Oronzo Reale (Lecce,24 ottobre1902 –Roma,14 luglio1988) è stato unpoliticoitaliano, più volteministro della Repubblica.
Nel1920, a soli 18 anni, si avvicinò agli idealirepubblicani e quattro anni dopo divenne segretario della Federazione giovanile repubblicana. Durante il regimefascista e fino allaseconda guerra mondiale esercitò la professione di avvocato, senza rinunciare ai suoi ideali. Nel1943 diventò membro del Comitato Esecutivo delPartito d'Azione.
Nel1945 entrò nellaConsulta Nazionale[1] e divenne segretario della componente azionista.
Nel1947, non condividendo più le linee "socialisteggianti" del PdA, aderì alPartito Repubblicano Italiano e ne divenne segretario nel1949[1]: incarico che lasciò nel1963 per entrare nella compagine ministeriale dicentro-sinistra delprimo governo diAldo Moro, comeMinistro di grazia e giustizia.
Il medesimo ministero gli fu affidato anche nelsecondo e nelterzo governo Moro.
Il suo nome è legato alla paternità della cosiddetta "legge Reale"[1] in materia di riforma del processo penale, che ebbe anche pesanti riflessi in materia diordine pubblico, consentendo la detenzione in attesa di processo di un imputato per un numero di anni che poteva giungere fin quasi a 10. Nel1978 la legge fu oggetto di unreferendum abrogativo: oltre i tre quarti dei votanti si espressero a favore del mantenimento della legge. Sebbene Reale l'avesse concepita come parte della legislazione emergenziale anti-terrorismo, essa rimase in vigore e lo è tuttora. Le innovazioni, essenzialmente di tipo repressivo, sono rinvenibili nei seguenti articoli:
Alla Camera Reale fu capogruppo del gruppo misto nella III legislatura dal 18 giugno1958 al 15 maggio1963
Dopo essere stato Presidente della Commissione Giustizia dellaCamera dei deputati, divenneMinistro delle finanze nelprimo governo diMariano Rumor e nelsuo terzo Gabinetto fu ancora una voltaMinistro di grazia e giustizia, per essere confermato nelprimo governo diEmilio Colombo dell'agosto del1970, rassegnando le sue dimissioni quando il PRI decise di uscire dalla maggioranza parlamentare provocando la caduta del governo.
È stato capogruppo del gruppo parlamentare del Partito Repubblicano dal 12 luglio1973 al 23 novembre1974 e dal 24 febbraio 1976 al 4 luglio 1976, nella VI Legislatura.
Nel1977 fu nominatogiudice dellaCorte Costituzionale[1].È stato anche l'estensore della legge sul nuovo diritto di famiglia, e della legge che portava la maggiore età ai 18 anni anziché ai 21.
Altri progetti
| Predecessore | Ministro di grazia e giustizia della Repubblica Italiana | Successore | |
|---|---|---|---|
| Giacinto Bosco | 4 dicembre1963 - 22 luglio1964 | Oronzo Reale | I |
| Oronzo Reale | 22 luglio1964 - 23 febbraio1966 | Oronzo Reale | II |
| Oronzo Reale | 23 febbraio1966 - 24 giugno1968 | Guido Gonella | III |
| Silvio Gava | 27 marzo1970 - 6 agosto1970 | Oronzo Reale | IV |
| Oronzo Reale | 6 agosto1970 - 6 marzo1971 | Emilio Colombo (ad interim) | V |
| Mario Zagari | 23 novembre1974 - 12 febbraio1976 | Francesco Paolo Bonifacio | VI |
| Predecessore | Ministro delle finanze della Repubblica Italiana | Successore | |
|---|---|---|---|
| Mario Ferrari Aggradi | 12 dicembre1968 - maggio1969 | Giacinto Bosco |
| Predecessore | Segretario delPRI | Successore | |
|---|---|---|---|
| Giovanni Pasqualini,Franco Simoncini,Amedeo Sommovigo | febbraio1949 - maggio1950 | Oronzo Reale | I |
| Oronzo Reale,Franco Simoncini,Amedeo Sommovigo | maggio1950 - dicembre1963 | Oddo Biasini,Claudio Salmoni,Emanuele Terrana | II |
| Controllo di autorità | VIAF(EN) 61763449 ·ISNI(EN) 0000 0000 5337 3979 ·SBNLO1V144427 ·LCCN(EN) nr2001016112 ·GND(DE) 122936213 ·BNF(FR) cb144236215(data) |
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