rompiscatole, mentre Wilde, a sua volta, si chiedeva ironicamente se il poeta fosse mai esistito o se fosse solo un mito.[113] Oscar conobbe anche, il 24 febbraio,1891Stéphane Mallarmé, che non appariva mai al pubblico. Mallarmé era amico di Whistler, che gli scriveva parlando male di Wilde.[114]
Secondo Wilde, quando Mallarmé riusciva a essere incomprensibile era perfetto, per questo doveva scrivere solo in francese e non in inglese, una lingua che capiva bene.[115] Oscar non sempre fu accolto amichevolmente, come per esempio avvenne con il traduttore delle opere di WildeMarcel Schwob, che lo descrisse come un accanito consumatore disigarette egizianeoppiate[116] e d'assenzio.[N 37] Oscar lo paragonò metaforicamente a un assassino e molestatore di donne innocenti.[117]
Marzo 1892, fotografia scattata nello studio Alfred Ellis & Walery
Il 22 dicembre1891 Wilde tornò a Londra per incontrare il fratello che nel frattempo aveva contratto matrimonio aNew York con una ricca cinquantacinquenne (lui aveva quasi 20 anni di meno) solo per il denaro.[118] Willie, dopo un litigio, si riconciliò con la moglie e tornò in America dove riprese a parlare male del fratello: i due non si parlarono mai più.
Alla prima diLady Windermere Oscar ebbe l'idea che lui e alcuni dei suoi amici dovessero adornare il loro abito con ungarofano verde, quasi a evocare l'appartenenza a una setta segreta, anche se in realtà quel fiore non significava nulla, ma l'importante era farlo credere.[119] Fu poi la volta del drammaSalomè,[N 38] che fu però difficile far rappresentare nei teatri. Il dispiacere provato causò a Wilde un peggioramento delle condizioni di salute. I medici lo obbligarono a rinunciare al fumo, consigliandogli unadieta ferrea.[120]
Wilde, a casa diBlanche Roosevelt, si fece leggere le mani da un noto esoterista dell'epoca (talCheiro), che, senza sapere di chi fossero, disse che le mani di Wilde erano come quelle di un re e che la sua mano destra rivelava che a quarant'anni gli sarebbe crollato il mondo addosso e che sarebbe stato esiliato. Egli, da sempre superstizioso, appena ascoltate queste parole abbandonò la casa senza dire una parola.[121]
La storia del rapporto di Wilde conAlfred Douglas differisce a seconda di chi la racconta: questi affermò di essere stato assillato da parte di Wilde mentre quest'ultimo disse che l'iniziativa era stata tutta di Alfred. Douglas nel1892 si presentò a casa di Oscar per chiedere aiuto poiché era oggetto di un ricatto. Oscar, grazie al suo avvocatoGeorge Lewis, risolse il tutto.[N 39] I due cominciarono a frequentarsi e amarsi, Oscar conobbe la madre di Alfred, Lady Bracknell, e ne fece un personaggio diThe Importance of Being Earnest. Nel novembre 1892 Wilde si accorse che Alfred, il giovane Domiziano come lo chiamava,[123] spendeva senza remore molto denaro che continuava a pretendere da lui quasi per umiliarlo.[124] Douglas fece conoscere a Wilde il mondo della prostituzione giovanile. Nell'autunno del 1892 fra i due ci fu quasi una competizione nell'incontrare questi ragazzi. Ebbe così modo di avere rapporti con Alfred Taylor (figlio di un industriale), Sidney Mavor (futurosacerdote), Maurice Schwabe e Freddy Atkins, con i quali era come «banchettare con le pantere»[125], Edward Shelley per un breve periodo,[126] e Alfred Wood, di diciassette anni, che loricattò ricavandone 30 sterline.
Dal1893 Wilde preferiva alloggiare in albergo per incontrare liberamente e segretamente i giovani dei quali più che i favori, che talora non riceveva, ricercava il clima di ambiguità e di sregolatezza. Dal canto suo a Douglas non interessava nascondersi, entrava dall'entrata principale, voleva far sapere a tutti che era lui il ragazzo preferito da Oscar.[127]
Nel maggio 1893 Wilde andò aOxford per incontrare Alfred e nell'estate dello stesso anno i due soggiornarono in una casa a Goring-on-Thames, dove Oscar conobbeTheodore Wratislaw e il biondo Cyril.[128]
Molti si erano dispiaciuti della situazione in cui si trovava Wilde, la quale violava apertamente ilCriminal Law Amendment Act del 1885 (sezione 1, 1), unemendamento che puniva fino a un massimo di due anni di reclusione gli uomini che praticavano atti sessuali fra loro.[N 40] Max Beerbohm scriveva a Ross di come vedeva l'anima di Oscar ormai persa.[129] Anche John Gray, preferito da Oscar prima di Douglas, ora si sentiva abbandonato.[N 41] L'amicoPierre Louÿs andò a trovare Wilde in albergo assieme a Constance, che in lacrime pregò il marito di tornare a casa.[130] Wilde rispose alle domande di Pierre dicendo che egli in effetti si era sposato tre volte nella vita, una con una donna e le altre due con degli uomini.[131]
I litigi, l'allontanamento e l'aiuto verso il prossimo
In questo periodo ci fu il caso di Philip Danney, il sedicenne figlio di uncolonnello che si trovava a casa di Robert Ross, il quale scrisse a Douglas della disponibilità del ragazzo, che il sabato andò a letto con Douglas, la domenica con Wilde e il lunedì con una ragazza a spese di Douglas. Quando il giovanotto poi tornò a scuola senza giustificazione la faccenda divenne nota.[132] Subito il padre si rivolse alla polizia, ma sotto consiglio dell'avvocato e vista la reticenza del ragazzo a fare il nome di Wilde si convinse che era meglio lasciar perdere, poiché anche il figlio rischiava la prigione.[133] Ross scelse allora di andare aDavos per fuggire alloscandalo che la famiglia non gli perdonava.[134] Dopo un furioso litigio con Oscar, Douglas, come suggerito da sua madre, partì alla volta delCairo,[135] mentre Wilde si nascose a Parigi (aveva anche dato un indirizzo falso per sicurezza), riacquistando una certa serenità e andando ad applaudirePaul Verlaine uscito da poco dalla prigione.[136]
Nel1894 Wilde si recò in visita a sua madre, ormai anziana, che avrebbe voluto che Oscar si riappacificasse con il fratello.[137] In questo periodo Wilde scrisseFlorentine Tragedy,La Saint courtisane (opere rimaste incompiute) eThe Cardinal of Avignon; riuscì a finireUn marito ideale.
Un'altra importante opera creata in quel periodo èThe Canterville Ghost (Il fantasma di Canterville), pubblicato nel febbraio1887, che ha per protagonista una famiglia americana trasferitasi in Inghilterra, dove fa i conti con lo spirito di un uomo malvagio che si aggira per la loro nuova casa; il fantasma vorrebbe a tutti i costi spaventarli, ma non ci riesce. Il ritorno di Douglas pose poi fine alla sua voglia di scrivere.
In questi tempi aiutò la madre di Nelly Sickert, vedova di un uomo che aveva rifiutato più volte di incontrarlo, alla quale egli fece riacquistare il sorriso.[138] Sono rimaste prove di una lettera in cui un anonimo ringraziava Wilde per avergli salvato la casa;[139]Edgar Saltus racconta che fu avvicinato da un uomo mezzo nudo al quale Wilde donò il suo cappotto.[140]
Gertrude Pearce, l'istruttrice del figlio di Wilde, racconta dei molti modi con cui Wilde le fu d'aiuto.[141]
I clamorosi avvenimenti che segnarono la sua vita e che lo videro come scandaloso protagonista, per l'opinione pubblica dei benpensanti connazionali, riguardarono i processi che Wilde dovette subire, a causa della suaomosessualità. Egli venne processato e condannato al massimo della pena: due anni di carcere e lavori forzati. Quando la sentenza fu emessa, Wilde fu sul punto di svenire.
Condannato molto severamente al massimo della pena prevista, Wilde, in divisa da carcerato, fu trasferito alla prigione di Holloway e da lì a Pentonville dove doveva scontare almeno 3 mesi della condanna prima che gli fosse concesso un qualunque contatto con l'esterno.[142] Lavorava sei ore al giorno aun mulino a ruota. Dormiva senza materasso, conobbe fame, insonnia e malattia (dissenteria). Gli stessi secondini, pur sostenendo che il prigioniero fosse in perfetta salute, provavano pena nel vedere le condizioni del detenuto, che era dimagrito di 10 chili.[143]
È rimasta famosa nella letteratura ingleseDe Profundis, una lunga lettera che Oscar Wilde scrisse in carcere nel1897[144] (e che fu pubblicata nel1905), dopo essere stato processato, al suo amante Alfred Douglas.[145]
Richard Burdon Haldane era un membro della commissione di indagine delle carceri che visitò Wilde il 12 giugno1895.[146] In quell'occasione Oscar chiese e ottenne da Haldane 15 libri da leggere.[147]
Il 4 luglio Oscar venne trasferito aWandsworth, dove venne a fargli visita il fratello di Constance, Otho Holland, avvertendolo che Constance stava pensando di procedere alla causa didivorzio contro di lui[N 42] e che se non voleva perdere la famiglia doveva far qualcosa. Wilde si convinse a concedere il divorzio a patto che la moglie andasse a vivere in America.[148]
Il 26 agosto Oscar fu visitato daRobert Sherard, che sebbene avesse il permesso di portare una persona con sé non trovò nessuno che volesse accompagnarlo. Stavano per essere rese pubbliche, da Douglas, altre lettere compromettenti. Sherard fu incaricato da Oscar di impedirglielo ma Douglas minacciò d'ucciderlo.[149]
Il 21 settembre 1895 Wilde incontrò Constance che, anche se aveva cambiato il suo cognome in Holland, gli promise che lo avrebbe aspettato dopo l'uscita di prigione.[150] Sia a Londra (da More Adey) sia a Parigi, si firmavano con scarso successo petizioni che chiedevano una diminuzione della pena per Wilde.Émile Zola,Victorien Sardou eJules Renard rifiutarono di aderire.[151]
Durante i primi tempi di prigionia Wilde cadde ferendosi all'orecchio destro, per questo fu ricoverato due mesi nell'ospedale della prigione dove veniva deriso dai secondini.[152] Il 21 novembre venne trasferito alReading Gaol.[153]
Uscì il 19 maggio1897, riuscendo a evitare i giornalisti, accompagnato da Adey eStewart Headlam, si recò a casa loro su una carrozza. Decise di chiedere asilo per mesi a deigesuiti di Farm Street che rifiutarono di accoglierlo.[154]
Wilde, pur in contatto epistolare con Douglas, scrisse alla moglie, ancora legalmente sposata con lui, per riconciliarsi, ma Constance non cedette.[155] Altri invece, come Fritz von Thaulow, furono felici di passare del tempo con lui. Il marchese Queensberry non si sentiva tranquillo e faceva pedinare Wilde che, una volta scoperto di essere osservato, lasciò la città perBerneval dove molti gli fecero visita:Lugné-Poe,Ernest Dowson,Charles Conder, Dalthousie Young, André Gide,Charles Wyndham, Fernand Xau eLeonard Smithers.
S'imbarcò e varcòla Manica per non tornare mai più, sbarcando aDieppe dove Reggie Turner e Ross lo attendevano; in Francia assume inizialmente lo pseudonimo di Sebastian Melmoth, già usato precedentemente. A Dieppe incontrò anche Dowson che lo convinse a frequentare una prostituta per ripristinare la sua reputazione, lasciandolo parecchio deluso del primo rapporto con una donna dopo 10 anni.[156]
Wilde aNapoli con Douglas il 20 settembre del 1897, pochi mesi dopo la scarcerazione.
Incontrato di nuovo "Bosie" (Alfred Douglas) andò con lui aNapoli soggiornando a Villa del Giudice (via Posillipo 37)[157]. VideEleonora Duse e le inviò una copia dellaSalomè, che l'attrice ricevette con piacere[158]. L'arrivo a Napoli di Wilde fece molto scalpore, al punto cheMatilde Serao ne scrisse suIl Mattino[159].
Constance venne a sapere del rinnovato rapporto di Wilde con Douglas e gli scrisse per convincerlo a lasciare definitivamente il suo amante, ma Oscar le rispose che era a causa sua se aveva ripreso il passato tenore di vita.[160] Constance e Lady Douglas allora usarono il ricatto del denaro poiché sia Douglas sia Wilde non avevano alcun reddito se non quello che ricevevano dalle due donne. I due furono così costretti prima a vivere in due case separate, poi a lasciarsi definitivamente.[161] Oscar così poté ricevere 200sterline dalla moglie che, nonostante tutto, continuava a volergli bene.[162]
Arrivò da Napoli con Lord Alfred Douglas il 15 ottobre 1897; i due amanti alloggiarono in una stanza delGrand Hotel Quisisana, ma la presenza di una ragguardevole comunità inglese li costrinse a lasciare l'isola; non trovarono infatti un hotel disponibile ad alloggiarli e furono ospitati dallo scrittoreAxel Munthe nella sua villa (San Michele) per alcuni giorni. Rientrarono a Napoli ed alla fine di ottobre del 1897 Oscar Wilde si recò in Sicilia, a Taormina.
Foto di Wilhelm von Gloeden:Adolescente nelle vesti di fauno
Oscar Wilde con il denaro ricevuto da Constance poté poi recarsi aTaormina per conoscere il baroneWilhelm von Gloeden, le cui fotografie aveva visto alla Grafton Gallery di Londra e nel primo numero della rivistaThe Studio, nel 1893, pubblicata da Charles Holmes; questi aveva pubblicato la suaSalomè con illustrazioni di Aubrey Beardsley ed alcune foto "open air" di ragazzi siciliani fotografati dal barone tedesco. A Taormina, noto ritrovo di omosessuali nordici perseguitati in patria, Oscar Wilde incontròRobert Hawthorn Kitson, un ricco artista britannico che aveva già conosciuto a Londra e la cui celebre residenza di Taormina,Casa Cuseni, è stato un cenacolo internazionale di intellettuali ed oggi è il Museo della Città. Wilde e Kitson prepararono alcuni modelli ed alcune scene per la posa fotografica di von Gloeden, abbigliando i ragazzi siciliani comefauni,satiri o divinità e contribuendo alla nascita del mito arcadico di Taormina, che aveva attratto nel decennio precedente giàFriedrich Nietzsche. Da Taormina Oscar Wilde scrisse a Bosie: “Ho scoperto quaggiù il paradiso in cui verremo a vivere insieme”. Il 13 febbraio 1898 Oscar Wilde lasciò Taormina per recarsi a Parigi.[163]
Incapace di continuare a scrivere e sempre a corto didenaro, Wilde avvicinava chiunque parlasse inglese per procacciarsi da mangiare.[N 43] Chiese del denaro al suo traduttoreHenry Davray e per ottenerlo gli offrì una copia con dedica diThe Duchess of Malfi di Webster.[164] Frédéric Boutet lo vide nel luglio del1899 sotto la pioggia, in un bar che stava per chiudere ma Oscar non se ne andava perché non aveva denaro per saldare il conto.[165] Anche quando tornò a frequentare Douglas i soldi gli mancarono: una volta prese un mezzo pubblico chiedendo se qualcuno gli potesse pagare il biglietto. I presenti rifiutarono di aiutarlo e fu obbligato a scendere e a prendere una carrozza, sicuro che Alfred avrebbe pagato la corsa.[166] Arrivò quasi a derubare unacantantelirica,Nellie Melba. Avvicinatosi a lei barcollante, le disse «Sono Oscar Wilde e sto per fare una cosa terribile. Sto per chiederle dei soldi», la donna in preda al panico gli diede tutto quello che aveva.[167] Un'altra voltaEllen Terry lo vide affamato davanti a una pasticceria, osservando come per la fame che provava si mordesse le mani.[168] Ridotto senzadenti anteriori e senzadentiera, venne riconosciuto da pochi suoi vecchi amici, fra cui Bodley edEmma Calvé,[169] ai quali raccontò di essersi ridotto in quel modo per il rifiuto di un monastero a cui tempo prima aveva chiesto asilo.
Lasciato Douglas definitivamente e trasferitosi aParigi in via definitiva dal 1898, completòThe Ballad of Reading Gaol. L'opera appena pubblicata (l'ultima vera opera della carriera di Wilde) si rivelò un successo, e Oscar inviò numerose copie con dediche ai suoi conoscenti: ne ricevette una anche la moglie (ma senza dedica); la donna trovò lo scritto meraviglioso.[170] Constance morì aGenova, all'età di 39 anni, il 7 aprile del1898, dopo una doppia operazione chirurgica, prima alla schiena e poi per unfibroma uterino. Il chirurgo, Luigi Maria Bossi, attribuì il decesso a complicazioni operatorie che avevano causato un'occlusione intestinale. Secondo studi recenti, condotti anche dal pronipote di Wilde e Constance,Merlin Holland, la donna soffriva disclerosi multipla, vera causa della complicanza che la portò alla morte prematura. Secondo Holland, né Wilde né Costance avevano lasifilide, cosa che fu detta all'epoca.[171] Sul monumento funebre alcimitero monumentale di Staglieno venne apposto come epitaffio "moglie di Oscar Wilde", in inglese. Si narra che Wilde l'avesse sognata il giorno prima della morte dicendole "Vattene, lasciami in pace".[172] Nel maggio1898, per cause sconosciute, Wilde venne operato allagola.
Nella capitale strinse amicizia, più per antipatia versoÉmile Zola che per comunione d'intenti, con alcuni anti-dreyfusards, partigiani nell'Affare Dreyfus della colpevolezza dell'ufficiale ebreo accusato ingiustamente di tradimento in favore dellaGermania.[173][174][175][176] Tra Wilde e Zola, infatti, vi era diffidenza reciproca: lo scrittore francese ricordava la stroncatura diThérèse Raquin fatta da Wilde, che invece aveva apprezzatoGerminale, e Wilde non aveva dimenticato che Zola non avesse firmato la petizione in suo favore per farlo scarcerare nel 1896.
Nel giro di due anni morirono anche Beardsley, il 16 marzo1898 (aveva venticinque anni), Dowson, il 23 febbraio1900 a 32 anni (assistito da Sherard; sia Douglas che Sherard diverranno in seguito molto noti come pubblicistiantisemiti) e suo fratello Willie, il 13 marzo1899.
Wilde ricominciò a viaggiare ma solo per vacanza. Dopo la morte di Beardsley, raggiunse il suo amico Frank che nel dicembre1898 risiedeva all'Hotel des Bains di La Napoule vicino aCannes. In quell'occasione, parlando con il suo amico, disse che mentre lui soleva vantarsi di aver conosciutoBalfour, Balfour stesso si vantava di aver conosciuto Wilde.[177]
Viaggiando fece sosta aGenova, nel cimitero diStaglieno, dove si trovavano seppellite ai piedi di una collina le spoglie di Constance;[178] solo in seguito fu aggiunta una scritta che ricordava di chi fosse stata la moglie. Per poco tempo andò a vivere da Mellor Gland inSvizzera, ma stanco di vedersi rifiutata ogni richiesta di prestito decise di ripartire quasi subito: si recò prima a Santa Margherita, dove Ross lo salvò dai debiti che aveva contratto, poi a Parigi all'hotel Marsollier, dove venne obbligato a non consumarealcool per sei mesi.
Fra i tanti viaggi che ancora fece incontrò aFontainebleau lo scienziatoPeter Chalmers Mitchell, che lo invitò a cena, ma Wilde rifiutò per non fargli fare una brutta figura, poiché sapeva di non essere ben accetto.[179] Viaggiò di nuovo in Italia dove aRoma ebbe la benedizione diPapa Leone XIII sei volte nel giro di poco tempo e disse che grazie a ciò era guarito il suoesantema.[180] Poi nell'Aprile del 1900 visitòPalermo, dove si fermò per 8 giorni ad ammirare le bellezze della città, come riportato anche nelle sue lettere.[181]
Negli ultimi anni di vita Wilde, battezzato cattolico da bambino ma educato comeprotestanteanglicano, mostrò un rilevante ripensamento sulle sue scelte di vita sessuale e già nel celebreDe profundis, in una lunga lettera all'ex amante Alfred Douglas, scrisse: «Solo nel fango ci incontravamo» e, in una confessione autocritica: «ma soprattutto mi rimprovero per la completa depravazione etica a cui ti permisi di trascinarmi»[182]. Tre settimane prima di morire, dichiarò a un corrispondente delDaily Chronicle: «Buona parte della mia perversione morale è dovuta al fatto che mio padre non mi permise di diventare cattolico. L'aspetto artistico dellaChiesa e la fragranza dei suoi insegnamenti mi avrebbero guarito dalle mie degenerazioni. Ho intenzione di esservi accolto al più presto»[183]. Durante la sua carriera si notarono spesso in effetti, dai capitoli meno salottieri delDorian Gray fino a culminare nellaBallata del carcere di Reading piena dipathos religioso, una certa simpatia per il lato estetico delrito romanolatino dellaChiesa cattolica, dominante in Irlanda.
In quei giorni incontrò anche John Gray. Harris scrisse al suo posto l'operaMr. and Mrs. Daventry, i cui proventi pagarono i debiti di Oscar.
Il 31 gennaio 1900 Queensberry morì lasciando 20.000 sterline ad Alfred, il quale non diede neanche unpenny a Wilde.[184] In quei giorni Wilde frequentava varicaffè letterari, ove incontròAnna de Brémont alla quale disse:
(inglese)
«I wrote when I did not know life; now that I do know the meaning of life, I have no more to write. Life cannot be written; life can only be lived»
(italiano) «Ho scritto quando non conoscevo la vita. Ora che so il senso della vita, non ho più niente da scrivere. La vita non può essere scritta: la vita può essere soltanto vissuta»
Malato dinevrastenia o diavvelenamento dacozze, come sosteneva lo stesso Wilde, soffriva di un forteprurito e si doveva continuamente grattare le varie chiazze sul corpo. Il medico, che secondo Ross tardò nella corretta diagnosi, lo visitò 68 volte.[187]
Rimase confinato a letto dal settembre del1900 e venne operato per unaparacentesi deltimpano (o forse per asportazioni dipolipi).[188] La sua salute peggiorò rapidamente. A mezzogiorno del 29 ottobre si alzò dal letto, dopo pranzo passeggiò con Ross e al bar bevve dell'assenzio.[189] Il giorno dopo si aggravò per un'otite media forse dovuta allaneurosifilide, una malattia che si era manifestata molti anni prima.[190]Morfina,oppio ecloralio gli venivano somministrati per alleviare il dolore, ma bevevachampagne ogni giorno, affermando di stare "morendo al di sopra delle sue possibilità".[191] La vecchia suppurazione dell'orecchio destro ritornò; a novembre l'infiammazione arrivò alcervello causando unameningoencefalite. Secondo alcuni studi, la vera causa della malattia mortale di Wilde non fu laneurosifilide, ma una sempliceotite contratta in prigione, degenerata in un'infezione più seria a causa di cure inappropriate.[192] Negli ultimi giorni di novembre persel'uso della parola, secondo una leggenda dopo aver detto un'ultima frase ironica: «O se ne va questa carta da parati o me ne vado io!».[193]
Il 29 novembre Wilde, che non riusciva più a parlare, alzando due volte la mano in risposta fece capire a Ross che voleva vedere unpretecattolico per convertirsi[194]. Robert Ross condusse presso di lui il prete irlandese Cuthbert Dunne. Non essendo Oscar in grado di parlare, Ross gli chiese se voleva vedere davvero il sacerdote dicendogli di sollevare la mano per rispondere affermativamente. Wilde la sollevò. Il sacerdote gli domandò, con la stessa modalità, se volevaconvertirsi, e Wilde sollevò nuovamente la mano. Quindi padre Dunne gli somministrò ilbattesimo, loassolse dai suoi peccatiin articulo mortis e gli diede l'estrema unzione[195]. Così tenne fede a una sua solitaallocuzione in cui affermava: «Ilcattolicesimo è la sola religione in cui valga la pena di morire»[183].
Il giorno dopo, il 30 novembre, in una camera dell'Hôtel d'Alsace in Rue des Beaux-Arts 13, all'età di 46 anni, dopo aver vomitato sangue, Oscar Wilde morì alle 14:00.[196] Secondo Reginald Turner, che poi negò questo fatto: "nel mentre della morte uscì del siero da ogni orificio".[197]
Oscar Wilde sul letto di morte, fotografia di Maurice Gilbert
Dupoirier accudì il cadavere, padre Dunne riempì la bara con icone cattoliche e da Gilbert venne fatta unafoto con il flash. Quattro carrozze seguirono il carro funebre. Wilde disse una volta ad André Gide:[198]
«Volete sapere qual è stato il grande dramma della mia vita? È che ho messo il mio genio nella mia vita; tutto quello che ho messo nelle mie opere è il mio talento.[199]»
Ciò che rimase di Wilde fu prima seppellito nel cimitero diBagneaux. Nelcimitero di Bagneaux, sulla sua tomba, gli amici superstiti, che nonostante tutto gli erano rimasti fedeli anche negli ultimi difficilissimi anni, avevano fatto costruire un modesto monumento su cui avevano fatto incidere la frase (tratta dal libro diGiobbe): "Nulla osavano aggiungere alle mie parole, e su di loro stillava goccia a goccia il mio discorso".[200]
Dal1909 le sue spoglie riposano alcimitero di Père-Lachaise, sottoun imponente monumento costruitogli daJacob Epstein, raffigurante una sfinge, e con l'epitaffio dallaBallata del carcere di Reading (i versi fanno parte di un accorato atto d'accusa contro lapena capitale, e si riferiscono ad un uomo condannato a morte peruxoricidio con cui Wilde strinse amicizia e che poi videimpiccare a Reading). Il trasporto avvenne a cura della signora Carew, madre di Sir Coleridge Kennard.
(inglese)
«And alien tears will fill for him Pity's long-broken urn, For his mourners will be outcast men, And outcasts always mourn»
(italiano) «Lacrime sconosciute riempiranno l'urna della Pietà per lui. Avrà i lamenti degli uomini esiliati, per gli esiliati esiste solo il pianto.»
Morto Ross, l'amico più fedele ed ex amante, le sueceneri vennero sepolte nella stessa tomba di Wilde. Negli anni, numerose estimatrici di Oscar Wilde si sono succedute dinnanzi a questo monumento lasciandovi, come traccia del loro passaggio, impronte di baci[202] (tradizione finita nel2011 quando fu eretta una barriera di vetro per proteggere la scultura dai baci[203]) .
Il 14 febbraio1995 a Londra, fu installata aWestminster Abbey unavetrata commemorativa di Wilde, situata altransetto sud, nel cosiddetto "angolo dei poeti"; fu questa quasi una simbolica riabilitazione legale di Wilde, da parte del Regno Unito che solo negli anni '60 depenalizzò l'omosessualità maschile, il reato per cui il poeta e scrittore era stato condannato in vita. Alla commemorazione gli attoriJudi Dench eMichael Denison lessero alcuni passi daL'importanza di chiamarsi Ernesto, mentre la nuora di Wilde, Thelma Holland, depose un mazzo di fiori.[204]
Per la fama ottenuta all'epoca e grazie alla sua preservazione fino ai giorni nostri possiamo contare su molteplici critiche relative alle sue opere, le quali forniscono un'ampia analisi di esse e al suo pensiero.
Il nome Oscar Wilde si diffuse, superando il confine della carta stampata; già all'epoca del viaggio in America: furono creati deivalzer con i titoli diNon ti scordar di me di Wilde, ilGiovanotto ciondolante eOscar caro!. Oltre alle innumerevolicaricature su carta, l'umoristaEugene Field arrivò a prendere, camuffandosi, le sue sembianze. Ci fu anche unaversione pirata della sua prima opera[205]. Su Wilde sono state organizzate conferenze internazionali a distanza di quasi cento anni dalla sua morte[N 44] e in suo nome venne chiamato unfilone d'argento ("L'Oscar").[206]
Esistono ancheagenzie turistiche nei cui programmi vengono proposti come mete di viaggio i luoghi che più hanno distinto la vita di Wilde aLondra.[207] Le sue frasi sono molto popolari e vengono usate tutt’oggi nel settore delmerchandising.[208]
Anni dopo la sua morteReggie Turner scriveva aRobert Sherard affermando che, secondo lui, mai si sarebbe scritto unlibro che potesse essere considerato tanto soddisfacente da contenere un personaggio così grande come Oscar Wilde.[210]
Teleny (Teleny or The Reverse of the Medal, Parigi, 1893) romanzo attribuito a Wilde, anche se nell'opera il suo tratto caratteristico non si riscontra.[213]
Des Grieux (1899): romanzo a tema omosessuale, mai reso disponibile al pubblico, sarà pubblicato dalla University of British Columbia dal ricercatore Justin O'Hearn. Esiste in sole 3 copie[N 45].
Wilde non pubblicò mai una raccolta diaforismi: chi ne parla, quindi, li estrapola dall'intero corpus delle sue opere. Eppure proprio gli aforismi rappresentano la quintessenza del suo stile di vita, di pensiero e di scrittura. In vita, il pensiero di creare tale raccolta gli venne una volta, poco prima di recarsi inFrancia, nel1897, quando era ancora nel carcere diReading, ma a tale progetto non seguì mai una realizzazione.[214] L'idea di una raccolta di questo genere fu condivisa anche da altri, infatti ne apparvero alcune, già prima del processo:Phrases and Philosophies for the use of the Young[N 46] e la prefazione del romanzoThe Picture of Dorian Gray (datato1891), che fu interamente composta da suoi aforismi.[N 47] Ross pubblicò, per sostentarlo economicamente dopo il carcere, la raccoltaAforismi di Sebastian Melmoth.
La sua abilità nel cimentarsi negli aforismi è ritenuta da molti impareggiabile.[215]
^In altre fonti, tra cuiSherard, 1911, Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde.
^«Il pubblico borghese adora avere la sensazione che si faccia appello alla sua intelligenza» così come scriveMasolino D'Amico in Masolino d'Amico,Dieci secoli di teatro inglese, Milano, Mondadori, 1981, p. 327.
^NelGrande dizionario dell'uso, diretto daTullio De Mauro, Torino,UTET, 2000, la voce «esprimersi per paradossi» rinvia a «I paradossi di O. Wilde».
^Oscar Wilde, articolo diJames Joyce pubblicato sul "Piccolo della Sera di Trieste" il 24 marzo1909 e scritto in italiano dall'autore. L'articolo è riportato in Oscar Wilde,Il ritratto di Dorian Gray, Roma, Newton Compton, 1993, p. 9.
^Fra tutteL'importanza di chiamarsi Ernesto, che è stata definita daWystan Hugh Auden come «l'unica opera puramente verbale in lingua inglese» (Nel saggioAn Improbable Life suNew Yorker del 9 marzo 1963).
^Della sua "incisione di Wilde" si parla ancora oggi, ha pubblicato due studi: epidemic ophtalmia nel 1851 e aural surgery nel 1853 Diamant H, Hultcrantz M.,History of Otitis Media, inNord Medicinhist Arsb., 1996.
^Irish Popular Superstitions, 1852, opera dedicata alla moglie.
^Da una corrispondenza con i colleghi del marito risulta che la moglie di Sir Wilde riteneva che la ragazza fosse pazza (Vedi: Lettere di Lady Wilde a Mrs, Olivecrona 1º gennaio e 23 marzo1865).
^Masolino d'Amico ci ricorda come la sua vantata discendenza italiana (più precisamente toscana) fosse in realtà finta: discendeva da umili lavoratori inglesi, come scritto in Oscar Wilde,Wilde Opere, a cura di Masolino D'Amico, Milano, Mondadori, 2004, p. XII,ISBN88-04-47906-X.
^Come fece durante il processo all'Old Bailey, durante il quale affermò di avere trentanove anni quando invece ne aveva quaranta. (Vedi: Jonathan Fryer,Wilde, Haus Publishing, 2005, p. 97,ISBN978-1-904341-11-6.). La pubblica accusa in quell'occasione si accanì su tale contraddizione esibendo come prova un certificato di nascita e sostenendo l'inattendibilità della sua deposizione. (Vedi: Richard Ellmann,Oscar Wilde, Rocca San Casciano, Mondadori, 2001, p. 421,ISBN88-04-47897-7. Traduzione di Ettore Capriolo).
^ADublino si ricordava la capacità dialettica di Sir William che una sola volta egli fu contrastato da un altro abile parlatore quanto lui, e, in quell'occasione, Sir William per non dargliela vinta fece finta di essersi addormentato russando sonoramente. (Da Lady Wilde, lettere 1852, 22 novembre 1854).
^«Names are everything» (i nomi sono tutto) si legge nel ritratto di Dorian Gray, p. 231. La madre pensava alla grandezza del nome come descrive accuratamente in Barbara Belford,Oscar Wilde: A Certain Genius, Random House, 2000, pp. 3-4,ISBN978-0-679-45734-3.
^"C33" era la sua matricola da prigioniero come scritto in: André Gide,Gli ultimi anni di Oscar Wilde, dandy decaduto, Viterbo, Fiabesca, marzo 2008, p. 51,ISBN978-88-6222-027-9. Traduzione a cura di Stefano Lanuzza.
^Wilde si alterò a vedere l'articolo apparso sul giornalePall Mall budget di William Archer (del 10 gennaio 1895).
^Questa informazione ricava da una lettera di Murroe Fitzgerald in indirizzata al direttore dell'Irish Times (datata 28 agosto 1954). Raccontò che nel1919 aveva collaborato alla causa di indennizzo per una donna che raccontava di essere stata loro badante nella città di Dungarvan.
^Wilde aveva confuso l'orario di due esami differenti. Arrivò a presentarsi alle 13 quando avrebbe dovuto presenziare già di mattina. Riguardo alla punizione che fu comminata a Wilde esistono due differenti versioni: o gli si fece copiare il 27º capitolo degliAtti degli apostoli o una traduzione dal greco dell'episodio del tradimento di Gesù da parte di Giuda; in entrambi i casi quando il professore gli disse di firmarsi Oscar continuò affermando che voleva sapere come andava a finire la storia narrata. Per le due versioni dell'episodio: Douglas Ainslie,Adventures p. 93 a cura di Aldo Camerino, Londra, Casini, 1922. Douglas Sladen,Twenty Years of My Life, Londra, 1915, p. 110.
^Il 16 e il 30 novembre del 1877. Wilde confuse le due condanne pensando di dover pagare 3 sterline di spese giudiziarie per il debito di 5. In realtà si trattava di pochi scellini. Così come viene riportato in Oscar Wilde,More Letters of Oscar Wilde, Londra, 1985, pp. 82 a cura di Rupert Hart-Davis.
^Dal diario del rettore del Lincoln College Mark Pattison 5 maggio 1878; altre descrizioni le ritroviamo da Thomas Wright il biografo di Pater nel 1907, dove si raccontano le sue attenzioni anche verso un barbiere. Lettera al Brasenose college di Oxford.
^Wilde con gli esaminatori discuteva sul terminemetaphysic presente nel testo, mentre secondo lui si sarebbe dovuto scriveremetaphysics. Per tale evento si registra la presenza di Lewis Farnell in Lewis Farnell,An Oxonian Looks Back, Londra, , pp. 70-71.
^Frank Benson affermò che Wilde non fu di alcun aiuto, mentre la versione di Wilde la si ritrova inTelegram NewYork del 13 gennaio 1882.
^DaAthenaeum del 4 settembre1880, pp. 301-302. la parte attribuita a Wilde inizia dall'articolo di Mr. Jebb per poi terminare adAtene.
^Descrizione particolareggiata della dimora la si ritrova in Laura Troubridge,Life Amongst the Troubridges, a cura di Jacqueline Hope Nicholson, London, 1966, p. 152.
^Il padre di Frank Miles morì dopo poco e lui finì i suoi giorni inmanicomio Frank Harris,His Life and Adventures, Londra, 1947, p. 303.
^I contatti avvennero grazie alcolonnello W.F. Morse. W. F. Morse,American Lectures in the Works of Oscar Wilde, la lettera si trova in un volume chiamatoHis Life (non vi è l'elenco delle pagine al suo interno), Boston – New York, 1999.
^abRobert Harborough Sherard fu uno dei più grandi biografi di Oscar Wilde, in seguito scrisse tre libri:The Story of an unhappy Friendship del 1902,Life of Oscar Wilde 1906 eThe Real Oscar Wilde del 1915, più altre piccole raccolte.
^IlThe World per l'occasione aveva scritto una piccola poesia, come da articolo del 23 maggio 1883.
^Dal ritaglio di giornale da cui è tratta la notizia non si comprende né la data né quale giornale fosse, in ogni caso la notizia è riportata anche in Richard Ellmann,Oscar Wilde, Milano, Mondadori, 2001, p. 275,ISBN88-04-47897-7. Traduzione di Ettore Capriolo.
^Fra le varie lettere quella di Lady Wilde indirizzata a Oscar del 27 novembre 1883 era firmata in lingua italiana "La Madre".
^Veniva schernito del fatto che nelle sue conferenze parlava sempre della "casa bella", ora, secondo i suoi interlocutori aveva l'occasione di mostrarne una. Da Sir Johnston Forbes-Robertson,A Player Under Three Regins, edizione 1925, p. 110.
^Descrizione più particolareggiata dell'abitazione in Charlotte Gere, Lesley Hoskins, Geffrye Museum,Wilde, Londra, Lund Humphries, pp. 79-82,ISBN978-0-85331-818-7. La versione originale si trova nellaUniversità del Michigan.
^Da una lettera di Robert Ross indirizzata a Frank Harris del 2 maggio 1914.
^Queste informazioni ci sono pervenute in risposta alle domande di W.E. Henley, altro direttore di editoriale, che si lamentava di lavorare troppo come riportato in Morley Sheridan,Oscar Wilde, Holt, Rinehart and Winston, 1976, p. 69,ISBN978-0-03-017586-2.
^Molti di questi apologhi ritenuti da sempre perduti sono stati raccolti in un volume intitolatoLe parole del giglio, pubblicato in Italia dalla Verba Volant, edizioni nel novembre 2010.
^Tale commento fu udito dai suoi genitori mentre Wilde osservava la casa aspettando il ritorno di Proust Julian Philippe,Oscar Wilde, Paris, 1967, p. 246.
^Per l'opera lirica cheRichard Strauss ricavò da questo dramma vediFausto Cercignani,Il tetrarca, la vergine e il profeta nel dramma di Oscar Wilde e nel libretto di Richard Strauss, in«Salome» di Richard Strauss, a cura di F. Degrada, Milano, Edizioni del Teatro alla Scala, 2002, pp. 81-109. Il saggio si trova anche inStudia theodisca IX, Milano, 2002, pp. 171-192.
^George Lewis pagò il ricattatore 100 sterline per avere il materiale con il quale lo ricattava come in Brian Roberts,The Mad Bad Line: The Family of Lord Alfred Douglas, Philadelphia, H. Hamilton, 1981, p. 155,ISBN978-0-241-10637-2.
^Emesso dalla regina, esso riguardava solo gli atti compiuti fra gli uomini. Quando le fu chiesto il motivo dell'esclusione delle donne la regina rispose che le donne non facevano cose del genere. Herbert F. Tucker,A Companion to Victorian Literature and Culture, Blackwell Publishing, 1999, p. 418,ISBN978-0-631-21876-0.
^Fu corteggiato in seguito daMarc André Raffalovich, un uomo che ebbe molti dissapori con Wilde.
^Wilde aveva avuto anche tre figli fuori dal matrimonio Richard Ellmann,Oscar Wilde, Milano, Mondadori, 2001, p. 438,ISBN88-04-47897-7. Traduzione di Ettore Capriolo.
^La sua povertà commosseLe Journal di Parigi che cercò di racimolare qualche soldo per lui. Greene Graham,A Sort of Life, 1971, p. 26.
^Come quelle del1993 e del1997, tenutesi aBirmingham, con la presenza, fra gli altri, degli scrittori Russell Jackson e Ian Small.
^«Rarità. Università canadese acquista due romanzi attribuiti a Wilde», 16 gennaio 2015, «Corriere della Sera», p.48.
^Breve antologia di aforismi pubblicata nel 1894 su «The Chameleon», la rivista degli universitari di Oxford.
^Nel marzo del 1891, un mese prima che l'opera apparisse in volume, la prefazione fu pubblicata sulla «Fortnightly Review».
^Titolo originaleThe Picture of Dorian Gray, dove per i 4 dipinti necessari al film fu utilizzato al posto del normale rosso il sangue di vari animali. Così come raccontato in Patrick Robertson,I record del cinema. Enciclopedia dei fatti, delle curiosità e dei primati del cinema mondiale, dall'epoca del muto ad oggi, Gremese Editore, 2004, p. 218,ISBN978-88-8440-273-8.
^Per un elenco più particolareggiato si veda Oscar Wilde,Opere, a cura di Masolino D'Amico, Milano, Mondadori, 2004, pp. XVIII-XIX,ISBN88-04-47906-X.
^ Greta Jones, Elizabeth Malcolm,Medicine, Disease and the State in Ireland, 1650-1940, New York, Cork University Press, 1999, p. 88,ISBN978-1-85918-230-7.
^ Richard Ellmann,Oscar Wilde, Milano, Mondadori, 2001, pp. 122-123,ISBN88-04-47897-7. Traduzione di Ettore Capriolo.
^ Pearson Haskett,The Life of Oscar Wilde, Londra, 1946, pp. 20-21.
^Reginald Turner, lettera a A.J.A. Symons, 26 agosto 1935, l'aneddoto gli era stato raccontato dallo stesso Wilde.
^ab Oscar Wilde,Aforismi. Humor inglese con la firma d'artista, seconda edizione, Colognola ai Colli, Demetra srl, 1998, p. 5,ISBN88-7122-433-7. Traduzione di Bettina Della Casa.
^Citazione di Wilde in Pater,Mr. Pater's Last Volume, I, n. 12 "The Speaker", Londra, 22 marzo 1890, pp. 319-320.
^Bodley in un articolo sulNew York Times del 20 gennaio 1882.
^Lettera di Robert Ross citata in Eduard J. Bock,Oscar Wildes persönliche und frühste literarische Beziehngen zu Walter Pater, Bonn, "Cornhill Magazine" LXVI, 1913, p. 11.
^ William Rothenstein,Men and Memories, New York, Gallery, 1931, p. 139.
^ Thomas Wright,The Life of Walter Pater, Londra, gallery, 1907, , 2 volumi, II volume, p. 126.
^ Bernard. Shaw,Am Autobiography, 1970, p. 50. a cura di Stanley Weintraub.
^ Rudolf Von Frank Liebich,Unpublished memoir, Clark.
^Lionel Johnson, lettera ad Arthur Galton del 18 febbraio 1890 (tenuta a Hart-Davis).
^aveva fatto come riportato in Henry Hyde Champion,Wilde As I Saw Him, Book Lover, dicembre 1914, pp. 244-245.
^ Jean Paul Leverson, Raymond,Oscar Wilde, Recollections, Londra, Nonesuch Press, gennaio 1932, p. 42.
^ Oscar Wilde,Lettere, a cura di Silvia De Laude, Luca Scarlini, traduzione di Silvia De Laude e Luca Scarlini, Milano, ilSaggiatore, 2014, pp. 864-865,ISBN978-88-428-1927-1.